Luci nella notte - Film (2004)

Luci nella notte

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/04/09 DAL BENEMERITO GURU
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Guru 25/02/11 19:00 - 348 commenti

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L'atmosfera pesante all'interno di una coppia nel vortice dell'incomprensione e un lungo viaggio verso la libertà della stessa, sono il punto di partenza di una storia difficile, amara e di sopraffazione dell'una nei confronti dell'altro. Le conseguenze psicologiche derivanti da un atto di violenza cancellano l'inutile... e salvano l'intimità messa a dura prova. Le scene sono intense e ricche di pathos, il thriller ben inserito e "vissuto" dentro una buona fotografia. Eccellente l'interpretazione di Darroussin.

Pinhead80 8/03/12 11:56 - 4719 commenti

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Una coppia intraprende un viaggio in auto per andare a prendere i figli in campeggio, ma lungo la strada emergeranno dissapori e incomprensioni figlie di rancori sopiti. Un film particolare che analizza le dinamiche di una coppia vittima di se stessa e dell'apparenza che confonde e inganna. Kahn riesce più volte a disorientare lo spettatore portandolo a pensare sempre cose differenti. L'estrema asciuttezza di alcuni momenti ben rappresenta le dinamiche spesso inutili che portano le coppie a ledere i propri rapporti. Ben fatto.

Buiomega71 4/05/12 00:41 - 2901 commenti

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Notturno, tra strade infinite, traffico, boschi illuminati da una fioca luce rossastra, paesini deserti e assolati, bar malfamati, schegge horror (la collutazione nel bosco) e infino fulciane (il volto devastato, sotto l'auto, nella scena dell'incubo). Road movie intimista e allucinato, pervaso dalla crudeltà e dalla solitudine, con echi da Detour e The vanishing, tesissimo e oscuro. Kahn si dimostra narratore eccellente, citando De Palma (l'inizio sui titoli di testa) e la violenza fredda di Haneke. Assolutamente da riscoprire.
MEMORABILE: L'evaso, col viso insaguinato, che si para davanti all'auto nel bosco di notte in stile Michael Myers; Le telefonate infinite di Daroussin al bar.

Rebis 14/08/12 12:05 - 2332 commenti

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Incubo autostradale che si spalanca su un paesaggio allucinatorio dalle molte suggestioni-cinema, imperniato su una crisi coniugale cui Cedric Kahn conferisce genuino spessore. Ma se l'angoscia monta al minuto, il finale disattende colpevolmente la densità delle premesse annientando, vanificando ogni stato d'ansia. L'effetto potrà apparire, a seconda, deludente o destabilizzante. Ma più che un limite, quello del film è un destino consapevole: alla base c'è un romanzo di Georges Simenon, uno che intendeva la suspense innanzitutto come incertezza psicologica e disagio esistenziale. Interessante.

Tarabas 22/10/14 17:22 - 1878 commenti

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Figlio di un Simenon minore, il film ha pregi e difetti del romanzo (ambientato peraltro negli Usa). La storia dell'uomo comune che sente il bisogno di attraversare la linea tra norma e devianza per sentirsi vivo non è originalissima. Il film, come il libro, si limita a descrivere una risaputa, sterile ribellione. Il ritorno all'ordine è l'unica soluzione, come spesso accade in queste storie. Il finale, con moralina inclusa, era scarso sulla pagina e tale rimane in pellicola. Non male gli attori, ma complessivamente non ci si allontana dalla mediocrità.

Kinodrop 22/10/14 15:29 - 2921 commenti

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Una coppia in crisi si ritrova in seguito alle due facce di uno stesso evento drammatico e scioccante. Film on the road attraverso la Francia, con tanti riferimenti (da Detour a The hitcher), narrato in modo asciutto anche se a volte un po' troppo estetizzante. Si alternano momenti di realismo tra incubo ed episodi ansiogeni ad altri più quieti e lirici, merito anche di una felice scelta musicale fatta di impressioni notturne e di un'ottima fotografia. Grande prova di Darroussin nella parte di un nevrotico alcolista, eroe suo malgrado.
MEMORABILE: Il precario procedere del viaggio verso Bordeaux; La sequela di telefonate del protagonista.

Daniela 6/05/16 12:25 - 12625 commenti

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"Tutto in una notte" per una coppia in viaggio per raggiungere i figli in colonia ed iniziare le vacanze estive. Lui beve troppo, lei si stufa e decide di proseguire in treno... Film interessante, ben recitato: se sotto il profilo thriller presenta smagliature, intriga invece come test matrimoniale, con il maschio - geloso della moglie anche professionalmente - ansioso di uscire dai binari per riaffermare la sua superiorità, cosa che avviene attraverso l'incontro, dai contorni onirici, con un estraneo/alieno. Chiusura ambigua: è possibile chiudere i conti con i fantasmi insanguinati?
MEMORABILE: Lo scontro con l'evaso nel bosco; al bar, la ricerca telefonica per rintracciare la moglie

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  • Curiosità Buiomega71 • 4/05/12 10:05
    Consigliere - 25934 interventi
    *Il romanzo omonimo di Georges Simenon (1953) è ambientato negli Stati Uniti, Kahn, intelligentemente, lo ripropone in terra francese.

    *Il film è stato candidato agli Independent Spirit Awards 2005 come miglior film straniero.

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Buiomega71 • 4/05/12 10:45
    Consigliere - 25934 interventi
    Peccato che è passato quasi inosservato (un uscita frettolosa nei nostri cinema nel Giugno del 2005), perchè e un thriller dell'anima cupo, oscuro, notturno e angoscioso non poco.

    Frammenti di "revenge movie" si sposano con l'introspezione psicologica tutta francese, quasi hanekiana(come la violenza dell'animo che lo pervade), tra locali maleodoranti, strade perdute infinite, boschi plumbei e minacciosi (da fiaba nera), esplosioni inaspettate di violenza grafica che sconfinano nell'horror (con momenti prettamente fulciani, come la scena flash dell'incubo, impressionante la somiglianza con l'Al Cliver della Casa nel tempo ) e una tensione costante.

    Dopo il pregevole Roberto Succo, Kahn si dimostra regista sopraffino, molto personale, tra momenti di iperealismo, onirismo e una cappa di suspence lunga come la notte oscura.

    Tra Detour, The vanishing, Le strade della paura, con un pizzico del Fuori orario scorsesiano e week-end godardiani.

    Quello che sarebbe stato il solito thriller on the road in mano agli americani, in Kahn diventa altro, un incubo sospeso e ipnotico, anche alla cocente luce del sole.

    Vivamente consigliato.
    Ultima modifica: 4/05/12 10:52 da Buiomega71
  • Discussione Greymouser • 4/05/12 10:59
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Concordo. L'ho visto al tempo della sua uscita: non ho un ricordo dettagliato dei contenuti narrativi, ma l'atmosfera complessiva e diverse sequenze ben congegnate mi sono rimaste impresse per la loro efficacia e suggestione.
  • Discussione Buiomega71 • 4/05/12 11:01
    Consigliere - 25934 interventi
    Peccato Grey non poter leggere il tuo commento a questo piccolo gioiellino, passato, ahimè, sottosilenzio.
  • Discussione Greymouser • 4/05/12 11:18
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Peccato Grey non poter leggere il tuo commento a questo piccolo gioiellino, passato, ahimè, sottosilenzio.

    Sai, mi impongo la regola di non postare commenti su film che non sono in grado di ricordare perfettamente in tutte le sue componenti. Magari mi hai fatto venir voglia di recuperarlo, e allora - nel caso - lo commenterò volentieri.
  • Discussione Buiomega71 • 4/05/12 11:21
    Consigliere - 25934 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Peccato Grey non poter leggere il tuo commento a questo piccolo gioiellino, passato, ahimè, sottosilenzio.

    Sai, mi impongo la regola di non postare commenti su film che non sono in grado di ricordare perfettamente in tutte le sue componenti. Magari mi hai fatto venir voglia di recuperarlo, e allora - nel caso - lo commenterò volentieri.


    Regola più che consona caro Grey...Mi raccomando allora, recuperalo al più presto!