Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da una delle più celebri commedie di Eduardo un film (da lui stesso diretto) che ne rispetta sostanzialmente l'impianto narrativo ampliando sensibilmente solo la figura di Pasqualino Miele che, essendo qui interpretato da Totò, rivendica più spazio dando vita a tre brevi sketch che alzano immediatamente il tasso comico (invero molto basso) della commedia. Nel primo (celeberrimo) Totò estrae dall'interno di una mezza pagnotta l’occorrente per un pranzo intero, posate comprese. Nel secondo lo vediamo all’opera mentre esercita il suo particolare mestiere: assunto dalla famiglia di Eduardo, per 2000 lire si fingerà cadavere sul letto di morte per distrarre un poliziotto giunto lì a perquisire...Leggi tutto la casa. Ritroviamo poi Totò nel finale quando, sempre dietro compenso, dovrà improvvisare un discorso politico dal palco (dicendo solo “Amici, fratelli...”). Oltre a questo Totò apre e chiude il film discutendo con l'amico Eduardo sulla guerra, dando complessivamente prova del suo straordinario talento. Per il resto NAPOLI MILIONARIA descrive la vita di un vicolo partenopeo: dalle intrusioni fasciste alla presenza degli alleati passando per i nazisti, con il capofamiglia (Eduardo) che viene deportato in Germania e, al suo ritorno, trova moglie e figli avviati sulla strada della perdizione. Più dramma storico che commedia, il film ha comunque una sua forza indubbia, immerso com’è in un realismo commovente. Significative le scene in cui Eduardo, appena tornato dalla guerra, vorrebbe raccontare della stessa ai conoscenti trovandosi immancabilmente di fronte una città che non ha voglia di ascoltare e pensa solo a divertirsi per poter dimenticare il prima possibile. Vista oggi una commedia molto datata (colpa anche delle musiche di Nino Rota) ma coralmente riuscita.

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Galbo 2/01/08 19:25 - 12392 commenti

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Un grande classico della commedia napoletana, scritto da Eduardo De Filippo, viene proposto in forma cinematografica dal suo autore. L'operazione non si può dire totalmente riuscita. Per farne un film Eduardo accentua alcuni aspetti macchiettistici (e qui si inserisce la presenza di Totò) a discapito dell'impianto scenico prettamente drammatico che contraddistingueva la piece teatrale. Tuttavia per il calibro dei nomi coinvolti lo spettacolo appare estremamente godibile.

Pigro 15/05/11 10:17 - 9666 commenti

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È passato poco tempo dall'omonima commedia che attraversava gli anni di Napoli sotto la guerra, e De Filippo, superata "a nuttata", prolunga il suo sguardo sulla nascente democrazia. Risalta così il più genuino movente politico (in senso alto) di un film che si propone all'inizio come bozzetto pittoresco, ma in realtà è un'acuta fenomenologia sociale e antropologica della città. La miseria dentro un popolo vitale, l'amara fiducia e il divertito disincanto, a cui presta ottimamente il suo volto, accanto a Eduardo e Titina, un efficace Totò.

Saintgifts 20/09/11 22:57 - 4098 commenti

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Il cinema non è il teatro e qui Eduardo De Filippo mostra i suoi "limiti", se così si può dire. Della sua opera teatrale restano però tutti gli intenti e De Filippo non usa mezzi termini o delicatezze nei confronti dei suoi concittadini, nel descrivere le evoluzioni comportamentali dei protagonisti (motivate, se si vuole, dalla endemica povertà e fame), del popolino che viveva nei bassi affacciati su vicoli, veri e propri mondi dove tutti sapevano tutto della vita del proprio vicino. La dignità rimane comunque protagonista, nonostante tutto.

Neapolis 24/02/13 14:34 - 184 commenti

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Eduardo torna dalla guerra e nota che tutto intorno a lui non è più come prima. C'è in tutti la speranza del benessere e la voglia di uscire definitivamente dalle miserie della guerra. Il mondo sta cambiando ma Eduardo nelle sue opere sembra sempre subire passivamente gli eventi. Non c'è mai la la necessaria virilità "Vivianesca" per lottare e cercare di incidere nelle cose ma uno spirito quasi di rassegnazione (vedi la sua battuta finale: "Addà passà 'a nuttata"). L'interpretazione di Eduardo e quella di Totò sono comunque notevoli.

Graf 16/09/13 01:03 - 708 commenti

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Il teatro di Eduardo è filosofico, raziocinante, pessimista se non fatalista. Non è molto compatibile con il congegno motorio del cinema, con la sua essenza di essere azione in movimento. Consapevole di ciò, Eduardo traspone questa sua famosa opera teatrale sullo schermo apportando alcune modifiche. Crea il personaggio di Pasquale Miele affidandolo alle capacità mimiche-espressive di Totò e accentua lo spirito di denuncia sociale contro i secolari mali di Napoli. L’esito è un quieto ma fermo apologo contro tutte le guerre. Buono ma non eccezionale.
MEMORABILE: Totò si riserva due scene comiche da antologia: quella del finto morto e l'altra della colazione in latteria.

Minitina80 24/10/16 14:50 - 2984 commenti

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Tragicommedia che celebra il passaggio attraverso l’odissea della Seconda Guerra Mondiale. Lo sguardo vigile di Eduardo percorre i vicoli di Napoli e osserva silente il mutare delle cose e della gente. Il viaggio sociologico si può dire riuscito e seppure ci sia tanto di drammatico sotto le maschere che si susseguono, nella frase “adda passà a nuttata”, si racchiude la speranza di rinascita propria del genere umano che tante volte contraddice se stesso. È una degna testimonianza di un periodo storico del Paese visto dal basso del popolo.

Pessoa 29/07/17 23:30 - 2476 commenti

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Uno dei grandi classici del teatro di Eduardo portato al cinema dallo stesso autore, che non amava particolarmente il mezzo cinematografico. Nell'inevitabile paragone con la commedia, che ha goduto di una splendida trasposizione televisiva, si registrano la presenza di un Totò aggiunto ex nihilo, che scippa una delle scene madri allo stesso Eduardo (il finto morto) e la rende inarrivabile, dimostrando di essere un attore immenso. La famosa chiusa della commedia, che qui dà spazio a un altro finale, manca parecchio. Comunque un gran bel film!
MEMORABILE: L'intesa fra Totò e Eduardo, grandi amici sin da giovani; La scena del finto funerale.

Paulaster 19/02/19 15:10 - 4417 commenti

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Trasposizione dello stesso Eduardo dell'omonima opera teatrale: dieci anni di vita nei vicoli di Napoli attraversando la Seconda Guerra. Schematico a livello cronologico nelle varie fasi, alla fine offre solo spaccati di vita vissuta. Non troppo profondo nell'analisi dei tempi che cambiano, è più interessante nel dimostrare il talento di arrangiarsi della popolazione; anche il finale politico sembra incollato. Totò è il valore aggiunto e brilla, nelle poche scene in cui c'è. Eduardo non dà presenza fisica al suo personaggio.
MEMORABILE: Totò che estrae il pranzo dal panino; I mobili recuperati al volo dopo il sequestro; La ricerca della penicillina.

Rambo90 23/01/24 22:49 - 7697 commenti

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Una delle migliori regie cinematografiche di Eduardo, che trova mano felice nell'adattare la sua commedia e anche nell'innestare al suo interno più umorismo, grazie al fondamentale apporto di Totò. Vedere i due recitare insieme è di per sé già un evento, ma i momenti comici affidati al principe valgono la visione e nulla tolgono alla forza drammatica del racconto, che nel secondo tempo ha modo di brillare. Cast in generale felice, con una brava Leda Gloria e anche Titina in un ruolo di supporto. Interessante anche vedere oggi la Napoli dell'epoca come ambientazione.

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  • Homevideo Zender • 5/11/08 08:32
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Esce il 6 novembre 2008 per la Filmauro NAPOLI MILIONARIA Restaurato
    Video: 1.33:1 rimasterizzato in High Definition da negativo originale
    Audio: rielaborato in Dolby Digital 5.1
  • Discussione Macbeth55 • 23/01/10 14:04
    Galoppino - 99 interventi
    Nella scena in cui il deputato va a reclutare Totò per farlo parlare al comizio, i due attori che lo accompagnano sono Ettore Carloni ( piu' magro) e Filippo De Pasquale, in realtà Pasquale De Filippo, cugino dei tre ( cfr Curiosità Napoli MIlionaria commedia TV). Si puo' notare infatti la somiglianza della forma del naso con Peppino.
    Ultima modifica: 13/07/10 15:30 da Macbeth55
  • Discussione Gugly • 23/01/10 14:08
    Portaborse - 4710 interventi
    Ciao Macbeth, se giri un po' il sito troverai le commedie di Eduardo, del capostipite Scarpetta, del figlio maggiore Vincenzo e tutto ciò che sono riuscita a raccogliere anche riguardo a tutti gli attori in qualche modo componenti di questo grande gruppo attorial-familiare.
    Ultima modifica: 23/01/10 14:09 da Gugly
  • Curiosità Pessoa • 12/02/19 18:55
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Totò recitò in questo film senza compenso per la profonda amicizia che lo legava ad Eduardo sin da giovane. Fu l'unica volta che i due si incontrarono sullo stesso set, sebbene avessero più volte progettato di lavorare assieme nel cinema. Esistono altri film in cui gli attori compaiono entrambi nel cast, ma in episodi diversi e senza mai incontrarsi sulla scena.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Tot%C3%B2
  • Curiosità Smoker85 • 27/02/23 12:39
    Custode notturno - 82 interventi
    Eduardo fece girare tutte le scene con Totò in doppia versione, una voluta secondo la propria idea e un'altra arricchita da gag e lazzi inventati dal Principe. Inutile dire che poi, in montaggio, andarono solo le scene come volute da Eduardo. La cosa offese Totò che per un po' si mostrò palesemente adombrato nei confronti del drammaturgo. Tuttavia, il successo del film fece ricredere l'attore che tornò ai sereni rapporti con De Filippo e gli chiese una copia del film da poter proiettare in privato a proprio piacimento.

    Fonte: un'intervista di Eduardo De Filippo a La Stampa del 18.02.1983 (riportata anche da tototruffa2002.it)