Agente 007 - Vivi e lascia morire - Film (1973)

Agente 007 - Vivi e lascia morire

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È un James Bond tutto nuovo, quello che si presenta nel prologo, sul letto di casa sua con l'immancabile ragazza del momento. Roger Moore sostituisce l’annoiato Sean Connery di UNA CASCATA DI DIAMANTI e lo fa con uno stile proprio assai distante dalla canaglieria scanzonata del suo predecessore. Non possedendo lo stesso sorriso furbo o lo sguardo malizioso preferisce puntare sulla classe. Sempre vestito di tutto punto, impeccabile e imperturbabile, Moore ci regala un Bond più legnoso ma comunque sempre molto caratterizzato. E la storia, fortunatamente, lo sorregge. In regia è riconfermato Guy Hamilton, che dopo GOLDFINGER...Leggi tutto dirige l'unico altro 007 che finora non si deve scontrare con l'onnipresente Spectre. E l'antagonista di turno (Yaphet Cotto) non è dei peggiori, in rappresentanza del nuovo fenomeno emergente della “blaxploitation” che fa discretamente il suo ingresso con un buon numero di attori di colore e due location tipicamente "nere" come New Orleans e la Giamaica (c'è di mezzo anche il vudù, ma solo marginalmente). Bond nel frattempo si è ingentilito, non solo nell'aspetto ma anche nei modi: non usa quasi più la sua licenza di uccidere se non in casi estremi e l'unico vero gadget che si concede è un Rolex che, se attivato, si trasforma in potentissima calamita. Ci sono una breve scena con i coccodrilli e un'altra con gli squali, ma il clou è rappresentato da un lungo inseguimento in motoscafo, suggestivo e ben girato. Apertura cult con "Live and Let Die" di Paul McCartney, semplicemente la più sensazionale di tutte le Bond sigle: memorabile! Primo tempo stagnante, che fatica a procedere. Ci si risolleva pian piano e ci si avvia, intanto, verso una saga "easy" più all'americana.

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B. Legnani 9/06/07 00:53 - 5532 commenti

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Roger Moore raccoglie il testimone lasciatogli da Sean Connery. Eredità difficile, resa ancor più complessa dal fatto che qui la vicenda cinematografica è fra le più deboli di tutte le puntate fino ad allora presentate. Moore farà di meglio in seguito. Quasi dimenticabile.

Caesars 29/06/07 16:08 - 3790 commenti

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Dopo la breve parentesi George Lazenby, ecco un nuovo James Bond pronto a raccogliere la pesante eredità lasciata da Sean Connery, ormai deciso a scrollarsi di dosso il personaggio. Purtroppo per Moore la sua prima prova bondiana coincide con una storia non degna delle precedenti, quindi il film risulta abbastanza noioso. Comunque il suo 007 non sfigura rispetto a quello del predecessore, anche se, è risaputo, per molti Bond resterà sempre Connery.

Galbo 22/10/07 07:35 - 12392 commenti

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La prima prova di Moore nei panni di Bond non è esattamente impeccabile. L'attore non è ancora appieno dentro il personaggio; inoltre si trova ad interpretare una storia piuttosto "debole". Sceneggiatura non impeccabile (a tratti decisamente noiosa) e personaggi spesso poco riusciti. Elementi positivi l'ambientazione a New Orleans (città poco sfruttata dal cinema) e le musiche di McCartney.

Matalo! 27/07/08 12:47 - 1378 commenti

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Dopo l'incidente (adorabile) di Lazenby, Saltzman & Broccoli centrano il protagonista con Moore, che in realtà è una cotoletta impanata dall'inspiegabile successo. Questo dovrebbe essere uno dei "titoloni" della serie ma vedere Yaphet Kotto gravitare come un pallone sonda fa ridere. Per il resto qua e là del buon movimento, banalità louisiane da cartolina (tutti i Bond son film turistici banali) e una splendida canzone di McCartney coi Wings ad aprire il film. Giocattolone passatempo diretto da un solido regista. La bella di turno è "La signora del west".

Capannelle 28/01/09 11:46 - 4411 commenti

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L'esordio di Moore è convincente, bravo a dare un taglio personale al personaggio senza la velleità di ricopiare Sean Connery. La storia? Ben congegnata ma con situazioni decisamente kitsch, dalla sacerdotessa Solitaire al baron Samedi, dalle interminabili danze a funerali vari. Va meglio sul versante action, la regia è in tono e tornano coccodrilli affamati e inseguimenti mozzafiato, vedi quelli in motoscafo per i canali della Louisiana.

124c 3/04/09 18:09 - 2918 commenti

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Il debutto di Roger Moore nei panni di James Bond, agente 007, lo si deve ad un soggetto che sembra tratto da uno di quei film d'azione americani, con attori afro-americani come protagonisti (molto in voga negli Anni Settanta). Infatti il film, ambientato fra New York, New Orleans e le isole caraibiche, è pieno d'attori neri, a cominciare da Yaphet Kotto, il cattivissimo dottor Kananga, boss della droga. È un Bond politically scorrect, dove i buoni sono bianchi (Moore e Jane Saymour).
MEMORABILE: James Bond torturato dal grosso Tee-hee, l'uomo dalla mano con le pinze d'acciaio.

R.f.e. 2/07/09 09:06 - 816 commenti

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Il primo 007 interpretato da Moore è anche, secondo me, uno dei suoi migliori. Fleming scrisse il romanzo (1954) da cui è tratto, ispirandosi parzialmente a un saggio di Patrick Leigh Fermor, "The Traveller's Tree" (1950, pubblicato anche in Italia nel 1957 da Garzanti col titolo "L'albero del viaggiatore. Viaggio alle isole dei Caraibi") che trattava, fra l'altro, del voodoo nell'America centrale. Il film è piacevolmente esotico, ben congegnato, una sorta di Bond-blaxploitation. La Seymour non era proprio la scelta migliore per Solitaire...

Enricottta 7/09/09 20:34 - 506 commenti

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Cambiare si deve! Moore, attore ingessatissimo, viene ingaggiato perché, per chi è memore della serie de Il Santo, risulta un naturale sostituto di Connery. Il risultato finale è inaspettato. Moore si immerge nel ruolo come pochi e non conta nulla se il personaggio nella penna del suo autore non somiglia per niente al nuovo 007. Miracoli del cinema. Musiche mitiche del beatle Paul. Location come al solito variopinte ed improbabili, più vere del vero.

Bullseye2 13/03/23 19:28 - 396 commenti

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Dopo il breve ritorno di Connery, la serie cambia con un Roger Moore bravo e simpaticissimo ma troppo buffo per interpretare 007: l'agente segreto più famoso del mondo diventa quindi un cartone animato vivente immerso in spassose situazioni fumettistiche come se si fosse in una commedia d'azione con Burt Reynolds o Spencer e Hill. Dopo una prima mezz'ora all'insegna del fantapolitico, il film "evolve" in un delirio pulp influenzato dalla blaxploitation, dall'horror e dall'avventura, con trovate mirabolanti. I fan integralisti storceranno il naso, ma il film è davvero divertente.

Rambo90 13/01/11 01:04 - 7697 commenti

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Esordio di Moore come James Bond ed uno dei migliori della saga: il ritmo è velocissimo e le scene d'azione davvero ben fatte (come l'inseguimento con i motoscafi o la lotta finale con il cattivo che esplode letteralmente). Kotto è un villain memorabile, la Seymour davvero bella e la canzone "Live and Let Die" di McCartney è diventata un cult (usata anche per un programma di canale 5 impropriamente). Divertenti anche le contaminazioni con l'horror (c'è qualche rito di resurrezione fasullo) e lo sceriffo interpretato da James. Imperdibile.

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Saintgifts 8/07/12 01:26 - 4098 commenti

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Non si può negare che Roger Moore sia un James Bond inglese. È tanto inglese che sembra un attore, non anglosassone, che deve interpretare al meglio un rigido, impeccabile e inespressivo londinese. Anche i cattivi sono poco interessanti: sono cattivi comuni, senza classe né personalità, nonostante tutti gli sforzi per farli apparire almeno esotici. Per il cambio Connery-Moore ci sarebbe voluta una storia all'altezza per rendere meno indolore il passaggio, diciamo così, generazionale, e invece... All'altezza, al contrario, le musiche di McCartney.

Nicola81 9/07/12 17:47 - 2857 commenti

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Il mio 007 preferito! Moore, al debutto nella saga, non avrà il carisma di Connery ma riesce a portare al personaggio di Bond una salutare ventata di aria fresca. Il ritmo è serrato, alcuni siparietti divertono e i personaggi di contorno funzionano (la più debole, forse, è proprio la Seymour, ma per lei era l'esordio assoluto...) Quanto alla credibilità della storia, è più o meno quella che ci si può attendere da un film del genere. Un discorso a parte lo merita la colonna sonora di Paul McCartney, senza dubbio la migliore dell'intera serie.
MEMORABILE: La lezione di volo...; L'inseguimento in motoscafo con intervento dello sceriffo; Il finale.

Piero68 3/10/12 09:04 - 2957 commenti

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Certo Moore non inizia col botto la sua avventura da 007. Ma la colpa non è solo sua, che comunque cerca di far quadrare il cerchio, quanto un po' dei produttori, che per il suo debutto scelgono una storia tutto sommato sceneggiata alla meno peggio. Molti passaggi a vuoto che rasentano la noia mettono alla prova la tenuta di Moore che comunque, almeno qui, risulterà essere meno fisico di Connery. Anche il cast lascia un po' a desiderare. Sicuramente non uno dei miei preferiti.

Lucius 12/02/13 12:54 - 3015 commenti

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Il film appare debole rispetto ai tanti altri della saga ma soprattutto ricco di esilaranti gag e con azione contenuta. Al posto delle location esotiche l'entroterra della Louisiana con scorci di New Orleans, la città devastata dall'uragano Isaac. Si fa seguire piacevolmente come una normale commedia, non regge quindi al confronto con gli altri capitoli; ma se si ha chiara questa cosa lo si apprezzerà comunque per la sua scorrevolezza.

Nando 11/10/13 10:24 - 3814 commenti

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L'esordio di Moore nella figura della spia inglese si svolge a New Orleans tra riti magici e misteriosi stregoni. L'attore inglese inserisce il suo proverbiale humor in una storia lievemente leggerina. Lungo e appassionante inseguimento tra motoscafi e musica dell'ex Beatles.

Almicione 18/01/15 22:05 - 764 commenti

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Che Connery fosse insostituibile ce ne eravamo già accorti, ma alla prima prova Moore appare scialbo e sorprende il fatto che verrà riconfermato. Alla regia abbiamo nuovamente Hamilton, anche lui piuttosto spento, il quale non riesce a rianimare una sceneggiatura troppo complicata, un poco farraginosa e per niente coinvolgente. Non si possono trascurare le buone sequenze dei coccodrilli e dell'inseguimento coi motoscafi, ma in generale la pellicola manca di attrattiva e animo e si avverte la lunghezza eccessiva. Terribile il Capitan Uncino nero.
MEMORABILE: Il cartello con sopra scritto "Trespassers will be EATEN".

Lythops 26/08/15 15:48 - 1019 commenti

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La distinzione fra la sceneggiatura e il nuovo Bond interpretato da Moore è d'obbligo: la prima è quasi favolistica e si vede che gli autori, consapevoli che l'attesa per il nuovo film e relativo attore era forte, si sono comportati senza impegnarsi più di tanto; Moore invece dà una buona prova di sé senza far rimpiangere Connery che, dopo i vari episodi interpretati, riciclava espressioni e mosse. Yaphet Kotto, futuro, indimenticabile tenente Giardello in Homicide, fa la sua figura. Film un po' infantile, appena passabile.
MEMORABILE: L'interprete del Baron Samedi.

Liv 7/11/15 17:29 - 237 commenti

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Gli ingredienti, la cui mistura ha avuto tanto successo, sono sempre mistero, esotismo, moderata violenza, moderato erotismo. La personalità del Bond letterario non è cinematografica: è un uomo che agisce in modo meno spettacolare e più naturale. Gli interpreti del Bond cinematografico si sentono in dovere di essere elegantemente impassibili e autoironici mentre devono affrontare tremende insidie a ogni passo. Roger Moore preme l'acceleratore su questo aspetto e ne viene fuori un personaggio da operetta. Troppo inglese, rigido e frigido.
MEMORABILE: Oggi, la negritudine dei cattivi avrebbe alzato barriere inibitrici bibliche. Ma qui c'è già il palliativo dell'aiutante diversamente colorato...

Samdalmas 1/12/15 13:42 - 302 commenti

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Primo film di Roger Moore nei panni dell’agente segreto più famoso al mondo, è un curioso ibrido con un’ambientazione blaxploitation, da New York fino alle paludi della Lousiana. James Bond tra riti vooodoo e feroci alligatori come non s’era mai visto. Il cattivo di turno è interpretato da uno Yaphet Kotto abbastanza convincente, meno la debuttante Jane Seymour come Solitarie. Meglio Gloria Hendry, la prima Bond-girl afroamericana. Celebre la canzone di Paul McCartney con i suoi Wings.
MEMORABILE: L’inseguimento con i motoscafi tra le paludi.

Daniela 20/12/15 21:36 - 12662 commenti

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Dalla sua base in un'isoletta dei Caraibi, il Dr.Katanga vuol inondare di droga gli USA per assoggettarne tutta la popolazione bianca, con la complicità della malavita di New York... Esordio in sordina per lo 007 più longevo della serie, preannunciato da un prologo insolitamente fiacco. Moore, più adatto al ruolo del Santo, compensa con l'ironia, ma poco può con un plot sballato, pieno di incongruenze e neppure tanto velatamente razzista. Seymour è una bond girl legnosissima, mentre meglio se la cava il reparto "cattivi", alcuni dei quali almeno pittoreschi.

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Vito 8/08/16 01:52 - 695 commenti

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Primo 007 per Moore, che prende molto dalla blaxploitation in voga in quegli anni. Molto riuscito il cattivo boss della droga Kananga interpretato da Yaphet Kotto, circondato dai suoi pittoreschi scagnozzi e ottima anche la Bond girl Solitaire. Splendida l'ambientazione: una New Orleans esoterica tra riti vudù e Baron Samedi. Il ritmo è veloce e splendide le scene d'azione tipo l'inseguimento sui motoscafi. In definitiva un Bond fresco e moderno che si lascia guardare senza pensieri.
MEMORABILE: Il simpaticissimo sceriffo Pepper.

Giacomovie 12/02/17 11:09 - 1398 commenti

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Si nota subito che Roger Moore, nel suo primo film come James Bond, ha meno carisma rispetto a Sean Connery. Ci si abitua gradualmente al cambio così come ci si adegua lentamente al diverso dosaggio delle componenti quasi standard che questa serie fornisce. Il lato sexy è meno vistoso del solito (affidato a una Jane Seymour bella ma non magnetica come tante altre Bond girls) e a uno sviluppo che usa una varietà di situazioni maggiore rispetto allo standard, con qualche sequenza spettacolare e un buon crescendo finale.

Daidae 8/05/19 23:35 - 3179 commenti

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Passabile. Ci sono tutte le caratteristiche dei tipici film del più famoso agente segreto del cinema: armi "segrete", scene acrobatiche, belle donne. La prova di Roger Moore è perfetta, buono il resto del cast, belle le musiche di Paul McCartney. Magari non è il miglior film della nota serie, ma anche questo si lascia apprezzare. Consigliato soprattutto agli appassionati del genere.

Il Dandi 12/05/21 01:51 - 1917 commenti

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L'esordio di Moore come 007 (l'interprete più longevo del personaggio) avviene nel segno di larghe concessioni alle mode dell'epoca (blaxploitation in primis) e di un'ironia che sfocia talvolta nella commedia tout court. Forse l'abdicazione del carattere "space-age" dei 60's in favore di una vocazione più contemporanea contribuisce a farlo apparire invecchiato non benissimo. Nota stonata per il doppiaggio: visto che cambia tutto (perfino John Barry va temporaneamente in panchina) perché affibbiare a Moore Pino Locchi, la voce di Connery che in Attenti a quei due doppiava Curtis?

Pigro 20/07/22 09:33 - 9666 commenti

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Lo sfrontato e impudente Connery lascia il posto di 007 al damerino Moore, e così la saga acquista una diversa nuance, né migliore né peggiore. Quel che non va, semmai, è proprio il film, spompatissimo nella prima parte e caciarone nella seconda, su una storia un po' sciocca. Non mancano suggestioni curiose come il tormentone vudù o l’ambientazione (dal vago sapore razzista) tra Harlem e i Caraibi, o scene sfiziose (la fuga dai coccodrilli e il troppo insistito inseguimento dei motoscafi), ma è come se il film non decollasse mai.

Minitina80 6/07/23 23:23 - 2984 commenti

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L’esordio di Moore nei panni di Bond non è di quelli che si ricordano, sebbene i demeriti non siano propriamente suoi ma di uno scritto che regge appena il tempo di accennare i fatti, per giunta in maniera superficiale e grossolana. Ben presto sfuma ogni speranza, crollando miseramente e trasformandosi in una parodia di quello che avrebbe dovuto essere, o peggio, assomigliando a un qualsiasi mediocre telefilm americano, con l’aggravante di non permettere di capirci più nulla. Si ingarbuglia e si dilunga eccessivamente in scene che fanno perdere il filo, senza aggiungere nulla.

Buiomega71 10/08/23 00:44 - 2910 commenti

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007 si mischia al voodo e alla blaxploitation nell'episodio con più tendenze horror (prima di Wes Craven e sul versante Maslansky) tra inquietanti spauracchi che uccidono e allo stregone nero che esce dalla tomba e si disintegra come se fosse fatto di porcellana. Momenti cultissimi (i voraci coccodrilli, il sangue che richiama i famelici squali) a altri meno riusciti (la corsa dei motoscafi tirata per le lunghe e lo sceriffo imbecille). Totalmente sciapa la Bond girl della Seymour, immenso Kotto che non fa rimpiangere troppo la Spectre e straordinaria la hit di Paul McCartney.
MEMORABILE: Bond ad Harlem; La cassa zeppa di serpenti; Il pagliaccesco (ma inquietante) Baron Samedi; La carta degli "amanti"; Bond nel negozio di magia nera.
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  • Discussione Zender • 22/10/09 13:49
    Capo scrivano - 47782 interventi
    R.f.e. nelle curiosità del film ebbe a dire:
    In una sequenza iniziale, "M" (gli amanti delle statistiche rimarcano, "per la prima e l'unica volta") va a trovare James Bond a casa, insieme a Moneypenny. Come suo solito, James ha una donnina fra le mani, che nasconde nell'armadio.

    Interpretata da Madeline Smith (la redhair di Amanti vampiri), nella versione originale è italiana e si chiama Miss Caruso. In quella italiana diventa curiosamente francese, tal Mademoiselle Olivier.

    Il motivo ? Non credete a chi vi racconterà che è stato fatto "per esigenze di doppiaggio", giacché in un film italiano era difficile far capire che il personaggio era italiano dato che tutti parlano italiano nell'edizione nostrana (per la cronaca, nella versione italiana, la Smith è stata doppiata da Germana Dominici che accenna una ridicola cadenza francese). Bastava infatti tradurre quello che dice un personaggio, sul fatto che non si trova più questa Miss Caruso del servizio segreto italiano ed ecco che lo spettatore, che solitamente non è cretino, l'avrebbe capito subito che era quella la Miss Caruso di cui si faceva cenno...

    Il motivo secondo me è invece moralistico e alquanto ipocrita, una sorta di pre-censura interna messa in atto dal curatore dell'edizione italiana. Non si poteva concepire che "quell'odiosa spia inglese", "presuntuoso sciupafemmine nativo della Perfida Albione" (ricordate che Bond all'epoca non era amato da tutti, a ben guardare non lo è neppure oggi) si "permettesse" di portarsi a letto un'italiana, trattandola da donna "usa e getta". Mi direte: e la Daniela Bianchi di Dalla Russia con amore...? Beh, primo, interpretava una donna russa e, secondo, era la Bond-girl principale, di cui si suppone Bond "s'innamori", non un'avventizia qualsiasi. Pensateci un po' su...

    Ulteriore prova di come spesso quando si dice "il pessimo doppiaggio", bisognerebbe dire, piu correttamente, "le nefandezze dei curatori delle edizioni italiane" o "il pessimo lavoro di (alcuni) dialoghisti".

    Io non sarei troppo di quest'avviso. Nel senso che mi è capitato spessissimo di incontrare film (come dici anche tu) in cui i personaggi di origine italiana vengono doppiati o in un dialetto stretto italiano (sarei curioso ad esempio di sentire come parlano Pitt e Roth nell'edizione originale di BASTARDI SENZA GLORIA) o addirittura in personaggi di altra nazionalità. E' abbastanza normale, nel senso che un personaggio che parla italiano con un inglese non può - nel doppiaggio - rendere. Se nell'originale non si capiscono per via della diversa lingua, nel doppiaggio nostrano parlerebbero la stessa lingua e risulterebbe ridicolo che non si capissero.
    Credo insomma che sia un'abitudine piuttosto diffusa e che magari la poca voglia dei doppiatori abbia fatto propendere per l'espediente più semplice: la trasformiamo in francese. Non ho però capito se nel film la Smith parla con un inglese o fa solo tappezzeria (nel qual caso l discorso cambierebbe, ovviamente).
  • Homevideo Gestarsh99 • 26/06/11 12:26
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dall'11/07/2011 per MGM:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,77:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Polacco Ungherese
    5.1 DTS: Italiano Spagnolo
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Spagnolo Polacco Ungherese Portoghese Arabo Ebraico Turco Islandese Croato Rumeno Greco Hindi Bulgaro Sloveno
    * Extra Aperti gli archivi dell'MI6: backstage del film con interviste e contributi esclusivi
    007 controllo missione: Guida interattiva all'universo del film
    Archivio completo dei contenuti speciali: Dossier della missione
    Commento audio
    Il ministero della propaganda: trailer e spot, galleria fotografica
  • Homevideo Xtron • 3/03/12 10:42
    Servizio caffè - 2149 interventi
    L'edizione MGM The best edition 2 DVD ha una durata di 1h56m34s

  • Discussione R.f.e. • 7/12/12 09:51
    Fotocopista - 826 interventi
    A questo proposito mi permetto di segnalare questa pagina sul film:

    http://truegoldeneye.blogspot.it/2012/11/un-anniversario-live-and-let-die-agente.html
  • Musiche Lucius • 15/03/13 20:23
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:





    e quello con la versione di Santo & Johnny:

    Ultima modifica: 23/05/14 07:17 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 10/08/23 10:42
    Consigliere - 25998 interventi
    Rassegna estiva
    AgostOO7
    Connery & Moore , vivete e lasciate morire
     

    Fuori Connery e entra in campo Moore

    Il cambiamento si avverte, Moore meno carismatico (anche se simpatico) e affascinante, più legnoso e un pò troppo ingessato, con troppe battute ironiche anche nei momenti in cui rischia la pelle.

    Ma per uno 007 che va c'è uno 007 che ritrovi e , se si entra nell'ottica, il gioco non cambia poi , più di tanto le carte in tavola.

    Basterebbero gli splendidi titoli di testa di Maurice Binder (tra i più belli della serie, con il volto della donna nera che si trasforma in teschio) a entrare nel mood assurdo (e surreale) della saga lasciata da Connery, e come valore aggiunto lo straordinario pezzo di Paul McCartney.

    Per la prima volta le avventure bondiane si mischiano all'horror, si ibrida l'aplomb inglese con la blaxploitation, l'ambientazione americana (New York, New Orleans, con quel funerale folkloristico che Alan Parker riprenderà, con meno carnevalate, in Angel Heart) e il classico tocco esotico (i Caraibi, il voodoo).

    Hamilton spinge il pedale dell'assurdo e del delirante, con innesti sulla magia nera che anticipano il Wes Craven del Serpente e l'arcobaleno (il gigantesco stregone nero Baron Samedì, che in uno dei momenti più inquietanti del film, resuscita da una tomba e si disintegra, sotto i colpi di Bond, come se fosse fatto di porcellana) e si accodano alla moda dell'horror black in odor di macumba (Sugar Hill), con gli spauracchi sparsi per la foresta che "spiano" e uccidono.

    Sprazzi dal poliziesco (tutto l'incipit ad Harlem, con Moore che entra in un locale di soli neri o in un negozio di magia nera), con contorno (questa volta parecchio corposo) di animali assassini (i serpenti nel rito voodoo, il serpentello stile Mamba che entra silente nel bungalow di Bond) ma soprattutto la fulminante sequenza con i coccodrilli e i loro voraci pasti o i famelici squali richiamati dal sangue di Bond che cola in acqua ( e gli amati squaletti ritornano, in ordine di rassegna, per la terza volta dopo Thunderball e Mai dire mai).

    Sul registro puramente action ci sono troppe fracassonate (l'inseguimento con un malmesso pullman a due piani, all'aeroporto con il solito car crash di automobili) e la tanto citata corsa dei motoscafi per i fiumi della Louisiana è troppo lunga, snervante e noiosa, con aggiunta di un'irritante sceriffo imbecille stile Rosco P. Coltrane assolutamente inutile e poco divertente.

    Sul versante femminile, invece, siamo ai minimi storici della saga, pochissime Bond girl (tre se si aggiunge la spia francese a letto con Moore all'inizio)  con una Seymour (la sacerdotessa dei tarocchi-farlocchi) di totale inconsistenza, sciapezza e inutilità (molto meglio la nera Gloria Henrey, seconda Bond girl di colore dopo la Tamburino di Una cascata di diamanti)

    Al contrario il Kananga di Kotto è un degno antagonista, il signore della droga in nero SPOILER che si trasformerà in una specie di "barone svolazzante" FINE SPOILER  non fa rimpiangere troppo i pittoreschi cattivi mandati in avanscoperta dalla Spectre (dopo Goldfinger, questo è il secondo Bond senza l'iconica organizzazione criminale)

    Per la prima volta in assoluto , finalmente, vediamo l'appartamento dove vive Bond (che di solito alloggia in lussuose stanze d'albergo) e la sequenza finale di lotta, sul vagone del treno, con il possente Tee Hee dalla mano uncinata meccanica, è presa di peso da Dalla russia con amore (Shaw vs Connery).

    Simpatica la chiusa "aperta", la prima che si vede nella saga, con un personaggio che se la ride alla faccia di Bond.

    Menzione speciale per Baron Samedì, la sua figura "pagliaccesca" mette davvero inquietudine.

    Nonostante il cambio con Moore, lo spirito fumettoso della serie resta pressochè intatto e le due ore di durata volano via leggiadre senza colpo ferire.

    Gran momento di sesso (castissimo) interraziale tra Moore e la Hendry (nello stesso periodo in cui Shaft si portava a letto le donne bianche).

    Sicuramente, oggi, in temi di politicamente corretto, mostrare una ghenga di criminali tutta afroamericana smantellata da un bianco, si verrebbe tacciati di razzismo e fascismo a tempo zero.

    Voto a Yapeth Kotto come cattivone *** (Il re nero della droga, con mascheramenti all'occorenza, è forse il miglior antagonista di Bond fuori dalla Spectre, cooadiuvato da sgherri assai bizzarri, fumettosi e inquietanti).

    Voto alla Bond girl di Jane Seymour * (La peggiore Bond girl della saga in assoluto. Sciapa, incolore e insignificante. Peccato, perchè il personaggio della cartomante Solitarie era interessante se fosse stato interpretato con fascino. Molto meglio la nera, e doppiogiochista, Gloria Hendry).

    Ultima modifica: 10/08/23 11:53 da Buiomega71