Via Lattea... la prima a destra - Film (1988)

Una specie di sceneggiata napoletana, però questa volta il guaglioncello protagonista arriva sulla terra addirittura dall'anno 3987. Grassia è un regista unico, a modo suo. Porta avanti le sue storie con assoluta inverosimiglianza, eppure in qualche modo il film funziona, pur nella sua assurdità, molto meglio di certi polpettoni televisivi odierni. Peccato che l'aspetto religioso della vicenda venga esplicitato un po' troppo e Marco Perutz (chi era?) come novello Gesù Cristo va ben oltre la soglia dell'imbarazzo.

Incredibile quanto innocente favola moderna per bambini, che ci mostra un giovanissimo alieno del futuro con le sembianze umane (Ciammarughi, già visto in Ti presento un'amica) essere trasbordato ai nostri giorni. Siamo ai livelli di B-movie turco, con una povertà delle immagini e delle ambientazioni squallidissime nonostante parte del cast sia tutto sommato noto (Croccolo, Gegia, Casillo). Si mischiano storie di extraterrestri (si fa per dire), religione (con un Gesù "fotomodello") e zuccherose immagini corroborate da un suono "mistico".

Incredibile storiella vagamente edificante che riesce persino a non annoiare grazie alla dose di trash presente (il processo iniziale) e a qualche battuta azzeccata (gli equivoci con Gesù). Il cast mesce buoni e cattivi in maniera abbastanza incredibile: onorevoli Croccolo e Carotenuto, tremenda Gegia. Il più tremendo? L'amico di Paolino che balbetta per spiegare chi sia Gesù. Nota di merito per il bambino protagonista capace anche di recitare abbastanza bene. Peccato che il finale sia abbastanza tirato via, come fosse finita la pellicola.