Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ed ecco lo specalista Umberto Lenzi approfittare immediatamente del successo imprevisto di ROMA VIOLENTA e clonarne immediatamente uno pseudo seguito. Le coordinate restano le stesse, ovviamente; prima di tutto il protagonista, vero e proprio artefice del discreto risultato raggiunto da ROMA VIOLENTA: Maurizio Merli torna a impersonare il biondo e baffuto commissario dal pugno facile. Cambia il nome (da Betti a Tanzi) ma non le caratteristiche: sguardo ceruleo intenso e carico di odio per i criminali, predilezione per la giustizia sommaria e la violenza, a suo dire uniche vie efficaci...Leggi tutto per combattere la malavita. Il nostro Callaghan dei poveri non indugia mai in dispersivi colloqui con il nemico: lo affronta prima con pugni e sberle; poi, se gli gira, ci parla. Così si va avanti tra sganassoni degni di Bud Spencer e Terence Hill (anche il doppiatore di Merli è lo stesso di Hill, Pino Colizzi) ma dati senza il candido divertimento della coppia western per eccellenza. Qui si mena di brutto, senza esclusione di colpi (bassi). Lenzi è bravo a imprimere alla storia un ritmo indiavolato ed è ben supportato da un cast in forma che oltre a Merli vede schierati Giampiero Albertini e soprattutto Tomas Milian che, nella parte del “Gobbo”, può dimostrare le proprie innegabili affinità col cinema di genere italiano. Il film non si differenzia molto da ROMA VIOLENTA e per aspettare un buon salto di qualità bisognerà attendere il successivo NAPOLI VIOLENTA, in cui Lenzi sfrutterà al meglio le proprie capacità di mettere in scena inseguimenti spettacolari e violenze al limite dello splatter. Per adesso solo onesta routine.

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Stubby 22/02/07 01:32 - 1147 commenti

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Roma a mano armata è stato il primo poliziesco all'italiana che ho visto e quindi ha un posto di rilievo, nella mia classifica presonale. Maurizio Merli e Tomas Milian sono eccezionali nelle loro parti e il film è estremamente coinvolgente e ricco di azione. Da antologia gli inseguimenti e le sgommate delle volanti. Alcune scene sono veramente indimenticabili (a casa del gobbo, per citarne una) ed attori del calibro di questi due le impreziosiscono ancor di più.

Undying 12/04/07 22:08 - 3807 commenti

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Lenzi sigla qui il suo accordo con Tomas Milian e pone in essere uno dei migliori polizieschi italiani. Che inizia con uno scoppio, prosegue come un siluro e finisce con un botto. Il ritmo del film è sempre molto sostenuto, le scene d'azione (pur se improvvisate) sono ottimamente girate e gli interpreti danno quanto di meglio (Merli fa quel che può, e nel ruolo di "duro" e "moralista" rende in maniera ottimale). Da manuale lo scontro finale (stile "occhio per occhio") tra un inacidito Gobbo e un irritato Tanzi. Per la cronaca: meglio il Gobbo!

Blutarsky 26/09/07 11:36 - 360 commenti

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Uno dei migliori esempi del genere poliziesco all'italiana. Nato per sfruttare il personaggio di Merli che qui si ripresenta con gli stessi baffi, capelli e schiaffi dei film precedenti, diventa invece il trampolino di lancio del personaggio del coatto di Milian che ruba la scena a tutti e rimane impresso nella memoria. Il film è efficace, pieno d’azione e di ritmo, anche se le diverse situazioni in cui è coinvolto Merli rendono un po’ slegata la struttura del film (senza pregiudicare la riuscita della pellicola, per fortuna).

Lercio 9/12/07 22:50 - 232 commenti

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Non certo il miglior film di Lenzi, una summa dei canoni del poliziottesco con un eccezionale Tomas Milian nelle parti dello spiatato gobbo (lo vedremo al top in La banda del Gobbo nello splendido finale). Un Maurizio Merli di ferro, come sempre e una buona dose di violenza. Mi piace pensare alla figura del Gobbo come ad un’esasperazione del criminale in un’accezione quasi "Lombrosiana". La scena della Bmw sulle cassette incendiate la si vede in molti polizieschi.

Lovejoy 24/12/07 23:15 - 1823 commenti

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Uno dei classici del terzetto Lenzi/Milian/Merli. Intenso, ritmato, con due protagonisti allora all'apice della carriera. Merli era il Commissario per eccellenza del cinema di genere. Era nato per quel ruolo. Oggi purtroppo di attori di quel calibro se ne è perso per sempre lo stampo. E anche di quel cinema... Milian era inarrivabile come cattivo e lo ha dimostrato in molte occasioni. Qui, nel ruolo del Gobbo, in qualche occasione ruba la scena allo stesso Merli. Belle le scene d'azione e la colonna sonora.
MEMORABILE: A casa del Gobbo; lo scontro finale.

Spectra 25/12/07 08:32 - 84 commenti

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Film coinvolgente e pieno di ritmo che ci rispedisce immediatamente nel clima degli anni '70. Ottimo Maurizio Merli nel ruolo del solito commissario dai modi duri e un fantastico ed istrionico Tomas Milian nel ruolo del "Moretto" (il Gobbo). Film con una considerevole dose di violenza, pestaggi, stupri, rapine sequestri e sparatorie tipiche del genere. Considerato una pietra miliare del poliziottesco all'italiana.

Capannelle 25/01/08 12:18 - 4411 commenti

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Un tipico del genere poliziesco ma non tra i migliori perché come film è abbastanza insipido. Maurizio Merli e Tomas Milian sono in forma ma inseriti in un contesto stucchevole e pieno di luoghi comuni. La regia non mi ha convinto, parecchie scene risultano montate approssimativamente. Lenzi ha fatto di meglio. A parte il Gobbo, gli altri cattivi non rendono: sono troppo "macchiette", a cominciare dal figlio di papà.
MEMORABILE: Il Gobbo e la pallottola.

Herrkinski 27/06/08 23:14 - 8109 commenti

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Eccezionale manifesto del poliziottesco all'italiana. Merli, Milian, Lenzi: il trio vincente in questo capolavoro di violenza urbana anni '70. Non c'è una cosa fuori posto in questo classico del genere: musiche grandiose, regia solida e serrata, interpreti che più in parte non si può, scene memorabili, violenza e ritmo over-the-top. Cosa si può chiedere di più da un poliziottesco all'italiana? Forse solo Napoli Violenta... Grandissimo esempio di cinema. Storico e imprescindibile.

Il Gobbo 8/07/08 09:14 - 3015 commenti

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Imperituro classico, il film che segna la memorabile apparizione del Gobbo (ohibò), forse per genuinità e accuratezza la miglior caratterizzazione (insieme a Cuchillo) di Tomas Milian, coadiuvato dal suo stunt/consulente linguistico Gambi e dal doppiaggio di Amendola. Qui è personaggio apparentemente non centrale (il film è più imperniato sull'ammazzasette Merli), e che però resta più impresso di tutti, anche per le geniali strofette. Il resto è ottimo, collaudato Lenzi (e una notevole colonna sonora). Poliziottesco quintessenziale.

Bruce 24/11/08 09:51 - 1007 commenti

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Film tipicamente anni settanta, con Merli nei panni del solito commissario dai modi duri e Milian istrionico nel ruolo del "Moretto" (il Gobbo). La trama è però leggerina con violenza, pestaggi, rapine, sequestri e sparatorie varie (tipiche del genere) che sembrano rispondere più ad un cliché prestabilito che ad una reale necessità narrativa. Le scene d'azione sono ben girate, sino allo scontro finale tra i due protagonisti, ma si è certamente visto di meglio quanto a qualità e sceneggiatura.

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Renato 17/12/08 14:16 - 1648 commenti

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Non il miglior poliziesco di Lenzi, troppo frammentario nella struttura a mio avviso. Davvero incredibile la figura di questo commissario che incappa in ogni tipo di crimine solo e soltanto per puro caso (di solito sta passando di lì con la macchina) e per di più trascorre tutto il film ad inseguire un tizio che in realtà è morto da mesi... ciononostante, rimane un'opera divertente, con ottime scene d'azione e personaggi ben caratterizzati (Albertini, la Omaggio). Grandioso il Gobbo di Tomas Milian.

Harrys 20/06/09 01:19 - 687 commenti

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Discreto poliziesco che ricalca molto bene tutti i clichè del caso. Personaggi che appaiono e scompaiono pretestuosamente ed una serie di situazioni atte perlopiù a far rientrare la pellicola nei canoni del genere, più che fungere da fulcro narrativo. Il film ha, per carità, i suoi momenti (vedi la sequenza allo sfascio), ma restano casi isolati in un collage pronto da sfruttare commercialmente. Ottimo il personaggio di Tomas Milian: cinico e violento, si mangia in un solo boccone quello di Merli. Un po' frettoloso forse il finale. **1/2

Fabbiu 20/08/09 12:49 - 2144 commenti

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Una idea di poliziottesco ben definita, fuori dal noir e dal thriller, ma azione a tutto spiano: grezza, veloce, e uno scenario romano che sembra una New york della mala vita. Piuttosto ideologicizzato nei ruoli che rivestono i vari personaggi e da questo punto di vista mi piace che i buoni (la polizia) si facciano avanti considerando che la violenza ha più contenuto di giustizia di quanta non ne abbia la Legge. Buone le interpretazioni, Milian in particore. Ritmo ben sostenuto, ma in fin dei conti una semplice storiella di criminalità.

Rickblaine 1/09/09 10:09 - 635 commenti

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Rientra fra le migliori opere del regista Umberto Lenzi, che non manca mai di affascinarsi con le riprese di queste grandi città e degli attori Merli, ottimo con quel solito sguardo di pietra molto espressivo e Tomas Milian che si cimenta nel personaggio del gobbo (molte volte rivisionato) che ci attrae come sempre nella pura violenza e cattiveria di un semplice uomo frustato. La storia è contorta ma ha dei buoni ritmi e inoltre è accompagnato da un buon cast. Da citare Rassimov e la Omaggio.
MEMORABILE: Il finale.

Giuliam 1/09/09 10:40 - 178 commenti

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Una buona pellicola ma non la migliore del regista toscano. Qui Umberto Lenzi ci presenta un film abbastanza difficile da seguire per via dei tanti risvolti ed intrecci nella storia, per via dei troppi personaggi e di un coinvolgimento poco presente. Con un Maurizio Merli più incazzato del solito e sempre incisivo nel ruolo, con un istrionico e grandioso Tomas Milian nella parte del gobbo e con una regia accurata soprattutto nelle scene d'azione, "Roma a mano armata" esce come film violento, specchio riuscito della Roma di quei tempi.
MEMORABILE: Merli fa ingoiare la pallottola al Gobbo (che gli rutta in faccia).

Enzus79 1/09/09 11:30 - 2895 commenti

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Poliziottesco con adrenalina pura. Umberto Lenzi è ottimo per girare questo genere di film (anche con una buona sceneggiatura). Primo film, inoltre, dove si vede il personaggio del Gobbo (ottimo Milian), anche se si vede poco. Maurizio Merli è sempre lui, anche se dalla sua bocca escono frasi un po' più sensate rispetto ad altri film (Roma violenta). Non mancano gli scazzottamenti e gli inseguimenti con le auto. Bellissima la colonna sonora. Uno dei migliori film del genere.

M.lupetti 2/11/09 16:13 - 58 commenti

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Classicone del genere poliziottesco, film dal quale è impossibile prescindere, nel quale oltre al solito Merli più incazzoso del solito troviamo per la prima volta il "gobbo" di Milian, uno dei personaggi più significativi del nostro cinema di genere. Per questo il film è da vedere e venerare come pietra miliare. Per il resto, anche se con gli inevitabili limiti di una sceneggiatura scritta in due settimane, l'action funziona sostenuta da una delle migliori prove musicali di Micalizzi. Imperdibile, ideale anche per avvicinare i neofiti.
MEMORABILE: Film pieno di momenti memorabili. Su tutti il blitz di Merli nel "Circolo ricreativo Monarchico".

B. Legnani 19/12/09 17:38 - 5532 commenti

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Se dovessimo valutarlo per l'azione, per il ritmo, per il ruolo di Milian, per la capacità di far recitare gente solitamente tetragona, sarebbe un buon film. Purtroppo la vicenda ha snodi risibili, visto che Merli, girando per via, si imbatte nell'ordine in uno scippo, in uno stupro, in un furto in pineta, in rapinatori per strada, in tizi sospetti incontrati in ufficio... Lenzi dirige il traffico con la consueta efficacia, confermando mano certa e, ove possibile, originale. Sufficiente.

Nando 2/05/10 02:30 - 3814 commenti

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Il Commissario per antonomasia del cinema italiano di genere si mostra in questo film girato dall'esperto ed efficace Lenzi. Momenti ed azioni si susseguono nella narrazione e Merli sfodera, a seconda della situazione, visi bonari alternati a schegge di violenza. Inseguimenti, sparatorie ed un cattivo, interpretato da Milian, il gobbo Moretto, fanno del film un buon prodotto che non presenta momenti di stanca anzi provoca un bel brivido adrenalinico.

Jandileida 19/05/10 20:58 - 1565 commenti

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Lenzi non replica l'ottimo Milano odia. Stavolta va con il pilota automatico in sede di scrittura ed infila un superduro Merli, dallo sganassone facile, anzi facilissimo e che si lamenta in continuazione dei lacci della Legge, in una serie di mini-storie abbastanza inverosimili (anche un innocuo giretto con la macchina si trasforma nell'occasione giusta per punire al volo qualche lestofante, ovviamente "a pizze") dimenticandosi di dare omogeneità alla storia. Esordio per "il Gobbo" di Milian che, pur vedendosi purtroppo troppo poco, rimane impresso.

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John trent 12/06/10 20:38 - 326 commenti

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Uno dei polizieschi più giustamente celebrati, con una sceneggiatura buttata lì ma diretta con mestiere ed efficacia dall'ottimo Lenzi che porta sullo schermo la strana coppia Merli/Milian. Mentre il commissario Tanzi interpretato da Merli è un personaggio convincente ma già stereotipato, il Gobbo interpretato da Milian è una sorpresa incredibile ed è il vero motore del film: indimenticabili le sue battute anche se alcune sono un po' telefonate (tipo quella all'autista Oronzo la cui rima vien da sé). Il ritmo e l'azione non mancano. Un classico.
MEMORABILE: "Moretto, guarda che la gobba non porta più tanta fortuna". "Se è per quello manco le corna!!!"

Gestarsh99 7/11/10 19:26 - 1395 commenti

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Escludendo il suo precedente Milano Odia, questa resta l'opera più riuscita del valido regista toscano. Diversamente dal solito, Lenzi non si limita a condurre il film su un binario lineare, ma si esercita, con accorta visione d'insieme, in una serie di diramazioni e sottotrame utili nel descrivere i vari volti della criminalità capitolina. I due fulcri indiscussi sono Merli e Milian: l'uno nel suo più riuscito exploit attoriale di ufficiale non gentiluomo, l'altro con un villain brutto, sporco e cattivo. L'esempio più compiuto di poliziesco all'italiana.
MEMORABILE: La volgarissima frase di congedo che il gobbo rivolge al benzinaio La Pira Galeazzo...

Trivex 12/12/10 12:01 - 1744 commenti

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Ma Roma violenta resta insuperato! Nonostante Lenzi giochi carte molto furbe, con il parallelo del criminale pazzo e furibondo (quello da prendere come sponsor pro lavori forzati), usando l'ottimo Milian al posto dello Steiner. L'M12 è sempre protagonista, ma il caricatore viene scaricato su inermi adulti (mica sui bambini di una scuola). Anche qui manca quel tratto oscuro e disperato, palpabile nell'altro Roma, con qualche momento di incertezza sulla via da seguire e con il nostro commissario meno credibile, meno intriso di odio. Non male, non di più.
MEMORABILE: Il placido sorriso garantista del magistrato dei minori, propedeutico al parere per la libertà provvisoria. E le sue conseguenze.

Il Dandi 18/01/11 00:10 - 1917 commenti

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Uno dei poliziotteschi più archetipici di sempre. Eppure è come incompiuto, una sfilza di scene topiche legate senza un vero filo. Giulio Sacchi era più repellente ma il Gobbo, oltre ad essere più divertente, ha lo spiazzante vantaggio di passare da vittima a spietato. Merli (poi interdetto dal pubblico che invece simpatizzò per il rivale) non ha esitazioni, nemmeno la psicologa-buonista-progressista (una Omaggio occhialuta pseudosuora) lo fa mai dubitare; Tanzi è più "infame" ma la Roma violenta di Betti era più cupa. Resta ottimamente girato, oltre che un'inesauribile fonte di aforismi!
MEMORABILE: Lo stupratore pariolino (figura molto in voga sull'onda del recente delitto del Circeo): "Adesso ci scopiamo la tua donna, proletario di merda!"

Xamini 14/01/11 01:45 - 1252 commenti

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Le espressioni da giustiziere tenace e idealista di Merli fanno il paio con l'ottima interpretazione di Milian. Ruota attorno a queste due caratterizzazioni la [non] vicenda di questo poliziottesco. Perché, tutto sommato, di trama c'è poco: il commissario in parte ostacolato dalla burocrazia che si imbatte in modo fortuito praticamente in tutto il catalogo di malefatte plausibile (e fa sempre il suo dovere). Tuttavia il ritmo impresso da Lenzi e le musiche azzeccate lo rendono godibile fino in fondo.
MEMORABILE: L'interpretazione di Milian.

Daidae 30/01/11 21:22 - 3179 commenti

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Ecco un film fatto come si deve. A iniziare dal superbo cast: un duro e spietato Merli, un sobrio Kennedy, un feroce e burlesco Milian (doppiato dal grande Amendola, uno dei più grandi doppiatori di sempre) senza niente togliere agli altri ottimi caratteristi (in particolare Stefano Patrizi, perfetto nel ruolo del pariolino). Azione e grinta, non ci si annoia per un solo minuto. Senza dubbio uno dei migliori polizieschi all'italiana.
MEMORABILE: Il pariolino: "E ora ci scopiamo la tua donna proletario di merda!" Il gobbo al distributore: "Come te chiami te?" "La pira Galeazzo"...

Disorder 25/10/11 12:03 - 1416 commenti

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Tra i migliori nel suo genere. Niente pause, un'ora e mezza di pura azione e violenza tra rapine, scippi, stupri e crimini vari; come al solito tocca all'ubiquo Merli metterci una pezza, coi metodi spicci (e talvolta controproducenti) che lo contraddistinguono. Tra i cattivi brilla uno spietatissimo Milian, alla sua prima apparizione nei panni del Gobbo. Certo la trama di fondo è risibile, ma non ci si fa nemmeno caso. Per chi apprezza il genere, il divertimento è assicurato.
MEMORABILE: Merli che gonfia di botte i giovinastri stupratori al "Circolo Monarchico"; La pallottola "speciale" conservata da Milian per lo scontro finale.

Vstringer 26/03/11 23:51 - 349 commenti

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L'anarchico Lenzi trova il perfetto contraltare per il Merli incorruttibile commissario parafascista: Milian è grande nel ruolo dell'istrionico e anarcoide Gobbo, con un paio di battute fulminanti. Il resto è quasi routine, con una pioggia di sparatorie e scazzottate gettate generosamente in pasto alla cinepresa, talvolta a scapito della credibilità dell'intreccio, ma sempre filmate da una regia incisiva e accompagnate da musiche azzeccate. Non male la Omaggio psicologa garantista, per tirar fuori il giustizialismo feroce del commissario Tanzi!

Homesick 7/05/11 18:22 - 5737 commenti

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L’asso pigliatutto è il trucido “Gobbo” di Milian, che da solo tappa le enormi falle di una sceneggiatura frettolosa ed episodica e di una regia avara di verosimiglianza e inventiva in funzione dell’esasperazione dello stereotipo: dal poliziotto di ferro inviso ai superiori al rosario di droga, bische, scippi, violenze, rapine e omicidi. Ottimi la tenuta del ritmo e memorandi i ceffi patibolari di Rassimov, Pelligra e Catenacci. Il pariolino Patrizi si accinge a perpetrare lo stupro facendo boccacce contro il vetro della macchina come il Giulio Sacchi di Milano odia.
MEMORABILE: Tutte le battute di Milian; lo stupro della Riuzzi; Merli che sventa la rapina in banca passando attraverso il condotto dell’aria condizionata.

Gugly 14/05/11 23:48 - 1187 commenti

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Sguardo truce e lotta senza quartiere ai cattivoni con "pizze" e, se occorre, anche armi; il film è tutto qui, con Merli che a mio avviso rischia quasi il ridicolo, se i dialoghi parafascisti non inducessero al "pseudodibbattito" ideologico. La cifra del film si alza ovviamente quando compare il laido Gobbo (un grande Milian) con a seguito tutti i caratteristi del filone (Pelligra, Albertini, Lepori, ecc.); ridicola la Omaggio e sufficienti gli inseguimenti. Score musicale trascinante.
MEMORABILE: Le raffinate rime del Gobbo con Oronzo e Galeazzo; la pallottola; l'inseguimento sui tetti.

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Markvale 31/08/11 11:48 - 143 commenti

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Realizzato sulla scia del successo del precedente Roma violenta, come quello risente di una sceneggiatura concepita e stesa in maniera sommaria e frettolosa. Meno truce del precedente, si abbandona però a una sterminata serie di lughi comuni e stereotipi sulla criminalità metropolitana romana. Troppi pistolotti moralistici, sentenze sputate e uno schematico e superficiale confronto fra il commissario e l'assistente sociale. Merli ripete con solerzia il personaggio, ma la vera novità è il cattivissimo gobbo del gigione Milian.

Luchi78 29/12/11 14:16 - 1521 commenti

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Grande poliziesco all'italiana, ma soprattutto uno scontro fra titani tra l'impassibile Merli ed il trucido Milian. Ognuno potrà scegliere per chi fare il tifo, ma sono i loro personaggi, senza se e senza ma, che tengono sempre viva la scena. Ottimi gli inseguimenti e le scene d'azione, correlate da un'ottima colonna sonora, molto alto il tasso di violenza. Unici appunti: le battute tipiche del Monnezza in bocca al Gobbo stonano e poi il commissario Tanzi a volte assume i contorni della signora Fletcher: dove c'è lui c'è una disgrazia..

Giùan 22/05/12 13:18 - 4559 commenti

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Il poliziottesco Lenziano cui son più affezionato. Palpabile il tentativo (da ascrivere allo script di Sacchetti) di ambiguazione del personaggio di Merli, la cui monolitica spartanità, pur restando intatta, è almeno assediata sia sul piano privato (la Omaggio non brilla però in credibilità) che professionale (Kennedy ha una bella resa). Sul fronte criminale, poi, il virtuosismo di Milian materializza un freak a metà tra il folle esaltato di Milano odia e l'empatico spaccone Giraldi. Si perde in rivoli sommari (Rassimov e la tossica) ma i dolcevita di Tanzi...
MEMORABILE: Il gobbo Moretto che ingoia la pallottola; Le rughe del grande Giampiero Albertini.

Nicola81 5/07/12 17:01 - 2857 commenti

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Dall'incontro tra un regista come Lenzi e un cast del genere non poteva che uscire uno dei capisaldi del poliziottesco. La trama può apparire in alcuni momenti slegata, ma le divagazioni servono a tratteggiare alcune figure emeblematiche della mala romana (il pariolino violento di Patrizi, l'odioso spacciatore di Rassimov). Singolare, anche se un po' schematico, il personaggio della fidanzata psicologa, ma a contare davvero sono l'azione che non concede pause e il ritmo altissimo. Vibrante colonna sonora di Micalizzi.
MEMORABILE: Merli che pesta gli stupratori e sventa la rapina in banca.

Rogerone 15/12/12 12:48 - 55 commenti

I gusti di Rogerone

Caposaldo e apice massimo del poliziesco all'italiana. Per qualità di regia, ritmo e azione il film è ineguagliabile, un'escalation di violenza senza pause. Merli è durissimo, come mai nei suoi altri film. Milian è sublime nel ruolo del Gobbo. Il grande punto debole di questo film è la sceneggiatura, poco lineare, sfilacciata e non molto logica. E' questa la grande differenza con Napoli violenta, per il resto siamo al top. ***
MEMORABILE: Merli che le suona di santa ragione agli stupratori nel Circolo Ricreativo Monarchico.

Motorship 15/04/13 17:58 - 585 commenti

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Poliziesco ben diretto da Lenzi. Un film molto violento, che descrive benissimo la malavita romana degli anni di piombo in tutte le sue sfaccettature. Bravissimi i due big del genere Merli e Milian: il primo rifà il suo personaggio di sempre anche se con piglio più rude, mentre il secondo con il suo Gobbo cattivo, trucido ma simpatico è sublime. Tante le scene memorabili e molteplici i caratteristi presenti (Pelligra, Rassimov, Catenacci). Se non fosse per la sceneggiaura un po' loffia avrei dato di più. Bella la OST di Micalizzi.
MEMORABILE: Merli che fa ingoiare il proiettile al Gobbo (Milian); Merli che pesta violentemente gli stupratori a un circolo di figli di papà; Lo stupro.

Jdelarge 8/08/13 23:28 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Titolo fondamentale all'interno del filone poliziottesco anni '70, questo film di Lenzi in realtà è fatto di luci e ombre, tra le prime è sicuramente da menzionare la prova di Milian nei panni del viscido e cattivissimo Gobbo, una delle migliori interpretazioni dell'attore cubano; l'altro caposaldo del film è rappresentato dalla crudezza delle scene di violenza, davvero ben costruite. La trama, invece, lascia il tempo che trova e non riesce mai a coinvolgere lo spettatore; ma il film, tra scazzottate e inseguimenti, è più che godibile.
MEMORABILE: L'entrata in scena del Gobbo.

Furetto60 13/12/13 10:10 - 1194 commenti

I gusti di Furetto60

Pur non potendo essere accostato ai massimi livelli espressi dalla settima arte, il film, nella sua rozza perfezione, è divenuto, anche nel parlato, l’icona del poliziottesco italiano permettendo, dopo i successi dell’epoca, il recupero critico e commerciale di una produzione di genere ben oltre i limiti nazionali. Attraversato da un labile filo narrativo, interpreta con toni forti il sentimento popolare intriso di rabbia e stanchezza nei confronti delle istituzioni, alla ricerca di una giustizia personale a forti tinte anarcoidi.

Viccrowley 24/02/14 18:30 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Quintessenziale poliziottesco lenziano impreziosito dalle grandi prove di un Maurizio Merli sempre più fanatico dei metodi spicci e di un superbo Milian che dà vita a un cattivo grottesco, proletario e spietatissimo. Sublimazione dell'archetipo del poliziesco all'italiana, a partire dalla regia sicura di Lenzi passando per i consueti inseguimenti automobilistici per chiudere poi il cerchio con una morale di fondo cinica e discutibile. Qua e là frammentario nello sviluppo e con un cast di contorno non sempre all'altezza, ma comunque più che riuscito.
MEMORABILE: La resa dei conti con il Gobbo.

Cotola 13/04/14 18:50 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Poliziottesco girato sulla scia del successo di altre pellicole del genere che riesce ad intrattenere più o meno piacevolmente ma che allo stesso tempo non resta certo nella memoria a parte un paio di momenti tra cui un bell'inseguimento. Per il resto ci troviamo dinanzi al solito collage di storielline assortite ed il cui filo rosso sono i personaggi del commissario e del gobbo (quest'ultimo ebbe un grandissimo successo). Discreta la colonna sonora ma se ne sono ascoltate di migliori. Non male.

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Didda23 16/09/14 16:25 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Strepitoso tema di Franco Micalizzi, regia solidissima e capace di Lenzi, parterre attoriale ben miscelato. Questi sono gli ingredienti di un gradevole poliziesco in salsa tipicamente italica, dal ritmo sempre elevato e con pochissime cadute di tono. La sceneggiatura per certi versi è il punto debole, soprattutto per le imbrobabilità degli intrecci, ma ha il merito - non da poco - di delineare due antagonisti dalle maschere potenti (Milian una spanna sempre sopra al coriaceo Merli). La violenza non è mai fine a se stessa.

Maik271 25/11/14 08:22 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Film di buona fattura per Lenzi, che si conferma specialista nel poliziesco. Il cast è zeppo di volti noti per gli appassionati del genere (da Merli a Catenacci) e il bravo Tomas Milian qui è perfetto nella parte del Gobbo. Il ritmo è serrato per tutta la durata è un valore aggiunto è la splendida colonna sonora di Micalizzi. Consigliato.
MEMORABILE: Le battute su La Pira Galeazzo e su Oronzo sono accenni del Monnezza che verrà...

Special 7/12/14 16:56 - 21 commenti

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Pietra miliare del poliziottesco, firmata dalla scintillante mano di Lenzi che ci regala uno dei personaggi più belli di quel cinema (il Gobbo) e uno degli apici popolari del genere (la rivalità tra Merli e Milian). La sceneggiatura è un pugno nello stomaco per violenza d'immagini (l'idea di schiaffare la Omaggio nel trita-auto è pesantina) e crudezza (lo stupro dei pariolini). Qualche riserva sempre sulla logicità degli avvenimenti visto che ci sono due passaggi non chiarissimi (diciamo approssimativi) ma il risultato alla fine è grande.
MEMORABILE: "Me l'hai mandata tu questa?"

Fedemelis 12/01/15 13:25 - 31 commenti

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Poliziesco sopravvalutato; colpa di una trama troppo spezzettata e atta a creare semplicemente la figura di un superpoliziotto sempre pronto a sconfiggere i malviventi, anche quando si sta semplicemente recando a vedere un cadavere e lasciando alla storia vera e propria un'ossatura che da sola non regge, se non con la promettente figura del Gobbo (Milian). Ottime le scene d'inseguimento, con qualche eccesso.

Rambo90 13/02/15 17:22 - 7697 commenti

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Non uno dei miei preferiti nel genere. La sceneggiatura ricalca troppo le storie episodiche del commissario Betti in chiave più noiosa e non ci sono scene d'azione particolarmente rilevanti o ben girate. Queste carenze sono però riscattate da un ottimo Tomas Milian nel ruolo del Gobbo, cattivo capace di rubare la scena a un Merli meno convincente del solito. Buone le musiche di Micalizzi. Da vedere solo per Milian.

Myvincent 18/03/15 07:54 - 3741 commenti

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Il commissario Tanzi, duro e onesto, contro le erbacce che infestano Roma fino a penetrare in giri più loschi, dovrà lottare anche con le avversità della burocrazia. Sul piano sociologico il film non dice niente, tante sono le insulsaggini e le forzature narrative, ma per il resto diverte per le rocambolesche scene di "artigianato all'italiana". Tomas Milian memorabile nei panni del perfido gobbo senza scrupoli.

Tersilli 22/07/15 17:32 - 61 commenti

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Capolavoro assoluto del poliziesco all'italiana firmato dal maestro Umberto Lenzi. Robusta la sceneggiatura, firmata dal grande Dardano Sacchetti e ambientazioni magnifiche: una Roma pessimista schiacciata dalla violenza (reale, purtroppo) di quegl'anni '70. Regia perfetta, con inquadrature molto belle e una magnifica fotografia di Zanni. Grandi Maurizio Merli e Tomas Milian (doppiato dal monumentale Ferruccio) e ottimo il cast di contorno (su tutti Albertini, Pelligra e la Omaggio). Belle le musiche. Classico indimenticabile.

Alex75 23/07/15 09:26 - 880 commenti

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Fondamentale nel suo genere per la presenza di due icone diametralmente opposte: l’inflessibile “commissario di ferro” Merli (qui impersona un Tanzi onnipresente e prodigo di pallottole e sganassoni) e l’istrionico Milian, nei panni del grottesco, spietato e beffardo Gobbo, entrambi perfettamente calati nel ruolo, attorniati da una pletora di buoni caratteristi (in primis i sobri Albertini e Kennedy). Il buon ritmo compensa la frammentarietà di una sceneggiatura spesso poco verosimile.
MEMORABILE: Tutte le scene con Milian; La rissa al “Circolo Monarchico”; Caputo a Tanzi: “Leonardo, sembra impossibile... dove c’è casino ci sei sempre tu”.

Ultimo 19/09/15 20:14 - 1655 commenti

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Non tra i migliori polizieschi anni 70, causa un ritmo non costante che porta in alcuni momenti ad annoiare lo spettatore. Merli è quello di sempre, lo sbirro tutto d'un pezzo dai mezzi rudi e perennemente in contrasto con i superiori; al contempo troviamo il solito grande Milian, qui nei panni del "gobbo", uno dei suoi personaggi noti. Con una trama migliore il pallinaggio sarebbe stato di sicuro più elevato. Due pallini e mezzo.

Victorvega 27/10/15 14:16 - 502 commenti

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La trama praticamente non esiste ed è riassumibile nel consueto "Il buono deve catturare il cattivo". E per buono si intende il poliziotto giustiziere frenato dalle leggi. Attorno a questo c'è un campionario di crimini cui Merli assiste e accorre o risolve. Ma Merli è sempre lì appena succede qualcosa? Ma i night sono aperti in pieno pomeriggio? Comunque la solita grande azione e una serie di caratteristi cari al cinema di allora senza fine. Roba succulenta per amanti del genere. Un grande Milian col suo primo "gobbo".

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Rufus68 28/03/16 14:13 - 3842 commenti

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La forza ruspante del film non si discute; buone le scene d'azione, commoventi certe location (almeno per chi è di Roma), eccellenti gli eccessi di violenza pre-politically correct. Nuoce alla valutazione, purtroppo, l'andamento episodico (diciamola tutta: un po' disordinato), nonché una certa faciloneria nel tratteggio di alcuni tipi sociali. Milian è un grande attore, ma la sua coprolalia, stavolta, sembra gratuita e fuori registro; meglio la granitica inespressività di Merli. Bene gli altri caratteristi.

Faggi 26/10/16 13:29 - 1549 commenti

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Poliziottesco lenziano tutto da gustare, senza pretendere la logica in sceneggiatura e la plausibilità nella successione dei fatti (fa sorridere che Tanzi si imbatta continuamente e casualmente in qualche crimine). La sua forza è nei personaggi e nelle loro azioni violente, nell'anarchia stilistica di una regia che restituisce sequenze memorabili e nell'insieme che ha genuinità d'epoca. Se poi abbiamo Milian, Merli e Rassimov in un colpo solo allora siamo dalle parti dell'imperdibile.

Fauno 6/11/16 18:14 - 2212 commenti

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Il prodotto, come vedremo, è un marchingegno svizzero; non arriva al massimo per via di alcuni lati grotteschi, ove la comicità assume le stesse proporzioni del dramma: se per la visione diverte, stona per il genere. Il punto forte sono le variazioni sul tema comune e costante della criminalità organizzata: gioco d'azzardo, droga, sequestri, rapine, scippi, stupri, cadaveri irriconoscibili, si incastrano alla perfezione nella vita frenetica dei vari Tanzi, Caputo, Ruini, senza slittare mai, creando così un qualcosa di assolutamente dinamico, che non si ferma mai.
MEMORABILE: Il pestaggio al Circolo Monarchico; Galeazzo e Oronzo; Il Porsche verde; L'impianto dell'aria condizionata.

124c 8/07/17 02:33 - 2918 commenti

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Il primo gobbo di Tomas Milian non si scorda mai, perché non solo è meglio del secondo, che aveva un'anima, un cuore e un fratello gemello, ma perché è perfido, cattivo, sboccato e, incredible ma vero, pure simpatico nella sua ferocia. Appare poco rispetto al poliziotto protagonista, ma quando appare sono uccelli per diabetici per tutti. Maurizio Merli come poliziotto duro alla Clint Eastwood è, comunque, in parte e lo segue a ruota un Giampiero Albertini ispirato e sempre bravo. Arthur Kennedy, però, non vale i nostri Moschin e Salerno.

Daniela 31/07/17 13:16 - 12660 commenti

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Commissario di polizia viene trasferito all'ufficio scartoffie a causa dei suoi metodi spicci nella lotta contro il crimine, ma il dovere chiama, e lo fa pure ogni tre per due... Poliziottesco girato con un discreto ritmo nelle scene d'azione, ma pieno dei peggiori stereotipi tipici del genere. Il problema non è tanto che il protagonista sia un reazionario forcaiolo (anche Callaghan lo è): la sceneggiatura misera e piena di forzature, i personaggi tagliati con l'accetta, i dialoghi terribili fanno sì che alla rozzezza ideologica qui si sommi la bruttura estetica.
MEMORABILE: Una delle tante perle orride del dialogo: "Oronzo, non fare lo stronzo", pronunciata da Milian (il gobbo) con la voce di Amendola

Pessoa 9/08/17 17:54 - 2476 commenti

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Questo poliziottesco cult di Lenzi ha subito una lenta ma costante rivalutazione negli anni, soprattutto per la spettacolarità di alcune scene d'azione e per la presenza di due icone del genere, Milian e Merli, entrambi sontuosi. In realtà si tratta di un prodotto dalla storia piuttosto frammentata, sceneggiato in fretta da Sacchetti, con diverse falle narrative (ma a questo Lenzi ci aveva già abituati). Resta il fatto che alcuni fondamentali del genere (ost, inseguimenti, sparatorie) sono fra i migliori mai visti e il cast fa faville. Merita!

Vito 30/01/19 15:50 - 695 commenti

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Cult di Umbertone Lenzi con ottime scene d'azione e un ritmo incredibile che trascina fino alla fine lo spettatore in un vortice di stupri, scippi e rapine. Merli commissario di ferro vs Milian criminale spietato con gobba non si dimenticano, come la dinamica colonna sonora di Micalizzi e le impennate di violenza gratuita. Pietra miliare del poliziottesco italico.
MEMORABILE: L'aggressione dei pariolini ai danni della coppietta proletaria e la seguente irruzione di Merli al circolo monarchico.

Berto88fi 26/08/19 12:02 - 216 commenti

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Poliziottesco di stampo classico con violenze gratuite, rapine, droga e la polizia con le mani legate. Trama confusa, con incongruenze e forzature oltre il lecito dato che Merli attrae a sé ogni tipo di crimine come una calamita; discreta prova del resto del cast (Rassimov, Albertini), Milian funziona come villain ma le sue battute alla lunga stancano. Buone le scene d'azione, meno gli inseguimenti, in parte prelevati da Milano trema; grintose le musiche di Micalizzi. Complessivamente sufficiente, ma Lenzi ha fatto decisamente di meglio.

Lupus73 4/11/19 16:59 - 1494 commenti

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Uno dei picchi del poliziottesco. L'ottima regia di Lenzi unita al tipico commissario violento interpretato da Merli e a un insolito e beffardo fuorilegge (il Gobbo di Roma), interpretato dallo straordinario Tomas Milian, fanno di questo film un'icona del genere. La parte action e quella noir sono ben equilibrate, impreziosite da (poche) venature di nero sarcasmo e battute del Gobbo che anticipano i futuri ruoli di Milian. Con montaggio e fotografia tipici dell'epoca, il film è un ottimo spaccato degli anni di piombo in Italia.
MEMORABILE: Il gobbo (Milian) al benzinaio che gli aveva sostituito una gomma: "A La Pira Galeazzo, siccome nun c'ho 'na lira t'attacchi ar cazzo!"

Tonios 9/01/20 14:03 - 25 commenti

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Poliziottesco poco memorabile, in un periodo (‘75-‘77) in cui andava per la maggiore la figura del paladino violento ripresa spesso nel cinema di genere. Più storie vengono presentate senza che si intreccino, ma un’unica morale le accomuna tutte. Il primo tempo scorre veloce, mentre il secondo è un susseguirsi di accadimenti prevedibili che culminano con la morte del malcapitato Albertini, l’unico vero buono del film.
MEMORABILE: Il Gobbo che passa attraverso il fuoco con l’automobile; La rapina al centro ippico.

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Magi94 1/05/20 19:38 - 952 commenti

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Ennesimo poliziottesco che Lenzi dirige con la consueta precisione ma senza superare i grevi stereotipi del genere. Tralasciando la trama un po' sciocca (Merli che si imbatte nel crimine a ogni semaforo, l'indagine con mille falle...), il messaggio propagandato è quello reazionario, senza contare come le donne siano considerate solo come creature da difendere dalle aggressioni. Il fatto che Merli picchi anche i monarchici non cambia di molto le cose. Dato che il film si basa al 90% su questo, si salvano alcune scene d'azione e poco altro.
MEMORABILE: La buona interpretazione di Milian.

Graf 9/05/20 00:44 - 708 commenti

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Vademecum esemplificativo di tutti i crimini che la società malata degli anni ’70 vomitava addosso ai cittadini onesti e indifesi. Magistrale la preziosità della forma: Umberto Lenzi sa come costruire il dinamismo profondo di un’inquadratura attraverso l’ineccepibile taglio prospettico degli oggetti e l'esatto movimento interno dei personaggi. Il regista toscano aggira una sceneggiatura molto inverosimile e poco originale trasfigurando la storia in pura energia ritmica che riconsegna un avvincente congegno spettacolare ricco di ansie e di tensioni.
MEMORABILE: Il radicale scontro caratteriale tra il commissario Tanzi e Vincenzo Moretto detto "Il gobbo" arricchisce il film di un insolito sapore psicologico.

Siska80 22/04/21 18:12 - 3792 commenti

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Nonostante il titolo, forse si tratta di uno dei film visivamente meno crudi, sebbene la violenza sia profusa a piene mani e principalmente nei confronti delle donne (fra ritorsioni, abusi sessuali e omicidi colposi). La sceneggiatura ha uno stile vignettistico (accorpa sequenze criminose brevi nelle quali l'elemento predominante è l'azione); il cast annovera, oltre al collaudato Merli (commissario dall'aspetto garbato che non disdegna i metodi rudi), Pelligra e il grande Milian nei panni del trucido Gobbo. Il finale (e relativa inquadratura) anticipa quello del successivo Demoni.
MEMORABILE: La ragazza drogata a forza; Le doverose botte da orbi agli stupratori.

Androv 9/11/21 12:07 - 195 commenti

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Interessante poliziottesco leggermente più ordinato e dal budget superiore rispetto alla media. Lenzi dirige con mestiere, il film presenta numerose scene molto ben riuscite e il dualismo Merli-Milian, che buca lo schermo. Ottima spalla il sempre eccellente Giampiero Albertini. Il film offre ritmo, azione, violenza e temi sociali, anche se abbozzati. Ottima caratterizzazione del Gobbo da parte di Milian, viscido e perfido quanto basta.
MEMORABILE: Il carisma di Merli; Le scene spettacolari; L'inseguimento in ambulanza; Le scene d'azione.

Markus 20/02/22 12:35 - 3687 commenti

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Sulla scia del successo di Roma violenta, ecco ancora una volta scomodata la capitale per uno dei molti violentissimi polizieschi allora in voga. Ritmo e azione sono assicurati dalla maestria di Umberto Lenzi, che pur assemblando di fatto tutta una serie di episodi non propriamente legati tra loro, se non nella bramosia di vendetta di fronte alla sfrontatezza dei "violenti" di Roma bene e di Roma male, porta a casa un film scorrevolissimo. Merli ci crede e Milian recita sempre ottimamente. Attorno a loro, i volti giusti del campionario Anni '70 dei caratteristi.

Keyser3 28/07/22 22:58 - 444 commenti

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Lenzi si sposta a Roma dall'amata Milano e il registro vira ormai verso il poliziottesco puro, piuttosto che il noir alla Di Leo. Il regista bada indubbiamente alla sostanza e fin da subito imprime un gran ritmo al film, forte anche della presenza di Merli (in una delle sue prove migliori nel ruolo del Callaghan de' noantri) e del fidato Milian che gigioneggia alla grande, sorretto dal doppiaggio dell'imprescindibile Amendola. Perfette anche la scelta delle seconde facce, fra le quali si ricordano Pigozzi e Catenacci.
MEMORABILE: Mlian costretto ad ingoiare la pallottola.

Nick franc 6/08/23 23:30 - 515 commenti

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Il commissario di ferro per antonomasia incontra uno dei registi top dell'italico poliziesco: ne esce un film cupo e angosciante con scene d'azione di qualità e una violenza straripante. L'energia di Lenzi si trasmette al cast quasi nella sua interezza ma tra le tante facce care al genere rimane stampato nella mente soprattutto il rancoroso gobbo di Milian. Al solito grande valore aggiunto lo score di Micalizzi, mentre la feroce ma frammentaria sceneggiatura di Sacchetti ha alcuni snodi non del tutto convincenti (il transfert ideologico improvviso tra Merli e Albertini). Notevole.
MEMORABILE: Lo sfasciacarrozze; Lo stupro della Riuzzi e il successivo pestaggio dei pariolini; Le volgarità in rima di Milian; "Caputo, nooo!!!".

Bullseye2 16/10/23 20:39 - 396 commenti

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Indubbiamente migliore di Roma violenta grazie alla cattiveria e al ritmo di un Lenzi cinematograficamente in stato di grazia: ancora più iperrealista e fumettistico del film di Girolami, è un girovagare selvaggio tra tutti i mali degli anni Settanta (violenza estrema, droga, rapine, neofascismo) legati dal fil rouge della ricerca di Ferrender (ispirato a Berenguer del Clan dei marsigliesi) con scene di rara brutalità impressionanti tutt'oggi. Milian regala al pubblico un altro villain da antologia, Merli si configura come l'archetipo del commissario di ferro.

Paulaster 21/11/23 18:01 - 4417 commenti

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Commissario va alla caccia di un noto criminale. Poliziottesco dalla trama inesistente in cui avviene solo una sequela di crimini con diverse connotazioni: rapinatori, stupratori (della Roma bene), minorenni... tutti incappano nel giustiziere Merli. Gli inseguimenti vengono accelerati tanto che è meglio quello individuale sul tetto e diversi omicidi sono gratuiti. Milian fa la sua figura (anche per qualche battuta sboccata) e le musiche di Micalizzi sono discrete; la Omaggio c'è solo per le quote rosa.
MEMORABILE: La macchina sospesa per aria; L'entrata in banca della polizia dalle prese d'aria.
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MUSICHE:
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  • Homevideo Gestarsh99 • 26/03/12 16:25
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Xtron ebbe a dire:
    Il dvd Noshame che ho io è pieno di extra! Non è che tu hai la versione da edicola?


    Può darsi, l'ho comprato diversi anni fa e onestamente non ricordo dove, ma l'edizione (stando a label, copertina e master) dovrebbe essere la stessa e resta il fatto che è un prodotto che non corrisponde a quanto pubblicizzato. Numerose le vittime di questa partita difettosa, a quel che leggo in giro sulla rete.



    Io lo comprai in edicola alcuni anni fa ingolosito dai cospicui extra, salvo poi appunto accorgermi della loro totale assenza.
    Comunque ho letto in giro che a chi ne aveva fatto richiesta entro un anno i distributori hanno poi sostituito il disco monco con quello effettivo.

    Io però lo seppi troppo tardi e adesso mi ritrovo sempre quell'edizione incompleta (precisando che la qualità del master video è comunque assolutamente elevata).
  • Homevideo Rogerone • 15/12/12 13:26
    Galoppino - 178 interventi
    Il dvd NoShame è veramente ben fatto.
    Il master è stato completamente ripulito e adattato nel corretto formato cinematografico.
    Qualità audio/video eccellente.
    Purtroppo anch'io ho l'edizione da edicola senza gli extra, ma ci sono nell'edizione classica. Perciò da acquistare al volo.

    Durata 90 minuti e 3 secondi.
    E' la versione integrale.
    Ultima modifica: 21/12/12 18:43 da Rogerone
  • Homevideo Furetto60 • 20/05/13 18:55
    Call center Davinotti - 45 interventi
    Questo film, se non ricordo male, uscì nel 2006 come lancio in edicola della serie Poliziesco all'italiana a cura della Hobby & Work. Parecchi dvd però, come detto, erano privi dei succosi extra che da soli valevano il prezzo: commentary dello sceneggiatore Sacchetti, Geografie urbane di Roma a mano armata (21 min.), The Merli connection (45 min.), Vita a mano armata, la leggenda del gobbo del Quarticciolo (16 min.).
    La H&W sostituì, a richiesta, i dvd difettosi, ma ebbe dei problemi giudiziari al riguardo, tant'è che, ad oggi, la serie non è più disponibile dal servizio arretrati.
    Il dvd, per essere completo, deve contenere anche due librettini spillati a colori, uno di 16 pagg. dedicato al genere poliziesco, l'altro con le prime ( e seguenti) uscite dell'opera.
    Ultima modifica: 20/05/13 21:07 da Furetto60
  • Homevideo Geppo • 20/05/13 19:41
    Call center Davinotti - 4285 interventi
    Uscì anche nel 2004 in DVD per la Nocturno con intervista a Umberto Lenzi.
  • Curiosità Zender • 4/05/15 17:23
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Alex75 • 18/08/15 17:38
    Call center Davinotti - 709 interventi
    I contrasti tra Milian e Merli erano quasi inevitabili, trattandosi di due personalità forti e diametralmente opposte. Come ricorda Dardano Sacchetti, Merli si immedesimava molto negli uomini d'ordine che impersonava sul set e "quando dava la caccia a Milian gliela dava sul serio, non lo vedeva come un attore che interpretava un ruolo, lo vedeva come se fosse un delinquente o qualcosa del genere"; "Loro si sono picchiati sul set, quando Tomas gli dava i calci glieli dava sul serio. Non si piacevano". La prima proiezione di "Roma a mano armata", che si concluse con ovazioni per il cubano e fischi per il romano, non fece che esasperare questa rivalità. Infatti, quando i due furono nuovamente scritturati per "Il cinico, l'infame, il violento", Lenzi fece in modo che non si incontrassero mai sul set.
    Qui riporto un link da "Gente di rispetto" con alcuni aneddoti su Maurizio Merli, in cui sono citati anche i ricordi di Sacchetti:
    http://www.gentedirispetto.com/forum/archive/index.php?t-4016.html
  • Homevideo Nemesi • 15/11/19 10:41
    Disoccupato - 1670 interventi
    Uscito il blu-ray per la Grindhouse Releasing. Audio italiano.

    https://www.blu-ray.com/movies/The-Tough-Ones-Blu-ray/213577/

    Ultima modifica: 15/11/19 10:43 da Zender
  • Musiche Daidae • 17/01/21 00:44
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Qualcuno si ricorda il titolo della canzone suonata al club "Marocco"?

  • Discussione Markus • 20/02/22 11:53
    Scrivano - 4775 interventi
    Chissà se la produzione si ispirò a un locale allora realmente esistito a Napoli (forse, negli Anni '70 piuttosto noto).

    Qui il "Dancing Marocco" (dal film "Sciuscià '80"):



    Qui, invece, quello che con molta probabilità è un luogo posticcio a Roma. Non porta a nulla, ma è un fatto curioso di omonimia.

    Ultima modifica: 20/02/22 13:31 da Zender
  • Homevideo Zender • 31/08/22 17:33
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Davvero ottimo il bluray della 88films, che ha traccia italiana, sottotitoli escludibili, un pacco di extra, un piccolo poster, un bellissimo libretto riccamente illustrato (almeno nella versione deluxe)...

    Altre info qui
    Ultima modifica: 31/08/22 17:48 da Zender