Uomini sulla luna - Film (1950)

Uomini sulla luna
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Destination moon
Anno: 1950
Genere: fantascienza (colore)
Note: Soggetto da un romanzo dello scrittore americano Robert A. Heinlein. Aka "Destinazione Luna".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Come ben si evince dal titolo italiano (un po' meno dall'originale DESTINATON MOON), il film è la cronaca (tratta dal romanzo di Heinlein “Razzo G2”) della prima discesa dell'uomo sulla Luna, messa in scena vent'anni prima che Armstrong e la NASA vi riuscissero davvero. Non esiste una vera storia, quanto piuttosto la descrizione in sintesi delle fasi che portano alla realizzazione del razzo e alla sua partenza. Gli autori hanno puntato tutto sull'effetto scientifico, tentando di rendere quanto più plausibile e alla portata degli spettatori il concetto alla base del viaggio. Addirittura, per renderlo ancor più comprensibile, viene proiettato agli investitori...Leggi tutto (e indirettamente quindi a noi) un breve cartoon esplicativo in cui Woody Woodpecker sperimenta le teorie degli astrofisici e il viaggio stesso. Poi, per evitare le imminenti proteste degli ambientalisti, la partenza viene anticipata e i quattro astronauti predestinati si ritrovano in breve sulla Luna (Luna, all'italiana, è anche il nome del razzo). Cominciano l'esplorazione e la parte visivamente più affascinante del film. Anche perché è subito evidente che dialoghi e sceneggiatura sono solo funzionali alla messa in scena dell'operazione senza ambire ad alcun traguardo artistico. Tutta la cura degli autori è riposta nella rappresentazione, il più realistica possibile, delle strumentazioni di bordo, delle tute spaziali, delle teorie scientifiche. Non per niente il film vinse l'Oscar per gli effetti speciali: visti oggi possono far sorridere (la Luna sembra un lastricato), ma per l'epoca ottenero il risultato voluto facendo d'improvviso apparire sorpassata quasi tutta la fantascienza precedente. Heinlein partecipò anche come soggettista.

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Fabbiu 8/06/08 11:11 - 2136 commenti

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Oscar per gli effetti speciali, che oggi non possono che far scompisciare: le navicelle di cartoncino, lo spazio disegnato e soprattutto la bellissima corda che viene passata ad un'astronauta (praticamente un filo sottile). Però, a parte tutto, come non rimanere affascinati da un film del genere, che altro non fece che anticipare la realtà? D'altra parte, è fantascienza questa? C'è qualcosa di fantastico, insieme alla scienza? La visione poi, scorre via che è un piacere. Bellissimi colori tenui (vabbé, tute spaziali verdi...)
MEMORABILE: Il documentario con PICCHIARELLO! (gli scienziati durante la visione ridacchiano un po').

R.f.e. 21/06/09 11:02 - 816 commenti

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Quando Luigi Cozzi nell'anno di grazia 1975 rieditò questo film facendolo addirittura ridoppiare (perché, a suo dire, il doppiaggio originale del 1951 era introvabile) ci domandammo tutti se fosse impazzito: a chi poteva interessare un SF del genere, senza "mostri", con poca azione...? Eppure, rivisto oggi, resta una testimonianza d'epoca straordinaria, un bell'esempio di sense of wonder d'antan, con i suggestivi sfondi di Bonestell e un razzo proprio di quelli retrò che i genitori regalavano ai bambini negli anni '50. A suo modo, un classico.

Faggi 6/02/16 20:19 - 1549 commenti

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Inizia con un cartone animato che riassume più o meno realisticamente lo stato dell'arte (all'epoca) sulla possibilità di una spedizione umana sulla Luna. Tra un'inverosimiglianza e l'altra una "vera" missione ha poi seguito, in un contesto di colori caramellosi, fondali dipinti dal mago Bonestell, cartapesta, altre animazioni (si veda la parte nello spazio aperto), minacce di "sacrifici umani" e spirito d'avventura. Se contestualizzato non è una boiata e gli si possono perdonare le abbondanti ingenuità.

Metakosmos 6/02/22 15:45 - 300 commenti

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Contestualizzato alla propria epoca, questo "Destination Moon" è un interessante reperto di ciò che all'epoca era vista come fantascienza in quanto anticipava di quasi vent'anni l'effettivo viaggio sulla Luna. Il film punta maggiormente sul didascalismo esplicito, spiegando al pubblico come verosimilmente sarebbe potuto avvenire un viaggio nello spazio con tutte le possibilità specifiche e i rischi. Nella parte finale vi è anche un picco avventuroso e drammatico, senza che mai si perda quell'alone di generale ottimismo. Superiore nella fattura ma meno profondo del gemello RX-M.
MEMORABILE: Il riferimento ai libri Urania (presente nel doppiaggio a cura di Cozzi); Il cortometraggio sui principi del volo nelo spazio di Picchiarello.

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  • Discussione Zender • 23/08/09 16:51
    Capo scrivano - 47727 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    Il film fu distribuito per la prima volta in Italia, dalla E.N.I.C., nel 1951 (credo in piena estate, ma non ne sono sicuro), con doppiaggio a me attualmente sconosciuto -- potrebbe essere stato CDC, o forse ODI. Però non è questo il punto. La cosa divertente è che, quando Luigi Cozzi ne curò la riedizione (e il ridoppiaggio, opera della C.D.) nel 1975, v'inserì arbitrariamente una battuta impensabile nel 1951, una sorta di inside-joke riferito alla sua passione per la fantascienza tout-court. La battuta dice, più o meno, "... e tutti gli Urania che non ho mai letto". Ovviamente non era presente nel vecchio doppiaggio del 1951, ma soprattutto non avrebbe potuto esservi, dato che la rivista "Urania" nacque solo un anno dopo (primo numero: Le sabbie di Marte di Arthur Clarke, datato 10 ottobre 1952!).
    Strana però per un appassionato come Cozzi una leggerezza simile. Anzi, sarà stata voluta pensando che nessuno sarebbe andato a rompergli le scatole su un'imprecisione simile.
    Ultima modifica: 27/01/17 17:50 da Zender
  • Discussione R.f.e. • 26/08/09 08:39
    Fotocopista - 826 interventi
    No, no, non è un imprecisione, me lo disse lui in seguito (ogni tanto lo vado a trovare, le rare volte che passo a Roma nel suo negozietto "Profondo Rosso", in via dei Gracchi). E' stato proprio un "inside joke" voluto, tanto per divertirsi e "omaggiare" la rivista Urania (anche perchè, se non vado errato, le prime Megarassegne delle SF degli anni '70, ebbene, l'antesignana al cinema Planetario di Roma era organizzata con la collaborazione della Libra Editrice di Ugo Malaguti, ma quella del 1976, quella itinerante, era pubblicizzata anche su alcuni numeri della rivista mondadoriana in quanto organizzata appunto "in collaborazione con Urania").
  • Discussione Zender • 26/08/09 08:43
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sì, immaginavo che non fosse un'imprecisione, vista la competenza in materia di Cozzi. Una sorta quindi di pubblicità occulta non retribuita quindi... O di omaggio, in effetti, meglio.
  • Discussione Zender • 5/01/10 17:53
    Capo scrivano - 47727 interventi
    R.f.e. ebbe a dire nella sezione curiosità:
    Nel 1975 (un'idea bislacca di Luigi Cozzi) fu infatti inserito questo Prologo dove si immaginava che tutta la vicenda fosse un racconto narrato in un futuro lontanissimo da un cantore cieco (Omero spaziale...?). Fortunatamente questo spezzone è stato poi eliminato dalla versione in dvd, anche da quella recente da edicola delle Edizioni Master, nella collana "I miti della fantascienza".
    Incredibile come spudoratamente si prendessero queste libertà, i nostri distributori! Pazzesco.
  • Homevideo Xtron • 25/03/12 12:37
    Servizio caffè - 2147 interventi
    C'è l'edizione Puntozero

    Durata di 1h31m22s
    Ultima modifica: 6/02/16 08:11 da Zender
  • Curiosità Daniela • 26/01/17 21:43
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    * Fu uno dei primi film di fantascienza ad essere girato in Technicolor e questo contribuì al buon successo commerciale.
    Candidato all'Oscar per la migliore regia, ricevette il premio per la seconda candidatura, quella per i migliori effetti speciali.

    * In Italia venne ridistribuito nel 1975 con un nuovo titolo che traduceva letteralmente quello originale: Destinazione Luna.

    * Nel film è inserito un cortometraggio animato che illustra i principi del volo spaziale, con protagonista Woody Woodpecker, Picchiatello nella versione italiana.

  • Discussione Zender • 27/01/17 08:32
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sei sicura che il nuovo titolo non sia il film Destinazione Luna non sia RXM Destinazione Luna dello stesso anno? Dove hai preso le info?
  • Discussione Daniela • 27/01/17 11:09
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sei sicura che il nuovo titolo non sia il film Destinazione Luna non sia RXM Destinazione Luna dello stesso anno? Dove hai preso le info?

    Si tratta di due film diversi sullo stesso tema dell'esplorazione lunare.

    Wikipedia riporta che RX-M Destinazione Luna è stato girato in breve tempo per approfittare della pubblicità del film uscente Uomini sulla Luna di George Pal.
    Ed infatti riuscì a batterlo sul tempo, risultando così la prima avventura spaziale del secondo dopoguerra, anche se ebbe un successo commerciale inferiore a quello del film "rivale" che poteva contare sull'uso del Technicolor, innovativo per il genere.

    Sempre su Wikipedia è riportato che Uomini sulla Luna venne titolato in Italia Destinazione Luna in occasione della ridistribuzione nel 1975.
    Nei testi ed i siti dedicati al cinema di fantascienza è però conosciuto con il primo titolo con cui uscì in Italia.
  • Discussione Zender • 27/01/17 17:47
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, tutto chiaro grazie (tranne la mia domanda, che noto era scritta forse in preda a delirium tremens e francamente a rileggerla manco l'avrei capita :) Quindi metto wiki alla fonte.
  • Discussione Poppo • 30/11/18 10:53
    Galoppino - 465 interventi
    Tra le tante cose curiose il film presenta due momenti drammatici che sono sicuramente rimasti nella memoria collettiva del cinema di fantascienza tanto da essere "riadattati" e "recuperati" in film recenti: la passeggiata spaziale con la bombola d'ossigeno usata come propulsore d'emergenza; lo smontaggio della navicella da ogni sua parte superflua tanto da renderla più leggera e poterla spingere fuori dalla gravità lunare.