Horror semiserio di Corman che sa spesso e volentieri prendersi in giro. Fondamentalmente è un film sulle streghe. L'aspetto interessante è che la trama viene sviluppata attorno ad un esperimento di regressione ipnotica nella quale una donna torna ad una vita precedente in cui era stata perseguitata sebbene innocente. La possibilità di salvarsi confligge con le sue seguenti incarnazioni. Il finale è imprevedibile. Nonostante dalle premesse possa sembrare un filmaccio è tutt'altro che scontato e banale... ma io sono un cormaniano di parte!
Fin dai primi fotogrammi, con il diavolo che, con tanto di forcone, recita guardando nell'obiettivo i suoi ammonimenti allo spettatore, il film rivendica la propria orgogliosa appartenenza al cinema di serie B e il proprio rivolgersi ad un pubblico più ingenuo della media persino per gli anni 50 americani. Il titolo originale, "The Undead", fa pensare ad un horror, ma in realtà si tratta soprattutto di uno scombinato, ma tutto sommato divertente, fantasy, tra viaggi nel tempo, streghe, sortilegi e cavalieri.
MEMORABILE: Le forme mozzafiato delle bellissime protagoniste Pamela Duncan ed Allison Hayes restano tutto sommato la parte più memorabile del film.
Boschi incantati, pozioni magiche, streghe che si trasformano di continuo, non tutte maligne, in un racconto dal doppio filo che dalla contemporaneità si riallaccia al medioevo. Roger Corman si rivela eclettico nel proporre il tema fiabesco e con una sceneggiatura geniale, ricca di dialoghi ricercati. Girato come al solito in pochissimi giorni, non si risparmia in qualità espositiva ed espressiva.
Funziona bene questo horror/fantastico di Corman, sorretto da una sceneggiatura ingegnosa con dialoghi curati che fanno pensare al teatro. Anche la messa in scena ricorda il teatro, pur nella restituzione della sincera estetica dei B-movie. Vicenda interessante: sovrapposizione di piani di vita tra presente (l'inizio), passato (lo svolgimento) e futuro (l'epilogo); sotto l'egida di certa parapsicologia. Si vedranno: il Diavolo, una strega decrepita e una strega pin-up, un audace ipnotista, una deliziosa protagonista, sortilegi e altro ancora.
MEMORABILE: La protagonista prima dell'ipnosi; L'infida strega bonazza; Il Diavolo nell'epilogo.
Debole film di Roger Corman che si avvicina come qualità quasi a Ed Wood jr; non tanto per il soggetto, che aveva delle potenzialità (una storia e situazioni tra l'horror e il fantasy a base di streghe, nani, cavalieri e il diavolo in una ambientazione medievale), ma soprattutto per colpa di una troppo evidente scarsità di mezzi ( le scenografie sono misere e non riescono a far decollare una trama scombinata e abbastanza macchinosa). Divertenti gli attori, che indossano protesi di nasi e menti i quali conferiscono a questa pellicola un'atmosfera fiabesca.
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