Profumi e balocchi - Film (1980)

Profumi e balocchi
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1980
Genere: drammatico (colore)
Note: E non "Balocchi e profumi", titolo del pezzo di E.A. Mario cantato da Milva nei titoli di testa.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La celebre canzone qui interpretatata da Milva introduce il film e, attraverso il titolo, suggerisce il canovaccio a cui agganciarsi per portare in scena il dramma di una bimba trascurata dai genitori sull'orlo del divorzio. Monica (D'Olive) vorrebbe i balocchi, la mamma (Lodetti) si dedica ai profumi, il padre (Santercole) alla sua brillante carriera di direttore delle vendite in un'azienda d'automobili. Risultato: la piccola non sa a che santo votarsi e non a caso quando le passa Wojtyla sotto gli occhi in Piazza San Pietro lo abbranca, facendo già così guadagnare al film una buona fetta di culto (gli stop frame con le parole di lei mentre abbraccia il papa aiutano molto, in questo senso). Non è...Leggi tutto che i genitori non le voglian bene, tutt'altro. Però diciamo che insomma, il lavoro è lavoro... In proposito rivela molto un dialogo tra i due con la bimba che ascolta dalla camera facendosi a grandi linee un'idea di quanto la amino in famiglia. Prorompe lui: “Quando si commette l'errore di mettere al mondo dei figli si devono assumere certe responsabilità”; e lei in risposta: “L'errore lo abbiam fatto insieme e insieme dobbiamo pagarne le conseguenze”; mancava solo che parlassero di preservativo bucato ed eravamo a posto. Insomma, Monica è soprattutto un peso e nessuno dei due vuole rinunciare a un briciolo delle proprie abitudini per lei: il babbo è sempre in viaggio anche all'estero, la mamma costretta a tenersi il "pacco" medita di sbatterla in collegio e chi s'è visto s'è visto. Non sarà certo la prima... Come potrà mai sentirsi, l'oggetto di tante (dis)attenzioni? Male, e infatti per quanto si trattenga, per quanto cerchi povera di non essere d'impiccio, le sue esigenze minime le ha; ma appena chiede alla madre di stare un po' di più con lei si vede rifilare a tempo pieno una baby-sitter dall'aria irridente, che le fuma addosso e rumina chewingum in continuazione. Se la base di partenza è sempre INCOMPRESO, non si può dire che questa variante povera gli si avvicini granché. I mezzi son quelli che sono (il collegio sembra la stanza in ristrutturazione di un patronato in periferia), le "leggerezze" non si contano (c'è una band di ragazzi quattro chitarre e batteria e il suono che ne esce è quello di una tastiera!), la recitazione dei protagonisti non è esattamente il massimo (Santercole è simpatico, ma quanto a convinzione nel ruolo...) e l'ultima parte è di un lagnoso che sfocia inevitabilmente nel trash. Nonostante ciò la regia di Iacono riesce a intrattenere quanto basta e dove non arriva lui ci pensano i dialoghi, le situazioni al confine del paradosso, la loro scarsa credibilità (con la piccola gravemente malata, il padre da Londra spiega a sua moglie che non potrebbe fare molto più di quanto non stia già facendo lei), la drammatizzazione gratuita di molte scene (Monica che, nel collegio dove ha appena ricevuto una lettera del padre che le tira il "pacco" per Natale, vede sua madre in tv a una sfilata e le amichette la sbeffeggiano). Se il messaggio insomma è facilmente inquadrabile, l'alternanza di momenti di sincero affetto verso la piccola e d'altri di menefreghismo totale scade spesso nel grottesco involontario. Sollazzevole.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/05/08 DAL BENEMERITO MARKUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/03/16
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Markus 5/05/08 15:03 - 3682 commenti

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Lacrima-movie che sin dal titolo riprende la nota piagnucolosa canzoncina. Nelle insinuazioni della pargoletta rivolte alla madre: "Quanti profumi che hai mamma" e “Mamma, ma compri ancora un altro profumo?" (la piccola vorrebbe balocchi e attenzioni, naturalmente), c’è l’essenza dell’involontariamente ridanciana pellicola di Iacono, che ci mostra la freddezza di una madre assente e debosciata ma anche quella di un padre (fino al drammatico epilogo). Se il punto di vista del giudizio è l’attinenza al genere lagnoso, qui siamo di fronte ad una rara eccellenza.

Fauno 8/08/13 21:16 - 2208 commenti

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Lo credevo una patacca, al contrario è più che buono e per nulla piagnucoloso, come lasciava presagire la celeberrima canzone che ispira il titolo. Qui a trascurare l'adolescente sono ambedue i genitori, tutti presi a coronare le rispettive carriere e al centro di una crisi fra di loro ormai irrecuperabile. Ma la bimba fino all'ultimo sopporta con la massima dignità e se alla fine crolla è solo per far capire che non esiste surrogato e tantomeno moneta che possa compensare l'affetto, elemento indispensabile alla crescita e all'equilibrio di chiunque.
MEMORABILE: La baby-sitter ciminiera e la saggezza di Pitti che si arrende all'evidenza... meglio tardi che mai!

Homesick 3/06/16 08:45 - 5737 commenti

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Utilizzata anche come colonna sonora, la struggente canzone del titolo trova idonea concretizzazione cinematografica nei sentimenti sinceri di un lacrima movie di cui Iacono declina tutti gli elementari passaggi; e dalla sua prima comparsa fino allo straziante finale, scatta subito l'empatia nei confronti della dolcissima Leslie d'Olive, seguendola lungo tutto il suo calvario affettivo. Meditate, genitori, meditate.
MEMORABILE: La bimba che parla con la bambola attraverso la vetrina; la festa di compleanno.

Deepred89 8/03/16 22:46 - 3704 commenti

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Lacrima-movie di assoluto spasso, colorato, ritmato, diretto con piacevole goffaggine e sottolineato in maniera quasi ininterrotta dallo score di un Cipriani decisamente in forma. Molti elementi di grande ilarità: Santercole paparino buono ma non troppo, la mamma alla moda, il ricorrere del malefico "collegio" nei dialoghi e poi quella inaspettata, inspiegabile, indimenticabile apparizione dalle parti di San Pietro! Da prendere per il verso giusto, ovvero non sul serio. La sequenza della vetrina con la bambola ricorda da vicino Quella villa!
MEMORABILE: Senza dubbio: l'imprevisto - e non accreditato nei titoli - incontro di papà e figlia.

B. Legnani 28/02/16 03:19 - 5523 commenti

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Assolutamente sbalorditivo. Può un film nato, pensato e praticato con l'obiettivo di far piangere non solo non riuscire nell'intento, nonostante l'inevitabile conclusione, ma anche essere fonte di risate? Questo film ci risponde di sì. Fallisce in quasi tutti gli aspetti (non, ovviamente, nell'interpretazione di Milva del brano epònimo), a partire da una regìa incerta e approssimativa, con attori che parlano di nuca o impallati. I dialoghi non sono mai originali, ma o prevedibili o sorprendenti nella loro assurdità. Stupefacente la scena con Woityla che in Piazza San Pietro saluta Santercole.

Cotola 24/06/16 00:32 - 9009 commenti

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Tardo lacrima-movie che prende spunto dalla canzone di E.A.Mario e si incentra su una storiellina molto risaputa anche nei suoi sviluppi. Se si pensa che siamo dinanzi ad un dramma ed il film dovrebbe far piangere e invece fa ridere, è chiaro che si capisce la scarsa riuscita del film. Tuttavia nonostante una confezione molto povera ed una recitazione non certo di alto livello, pensavo persino peggio. Da antologia l'incredibile scena col Papa protagonista che fu un vero e proprio colpo di fortuna.
MEMORABILE: La scena col Papa che accarezza la bambina in braccio a Santercole, da cui a fine film viene estratto un fermo immagine.

Vitgar 25/06/16 08:44 - 586 commenti

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Ne furono prodotti parecchi in quel periodo di film simili, in cui l'egoismo e la mancanza di sensibilità tesseva vittime nella fragilità dei figli. Nello specifico caso il richiamo a un classico canoro italiano, unito a un cast di basso profilo e a una sceneggiatura buttata lì così, portano a un film stucchevole per la banalità e l'inconsistenza narrativa.

Faggi 21/03/18 00:23 - 1549 commenti

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Raggelante tentativo di lacrima-movie che infine naufraga nel mare della banalità dopo essersi inzaccherato nelle paludi del ridicolo e della noia. Se la protagonista è bella, se una scena (quella con Papa Wojtyla) è sorprendente tanto da far pensare a un effetto speciale in odore di dadaismo, tutto il resto è da buttare: non riuscendo negli intenti emotivi si autodistrugge (inclusa la lagnosa canzone portante, cantata da Milva). Due domande: in che stato d'animo si usciva dalla sala in quei remoti tampi? E cosa ci si aspettava entrandovi?

Marcolino1 19/09/18 19:04 - 553 commenti

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Gli elementi del lacrima movie ci sono tutti, con la differenza che l'eterna sventura non cade sul solito child actor Cestiè. Il genere che stimola le ghiandole lacrimali conobbe decisamente tempi migliori; la regia è casalinga e casareccia, non nel senso della positiva genuinità, ma nel senso dell'improvvisazione da filmino delle vacanze. Musica azzeccata e in tono con la vicenda, recitazione inespressiva di quasi tutti gli attori tranne i bambini, che se la cavano in modo sufficientemente dignitoso.
MEMORABILE: La perfida governante baby sitter che fuma mentre serve il purè: una "scivolata" nel trash; Le lacrime rigorosamente finte.

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  • Curiosità Markus • 29/02/16 17:51
    Scrivano - 4775 interventi
    Nel cast anche Karol Wojtyla (!), che dialoga con gli attori Gino Santercole e la piccola Leslie D'Olive (vestiti di scena). Di fatto il Papa è "attore" involontario (?) nella pellicola di Iacono. Grazie a Roger per il fotogramma.

    Precisa B. Legnani (fonte: Cine70 nr 9, pagina 35): La produzione non aveva avuto il permesso di girare. Una domenica del 1980 entrarono in piazza il regista, i due attori e l'operatore. Si misero - a furia di spingere - in una prima fila in cui c'erano da un lato suore, dall'altro disabili. Il Papa vide la bimba, retta in alto, in bella evidenza, e sorprendentemente si è diretto verso di lei. Il regista disse alla bimba di dire le battute previste, che poi furono inserite al montaggio, perché in Piazza non avevano il sonoro.

  • Discussione Zender • 29/02/16 18:44
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Nel cast anche Karol Wojtyla (!), che dialoga con gli attori Gino Santercole e la piccola Leslie D'Olive (vestiti di scena). Non so come riuscirono ad avvicinarlo, ma la situazione parla chiaro. Di fatto il Papa è "attore" involontario (?) nella pellicola di Iacono:


    Mi sembra giusto. Trasformata in curiosità e aggiunto il santo Karol nel cast. Ora però, tu e Pol (che chiameremo da oggi John Pol II, e te Markuscincus se vuoi) sarete obbligati a vedervi il film scritto da Wojtyla.
    Ultima modifica: 29/02/16 19:20 da Zender
  • Discussione Markus • 29/02/16 20:02
    Scrivano - 4775 interventi
    Non sapevo che Woitillo avesse scritto un romanzo dal quale è poi stato tratto un film. Lo so solo oggi! John Pol II e il sottoscritto Markuscincus si sottoporranno allora alla visione (nel mio caso anche per la presenza del "mito" personale Occhipinti).
  • Curiosità B. Legnani • 1/03/16 17:39
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    * Carol Connery (attrice protagonista) altri non è che Cinzia Lodetti, truccata in maniera tale da non renderla facilmente riconoscibile. Angelo Iacono, regista, era suo marito (noto più che altro per aver prodotto film di Dario Argento). Scelsero uno pseudonimo per non far sporcare la presenza della Lodetti dal film LE PORNO KILLERS, uscito con gli inserti hard. Qualcuno ipotizzò che fosse una nipote di Sean Connery...

    * L'aeroporto che si vede è quello di Peretola (Firenze). Durante il volo il pilota disse ai passeggeri - più o meno - che era stanco di vivere. E fece manovre acrobatiche un po' spaventose. Non è chiaro se sia stato uno scherzo.

    * Il film fu girato in soli nove giorni fra Roma, Firenze, Milano, spendendo meno di 30 milioni!

    fonte: Cine70 nr 9, pagine 35-40-41
  • Discussione Geppo • 10/03/16 11:11
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Nel cast anche Karol Wojtyla (!), che dialoga con gli attori Gino Santercole e la piccola Leslie D'Olive (vestiti di scena). Non so come riuscirono ad avvicinarlo, ma la situazione parla chiaro. Di fatto il Papa è "attore" involontario (?) nella pellicola di Iacono:


    Mi sembra giusto. Trasformata in curiosità e aggiunto il santo Karol nel cast. Ora però, tu e Pol (che chiameremo da oggi John Pol II, e te Markuscincus se vuoi) sarete obbligati a vedervi il film scritto da Wojtyla.


    Ho parlato con Gino Santercole. Non sapeva niente nessuno del cameo di Wojtyla, nemmeno Gino, credeva fosse tutto programmato. È stata una vera fortuna che il Papa si avvicinasse a lui.
    Ultima modifica: 10/03/16 11:12 da Geppo
  • Discussione B. Legnani • 10/03/16 12:05
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Geppo ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Nel cast anche Karol Wojtyla (!), che dialoga con gli attori Gino Santercole e la piccola Leslie D'Olive (vestiti di scena). Non so come riuscirono ad avvicinarlo, ma la situazione parla chiaro. Di fatto il Papa è "attore" involontario (?) nella pellicola di Iacono:


    Mi sembra giusto. Trasformata in curiosità e aggiunto il santo Karol nel cast. Ora però, tu e Pol (che chiameremo da oggi John Pol II, e te Markuscincus se vuoi) sarete obbligati a vedervi il film scritto da Wojtyla.


    Ho parlato con Gino Santercole. Non sapeva niente nessuno del cameo di Wojtyla, nemmeno Gino, credeva fosse tutto programmato. È stata una vera fortuna che il Papa si avvicinasse a lui.


    Sì, Geppo. E' già scritto in CURIOSITA'.
  • Musiche Ciavazzaro • 21/09/17 23:17
    Scrivano - 5591 interventi
    Da segnalare che Cipriani per l'occasione ricicla la bellissima colonna sonora di Pensione amore servizio completo, con alcuni leggeri cambiamenti in alcuni pezzi.
  • Homevideo Buiomega71 • 24/06/21 21:11
    Consigliere - 25934 interventi
    In dvd per Mafarka Home Video, disponibile dal 12 luglio 2021
    Ultima modifica: 24/06/21 21:22 da Buiomega71
  • Homevideo Xtron • 31/07/21 10:41
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd MAFARKA

    Audio italiano
    Sottotitoli -
    Formato video 1.78:1 anamorfico
    Durata 1h23m27s
    Extra: intervista al regista, intervista a Gianni Macchia

    immagine a 38:38

    Ultima modifica: 31/07/21 11:50 da Zender
  • Homevideo Kop • 31/07/21 12:30
    Disoccupato - 77 interventi
    Mancano quindi 3 minuti rispetto la vhs?
    Ultima modifica: 31/07/21 13:36 da Kop