La morte dietro il cancello - Film (1972)

La morte dietro il cancello

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Ciavazzaro 27/06/08 13:34 - 4768 commenti

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Ottimo horror a episodi della Amicus, diretto dal veterano Roy Ward Baker. Un giovane medico, per farsi assumere in un ospedale psichiatrico, deve indovinare chi tra quattro pazienti sia il dottor Star recentemente impazzito. Si comincia con una ragazza che fa far fuori la moglie del suo amante pagandone però le conseguenze (molto macabro soprattutto nel finale), poi vediamo un sarto che fa uno strano vestito per l'ottimo Cushing, sdoppiamento di personalità e pupazzi assassini. Gran cast e gran finale.
MEMORABILE: Il finale molto teso con una tripla sorpresa!

Undying 8/01/09 03:34 - 3807 commenti

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Interessante produzione Amicus che per l'occasione (ma avrà ulteriore seguito) ingaggia in regia il talentuoso Roy Ward Baker. Sceneggiato dalla magica penna di Robert Bloch, La Morte dietro il Cancello sfrutta un ottimo comparto d'attori, riuniti per l'occasione in un film ad episodi (quattro gioiellini) legati da un insolito trait d'union: un neolaureato in psichiatria dovrà riconoscere tra i pazienti di un manicomio il dottor Starr, noto medico recentemente impazzito. Frozen Fear è un remake (a parodia) di un racconto già affrontato da Francis come primo episodio de I Racconti dalla Tomba.

Pumpkh75 16/08/11 22:47 - 1735 commenti

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Bello, molto bello. Difficile trovare un film a episodi dove il livello delle singole storie è così uniformemente alto, con la vetta del primo racconto, davvero strepitoso. Forse il segmento con Charlotte Rampling è un po' prevedibile, ma solo se visto ora e dopo molti anni di film con un twist simile. Uno dei migliori film horror a episodi di sempre.

Von Leppe 26/01/12 15:12 - 1255 commenti

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Buona l'idea di ambientare il classico plot Amicus ad episodi in un ospedale psichiatrico. L'atmosfera è oscura, come le location inglesi, molto tipiche. La cosa più interessante e allucinante sono i racconti, i deliri narrati dai malati di mente dell'ospedale, che aumentano ancora di più l'atmosfera di disagio. Ottime le due storie delle donne, mentre il racconto del sarto ha un sapore mortifero e magico. Non ho gradito più di tanto l'episodio del paziente con i robottini (comunque bello e assurdo). Cast di grandi attori.

Lucius 26/02/12 12:44 - 3015 commenti

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Le premesse erano ottime, se non si fosse esagerato con alcune sequenze a dir poco fuori luogo come quella relativa al corpo sezionato (ma che non sanguina) che torna alla vita, come la mano in La casa 2. È comunque recitato bene e soprattutto basato su di una sceneggiatura avvincente, che porta la firma del mitico Robert Bloch. Il cast è infatti professionale e la soundtrack inquietante; inoltre la magione, dal fascino storico, risulta perfetta nella sua presenza architettonica.

Deepred89 3/10/12 01:52 - 3701 commenti

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Una cornice tanto intelligente quanto promettente (dietro quale pazzo si nasconde il dottore recentemente impazzito?) introduce tre episodi (più un quarto più breve e nel complesso non disprezzabile che amplia la cornice) decisamente meno esaltanti: risibile il primo, intrigante ma dal finale deludente il secondo, straniante ma prevedibile il terzo. A garantire la sufficienza abbondante la confezione di alto livello (fotografia di grande suggestione, buon gusto nelle inquadrature) e il notevole cast. Nulla di eccezionale comunque.

Homesick 3/12/12 08:10 - 5737 commenti

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Discreto portmanteau targato Amicus. Il meglio (***) arriva nel quarto e nel secondo episodio, con il robottino ad energia psichica di Lom e l’abito taumaturgico che l’occultista Cushing si fa confezionare dal povero sarto Morse. A netta distanza (**) seguono il primo e il terzo: l’uno, piuttosto floscio, rimonta in un macabro finale con arti semoventi pre-Raimi; l’altro, è una derivativa vicenda di schizofrenia divisa tra la vittima Rampling e la tentatrice Ekland. Psichiatrico.
MEMORABILE: I pezzi del cadavere ricomposti nel freezer; il manichino “Otto”; il robot aziona il portavivande.

Rambo90 10/06/14 02:45 - 7659 commenti

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Non ho gradito particolarmente questo horror a episodi; anzi, ho trovato che tutti i segmenti prevedibili nello svolgimento quando non addirittura noiosi. Leggermente migliore il secondo, con un ottimo e ambiguo Peter Cushing. Buono il resto del cast, in particolare Lom e la Rampling, ma anche il colpo di scena finale è abbastanza telefonato. Mediocre.

Pinhead80 23/07/14 13:42 - 4715 commenti

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Horror a episodi diretto da Baker e prodotto dalla Amicus. Scoprire quale sia il dottore impazzito è il vero motivo di interesse dell'intero film, in quanto gli episodi non regalano grandi emozioni. Qualche idea interessante sparsa qua e là c'è, ma il film non raggiunge mai i livelli da me sperati. Appena sufficiente.

John trent 13/03/15 12:57 - 326 commenti

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Horror a episodi come da consolidata tradizione Amicus. Gli episodi sono legati da un filo comune (la follia) e incastonati in un’unica cornice narrativa all'interno di una clinica psichiatrica dove un dottore neolaureato, per essere assunto, deve scovare tra i pazienti un altro dottore, recentemente impazzito anch'egli, che era l'ex direttore dell'istituto. Per far ciò dovrà ascoltare le storie dei degenti. I vari segmenti si mantengono su buoni livelli, soprattutto quello con Cushing e quello con Powell e Lom. Uno degli Amicus migliori.
MEMORABILE: La sfida di Magee a Powell; Il manichino nella bottega del sarto; I modellini costruiti da Herbert Lom.

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Schramm 9/02/16 17:30 - 3490 commenti

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Diciamolo pure: anche in tempi meno sospetti di questi centrare un horror antologico equivaleva a fare terno o quaterna secchi. La controprova? Questa stanca quadripartizione combinante il sovrannaturale con la neuropsichiatria, traslata su pellicola dal Bloch-notes. La sufficienza è scarsamente accarezzata da ogni aspetto dell’apparato orrorifico: scarsa la tensione, statico il ritmo, scontato il dipanarsi, fatua l’atmosfera, inane la regia, pigro il cast (ma è bello ritrovare un McGee parpaplegico). Si sottrae al segno meno il secondo episodio e resta il generale ma vago fascino vintage.

Minitina80 29/10/16 18:58 - 2976 commenti

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Un semplice espediente raccorda quattro differenti episodi ambientati in un manicomio sperso nella fredda e umida Inghilterra. Ognuno di essi spinge sul grottesco e sul macabro, come da buona tradizione horror, ma senza concedere una goccia di sangue. Più che dignitoso il parterre di attori in cui spicca a sorpresa, nei panni di un povero sarto vessato, Barry Morse, capace di gettare ombra sul più blasonato Cushing. Malgrado tutto non sfigurerebbe al fianco di tanti Hammer più rinomati. Gradevole il colpo di scena a chiudere.

Il Dandi 26/04/17 14:07 - 1917 commenti

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Ennesimo horror a episodi (genere assai in voga in quegli anni e vera e propria specialità della Amicus) in cui, per una volta, vale più la cornice (davvero ben costruita, con uno psichiatra che deve scoprire chi trai pazienti di un manicomio è il suo predecessore) degli episodi in sé: bene Lom e Morse, sprecati Cushing e la Rampling, colpo di scena finale un po' disonesto ma inevitabile.
MEMORABILE: I robottini di Lom, che ricordano un episodio analogo di Ai confini della realtà.

Giùan 1/09/17 09:25 - 4528 commenti

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Discreta "valigetta" contenente quattro preziosi del sempre affidabile Maestro Ward Baker. La cornice di Bloch è di quelle che più succulentemente lapalissiane non si potrebbe pensare, mentre le singole "stanze" visitate dal povero Cristo Powell risentono dell'aritmia classica del genere. Si comincia col bizzarro e passabile "Frozen fear", mentre "The weird tailor" è "oscurato" dal carisma di Cushing ben coadiuvato da Morse. Duetto di "doppio" riuscito pur quello Ekland/Rampling in "Lucy come to stay" e chiusura allucinata garantita da Lom in "Mannikins of horror".

Maik271 19/02/18 11:10 - 436 commenti

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Quattro episodi interessanti con un unico filo conduttore, la clinica particolare per malati di mente e l'arrivo del giovane dottore che risponde a una inserzione per un lavoro. Le singole storie sono ben fatte e congegnate e donano un sapore di Ai confini della realtà che aleggia per tutta la pellicola (in effetti ogni singolo episodio potrebbe ben figurare nella serie). Nel cast la sempre bella Rampling. Interessante ma nulla di eccezionale.
MEMORABILE: Il robottino e la cantina.

Ronax 21/02/18 01:25 - 1243 commenti

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Horror a basso costo diretto dallo specialista Ward Baker, formato da quattro episodi legati da un esile filo conduttore e con una conclusione piuttosto prevedibile. Volutamente tenuto in sospeso fra spiegazione psichiatrica razionale e dimensione soprannaturale, il film si svolge quasi tutto in interni cupi e claustrofobici conditi da un tocco di umorismo molto british. Il capitolo migliore è sicuramente quello finale con il robottino vivente, il più banale quello con la Rampling e il suo alter ego Ekland. Professionale ma poco coinvolgente.
MEMORABILE: Il piccolo automa schiacciato da cui escono viscere umane.

Rufus68 23/02/18 23:01 - 3818 commenti

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Gustosissima collezione di reperti crudeli che svaria fra diversi echi: il Poe de "Il sistema" e La bambola del diavolo di Browning. Solo l'episodio con la Rampling è risaputo: gli altri hanno un bel tono macabro, particolarmente evidente nel primo, forse il più riuscito assieme alla cornice. Ma a far apprezzare il tutto è l'atmosfera artigianale del buon horror d'una volta, malsano il giusto e radicato in una letteratura popolare di qualità. Bravi i veterani protagonisti.

Fedeerra 13/07/18 23:04 - 770 commenti

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Pecca un po' di sonnolenza visionaria (la Amicus ci aveva abituati meglio) ma l'incipit e il finale sono davvero straordianari. Leggendaria la colonna sonora (firmata da Douglas Gamley) che si lancia fiera e maestosa fin dai titoli di testa; succulento invece il cast di all stars. L'episodio del sarto con il leggendario Peter Cushing si fa decisamente ricordare.

Daniela 22/10/18 00:47 - 12606 commenti

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Film ad episodi modesto, nonostante la sceneggiatura di Robert Block che riprende alcuni suoi racconti. Se il primo episodio, gustoso sulla carta, è compromesso da una messa in scena approssimativa, il secondo è meglio sviluppato e può contare alla presenza dell'elegante Cushing, mentre risulta banale lo sdoppiamento di personalità alla base del terzo con la bellissima Rampling. L'ultimo episodio, che conclude anche la cornice in cui sono incastonati gli altri, risolleva le quotazioni generali grazie ad una trovata "minuscola" ma d'effetto, ma il colpo di scena finale è prevedibilissimo.

Vito 23/02/19 20:15 - 695 commenti

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Bel film a episodi targato Amicus tratto da alcuni racconti brevi di Robert Bloch. Suggestiva la framing story ambientata in un manicomio che si collega all'ultimo episodio dei piccoli robot assassini. Per il resto gli episodi sono tutti molto interessanti e paurosi, come il primo con gli arti della donna uccisa dal marito che si animano e il secondo col grande Peter Cushing.

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Anthonyvm 22/09/19 16:02 - 5612 commenti

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La soddisfazione dell'appassionato medio è praticamente assicurata dal cast, ma gli episodi non brillano per inventiva e la cornice è piuttosto prevedibile. Abbiamo la banale vendetta di un corpo sezionato, l'intrigante ma infin deludente vicenda di un sarto dedito all'occultismo, una storia di schizofrenia con twist assai intuibile e una storia di pupazzi assassini fullmoonesca, interessante ma poverissima nella resa. Nel complesso godibile, ma manca quel certo fascino british che le produzioni dell'epoca solitamente conservano.
MEMORABILE: Robert "Gesù" Powell che afferma di essere ateo; Il manichino portato in vita dall'abito; Il risibile pupazzetto vivente; L'agghiacciante risata.

Daidae 12/03/20 00:16 - 3163 commenti

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Tipico film dell'orrore all'inglese, con poca violenza ma con diverse scene d'effetto. Il cast è ottimo e comprende diversi nomi celebri nel cinema inglese e non solo. A tratti risulta un po' pesante, ma nel complesso si lascia vedere anche in considerazione del finale alquanto movimentato. Ottima la colonna sonora che apre e chiude con un famoso pezzo di musica classica. Consigliato, sopratutto se vi piace il genere.
MEMORABILE: Il vestito; L'automa.

Trivex 7/04/21 10:37 - 1738 commenti

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Si parte da un evento particolare che fa cornice per tre “quadretti horror” tutto sommato non male, al termine dei quali si ritorna al punto di partenza. Dotato di una ottima confezione e di partecipanti di qualità, è un classico che poteva essere “sbrigato” meglio, in particolare per la chiusa finale abbastanza puerile e poco incisiva. Episodio meritevole di menzione è quello con il mitico Cushing nei panni di un padre disperato, "macabro" e piuttosto “spietato” (***), mentre gli altri ondeggiano tra (**) e (**!) . Consigliato agli appassionati del genere.

Reeves 10/08/21 23:26 - 2152 commenti

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Uno dei prodotti migliori della stagione del british horror, che però stava volgendo al termine. Cinque episodi con un crescendo di situazioni e un Patrick McGee ancora più terrificante della prova d'attore che gli chiede Stanley Kubrick nello stesso periodo. I racconti di Robert Bloch non sono particolarmente originali, ma la costruzione delle scene e il crescendo delle situazioni è realizzato con cura ammirevole.

Cotola 7/11/23 22:47 - 8998 commenti

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Classico film a episodi, tipico di quei tempi: qui la qualità non è male e si mantiene abbastanza omogenea per tutti i segmenti anche se il risultato globale è ben lontano dall'essere eccezionale. Si ha l'impressione che le storie, firmate da Bloch, avessero un potenziale non del tutto sfruttato. Forse la messa in scena ordinaria, forse la prevedibilità, almeno per lo spettatore odierno, ma la tensione non è spasmodica. Per una volta però l'episodio cornice ha un suo perché e non è puramente esornativo, ma il colpo di scena finale è, a dir poco, telefonato. Ricco il cast.

Keyser3 9/11/23 22:57 - 444 commenti

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Discreto, tuttavia inferiore ad altri lavori della Amicus come il coevo Racconti dalla tomba. Il topos ricorrente dell' "asylum" del titolo, ovvero del manicomio, viene sfruttatato qui in modo originale. Fra i quattro segmenti che compongono l'opera i più convincenti sono i primi due: entrambi suggestivi, il secondo impreziosito dal sempre ottimo Cushing. La trovata finale dei modellini suscita un po' il riso e la soluzione è indovinabile. Peccato per il (ri)doppiaggio italiano, che non permette di godersi pienamente l'opera.

Felloni 19/01/24 14:32 - 17 commenti

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Discretamente prodotto, artigianalmente parlando, sebbene l'impostazione a episodi impedisca un profondo sviluppo dell'intreccio narrativo e ci sia qualche smagliatura, specialmente nel primo episodio e nel finale, che tuttavia riserva dei colpi di scena non così prevedibili. Probabilmente il miglior episodio è quello della bellissima Charlotte Rampling, ma anche il secondo, a carattere più "gotico". In definitiva un film che si fa seguire, con una durata poco impegnativa.
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  • Homevideo Digital • 20/01/12 00:17
    Portaborse - 3973 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Quindi tu escludi categoricamente che possa
    trattarsi di un semplice dvd guasto e che tutte
    le copie siano così, per colpa della casa produttrice?

    No beh, categoricamente no, certo è che non voglio rischiare di farmi dare un nuovo dvd che magari presenta lo stesso identico difetto.
    Preferisco permutarlo con un altro titolo o farmi rimborsare i soldi.
    Comunque fesso io che continuo a dar credito a questa label che si è dimostrata più e più volte cialtrona.
  • Homevideo Buiomega71 • 20/01/12 00:47
    Consigliere - 25892 interventi
    Appena ordinato da Kult video stamane.

    Andiamo bene!

    Prima che mi spediscano il pacchetto li avviso di questa cosa segnalata da Digital.

    In caso non partisse, metto le mani avanti...
  • Homevideo Digital • 20/01/12 14:58
    Portaborse - 3973 interventi
    Colpo di scena.
    Stamattina sono andato a casa di un amico e ho provato il dvd con un lettore blu ray e magicamente funziona!, il video comunque fa pena, non rispetta le giuste proporzioni, è in 4:3 invece di essere in 16:9 e anche il doppiaggio italiano lascia parecchio a desiderare.
  • Homevideo Deepred89 • 20/01/12 17:31
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Così ad occhio e croce, ti sembra il doppiaggio d'epoca oppure un ridoppiaggio?
  • Homevideo Digital • 20/01/12 20:19
    Portaborse - 3973 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Così ad occhio e croce, ti sembra il doppiaggio d'epoca oppure un ridoppiaggio?

    Non vorrei dire una sciocchezza, ma secondo me è un ridoppiaggio..
  • Homevideo Buiomega71 • 21/01/12 00:39
    Consigliere - 25892 interventi
    Grazie Digital...Mi hai tolto un peso. Procedo con l'ordine allora... :)
  • Homevideo Ciavazzaro • 23/01/12 15:48
    Scrivano - 5591 interventi
    A sto punto era meglio tenere la sola lingua inglese.
    Tra l'altro una vhs italiana di questo film esiste anche se è praticamente impossibile da trovare.
  • Homevideo Buiomega71 • 23/01/12 17:48
    Consigliere - 25892 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    A sto punto era meglio tenere la sola lingua inglese.
    Tra l'altro una vhs italiana di questo film esiste anche se è praticamente impossibile da trovare.


    Scusa, Ciava, puoi dirmi la label di tale vhs?

    Sarei curioso, perchè a me non risulta che il film di Baker sia stato mai editato in vhs da noi...Ma forse mi è sfuggito.
    Ultima modifica: 23/01/12 17:49 da Buiomega71
  • Homevideo Ciavazzaro • 23/01/12 21:22
    Scrivano - 5591 interventi
    Della vhs se ne parla qui:
    http://www.caina.it/2005/12/economia-di-una-vhs.html

    Praticamente è quasi il sacro graal,pure io non ne sapevo nulla prima di questo articolo
  • Homevideo Buiomega71 • 23/01/12 21:51
    Consigliere - 25892 interventi
    Ho letto Ciava, ma il tipo afferma che cercava in vhs La morte dietro il cancello ma non lo ha mai trovato! (sfido, al ghè minga).

    Non mi sembra faccia menzione nè della label nè che aveva la vhs (a meno che non fosse stata Svizzera o Tedesca). Oppure che sia roba giurassica tipo Silma (ma non l'ho mai visto in nessun catalogo) o Mpv/New Pentax, che però sarebbe label estera .

    Leggo poi di un ipotetico Bug insetto di fuoco in vhs da noi...Mmmm, la vedo dura, durissima, altro titolo mai editato in vhs from Italy.

    E poi che La notte dei mille gatti l'abbia visto SOLO lui gò i me dube (ho i miei dubbi!).
    Ultima modifica: 23/01/12 22:05 da Buiomega71