Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Luigi Zampa aveva già affrontato lo scottante tema della corruzione della classe medica nel MEDICO DELLA MUTUA. Poi, alla luce di quanto fatto da Luciano Salce (qui presente come attore) nel successivo IL PROF. DOTT. GUIDO TERSILLI... Zampa cerca di far luce sul marciume che spesso sta dietro alle lussuose cliniche private. Ma questa volta non vuol più farlo usando l'arma della critica destinata a sfociare nella commedia comica e quindi la rassicurante presenza del bonario faccione di...Leggi tutto Alberto Sordi scompare, sostituita da quella del bravo Gabriele Ferzetti. Questi, chirurgo primario di grosso nome, al di là della facciata da benefattore disinteressato, nella sua clinica opera a prezzi esorbitanti, frodando il fisco e finendo presto mira di un misterioso ricattatore. Il suo aiutante è Giordani (Enrico Maria Salerno), dalla scorza dura ma sicuramente più onesto e meno incline alla truffa ospedaliera. Il loro rapporto, sottolineato da duetti straordinari con un Salerno che ancora una volta dimostra di saper recitare con inimitabile intensità, è il punto forte del film, grazie anche a una sceneggiatura ben calibrata e mai banale. La regia è condotta sapientemente e il film sa essere incisivo al punto giusto e molto coinvolgente. Il ritmo non scende mai e ogni personaggio è disegnato con un'attenzione non comune. La distinzione (soprattutto nel protagonista Ferzetti) tra Bene e Male non è netta e non di rado la troviamo sposata ad autentici slanci umanitari. Il finale è imprevedibile e di grande impatto, degna conclusione di un film di denuncia che non ha più nulla a che spartire con la commedia all'italiana dei film con Sordi. Ne è anzi la sua versione più vera e tragica, grazie alla quale capiamo fino a dove possa spingersi il potere dei medici.

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skinner 29/08/07 21:00 - 592 commenti

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Bel denuncia-movie di Luigi Zampa, un po' il lato serio del Medico della mutua. Ferzetti grandissimo; ottima la prima parte, nel disegnare la figura ambigua del protagonista e in generale il fenomeno dei "baroni" (al solito c'è di mezzo anche Gora in uno dei suoi tanti ruoli da antipatico). Poi quando l'affresco "generale" deve scendere nella storia "particolare" il film sbanda paurosamente, per chiudere con un finale retorico e davvero poco credibile. Una chicca vedere Enzo Garinei in veste negativa.

G.Godardi 2/07/08 17:05 - 950 commenti

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Luigi Zampa torna a mettere il dito, pardon il bisturi, nella piaga. Ovvero nel sistema sanitario italiano. Dopo averlo satireggiato amaramente e con gusto, tenta qui una versione seria della vicenda. Molti attori provengono dal Medico della mutua, il che crea ancora più straniamento. Imperfetto e a corrente alternata, ha i suoi momenti migliori nella prova di Salerno (impareggiabile qaundo flirta con la suora Berger) e nella sapiente regia, che ci regala alcune delle scene ospedaliere meglio realizzate (le operazioni). Purtroppo la sceneggiatura zoppica.

Cotola 5/09/08 14:28 - 9043 commenti

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Film di denuncia sociale poco riuscito (il regista in passato ha fatto decisamente meglio) in cui Zampa ripercorre il tema della corruzione della classe medica già affrontato ne Il medico della mutua; ma lo fa questa volta in maniera drammatica. Il risultato è, purtroppo, abbastanza deludente ed anche un po' noioso e prevedibile. Non un disastro ma comunque non all'altezza.

Fauno 28/07/09 16:42 - 2212 commenti

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Si sottolinea il potere esercitato dai professori e in particolare dai baroni, tanto sui pazienti che sui dottori che vorrebbero dare il meglio ma si trovano le strade sbarrate da interessi frivoli e di corridoio. Molto verosimili e angoscianti gli interventi chirurgici, in cui la tensione viene letteralmente lanciata allo spettatore, che si accorge come spesso nelle sale operatorie non ci sia il feeling necessario, ma altri sentimenti che dovrebbero restare a 1000 miglia di distanza.
MEMORABILE: I teli e i camici bianchi che in chirurgia stancano gli occhi, il sangue che non fa più capire niente e le insolenze fra medici. Sto male per tutti!!!

Caesars 4/01/10 10:49 - 3790 commenti

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Meno convincente di quanto ci si può aspettare. La scelta di denunciare il sistema sanitario italiano (come nel precedente Il medico della mutua) in un film drammatico è sicuramente buona, purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza dell'argomento trattato. Rimane comunque un film importante e ben recitato sia da Ferzetti che, soprattutto, da Salerno; la Berger è sempre un gran vedere (ma quante suore così belle ci sono in giro in realtà?). Purtroppo direi che la situazione dagli anni '70 ad oggi, in campo medico, non sia cambiata in meglio.

Nando 22/05/11 12:06 - 3814 commenti

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Dopo aver analizzato con ironia il mondo della sanità, Zampa affronta l'argomento in maniera più seria evidenziando la figura dei baroni nel mondo ospedaliero. La pellicola, che alterna validi momenti a situazioni meno riuscite, è comunque un'efficace denuncia che cerca anche di colpire emotivamente lo spettatore. Sempre corretta l'interpretazione di Salerno.

Trivex 3/08/11 09:44 - 1744 commenti

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La sanità privata vs quella pubblica. I baroni contro gli studenti e i milioni (tre, quattro o due) per farsi operare bene (o male). Copione d'avanguardia, ma credo che le cose siano rimaste tali da allora ad oggi, purtroppo. Bene si fa a sottolineare alla fine quanto l'esempio non vada generalizzato e che per un medico sbagliato ce ne sono cento giusti, ma anche l'uno per cento in questi casi è devastante. Molte le scene in camera operatoria, ma non si indugia tra gli organi; notevole la tensione tra i medici operanti, quando ci sono guai. Da vedere in salute.
MEMORABILE: "Qui non muore nessuno!" Il terrificante espediente per incastrare il medico buono.

Homesick 17/09/11 17:30 - 5737 commenti

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Il lato cupo e drammatico de Il medico della mutua. L’attacco alla mala sanità, intesa come subordinazione della deontologia ippocratica alla dittatura del denaro e al senso di onnipotenza che il mestiere di medico procura, è scagliato con massimo vigore in un climax di tensione equiparabile a quello di un thriller – le minacce anonime, gli interventi in sala operatoria tra sangue e livore, il confronto in manicomio, le angoscianti musiche di Ortolani - che si allenta solo durante il siparietto comico con Salce e la Steni e la (futile) parentesi rosa con la Berger. Maiuscoli Ferzetti e Salerno.
MEMORABILE: Salerno nella stretta finale con Ferzetti: «E adesso decidi tu a quale scettro dovrai inchinarti. Ma di chi ti potrai fidare?».

B. Legnani 24/09/11 19:01 - 5532 commenti

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Ciò che più colpisce sono la sicurezza della regìa e il livello recitativo. D'altro canto se si usano, per mezze comparsate, professionisti come Nicastro e Bisacco, è chiaro che il livello ne guadagna (recitano, fra l'altro, legioni di riconoscibilissimi pure fra i non accreditati: Cerulli, Spadea, la Scagnetti, Bertocci, Spaccatini, Pagnani, Zanussi!). Film di denuncia, talora retorico, talora demagogico, talora troppo romanzesco (il doppio, incredibile, finale), ma di invidiabile compattezza (pure la deviazione Salerno-Berger è sobria).

Capannelle 10/10/11 09:20 - 4411 commenti

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Nei primi venti minuti si viaggia su livelli altissimi, poi gli inserti socio-politici spezzano il ritmo. Ma l'insieme di tutti gli attori e la cricca dei medici al tavolo operatorio sono roba da leccarsi i baffi. Peccato che questo capitale venga in parte indebolito da una visione troppo manichea delle cose: i due angeli da una parte, una simil-Spectre dall'altra. Regia e fotografia azzeccate. 3 palle.
MEMORABILE: Le operazioni in parallelo.

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Moro 14/02/12 09:35 - 36 commenti

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Una sorta di versione noir della commedia Il medico della mutua, il film vive su una non comune dualità: da una parte un eccesso di didascalicità nella proposta dei temi; dall'altra una sceneggiatura e una interpretazione pressoché perfette. Ciò che il primo aspetto toglie, il secondo restituisce con gli interessi. Da non credere che attori come Ferzetti e Salerno, all'epoca, si dovessero ammirare solo in film di nicchia. Bellissima la conclusione della vicenda, senza il solito, atteso, finale in stile mafioso.

Max renn 9/04/12 19:52 - 80 commenti

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Esplicito atto di denuncia politico-sociale nei confronti di un sistema sanitario dominato da logiche di potere e fortemente condizionato dalla smania di grandenzza dei baroni della medicina e dalla ruffianeria dei loro subalterni accoliti. Insomma, per Zampa viviamo in un mondo marcescente in cui appare utopico sottrarsi al fetore. Sceneggiatura e prova del cast sono di buon livello; il finale si rivela invece troppo sbrigativo e raffazzonato, oltre che parzialmente slegato dal corpo dell'opera. Condivisibile fino a un certo punto.

Stefania 9/05/12 01:26 - 1599 commenti

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Interessante come film di denuncia, puntuale summa dei malanni del sistema sanitario (arroccamento dei "baroni" sui privilegi acquisiti, fuga dei giovani cervelli, ospedali psichiatrici-lager, mercato del sangue e degli organi, "cucchiai d'oro"), ma fruibile soprattutto come noir... in camice bianco, vista la caratterizzazione fortemente anti-eroica sia del protagonista, Ferzetti, che dell'antagonista, Salerno, l'uno idealista nel suo cinismo, l'altro cinico nel suo idealismo, entrambi sconfitti alla resa dei conti. Sincero e potente.
MEMORABILE: "Ti sei reso conto che essere medico è soprattutto un esercizio di potere?" Tutte le sequenze in sala operatoria.

Dusso 12/05/12 16:53 - 1566 commenti

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Bel film di denuncia cupo e che lascia un senso di smarrimento nello spettatore. Ottimi Gabriele Ferzetti ed Enrico Maria Salerno (la sua parentesi con la Berger però è un po' irrisolta, nel contesto). Impagabile Jimmy il fenomeno che fa il matto. Avercene di film così, oggi...

Lamax61 7/08/12 07:57 - 30 commenti

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Non c'è nulla da fare. Certi film quando fanno la loro comparsa non sembrano così importanti come in realtà sono. Anticipa con straordinaria precisione quello che constatiamo quasi ogni giorno. A me è piaciuto assai e i due protagonisti principali sono veramente bravi. Da far vedere a tutta la gente (medica e paramedica) che indossa il camice bianco, spesso e volentieri.
MEMORABILE: L'architetto nasconde gli errori sotto l'intonaco-il cuoco sotto la salsa ed il medico?.. Sotto terra!!!! Barzelletta che Vallotta racconta al figlio.

Motorship 10/07/13 17:21 - 585 commenti

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Ottimo film di Zampa sulla malasanità e sulla corruzione che vige imperterrita negli ospedali. La cosa che più salta all'occhio è la straordinaria attualità della pellicola, oltre che la denuncia vera che si respira. Il valore aggiunto poi viene dato anche dalle ottime performance dell'eccellente cast, in particolare di Gabriele Ferzetti (magistrale) e di un grandissimo Enrico Maria Salerno. La Berger è stupenda anche vestita da suora e notevole è l'uso dei caratteristi. Assolutamente da vedere!
MEMORABILE: Le scene in sala operatoria; La scena finale.

Markus 18/07/13 12:17 - 3687 commenti

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Zampa torna in ospedale... no, non per malattia, ma con la macchina da presa visto che egli stesso, pochi anni prima, aveva voluto approfondire il medesimo argomento (“guai del sistema sanitario italico”) in forma canzonatoria. Questa volta la butta sul drammatico e, per farlo, si avvale di due sommi della recitazione: Ferzetti (magistrale) e Salerno (un po' sottotono ma pur sempre efficace). Tensione, buoni dialoghi e vicenda emozionante arricchiscono la pellicola, che già di per sé si giova del calibro eccellente degli attori.

Nicola81 15/11/13 22:30 - 2857 commenti

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Argomento ancora oggi estremamente attuale per questo film di denuncia a tratti sopra le righe, vibrante ma non privo di ironia, diretto da Zampa con innegabile bravura e sorretto da una buona sceneggiatura degli specialisti De Rita e Maiuri. Finale un po' eccessivo, ma con un colpo di coda conclusivo che lascia veramente il segno. Notevoli le prove di Ferzetti e Salerno, mentre la Berger è sicuramente una delle suore più affascinanti mai apparse sullo schermo. Bella la fotografia di Ruzzolini, ancora meglio la colonna sonora di Ortolani.

Puppigallo 26/02/14 17:36 - 5275 commenti

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La corruzione in camice bianco può davvero essere paragonata alla mafia, visto che uccide, spesso con mirata e appunto chirurgica precisione, dato il mestiere. E in questa pellicola non si salva praticamente nessuno (emblematico quando Enrico Maria Salerno dice "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"). Certo, qui si mette il carico da novanta, calcando qua e là la mano a tal punto da trasformare la clinica in un'associazione a delinquere di stampo medico. Ma il risultato è comunque buono; e il concetto viene indubbiamente chiarito. Convincenti gli attori, su tutti Enrico Maria Salerno.
MEMORABILE: "Non ho tempo per le stronzate". E Salerno: "Ecco perchè non riesci a capire te stesso"; "Stavo al bar, nel luogo più sano della clinica". Il finale.

Furetto60 8/04/14 20:28 - 1194 commenti

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Un gran bel film di denuncia sociale che si avvale delle maiuscole prove di uno spocchioso (nel ruolo) Ferzetti e di un caustico Salerno. La malasanità nazionale messa a nudo dalla raccolta del malato alla (disorganizzazione della) sala operatoria. I punti di contatti col famoso Medico della mutua ci sono, ma qui la parte comica si limita a un cameo di Salce, peraltro superfluo. A tratti didascalico, comunque efficace nella rappresentazione e nell'impatto. Le considerazioni, a tanti anni di distanza, sono tristi e desolanti.
MEMORABILE: I dialoghi tra Salerno e Ferzetti e quello con la Berger; Fare il medico implica esercitare il Potere.

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Belfagor 20/06/14 10:48 - 2690 commenti

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Dramma incentrato sulla malasanità, la cui forte capacità di critica sociale viene sminuita da un eccessivo ricorso a stilemi drammatici. I momenti più efficaci, infatti, sono quelli in cui i vari cancri della medicina (traffico di sangue e organi, ricatti, soldi sporchi) sono dissezionati ed esaminati con chirurgica freddezza. Ottimo il conflitto tra il cinico primario Ferzetti e lo scontroso ma giusto Salerno, interessante il rapporto di quest'ultimo con una suora dell'ospedale (Berger). Finale catartico ma non ingenuo.
MEMORABILE: Gli ignari pazienti trasportati verso la sala operatoria in un'atmosfera da thriller.

Saintgifts 18/09/14 07:55 - 4098 commenti

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Sono passati più di quarant'anni e il tema è ancora attuale, probabilmente è anzi peggiorato. Speculare sulle sofferenze fisiche e mentali umane, specie da parte di chi ha fatto il giuramento di Ippocrate, è peggio della mafia vera. Nel film sembrano più numerosi i cattivi medici, tra "baroni" e loro seguaci; il ruolo di dottore con un'etica da rispettare è affidato a un uomo che comunque deve combattere con suoi problemi personali. Pessimista, sembra che la giusta punizione sia affidata al caso. Parentesi umoristica con un Salce affetto da priapismo.

Herrkinski 18/01/16 04:31 - 8112 commenti

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Buona pellicola di denuncia che affronta il tema della malasanità e della corruzione etico/morale nell'ambiente ospedaliero degli anni '70; se alcuni dialoghi scontano l'età della pellicola (in un passaggio si discute sull'illegalità dell'aborto e si vedono ancora i manicomi-inferno), altri possono essere letti in chiave moderna e risultano quindi efficaci, specialmente grazie alle ottime interpretazioni dei protagonisti. Qualche momento ripetitivo al centro, ma nel complesso godibile e ben confezionato, con l'apice nei duetti Ferzetti/Salerno.
MEMORABILE: Il dialogo finale Ferzetti/Salerno; L'apparizione di Jimmy Il Fenomeno in manicomio.

Deepred89 13/12/15 16:46 - 3706 commenti

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Un Medico della mutua versione nero pece piuttosto faticoso e incasinato nella primissima parte; poi i personaggi iniziano a prendere forma e con essi il film, che cresce col passare dei minuti (ottimo anche il confronto - a un passo dal sentimentale - tra i due soli personaggi positivi) fino al susseguirsi di sorprese bastardissime della parte finale. Confezione ok, cast praticamente perfetto con un Ferzetti al ruolo della vita. Cinema di denuncia indubbiamente professionale, pur se con qualche momento di stanca e non sempre coinvolgente.

Rufus68 8/04/16 22:21 - 3842 commenti

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Intenti sin troppo didascalici in questa denuncia contro i baroni nella Sanità; tuttavia, nonostante carnefici e vittime abbiano ruoli sin troppo definiti (con una punta di patetismo), il film va in crescendo trasformandosi in un solido dramma sull'avidità e la corruzione (che il regista estende, en passant, anche alla magistratura e ai piani alti ministeriali). Irrisolto il personaggio della Berger, che viene lasciato in alto mare: Bravi i duellanti Ferzetti/Salerno, e, al solito, Claudio Gora.

Alex1988 4/10/16 18:13 - 728 commenti

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Terribilmente attuale e quindi inquietante. Negli anni 70 Zampa abbandona quasi del tutto la commedia (tranne l'ultimo film) ed esplora la realtà italiana in chiave più realistica. Questo "Bisturi" ne è la prova; se con Il medico della mutua si affrontava l'argomento malasanità in chiave satirica, in questo film non c'è alcuno spazio per la risata. Grandi Ferzetti e Salerno.

Azione70 22/11/16 23:14 - 167 commenti

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Potere e denaro al centro della sanità nazionale: ancora d'attualità (purtroppo), la pellicola è la (brutta) copia drammatica del Medico della mutua di sordiana memoria. Bravissimo Salerno nei panni del medico antagonista, anche se il suo personaggio è sceneggiato in modo contraddittorio. Solido Ferzetti come protagonista, umano e avido al tempo stesso. La regia, visto il soggetto, altalena scene di pathos (in sala operatoria) a momenti di noia, per poi concludere in modo affrettato la storia. Fuori contesto la Berger monaca. Musiche buone.

Alex75 29/11/16 09:29 - 880 commenti

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Zampa dirige con sicurezza una serrata denuncia di una professione ridotta troppo spesso a mero esercizio di potere, tra una filantropia di facciata e speculazioni sulla pelle dei pazienti. A dar vigore a un film purtroppo attuale contribuiscono, oltre ai dialoghi, le ottime prove degli attori: non solo Ferzetti e Salerno che danno ulteriore spessore ai loro personaggi a tutto tondo, ma anche i comprimari e le "terze linee", con menzione particolare per la Berger e per Piera Degli Esposti.
MEMORABILE: La lezione all’Università; Le battute caustiche di Salerno; Le tesissime scene in sala operatoria; Il confronto finale tra Ferzetti e Salerno.

Didda23 14/12/16 10:13 - 2426 commenti

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Zampa conferma di essere un abile regista (troppo spesso sottovalutato) confenzionando un film di denuncia davvero ragguardevole. L'abbandono di qualsivoglia appiglio comico e ironico presente invece nell'opera con Sordi si rivela vicente perché immerge lo spettatore in un mondo nero come la pece, nel quale il profitto è il bene auspicabile e il paziente un oggetto da trasformare in guadagno. Notevole la sceneggiatura, ottimi gli scambi dialettici fra uno straordinario Salerno e un sorprendente Ferzetti. Score di Ortolani dal forte impatto.
MEMORABILE: Piera degli Esposti che prega in chiesa aspettando il risultato dell'operazione del marito; La decisione di staccare il rene artificale.

Undying 24/12/16 17:19 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Dalla posizione intermedia tra cinema d'autore e commerciale, Zampa dirige un piccolo gioiello, idealmente collegato al Medico della mutua per tema trattato ma all'opposto per l'atmosfera disturbante che predomina nel film: tra "professori" arrivisti, medici compiacenti, religiosi conniventi con la malasanità, a fare da padrone è l'etica "malata" rappresentata dal grande Ferzetti e dall'altrettanto immenso Salerno, qui in un ruolo ambiguo, oscillante tra impegno civile e mediocrità di adattamento al sistema. Ottima anche la colonna sonora.
MEMORABILE: L'azione dei medici insanguinati con piano sequenza della telecamera in movimento dall'alto, mentre passa cinicamente da una sala operatoria all'altra.

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Myvincent 28/05/18 08:10 - 3741 commenti

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Baroni universitari, professoroni, camici bianchi satelliti, instabilmente in bilico prima della riforma sanitaria dentro a desolante quadro, non dissimile da quello odierno. Il cinismo regna sovrano, potenziato dalla falsa misericordia sui poveracci senza arte né parte. La figura del prof. Vallotti è un prototipo molto affermato, pur indurito dalla totale assenza di sfaccetture psicologiche. Il film si regge soprattutto grazie a mostri sacri come Salerno e Ferzetti, mentre su tutto si staglia l'inevitabile, inesauribile Nemesi...
MEMORABILE: L'inutile siparietto osé con Luciano Salce.

Gmriccard 14/07/18 12:36 - 121 commenti

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Riuscitissimo film di denuncia sul business legato alla salute, di epoca peraltro pionieristica. Ferzetti ottimo nella parte del barone competente ma ugualmente senza scrupoli, Salerno perfetto come sottoposto obiettore di coscienza; c'è anche spazio per un cammeo di Salce che alleggerisce il dramma. Eccellente il motivo principale della colonna sonora, che getta sale sulle ferite aperte dalle vicende narrate. Quando si arriva all'obbiettivo facendosi comprendere dal pubblico e con tali prove attoriali allora si può parlare senza dubbio di capolavoro!
MEMORABILE: Il riuscitissimo tranello architettato per incastrare il dr. Giordani (Salerno), peccato che l'effetto secondario sia quello di causare un decesso.

Bubobubo 19/10/18 22:52 - 1847 commenti

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Girato nel 1973, ma persino più calzante oggi, con lo spettro delle privatizzazioni che incombe, sempre più minaccioso, sulla malmessa sanità a conduzione pubblica. Difficile incasellarlo in un solo genere: per metà docuverità à la Lizzani, con espliciti richiami a controversie di ceto sociale e provenienza geografica; per l'altra metà dramma ricco di risvolti torbidi, ma coronato da un finale che dovrebbe rappresentare l'estremo contrappasso per il viscido protagonista. Pur vibrante e ben confezionato, è comunque bello solo a tratti.

Il Dandi 8/02/19 13:51 - 1917 commenti

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Che il regista sia lo stesso del Medico della mutua è un illuminante valore aggiunto. Il j'accuse contro la corruzione dei baroni della medicina è affrontato stavolta all'insegna di un dramma retorico ma non verboso, ammantato di una confezione (inquadrature sbilenche, musiche inquietanti, sangue a go-go) quasi da thriller. Curatissimo tutto il cast anche in brevi comparsate, ma impagabile è la classe dei due protagonisti che con la loro recitazione riescono a infondere un ulteriore sottotesto a uno scontro a tratti didascalico.
MEMORABILE: "Ma di chi ti potrai fidare?"

Giùan 1/08/20 09:40 - 4559 commenti

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All'atto della revisione, questa nera versione del Tersilli e de Il medico della mutua risulta più persistente rispetto all'altro cult tardo-zampiano anni '70, rivelandosi un atto d'accusa che fa della sua diretta "rozzezza" un atout e facendosi perdonare insistenze ed esasperazioni in virtù di una ruspante ma audace sincerità. Strepitoso il duetto Ferzetti (che cresce esponenzialmente alla distanza)/Salerno (di altissima, cinica costanza) e contorno straripante in ogni ruolo, con un'abbondanza memorabile di nomi. Da brividi la sequenza nelle sale operatorie mattatoio.
MEMORABILE: La visita di Suor Maria (una Berger cui la veste religiosa incornicia meravigliosamente il volto) a casa di Salerno; Tina Lattanzi.

Zampanò 26/02/21 19:23 - 381 commenti

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Zampa ritorna sui camici bianchi per mettere in scena un medico della mutua maledetto o, a seconda, un professor Tersilli mafioseggiante. L'esito è d'eccellenza. Ferzetti e Salerno sembrano i duellanti del (futuro) film di Ridley Scott. Alla sciabola segue la stilettata, a ogni bastardata una lettera anonima. Si pensi che la disfida avviene tra garze e bisturi sotto le luci di una sala operatoria e gli occhi azzurri di Senta Berger: corpo a corpo più cruento è difficile da immaginare. Scritto con De Rita e Maiuri, tra i top del genere mala, malissima sanità.
MEMORABILE: Il giro del professor Vallotti nelle diverse sale in cui entra a sovrintendere le operazioni; Suor Maria a casa di Giordani.

Daniela 12/06/21 22:04 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Barone della medicina specula in maniera ignobile sulla pelle dei pazienti nella sua clinica privata, all'interno della quale solo un medico continua a fare coscienziosamente il proprio mestiere... Zampa riprende il tema già trattato nel Medico della mutua declinando la vis polemica in toni drammatici invece che satirici: la denuncia sociale risulta però penalizzata dai toni declaratori che sfociano in forzature a fini didascalici soprattutto per quanto riguarda i dialoghi. Nonostante questi limiti, le valide prove di Salerno e Ferzetti rendono il film meritevole di visione. 

Manfrin 15/07/21 09:53 - 392 commenti

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Zampa torna sul tema della sanità... malata dopo Il fortunato capitolo sul medico Tersilli/Sordi ma stavolta ci va giù pesante denunciando corruzione, peculato e baroni vari. Avvalendosi di un Ferzetti impeccabile e di un cast di tutto rispetto (sempre bravo Salerno, un po' sprecata la Berger), ci offre una triste panoramica(ahimè non del tutto scomparsa) sulla discriminazione sanitaria toccando seppur marginalmente anche i problemi dei manicomi e gli aborti.

Straffuori 14/02/22 14:06 - 338 commenti

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Il film racconta le vicende di due bravi chirurghi all'interno di una clinica privata per le élite con un Ferzetti più furbacchione e faccendiere e soggetto a ricatti e un Salerno più disincantato, disilluso, cinico e dedito all'alcol, vizio che gli costerà un incredibile scivolone nell'inaspettato finale... Viaggio piuttosto inquietante nella malasanità e negli intrallazzi che vi sono dietro al mondo delle cliniche e case di cura. Notevole.
MEMORABILE: Salerno ubriaco che ci prova con una suora dell'ospedale; La manipolazione finale.

Paulaster 27/12/22 19:44 - 4419 commenti

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Professore di clinica privata riceve lettere minatorie da un collega. Zampa gira un noir ospedaliero colpendo i baroni della chirurgia, il malcostume nella scelta dei ricchi degenti e ciò che viene nascosto quando le cose vanno male. Di forte impatto risultano le scene delle operazioni, gli scontri tra medici e le misere figure dei parenti dei malati. Meno efficaci sono la figura ibrida della Berger e il sabotaggio in sala operatoria. Buona la prova di Ferzetti, che non esagera mai e conferisce un'aura singolare al suo personaggio di potere.
MEMORABILE: Lo scambio dei milioni sulle pratiche; Lo scambio della lastra; I sintomi del tremore del professore.

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Gugly 10/03/24 18:08 - 1187 commenti

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Versione drammatica della commedia nera in due atti sull'arcitaliano reso celebre da Sordi, il film pecca di eccessivo didascalismo e vezzi di cinema dell'epoca (musica roboante a sottolineare i momenti tipici, scene madri da attacco alle tende per le attrici) e lascia insoddisfatto lo spettatore anche a causa delle forzature da thriller (pazienti uccisi per ricattare e fermare uno scandalo); la professionalità di Ferzetti e Salerno non si discute ma non è sufficiente, la Berger (suora decisamente improbabile) è esornativa e non lascia il segno.
MEMORABILE: L'operazione trappola con le lastre scambiate.
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CURIOSITÀ:
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MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Trivex • 14/05/13 11:07
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Bello, consigliato!
  • Discussione M.shannon • 22/10/13 05:10
    Disoccupato - 307 interventi
    Vero profluvio di caratteristi nel cast in piccoli ruoli: Luciano Rossi, Gino Pagnani, Franca Scagnetti, Jimmy il fenomeno,Luciano Zanussi, Sergio Fiorentini, Tom Felleghy, Sandro Dori, Enzo Garinei
  • Curiosità Zender • 27/10/14 16:46
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Musiche Lucius • 4/02/16 04:36
    Scrivano - 9051 interventi
    Disponibile in cd, seppur rara, l'intera colonna sonora.
    Ultima modifica: 4/02/16 04:37 da Lucius
  • Discussione Undying • 24/12/16 17:26
    Risorse umane - 7574 interventi
    M.shannon ebbe a dire:
    Vero profluvio di caratteristi nel cast in piccoli ruoli: Luciano Rossi, Gino Pagnani, Franca Scagnetti, Jimmy il fenomeno,Luciano Zanussi, Sergio Fiorentini, Tom Felleghy, Sandro Dori, Enzo Garinei

    Aggiungo anche Renato (Fortunato) Cecilia, il primo che si intravede in manicomio. luogo nel quale appare - dando insolito effetto - anche il citato Jimmy il fenomeno mentre si dibatte, urlando a squarciagola, rinchiuso in una camera di contenzione...

    Perla da rivalutare questo Bisturi, la mafia bianca, che non risparmia pugni nello stomaco a nessuno (politica e religione in primis) sapendo trattare un argomento scomodissimo (e purtroppo sempre attuale) con pertinenza di dialoghi, ottima regia (da manuale il piano sequenza con macchina che dall'alto passa attraverso le varie sale operatorie) e una significativa colonna sonora opera del grande Ortolani.

    Riforma della sanità
    Gabriele Ferzetti, ambiguo e arrivista prof. Daniele Vallotti nella pellicola, ad un certo punto si lascia andare ad una interessante osservazione, dotata di maggior peso significativo, trattandosi del personaggio più "negativo" del film.
    [Citazione al minuto 71]
    "Tutti i miei colleghi qui presenti ed io personalmente ci auspichiamo la riforma sanitaria, ma solo quella radicale.
    E ciò significa:
    1) lo smantellamento burocratico di tutti quegli enti mutualistici in cui sono stati spesi centinaia di miliardi dal Governo;
    2) l'abolizione di tutte le Opere Pie che, diciamolo, sono centrali di propaganda del più forte partito al Governo
    (ci si riferisce qui alla ex DC, n.d.r.);
    3) tutti gli Ospedali che dall'oggi al domani dovranno diventare pubblici.
    E per finire la statalizzazione delle industrie farmaceutiche, che sono più di mille.
    Questi, solo questi, sono i presupposti per una riforma valida (...)
    Fuori di questa realtà c'è solo demagogia, e un altro inganno alla Nazione..."
    Ultima modifica: 24/12/16 17:46 da Undying
  • Homevideo Undying • 24/12/16 17:33
    Risorse umane - 7574 interventi
    DVD Cinekult di buona fattura, con film in formato anamorfico 1.78:1 e traccia audio italiana piuttosto chiara e pulita.
    Vano extra presente con un interessante intervento di Alberto Pezzotta sull'attività di Zampa in regia (circa 19 minuti).
    Da segnalare anche la particolarità (di tutte le serie Cinekult) ovvero la copertina ribaltabile, con locandina alternativa.
    Al solito sbagliata invece la durata del film segnalata sul retro della cover: non 87 minuti, ma 98 come indicato da Xtron.
  • Discussione Alex75 • 23/03/17 17:46
    Call center Davinotti - 709 interventi
    L'ho trovato persino migliore rispetto alle mie (piuttosto alte) aspettative, per l'analisi coraggiosa e senza sconti di una delle cause della malasanità: i medici che antepongono il proprio prestigio ai doveri professionali. Non era un tema facile da trattare, anche perché secondo me rappresentare con credibilità un ambiente professionale e problematico come quello sanitario richiede una certa conoscenza delle dinamiche che vi avvengono.
    Mi ha sorpreso la presenza di Jimmy il Fenomeno, che tutti associamo a film disimpegnati. Tra l'altro era già comparso in un film di ambiente manicomiale (Giorno per giorno, disperatamente di Alfredo Giannetti).
    Ultima modifica: 23/03/17 17:47 da Alex75
  • Discussione Zender • 23/03/17 19:36
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ho avuto le tue stesse esatte impressioni! Solo che le mie aspettative non erano così "alte", per quanto immaginavo non fosse così male. Recitato veramente bene!
  • Discussione B. Legnani • 23/03/17 20:44
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    M.shannon ebbe a dire:
    Vero profluvio di caratteristi nel cast in piccoli ruoli: Luciano Rossi, Gino Pagnani, Franca Scagnetti, Jimmy il fenomeno,Luciano Zanussi, Sergio Fiorentini, Tom Felleghy, Sandro Dori, Enzo Garinei

    https://www.youtube.com/watch?v=-MFEPc_cbMk
  • Homevideo Zender • 1/08/19 14:38
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Il bluray tesdesco della Filmart (titolo "Die Weisse mafia") ha la traccia italiana e sottotitoli escludibili. La qualità non è così esaltante (la grana è molta) ma è sicuramente un passo avanti, soprattutto in termini di definizione, rispetto al vecchio dvd cinekult.

    Ultima modifica: 1/08/19 14:38 da Zender