Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Curiosa commistione tra giallo e film sentimentale ambientata in un'inedita cornice australiana, con un cast di vecchie glorie (Mel Ferrer, addirittura Ray Milland in un ruolo piuttosto centrale) e giovani speranze italiane (Michele Placido, Dalila Di Lazzaro) orchestrato da un Flavio Mogherini decisamente poco ispirato. Inizialmente i due differenti generi non sembrano affatto compenetrarsi: da una parte seguiamo le indagini (condotte da Ray Milland, ex commissario con poca voglia di starsene in pensione) seguite al ritrovamento, sulla spiaggia, del cadavere di una ragazza (irriconoscibile causa ustioni e con indosso il pigiama del titolo), dall'altra le avventure erotico-sentimentali di una giovane...Leggi tutto immigrata olandese (Di Lazzaro) dai facili costumi che intrattiene rapporti con uomini di una certa età (Ferrer) o suoi coetanei (Placido) all'insegna di una stanca lascivia. Solo nel secondo tempo capiremo come le due vicende, grazie a un montaggio originale che rappresenta l'unico vero motivo di interesse del film, vengano collegate. Nel frattempo ci siamo però sorbiti l'ennesima dimostrazione di quanto la regia di Mogherini sia incapace di mantenere desta l'attenzione: il film scorre piatto tra gli sguardi conturbanti della Di Lazzaro (che peraltro si mostra meno dello sperato), la recitazione trasognata di Placido e le deludenti musica di Riz Ortolani. Il solo Ray Milland non può purtroppo salvare il carrozzone, che deraglia tra erotismo gratuito, formalismi stucchevoli e una Sidney che accentua la vacuità dell'insieme.

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Uomoocchio 27/10/07 18:51 - 44 commenti

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Non male questo lavoro, più noir che giallo, di un regista più a suo agio con la commedia. L'ambientazione estera e la tematica della solitudine e lo spaesamento ricorda Blue nude (molto piu bello). Il montaggio alternato tra la vicenda e le indagini della polizia crea un po' di confusione e la sceneggiatura ha diversi buchi, ma l'atmosfera molto triste è resa con efficacia. La Di Lazzaro è stupenda e anche piuttosto brava.

Geppo 1/12/07 13:59 - 316 commenti

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Film girato con grande maestria da Mogherini. Dalila Di Lazzaro interpreta molto bene il suo personaggio in quella che è sicuramente la sua miglior interpretazione. Michele Placido ha l'aria ingenua e pulita che occorre al personaggio. Da riscoprire.

B. Legnani 27/01/08 01:09 - 5519 commenti

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Noioso, ibrido, mal recitato. La trovata del curioso montaggio è intrigante, ma è tirata troppo per le lunghe, col risultato che lo spaesamento dello spettatore è troppo per essere compensato dalla spiegazione finale (pure un po' frettolosa). Inutile la resa di "colore" dell'Australia (Mogherini, quasi novello Drovetti, è andato laggiù), con scene che paiono messe lì per allungare il brodo. Desolante vedere Ray Milland recitare così, ma gli attori del luogo sono ancor peggio. La Di Lazzaro va a letto con tutti, quattordicenni compresi, e, parlando di sè, dice di avere una faccia da puttana
MEMORABILE: La Di Lazzaro che molla una sberla a Mel Ferrer.

Cotola 24/02/08 21:27 - 8998 commenti

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Pessimo giallino all’italiana la cui unica trovata consiste in un montaggio molto particolare che prevede diversi andirivieni temporali, per cui solo alla fine è possibile fare piena luce su quanto accaduto. Per il resto nulla di nuovo sotto il sole: pochi spaventi, tanta noia ed anche una certa volgarità francamente gratuita.

Iochisono 25/02/08 15:41 - 133 commenti

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No! Questo film vale più di quanto appaia alla semplice visione "gialla" dei più. Si, è più triste che avvincente, più malinconico che eccitante, ma è così una estate a Sidney con gli Anni Settanta e Ray Milland che si avviano al tramonto. Certo non abbiamo prove d'attore degne di Scorsese o ritmo e tensione di un Brian De Palma, ma abbiamo altre cose che forse sono solo in questo film: l'intreccio creato al montaggio e soprattutto la scena dell'esposizione pubblica del cadavere, tra le sequenze più comunicative di sempre, possibile solo allora.

Undying 28/02/08 00:36 - 3807 commenti

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Vien da chiedersi, effettivamenrte, cosa passasse nella testa di Flavio Mogherini, al di là di una sceneggiatura spagnola (siamo nella classica co-produzione a due con l'Italia) già, di suo, fortemente pessimista. Un fondo di malinconia pervade il clima del film (più drammatico che thriller, più noir che giallo) che si chiude, in una irrefrenabile discesa agli infèri, quasi alchimistica (come da Grande Opera: V.I.T.R.I.O.L.V.M) per la sorte dell'anziano investigatore. Tragico, avvilente, terribilmente lineare nel suo percorso nichilista.

Mark 8/05/08 21:00 - 264 commenti

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Se fosse solo un giallo, come recita il genere scritto nella locandina, probabilmente sarebbe un ottimo giallo e basta. Invece c'è molto altro. In primo luogo una tragedia umana di forte impatto sociale, fatta di povertà e di stenti, in secondo un'impostazione dei tempi narrativi che, ancora prima di incidere positivamente sul versante tecnico, risulta essere emotivamente coinvolgente. Complici sono indubbiamente le atmosfere, i silenzi usati per sconfinare nell'indicibile, un cast a prima vista quasi inconciliabile, ma in verità di gran lunga indovinato.

Deepred89 20/10/08 23:07 - 3701 commenti

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Bizzarro melodramma erotico tinto di giallo: operazione curiosa ma dai risultati mediocri. C'è un colpo di scena che per quanto leggermente prevedibile possiede una certa originalità, ma la storia, per quanto ben strutturata, scorre un po' troppo lentamente. Non manca qualche scena di sesso (di cui una piuttosto squallida) ma non viene mostrato nulla di che. Ottimo il cast ma mediocri le musiche di Ortolani, fatta eccezione per l'azzeccatissima canzone (cantata da Amanda Lear) che accompagna molte scene del film (come quella iniziale).

Daidae 25/05/09 21:43 - 3163 commenti

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Abbastanza penoso questo gialletto ambientato in Australia che vede un ottimo cast (Milland, Placido, Di Lazzaro, Ferrer) letteralmente sprecato. Qualcosa di azzeccato c'è, come il particolare montaggio e le belle scene di nudo femminile della bella Di Lazzaro, compensate però da scene di sesso piuttosto squallide. Di una banalità unica. Orrendo il finale.
MEMORABILE: Dalila di Lazzaro nuda.

Fauno 8/07/09 16:16 - 2206 commenti

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La bravura di Ray Milland e i concetti investigativi da lui rappresentati sono veramente sopra le righe e il vero piatto forte del film. Geniale il regista nel parallelismo dell'antefatto con la diretta. Io lo vidi quando uscì e ne rimasi molto toccato. Oggi gli riconosco anche il merito di aver saputo estrarre le migliori qualità di allora della Di Lazzaro e di Amanda Lear nella colonna sonora, allora al massimo del successo. Quasi odioso Michele Placido, che rappresenta gli emigrati italiani come una massa di zoticoni, analfabeti e terroni...
MEMORABILE: Le grazie corporee della Di Lazzaro, l'ironia di Ray Milland verso i giovani detective e naturalmente l'esposizione del cadavere.

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Homesick 21/07/09 19:21 - 5737 commenti

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Alcuni buoni spunti: la confusione dei piani temporali – è questo l’unico vero colpo di scena - , l’inserzione di una sorta di proto-videoclip (il cadavere esposto al pubblico) al suono delle pulsanti note di Ortolani, l’atmosfera poco italica (location australiana e situazioni da poliziesco all’americana conferite da Milland, commissario decrepito ma aguzzo di mente e parola, e dai suoi giovani e maneschi colleghi). Tuttavia la direzione è debole e sciatta, la sceneggiatura piatta e approssimativa, la recitazione svogliata.

John trent 20/06/10 11:34 - 326 commenti

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La strana commistione di generi (giallo, noir, melodrammone) e una sceneggiatura che prevede sbalzi temporali a gò-gò che alla fine disorientano troppo lo spettatore e probabilmente lo stesso Mogherini sono il punto debole del film. Di positivo ci sono l'ottima prova della Di Lazzaro (protagonista a tutto tondo della storia) e la parte centrale con l'indagine condotta da Ray Milland. Discreti Ferrer, Ross e Placido. Lo spiegone finale è un po' tirato via e l'esposizione di un cadavere carbonizzato solo sul viso (!) è decisamente ridicola.
MEMORABILE: Tutti i nudi della Di Lazzaro (noblesse oblige)...

Myvincent 8/10/10 08:05 - 3722 commenti

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Con la voce roca di Amanda Lear in sottofondo, inizia questo giallo che di giallo ha soprattutto il pigiama indossato con eleganza da una bellissima (e brava) Dalila Di Lazzaro. Marchingegno narrativo che rende confuso e spiazza lo spettatore sino al fondo del film e che rivela alla fine una trama meno intricata di quel che sembrava.

Herrkinski 3/05/11 00:40 - 8052 commenti

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Interessante esperimento di fine anni '70, girato da un Mogherini evidentemente in cerca di uno sbocco autoriale. Il film infatti si distacca completamente dai clichè del giallo all'italiana risultando molto più in linea con il cinema noir e drammatico. Se in principio la parte investigativa e la vita dissoluta del personaggio della Di Lazzaro sembrano due temi scollegati, pian piano l'ingegnoso montaggio ci svela questa triste storia. Ottime le location australiane, le musiche (con un bel tema moderno di Ortolani) e la prova della Di Lazzaro.
MEMORABILE: La scena dell'esposizione del cadavere con in sottofondo il tema di Ortolani, decisamente avanti sui tempi.

Giùan 26/06/12 22:13 - 4528 commenti

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Peccato: film che segna il passo, non riuscendo più a riassumer le troppe fila avventatamente tese. Mogherini gira una sorta di aggiornamento de La ragazza in vetrina, dove l'Australia è una sterminata Amsterdam popolata da allogeni sradicati e autoctoni fasulli, arrivisti, quando va bene incazzosamente malinconici (Milland). Contesto troppo vasto, in cui pure con stile ellittico e suadente emerge una figura di donna inafferrabile per chiunque la possieda (la Di Lazzaro acceca). Spiace così una sterzata tragica mal spiegata e un po' fessa.
MEMORABILE: La "teca" dove la ragazza è esposta al pubblico ludibrio e alla morbosa curiosità; I viscidi personaggi di Mullinar e Ferrer; Dalila che si prostituisce.

Stefania 29/06/12 20:36 - 1599 commenti

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Brenda, (la Di Lazzaro, di fiera e malinconica bellezza), è veramente una ragazza in vetrina, da morta nella scena più scabrosa del film, ma anche da viva: sempre divorata dallo sguardo di uomini che la desiderano senza amarla, oppure l'amano, o la odiano, senza comprenderla; è un fiore di carne circondato da un sottobosco viscido e ambiguo. Un bel personaggio, la cui breve parabola è narrata con andirivieni temporali che danno alla storia un ritmo languido, vischioso: una vertigine lenta. Milland sembra uscito da un hard-boiled. Mix sperimentale imperfetto ma genuino, interessante.
MEMORABILE: La canzone di Amanda Lear; l'estenuante sequenza dell'omicidio.

Saintgifts 6/12/12 01:40 - 4098 commenti

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A Flavio Mogherini tutto il merito di averlo scritto (un soggetto originale), ma non avrebbe dovuto dirigerlo. Si ha la netta sensazione che gli interpreti avrebbero potuto dare di più ed essere più spontanei, ma sembrano solo impegnati a seguire le direttive del regista, specie la Di Lazzaro che avrebbe potuto usare molto meglio l'espressività del suo corpo, usato volgarmente o ingenuamente. Altra cosa quando è in scena Milland, che evidentemente ci mette molto del suo. Buona la scelta della location a Sidney, ma troppe riprese turististiche.
MEMORABILE: Ray Milland cita Totò: "...Io coi suoi elogi mi ci pulisco il culo".

Dusso 9/03/13 19:30 - 1565 commenti

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Flavio Mogherini gira in una interessante e insolita ambientazione australiana, così come lo è la scelta azzeccata di raccontare la vicenda tramite un montaggio temporale, però l'intreccio giallo resta debole. Musiche decisamente azzeccate. Non del tutto riuscito, ma qua e là apprezzabile.

Furetto60 8/01/14 07:55 - 1192 commenti

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Giallo insolito a cominciare dall’ambientazione (siamo in Australia) in cui l’incastro temporale e la scoperta della meccanica dell’omicidio rappresentano le principali e purtroppo quasi uniche note di interesse. A queste si aggiungono i notevoli nudi femminili, anche se non frequenti. Purtroppo alcuni passaggi non sono ben chiari (il collegamento indizi – assassino), ma soprattutto buona parte del film è lento e impelagato su sciatti aspetti sentimentali. Almeno al giovane Placido è lasciata la soddisfazione della scena madre finale...
MEMORABILE: L’improbabile esposizione in teca del cadavere.

Lucius 6/04/14 09:37 - 3015 commenti

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Sarà che la Di Lazzaro con la sua presenza scenica è in grado di nobilitare anche una pellicola dozzinale, sarà l'azzeccatissima colonna sonora in cui primeggia Amanda Lear con il suo timbro vocale, sarà Sidney ripresa all'alba ma questa pellicola, pur non vantando particolari guizzi registici o colpi di scena, si inserisce perfettamente nel girone dei film drammatici d'oltralpe. Alla messa in scena manca però quel quid necessario a renderlo memorabile ed è un peccato, dati i presupposti.
MEMORABILE: Dalila Di Lazzaro, indiscussa protagonista; Gli sfalsamenti temporali.

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Alex75 1/12/15 09:33 - 876 commenti

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La trama gialla, a tratti smagliata e prevedibile, passa in secondo piano rispetto al dramma del vuoto esistenziale e dell’incapacità di amare di personaggi destinati a una tragica caduta agli inferi, in una Sydney tanto assolata quanto opprimente. Interessanti gli sfalsamenti narrativi, pur non del tutto convincenti. Le prove di Milland (efficace poliziotto all’antica) e soprattutto di Dalila Di Lazzaro (che mostra naturalezza e classe in un ruolo difficile e tormentato) valgono la visione.
MEMORABILE: L’esposizione del cadavere; L’incontro di Glenda/Dalila con i buzzurri obesi; I nudi della Di Lazzaro; Le pulsanti e seduttive musiche di Ortolani.

Rufus68 29/04/16 00:08 - 3819 commenti

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Ingiustamente sottovalutato. Un film che viene dai Settanta, almeno per la struttura gialla, ma già risente degli umori del decennio successivo (notevoli, in tal senso, le musiche stranianti di Riz Ortolani). Di rilievo la sottesa disperazione sociale: i perdenti sono dei reietti (immigrati italiani, danesi, olandesi; ex poliziotti solitari; freak) a cui è negata qualsiasi redenzione. E le scene erotiche della bella protagonista, mai gratuite, definiscono questo spaesamento, la rabbia e la voglia di fuga in un cupio dissolvi sessuale.

Marcolino1 25/12/16 18:32 - 553 commenti

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Il corpo della vittima esposto in un contesto museale, che suscita reazioni diverse nelle persone (curiosità morbosa, timore, rispetto, paura) è l'icona centrale che sviluppa a ritroso la storia di un'anima femminile tormentata e inquieta. La promiscuità della Di Lazzaro è sinonimo di sofferenza e lo si legge nell'espressività dello sguardo e degli occhi; l'uomo invece è vigliacco, tormentato dal proprio orgoglio o convinto di poter comprare il sentimento di una donna, elemento immateriale; e questa debolezza porta inevitabilmente al femminicidio.
MEMORABILE: La colonna sonora elettronica e le canzoni di Amanda Lear; L'accento inglese di Placido italianizzato; Lo sguardo perso e gli occhi lucidi di Dalila.

Daniela 3/12/17 00:23 - 12606 commenti

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Quando viene rinvenuto sulla spiaggia il cadavere sfigurato di una donna, un commissario in pensione insiste per seguire il caso... Giallo italiano formato esportazione la cui unica trovata degna di nota è la scansione temporale ad incastro, anche se mal gestita. Per il resto, siamo sotto la sufficienza: confezione sciatta, trama effettistica e confusa, interpretazioni di routine da parte dei divi stranieri e mediocri da parte degli italiani, colonna sonora con canzoni straziate da Amanda Lear. Da evitare con cura.

Ronax 20/04/18 00:44 - 1244 commenti

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Insolita ambientazione australiana per questo singolare lavoro di Mogherini che si distacca dai consueti cliché del thriller italiano e che fonde giallo, dramma psicologico e ritratto d'ambiente. Pervaso da una malinconia di fondo amplificata da location stranianti che riflettono la solitudine esistenziale dei personaggi, il film è spesso dispersivo e inceppato da divagazioni inutili, ma lo sfasamento temporale e il taglio secco del montaggio riescono a catturare lo spettatore. Intensa e dolente la figura femminile disegnata dalla Di Lazzaro.
MEMORABILE: L'esposizione del cadavere carbonizzato al pubblico.

Samdalmas 21/05/18 13:30 - 302 commenti

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Thriller psicologico ambientato in Australia con una splendida Dalida Di Lazzaro nel ruolo della disinibita Glenda. Altri personaggi sembrano stereotipati, come quello di Placido, o poco riusciti nel caso del povero Milland. A Mogherini non mancano le ambizioni ma il film è più interessante che riuscito. Almeno un paio di scene restano comunque nella memoria, oltre alla bellezza della protagonista. Le canzoni sono cantate da Amanda Lear.
MEMORABILE: Il cadavere in esposizione; Glenda si concede a tre sconosciuti in un motel.

Noodles 14/04/22 09:02 - 2196 commenti

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Una grande delusione. Il film parte benissimo con un paio di scene d'effetto e si mostra interessante per la sua struttura a salti temporali paralleli. Purtroppo la pellicola prende presto una brutta piega. Dopo l'inizio nulla più farà sussultare lo spettatore, che anzi sarà travolto da più di un'ora e mezza di noia, peggiorata da dialoghi banali e da una recitazione scadente. Non convince nemmeno Ray Milland. Plot scontatissimo, che sarebbe potuto essere ben più interessante, anche perché Flavio Mogherini alla regia ha buone intuizioni. Spreco totale. Peccato.

Paulaster 6/01/23 18:04 - 4375 commenti

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Un corpo carbonizzato viene rinvenuto all'interno di un auto. Film giallo dai risvolti orrorifici (il corpo sfigurato) e lievi inserimenti erotici privi di morbosità. Il doppio binario dell'investigazione (fa confusione tra chi deve fare cosa) e del flashback funziona nell'arrivare a una conclusione che poteva essere sfruttata meglio. I contenuti sono perlopiù pessimistici tra emigranti, donna senza futuro e un'avveniristica Sidney a far da sfondo. La Di Lazzaro è ineccepibile come presenza in un personaggio da soggetto perdente. Buon tema di Ortolani.
MEMORABILE: Il corpo in bacheca; Il quattordicenne spettatore; Le indagini del vecchio ispettore.
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  • Homevideo Digital • 28/08/13 12:45
    Portaborse - 3973 interventi
    A parer mio, se facessero uscire pure le versioni singole dei rispettivi film, ci guadagnerebbero in fatto di vendite. Perché per dire, io, avendo gli altri due titoli del cofanetto, non mi sogno lontanamente di spendere tutti quei soldi, per poi ritrovarmi due film che ho già regolarmente acquistato. ;)
  • Homevideo Geppo • 15/09/13 12:16
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Ecco il cofanetto "Giallo Collection, Vol. 2" appena uscito in Germania per la Koch Media.
    Il box è composto da 3 dischi coi seguenti film:
    "La ragazza dal pigiama giallo", "Chi l'ha vista morire?" e "Nelle pieghe della carne" (tutti con audio italiano).



    "La ragazza dal pigiama giallo" per la prima volta in DVD con audio italiano:

    Master: Un master in buone condizioni. Titoli di testa in inglese, mentre i titoli di coda sono completamente assenti.
    Audio: Italiano, inglese e tedesco. Purtroppo, nonostante il buon master, l'audio della versione italiana è decisamente pessimo, molto sporco.
    Video: 1.85:1(16:9)
    Durata: 1h37m57s
    Extra: Intervista a Howard Ross, Trailer italiano e inglese, poster con locandine.

    Fotogramma dal dvd (si trova al min. 30:40)

    Ultima modifica: 15/09/13 17:49 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 15/09/13 13:14
    Consigliere - 25896 interventi
    Sempre ottimo e esaustivo Geppo!

    Del film di Mogherini acquistai la vhs Gvr su E Bay (su dritta di Ruber)
    Ultima modifica: 15/09/13 17:50 da Zender
  • Homevideo Ciavazzaro • 15/09/13 22:47
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao geppo,per curiosità potresti postare su puoi anche gli extra presenti negli altri 2 film ?
  • Homevideo Geppo • 16/09/13 22:38
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Certo Ciavazzaro...

    "Nelle pieghe della carne" (Trailer inglese).

    "Chi l'ha vista morire?" (Intervista a Aldo Lado (37 minuti), Trailer italiano e inglese).
  • Homevideo Ciavazzaro • 19/09/13 15:23
    Scrivano - 5591 interventi
    Grazie mille,interessanti pure gli extra degli altri film..
  • Musiche Lucius • 24/07/14 21:30
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il cd limited edition (500 copie numerate) della colonna sonora originale:


    Ultima modifica: 25/07/14 07:24 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 23/10/15 18:00
    Consigliere - 25896 interventi
    Dopo la Germania, e la Francia a farlo uscire in dvd con audio italiano, dal 15/12/2015. Mentre da noi (per ora) campa cavallo...

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/24543-DVD-La-ragazza-dal-pigiama-giallo-15-12-?__lang=it-IT
    Ultima modifica: 23/10/15 18:01 da Buiomega71
  • Homevideo Alex75 • 20/05/16 17:52
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il titolo tedesco del dvd è quantomeno curioso: si traduce, più o meno, come "Giorno di paga insanguinato".
    Ultima modifica: 20/05/16 18:49 da Zender
  • Homevideo Xtron • 2/01/17 21:40
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd francese LE CHAT QUI FUME

    Audio italiano
    Sottotitoli in francese (non sono riuscito a toglierli)
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 1h37m32s
    Extra: Trailer, intervista a Howard Ross (in italiano)
    Note: titoli di testa in italiano, titoli di coda presenti

    immagine a 30:51



    fotogramma dal dvd tedesco KOCH MEDIA postato da Geppo:

    Ultima modifica: 3/01/17 08:53 da Zender