America 1929 - Sterminateli senza pietà - Film (1972)

America 1929 - Sterminateli senza pietà
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Titolo originale: Boxcar Bertha
Anno: 1972
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato come ispirato ad una vicenda vera, in realtà il soggetto è tratto dal romanzo pseudo-autobiografico "Sister of the road: The Autobiography of Boxcar Bertha" scritto dallo scrittore americano Ben L. Reitman e pubblicato nel 1937.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/01/09 DAL BENEMERITO TARABAS
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Patrick78 13/01/09 12:13 - 357 commenti

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Secondo lungometraggio di Scorsese, che con i soldi di Roger Corman e della AIP gira in economia seguendo la più consolidata formula del maestro della serie B. Un gangster movie secco e molto violento con protagonista la bravissima e bellissima Barbara Hershey nella parte di Boxcar Bertha, che rimasta orfana dopo la morte del padre si dà alla vita da fuorilegge insieme ad un sindacalista (David Carradine che recita insieme al padre John) e ad un giocatore d'azzardo (Primus). Tante le sparatorie e molto sangue fino allo straziante finale del treno.
MEMORABILE: Tutte le scene di Barbara Hershey senza veli!

Cotola 2/08/09 13:42 - 9052 commenti

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La seconda opera di Scorsese mostra già le grandi capacità di questo regista che esplora le tematiche tipiche dei suoi film, una su tutte la violenza insita nella società americana (ma non solo) e tratteggia una galleria di perdenti che resta nella memoria. Bello, avvincente e soprattutto intenso. Sconosciuto ai più, va decisamente recuperato.

Homesick 9/08/09 16:44 - 5737 commenti

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Dal romanzo autobiografico di Bertha Thompson, un truce affresco degli USA negli anni della Grande Depressione e il suo portato di povertà, sospetto, odio xenofobo, sindacalismo sovversivo e violente reazioni padronali. Spinti dalla saldissima regia di Scorsese, Hershey e Carradine jr. entrano a buon diritto nella lunga galleria di antieroi romantici del cinema americano; Carradine sr. concede un aristocratico cameo. Si scorgono analogie con Il clan dei Barker di Corman che, non a caso, lavora qui in veste di produttore.
MEMORABILE: La crocifissione. La vendetta a reboanti colpi di fucile degna di un western italiano.

Rickblaine 9/12/09 10:33 - 635 commenti

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Sullo sfondo polemico di un periodo di crisi dell'America, questa storia trasmette ironia, ribellioni, riflessioni e tragedie. Opera intelligente del giovane Scorsese che sfrutta bene l'occasione di "raccomandazione" offertagli da Roger Corman. Filone politico di un ambientalismo ostile alla razza nera e a quella "rossa". Ottimi risvolti che denotano un film sopra le righe anche grazie ad un cast all'altezza. Nel finale si intravedono le capacità di uno dei registi che sarà destinato a rimanere parte della storia del cinema.
MEMORABILE: La fuga dal campo di lavoro; il finale.

Giuliam 9/12/09 10:19 - 178 commenti

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Un Robin Hood americano: Bill, un sindacalista perspicace che ruba ai ricchi per aiutare i poveri, futuro martire di una società prevenuta ed ancora conservatrice per alcune sue maniere. Altri tre ragazzi l'accompagnano (come se fossero i dodici apostoli con Gesù), e sono: la sua ragazza "puttana" interpretata dalla brava Barbara Hershey, un "negro" e da un "vigliacco" giocatore di poker. Martin Scorsese già dimostra di essere un grande come regista e Corman (produttore) c'azzecca sempre, non c'é niente da fare...
MEMORABILE: Il finale.

Enzus79 9/12/09 11:24 - 2901 commenti

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Mi ha sorpreso. Credevo di assistere ad un film di genere gang scontato e noioso. Invece ho assistito ad una bellissima storia, che tocca tematiche importanti e ci fa notare coma gli Usa di quei tempi fossero il contrario della democrazia. Ci finiscono tutti, sotto i colpi della polizia intollerante: comunisti, neri ed ebrei. Bravi gli attori, soprattutto la Hershey. Scorsese si dimostra un cineasta superbo.

Giacomovie 14/05/10 09:53 - 1398 commenti

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Scorsese ha cercato di mettere ordine in una scrittura un po' disordinata ed ha impresso a questo suo secondo film la caratteristica della vivacità delle immagini che caratterizzerà il suo stile di ripresa. Con un pizzico di goliardia di sottofondo il film non risparmia scene forti che, insieme alla diversità dei contenuti, gli danno un rozzo fascino. La Hershey è brava e coraggiosa. Se la produzione Corman avesse assegnato a Scorsese anche Il clan dei Barker, anche quest'ultimo ne avrebbe giovato. ***!

Ishiwara 10/08/11 20:42 - 214 commenti

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Un cast estremamente efficace ed una regia notevole. La sceneggiatura non approfondisce la storia, ma si sofferma su alcuni episodi più o meno significativi con un risultato però tutt'altro che frammentario. Una buona ricostruzione dell'epoca e personaggi molto ben disegnati. Scorsese sa fondere azione e riflessione con armonia per un'opera già molto matura. Difficile trovare un difetto.
MEMORABILE: La fuga in auto; il "sociologo"; tutto il finale.

Markvale 23/08/11 12:07 - 143 commenti

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Un grande piccolo film da recuperare che già rivela il raro talento di uno Scorsese giovanissimo. Dietro la veste del film di gangster e banditi allora particolarmente in voga si palesa una raffigurazione precisa, dolente e ficcante di un paese che sacrifica i suoi figli più deboli e meno tutelati (operai, neri, donne, ecc...) sull'altare delle grandi ricchezze. L'esplosione della violenza - mai catartica in Scorsese - è consequenziale. La potente e simbolica immagine finale della crocifissione sintetizza efficaciemente il senso dell'opera.

Jdelarge 6/08/13 23:25 - 1000 commenti

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Il secondo lungometraggio di Scorsese è un film sulla crisi del '29, realizzato già con una certa sicurezza e originalità. La caparbietà del regista sta nell'affrontare un tema forte, come quello della Grande Depressione, con finta leggerezza, in modo da non appesantire troppo il film, il quale inevitabilmente finirà con l'appesantirsi da sé, schiacciato dall'importanza dell'argomento trattato e dalla follia umana di quel periodo. La scena finale è un capolavoro.

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Deepred89 27/01/14 03:20 - 3709 commenti

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Pervaso da un'atmosfera assolutamente "new Hollywood", il classico film che riapre vecchie ferite per parlare del(l'allora) presente, tra capitalismo, razzismo e violenza. Il film scorre piacevole senza far gridare al capolavoro, nonostante giungano graditissimi elementi come il costante country-blues in sottofondo, la presenza di una Barbara Hershey che definire meravigliosa non renderebbe lontanamente l'idea e infine l'inaspettatamente macabro finale, peraltro coronato da sopraffine scelte di regia. Più cormaniano che scorsesiano, ma buono.

Pinhead80 30/11/15 15:12 - 4767 commenti

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Una carrellata di reietti incrocia le proprie disavventure in un'America che sta vivendo il buio periodo storico della Grande Depressione. Ne esce un film intriso d'odio e di rancore verso una società intollerante che disereda chi è diverso e chi non si conforma ai canoni dell'uomo bianco. C'è spazio per l'amore ma solo come luogo protetto in cui si cerca di lasciare alle spalle le angherie della vita. La Hershey è bellissima e seducente e il resto del cast decisamente all'altezza della situazione. Bello ma profondamente triste.

Rebis 14/12/16 10:34 - 2339 commenti

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Escluso il finale cristologico - che tornerà a più riprese nell'opera del regista - la cifra scorsesiana è spesso indistinguibile da quella cormaniana: il ché va a tutto vantaggio di una produzione che attraverso il cinema di genere mira a restituire uno spaccato impietoso della società americana, in beffarda e tragica antitesi ai principi dei padri fondatori – perfetto in questo senso il double bill con Bloody Mama. Per Scorsese il film è innanzitutto un campo di sperimentazione (in)formale che attinge in modo viscerale e senza moralismi all'exploitation. Barbara Hershey in stato di grazia.

Saintgifts 31/03/17 18:59 - 4098 commenti

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La regia di Scorsese cresce vistosamente con il procedere del film. Se all'inizio si ha (almeno io) l'impressione di essere di fronte a una direzione e una recitazione (che la bellezza dolce-selvaggia della Hershey rende distraente) di una rozzezza autoriale, poi si viene presi da una sceneggiatura esemplare e tutto acquista un sapore tra il drammatico e l'entusiastico, fino a un epilogo che la Hershey stessa rende di una tristezza unica. La mano di Scorsese è capace di rendere speciali riprese all'apparenza ovvie, ma c'è quel tocco in più...
MEMORABILE: L'ultima corsa della Hershey.

Nicola81 20/11/17 17:26 - 2862 commenti

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Nel suo primo film degno di nota, Scorsese mette da parte le mezze misure per raccontarci l'America della grande depressione: i suoi eroi sono una ragazza facile, un sindacalista (quindi comunista!), un baro e un nero, mentre i cattivi della situazione sono i tirapiedi dei grandi capitalisti e la stessa polizia. Spesso scanzonato, a tratti inevitabilmente immaturo, ma comunque da vedere, se non altro per la potente drammaticità del finale. Bravi gli attori, in particolare una Hershey che passa con disinvoltura dal candore alla spregiudicatezza.
MEMORABILE: Il finale.

Minitina80 8/12/17 11:32 - 2984 commenti

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Un Martin Scorsese diretto e sfrontato che contrappone un sindacalista, un ebreo, un nero e una ragazza sessualmente libera all’America borghese e capitalista, quella delle corporazioni che più accentua il divario con gli ultimi della fila. Da ambo le parti trova ottimi interpreti in grado di immedesimarsi perfettamente nei loro rispettivi ruoli. Non mancano riferimenti e simboli che rimandano a qualcosa di più profondo e sentito che prende corpo con il passare dei minuti, fino a conclamare nell’epilogo, tra i migliori realizzati da Scorsese.
MEMORABILE: La crocifissione sul vagone.

Giùan 15/12/17 11:06 - 4562 commenti

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Bell'esempio di mediazione tra ragioni politico-commerciali della Corman's factory e personalità del giovane ma già artisticamente stratificato Martin. Così se in superficie le spezie sessual-libertarie tipiche del cinema di Corman son servite in abbondanza (dalla Hershey che prodiga le sue grazie, peraltro con una tenerezza che sublima ogni volgarità, alle location on the road attentamente fotografate), il regista mette lo zampino autoriale nelle istanze outsideristiche degli sbandati della Grande Depressione e nella ricca cinefilia a supporto dell'opera.
MEMORABILE: L'immagine finale di David Carradine "Cristo inchiodato a una locomotiva".

Daniela 30/01/18 19:26 - 12671 commenti

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Negli anni della grande depressione, una ragazza vagabonda si lega ad un sindacalista ricercato dalla polizia ed insieme mettono a segno alcune rapine... Scorsese alla seconda regia si avventura negli spazi aperti popolati da homeless che si spostano da una città all'altra sui vagoni merci, offrendo un ritratto spietato dell'America con più di un punto di contatto con quello del Clan dei Barker di Corman, qui in veste di produttore, la cui influenza è avvertibile nelle scene d'azione. Bel film: splendida La coppia Hershey-Corradine, indimenticabile l'epilogo di grande potenza drammatica.
MEMORABILE: La crocefissione al vagone ferroviario

Alex1988 6/04/18 17:59 - 728 commenti

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Secondo lungometraggio diretto da Martin Scorsese, stavolta sotto l'egida di Roger Corman. La storia è ambientata nel pieno della crisi americana del '29, dove regnano razzismo e disparità sociali. I protagonisti, differentemente rispetto al precedente Gangster story, si comportano come dei moderni Robin Hood, finendo inevitabilmente male. Finale in pieno stile scorsesiano.

Paulaster 5/07/18 10:30 - 4425 commenti

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Ragazza perde il padre e si unisce a un trio di malfattori. Opera acerba di Scorsese nella quale il suo stile inizia a farsi notare (i primi piani ravvicinati, l’attenzione ai particolari) mentre descrive il periodo della Depressione in diverse chiavi: la condanna della schiavitù, la vita da figli dei fiori, il cameratismo tra perdenti. Un vagabondaggio per sopravvivere in cui il più forte risolve i conflitti solo con la violenza. Finale crudo ma con dimostrazione d’amore fino all’ultimo secondo.
MEMORABILE: La macchina sotto al treno; I titolo di testa; La Hershey che corre a lato del treno.

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Rocchiola 26/09/18 12:06 - 968 commenti

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Prodotto da Roger Corman, il secondo film di Scorsese è un gangster-movie secco e violento, pervaso da uno spirito anarcoide che lo accomuna al Clan dei Barker e da un’aura mitologica degna de L’imperatore del Nord. Ma sotto la scorza da B-movie emerge lo stile unico del giovane regista, che grazie a certe inquadrature e all’estrema mobilità della macchina da presa, si dimostra autore già maturo e originale. Le scene di sesso tra la Hershey e Carradine all’epoca fecero scandalo. Uno spaccato amarissimo dell’America della Grande Depressione.
MEMORABILE: "Che, la lecca per lucidarla"; La crocifissione di Big Bill al treno; L'evasione; La rapina nella villa di Sartoris; Il massacro finale a fucilate.

Giufox 7/05/21 10:08 - 324 commenti

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Martin non sente l'esigenza di strafare e condensa sul piano politico tutti gli eccessi di un esordio sovversivo che altrimenti sarebbe di un'eleganza fluida e composta. A riprova sono gli autentici sorrisi di Bertha, nelle cui sfumature sornione e impalpabili, trova i contrappunti di uno stile che sarà longevo perché sincero e mai compiaciuto. Oltre piccole sbavature nei raccordi, in particolare negli inseguimenti (anche volute volute per pagare il debito con Cassavetes ed tanta avanguardia), la forza del film è cucito su quelle piccole labbra, come lo sarà per gli eroi successivi.
MEMORABILE: Bertha che "accoglie" Bill; La rivolta in carcere; "Say after me, De-yeah".
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  • Homevideo Zender • 26/11/09 08:48
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Noir mi ha preceduto, grazie Noir.
  • Homevideo Xtron • 26/06/12 16:56
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Il dvd MGM ha una durata di 1h24m41s

    Ultima modifica: 26/06/12 18:45 da Zender
  • Discussione Caesars • 20/11/13 16:33
    Scrivano - 16812 interventi
    Sarà proiettato al Torino Film Festival:
    23 Novembre ore 11.15
    25 Novembre ore 16.45
    26 Novembre ore 11.30
    Cinema Reposi
  • Discussione Tarabas • 1/02/18 14:55
    Segretario - 2069 interventi
    Daniela, bel commento, mi fa piacere che anche tu abbia notato la somiglianza con Il clan dei Barker. :)

    Dovrei rivedere entrambi, se solo avessi tempo.
  • Discussione Daniela • 1/02/18 17:47
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    la somiglianza con Il clan dei Barker. :)


    L'opera di Scorsese è più romantica e, nel descrivere il rapporto fra Bertha e Bill, sono presenti anche toni alla Gangster Story di Penn (uscito pochi anni prima) però l'influsso del film di Corman mi sembra chiaramente percepibile, il che non è per nulla strano pensando alla sua veste di produttore.
    Guarda caso, uno dei figli di Ma'Barker (la formidabile Winters) è interpretato da De Niro.
    E l'anno dopo America 1929 Scorsese diresse proprio De Niro nel suo terzo film, Mean Streets, segnando l'inizio di un sodalizio da brividi.
    Pare però che non sia stato Corman a far incontrare i due, ma De Palma, che aveva diretto l'attore in Ciao America!
    Certo per il cinema americano che periodo straordinario e ricco di fermenti!

    Tutti film visti tanti anni fa, quando frequentavo salette da quarta visione e cineforum con o senza dibattito, e che ho rivisto recentemente o mi ripropongo di vedere, anche se di alcuni di essi conservo un ricordo piuttosto nitido: lo era in particolare quello di America 1929, con il suo finale tragico e bellissimo.
    Ultima modifica: 1/02/18 17:48 da Daniela
  • Homevideo Rocchiola • 26/09/18 12:15
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il DVD MGM è integrale e presenta un buon video nel corretto formato panoramico 1.85. Peccato però che si tratti di un master non restaurato con diverse macchie e puntinature sparse lungo tutto il film. L'audio mi pare ridoppiato !!!
  • Homevideo Caesars • 26/09/18 15:01
    Scrivano - 16812 interventi
    Rocchiola ebbe a dire:
    Il DVD MGM è integrale e presenta un buon video nel corretto formato panoramico 1.85. Peccato però che si tratti di un master non restaurato con diverse macchie e puntinature sparse lungo tutto il film. L'audio mi pare ridoppiato !!!

    Pazienza per il video non restaurato, ma l'audio ridoppiato è peccato mortale.
  • Homevideo Zender • 26/09/18 16:12
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Rocchiola ebbe a dire:
    Il DVD MGM è integrale e presenta un buon video nel corretto formato panoramico 1.85. Peccato però che si tratti di un master non restaurato con diverse macchie e puntinature sparse lungo tutto il film. L'audio mi pare ridoppiato !!!

    Pazienza per il video non restaurato, ma l'audio ridoppiato è peccato mortale.

    Sì, bisogna vedere se lo è davvero, però. Magari è solo un'impressione.
  • Homevideo Caesars • 26/09/18 17:12
    Scrivano - 16812 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire:
    Rocchiola ebbe a dire:
    Il DVD MGM è integrale e presenta un buon video nel corretto formato panoramico 1.85. Peccato però che si tratti di un master non restaurato con diverse macchie e puntinature sparse lungo tutto il film. L'audio mi pare ridoppiato !!!

    Pazienza per il video non restaurato, ma l'audio ridoppiato è peccato mortale.

    Sì, bisogna vedere se lo è davvero, però. Magari è solo un'impressione.


    Purtroppo nella scheda Wikipedia dedicata a David Carradine, nella sezione "Doppiatori italiani" si legge:

    Roberto Benfenati in America 1929 - Sterminateli senza pietà (ridoppiaggio)
  • Homevideo Rocchiola • 28/09/18 10:04
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Purtroppo i miei timori erano fondati. Certo il ridoppiaggio è sempre una prassi sgradita, se non in casi per ovvie ragioni inevitabili. Il video pur imperfetto è comunque più che accettabile.