Furia selvaggia - Film (1958)

Furia selvaggia
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Titolo originale: The left handed gun
Anno: 1958
Genere: western (colore)
Note: Aka "Furia Selvaggia: Billy Kid", "Billy Kid - Il leggendario mancino del West".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/04/09 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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Saintgifts 10/05/09 23:24 - 4098 commenti

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Questo è il quinto film sul personaggio conosciuto come Billy the Kid, poi ne verranno altri. In questa pellicola Billy, reduce da un'adolescenza violenta, appare come un ragazzo intelligente che però fa prevalere i suoi istinti sulla ragione, né buono né cattivo capace però di inimicarsi anche i veri amici e pure di tradirli, fino alla fine. La storia parte dalla volontà di Billy di vendicare il suo benefattore. La regia è attenta e ci regala particolari raffinati, buona la sceneggiatura e la fotografia e gli interpreti sono tutti all'altezza.
MEMORABILE: Pat Garret e Billy si conoscono voltandosi all'unisono con la pistola in pugno, udendo il clic di una moneta introdotta in una specie di "juke box".

Tarabas 7/06/09 23:46 - 1878 commenti

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Marchiato dalla violenza sin dall'infanzia, Billy Bonney vendica l'uomo che considera un padre adottivo. Scatena una catena di assissinii che culmina nella sua morte per mano dell'amico Pat Garret, divenuto nel frattempo sceriffo (simbolo del passaggio all'età adulta e dell'accettazione delle regole). Western psicanalitico (da un testo di Gore Vidal), con Newman che si ispira a J. Dean nel ruolo del bandito-ragazzino alla ricerca di un padre, vittima dei suoi istinti violenti. Bella fotografia in bianco e nero. Troppi simboli però, e recitazione "impostata".

Cotola 19/04/12 00:33 - 9043 commenti

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Notevole, specie se si considera che Penn era al suo esordio registico. Storia e temi non sono certo una novità, ma ciò è dovuto alla storicità del narrato ed a diversi precedenti filmici, non solo specifici sull'argomento. Il regista però ha il merito di trattare il materiale in modo interessante ed abbastanza innovativo: fa ricorso alla psicanalisi e racconta i fatti in modo ellittico e poco lineare. A oltre mezzo secolo dalla sua realizzazione, si mantiene molto bello ed interessante: non è poco!

Galbo 16/04/13 07:04 - 12392 commenti

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Tra i numerosi film dedicati alla leggendaria figura di Billy the Kid, questo di Arthur Penn è decisamente uno dei più rimarchevoli. L'approccio del regista è verso un'opera dai connotati realistici che rappresenta l'ascesa criminale del protagonista come evento quasi ineluttabili e scevro da implicazioni etiche. Notevole la caratterizzazione dei personaggi, così come la fotografia. Ottima la prova di Paul Newman.

Homesick 20/04/13 16:09 - 5737 commenti

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Il cieco perseguimento della vendetta può provocare follia ed emarginazione; su questo tema caldo del western Penn costruisce il mito di Billy the Kid, abbracciando sia il vitalismo della commedia (gli scherzi goliardici tra amici), sia la tragicità del dramma psicanalitico che si addensa nella violenza fisica ed emotiva dell’ultima parte del film. I due registri sono ben espressi dall’interpretazione di Paul Newman, spavaldo e risoluto con le armi, ma dolente e fragile nell’animo. Nel cast due future stelle di Hazzard: James Best e Denver Pyle.
MEMORABILE: La sparatoria al matrimonio di Pat Garrett; l’incontro con il giornalista; «Aiutatemi!».

Pigro 7/05/13 08:38 - 9666 commenti

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La psicologia fragile e tormentata di un giovane ribelle, ma leale a modo suo, irrompe nel paesaggio western per raccontare in modo diverso la saga di Billy the Kid: un ragazzo vittima di pulsioni elementari (la vendetta), che vive con dolore la propria condizione e, poi, con disprezzo la scoperta di essere diventato leggenda. Newman incarna l’eroe sofferente restituendogli un’umanità modernissima, e Penn – in questa notevole opera prima – gli disegna attorno un mondo di intensa drammaticità e ambiguità.

Daniela 23/05/16 16:39 - 12662 commenti

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Il film di Peckinpah detiene saldamente la palma del migliore fra i molti dedicati al personaggio, ma anche questo di Penn, esordiente nel lungometraggio, si posiziona assai bene, per merito di un Newman in gran forma nell'assecondare l'interpretazione del regista (e prima ancora del soggettista Vidal) in chiave psicanalitica: il suo Kid è un giovane irrequieto, portato a delinquere più dalle circostanze che per indole, la cui ricerca di una figura paterna di riferimento non è scevra di ambiguità. Il finale, malinconico e beffardo, ricorda quello di Nick, altro gran personaggio di Newman.

Rocchiola 9/03/20 09:20 - 966 commenti

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Lettura psicoanalitica della figura di Billy Kid, ritratto come un giovane ribelle emotivo e insicuro. I sovratoni edipici e la recitazione molto interiorizzata di Newman appaiono datati, ma sono compensati dalle improvvise e secche esplosioni di violenza citate anche da Peckinpah nel film del 1973 e dalle riprese in esterno che conferiscono maggior realismo all’ambientazione. Penn all’esordio cinematico infonde vitalità a un soggetto di origine televisiva mixando melodramma, commedia e azione. Nel cast troviamo Rosco e Zio Jesse di Hazzard.
MEMORABILE: L'incendio della casa di McSween; La cattura di Billy da parte di Garrett; La fuga dalla prigione; Il duello finale richiamato in Gran Torino.

Paulaster 4/07/20 10:13 - 4419 commenti

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Un bovaro si vendica di chi gli ha dato un lavoro. Il personaggio di Billy Kid viene rappresentato con i suoi valori di vita e le sue debolezze. Solo accennati i tormenti interiori di un Newman che scansa le fanciulle del west e preferisce la compagnia dei fidati amici. Rilevanti anche i riferimenti cattolici che giustificano la vendetta su chi ha ucciso un uomo disarmato. Conclusione che ricalca questi dettami come per sottolineare che la legge è uguale per tutti.
MEMORABILE: La sparatoria al matrimonio; Le pallottole estratte di nascosto; Le foto con la testa immobile.

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  • Discussione Pigro • 7/05/13 08:39
    Consigliere - 1661 interventi
    Curiosità. Il titolo originale del film si riferisce al fatto che Billy the Kid fosse mancino: cosa che si era dedotta osservando la sua unica foto (un “ferrotipo”: siamo prima del 1881), in cui indossa il revolver sul cinturone a sinistra, appunto. Peccato, però, che un po’ di tempo dopo il film ci si fosse resi conto che in quella foto il fucile che tiene nell’altra mano risulta invertito nei suoi componenti. Ed ecco svelato il mistero: quella fotografia era, semplicemente, invertita. Basta girarla a specchio e il fucile torna normale... e Billy Kid non è più mancino. (Fonte: Wikipedia).
  • Homevideo Rocchiola • 9/03/20 09:29
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il DVD della Warner risalente ormai al 2007 è ormai fuori catalogo ma con un pò di fortuna è ancora reperibile a prezzi non troppo alti. Il video panoramico 1.78 presenta qualche spuntinatura e macchietta ma in generale si lascia guardare senza problemi. L'audio italiano monofonico è discretamente chiaro e potente. Nel 2014 è uscita anche una versione restaurata marchiata Quadrifoglio che non ho personalmente visionato, ma che lascia qualche dubbio. Sulla copertina non vi è nessuna scritta in merito al presunto restauro e la durata sul retro è di 118 minuti contro i 98 dell'edizione Warner e non mi pare vi siano versioni director's cut di questo film. Anche l'audio è proposto in 5.1, mah !!!! Se qualcuno lo ha acquistato potrà fornire chiarimenti ....
    Ultima modifica: 9/03/20 14:18 da Zender