Rivedendo questa pellicola alla luce della filmografia successiva di Muccino si notano già temi ed elementi che diverranno una costante del regista romano. Intanto la storia è permeata di una falsità di fondo, non appare sincera. Matteo non è minimamente credibile e molti personaggi (su tutti Piero/Silvestrin) sono stereotipati. Eppure la storia cattura, si lascia vedere con gusto, ammalia. Muccino dà allo spettatore ciò che questi vorrebbe vedere, lo accontenta, lo vizia. E per farlo mette in campo la meglio gioventù del nuovo cinema nostrano.
Film d'esordio del regista romano Gabriele Muccino, Ecco fatto è l'ennesima commedia sul disagio generazionale, sul rifiuto della maturità e sulla paura di crescere. Da questo punto di vista, pur non essendo mal realizzata, l'opera appare troppo simili a molte altre sullo stesso argomento e l'esordiente regista non sembra riuscire ad innestare alcun elemento personale salvo forse una buona direzione degli attori, tutti piuttosto convincenti.
Nonostante un fresco cast, Muccino alle prime armi fa tutto meno che dipingere un affresco credibile. La recitazione, in particolar modo di Santamaria e Pasotti (i protagonisti) è sopra le righe e non convince per niente. Un po' come sarà per tutta la sua futura cinematografia si percepisce quella stereotipizzazione dei personaggi e delle situazioni che se da un lato accattivano il pubblico, dall'altro, spècie per storie mal riuscite, annoiano. Qui si lavora con la gelosia e l'immaturità, ma non se ne esce convinti. Rimandato.
Film bruttino benché esplicativo di certa poetica mucciniana fatta di litigi e tensioni emotive. Colpa di una sceneggiatura non troppo ben scritta per quanto riguarda la delineazione dei personaggi, tutti stereotipati e scialbi. Altra storia invece per la regia: qui si intravede bene la mano ferma benché nervosa del regista romano. Buonina la soundtrack, pessime scelte invece nel cast: Pasotti quasi imbarazzante in una recitazione ipertrofica per un ruolo che anzi sarebbe stato da tenere a bada. Perdibile...
Esordio al cinema dopo tanta televisione per Gabriele Muccino, che costruisce un film generazionale semplice ma con un certo gusto e lancia comunque una nuova generazione di attori. La grande cura per i dialoghi e il buon lavoro con la macchina da presa lo rende migliore di molti altri film generazionali coevi, la giovane Barbora Bobulova è decisamente in parte.
Gabriele Muccino HA DIRETTO ANCHE...
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Dati DvD Eagle Pictures:
Runtime: 1h 27'00'';
Suddivisione Capitoli DvD: 8;
Lingua: italiano;
Sottotitoli: italiano per non udenti;
Extra: esenti;
Dati Tecnici DvD:
DvD5;
Video: 4:3 colore; formato 1.66:1;
bitrate 6.01 Mbps; Comparto Video ottimo;
Audio: ita dolby digital ac-3/2; Frequenza Campionamento 48Khz;
Bitrate 224Kbps; Canale: stereo; Comparto Audio buono;
Nota: non ho dato voto ottimo al comparto audio in quanto il timbro di voce nei dialoghi non è propriamente limpido.