Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Vita, amori e disillusioni di una laureata (110 con lode) in filosofia che si trova per una serie di casualità catapultata nel mondo dei call center. Come a dire che non è facile trovare un lavoro per nessuno, al giorno d'oggi, nemmeno per chi esce col massimo dei voti all'università. Lo sapevamo già, grazie. Il problema di molto cinema di Virzì è proprio una certa superficialità nell'approccio al sociale, che spesso si traduce in un’artificiosità che falsa la portata del messaggio. Il cast comunque è molto bene impiegato: la protagonista Isabella Ragonese ha la faccia giusta, Micaela Ramazzotti è perfetta nel ruolo...Leggi tutto della sbandata, Elio Germano fa il nevrotico ambizioso (Lucio 2), la Ferilli si barcamena nei panni (ambigui) della caporeparto, Ghini è il solito superborghese sull’orlo della macchietta, Mastandrea è una volta di più il giovane tendenzialmente di sinistra (qui lavora al sindacato) dall'aria dimessa. La sceneggiatura è buona, la regia vivace e il film, pur con i suoi eccessi discutibili nel finale, non stanca. Insomma, poteva essere un bel ritratto della gioventù di oggi, ma la scarsa credibilità complessiva dovuta a una sorta di imbarazzo nel trattare argomenti che meritavano una lettura più profonda rischia di lasciare il film a mezza via tra la commedia disimpegnata e il cinema d'autore. Il ricorso a luoghi comuni e facili commozioni infastidisce, talvolta, ma alla fine il clima concorrenziale e teso del call center (il vero centro del film) è restituito con la dovuta aderenza.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/08 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/09/08
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Puppigallo 29/03/08 09:43 - 5258 commenti

I gusti di Puppigallo

Pellicola tragicomica dove tutto sembra troppo enfatizzato, dalle situazioni alla recitazione (attori di medio livello). La protagonista è interessante quasi quanto uno sgabello, la storia del call center funziona per un po’ (poi si esagera) e le storiucole che nascono e muoiono sono poca cosa. Eppure, qua e là qualche guizzo c’è (un paio di battute e un Ghini piacevolmente sopra le righe). Ma purtroppo, quando il film inizia a decollare, ci pensano subito un’inutile voce narrante e dei pietosi siparietti surreali a riappesantirlo. Mediocre.
MEMORABILE: Ghini (il capo): “Tu Brutus, figlius mius... Tu hai studiato il latino?” domanda alla protagonista. Risposta “No”. E lui: “Manco io”.

Gugly 30/03/08 20:09 - 1185 commenti

I gusti di Gugly

Vicenda realistica con un piede nel grottesco (ma non troppo ahimè). Fra i protagonisti la Ferilli è la più brava, esprime bene il dolore di una Gloria Swanson de noantri, mentre la Ragonese è più ovvia. Germano è poco probabile, poco incisivo com'è con le donne, mentre Mastandrea è il ritratto di certi sindacalisti "famo la causa sempre e comunque". Le tecniche telefoniche sono mescolate alle vendite piramidali, con possibilità di creare confusione ma si riflette. Questione "de core" inutili. Finale aperto.
MEMORABILE: Piacere, Marta precaria; quando il cell vibra la mamma mi da la buonanotte.

Enrikoses 2/04/08 12:17 - 39 commenti

I gusti di Enrikoses

Commedia amaramente grottesca sul mondo del precariato dei call center. Una soave voce narrante (Laura Morante) ci guida in questo selvaggio mondo che rispecchia fedelmente quella che è diventata la nostra società arrivista ed egoista (vedi il Grande Fratello ovunque in ogni televisione); ma c'è la speranza di questa giovane neolaureata che non cederà alle regole e ai ricatti di questo mondo. Bravissimi Ferilli, Ghini e (nella sua piccola parte) Elio Germano.

Mascherato 19/07/08 00:10 - 583 commenti

I gusti di Mascherato

Per quanto ben sceneggiate, le storie di Virzì avevano sempre un ché di schematico (in primis Ferie d'agosto con quella banale dialettica destra cafona vs sinistra impotente). Eppoi della gloriosa commedia all'italiana, di cui è stato proclamato erede, condivideva soprattutto la discutibile tendenza a chiudere a tarallucci e vino. Qui, invece, riesce nell'operazione contraria. Nella gioia del call center e del film carino insinua fantasmi: della Swanson (la Ferilli), della Sandrelli di Io la conoscevo bene (la Ramazzotti) e di quei mostri che la circondavano (Germano, Ghini e Mastandrea).
MEMORABILE: La telefonata parolacciara del caposervizio cultura. "Nel Grande Fratello c'è molto McLuhan" "Anche Benjamin" e Mastandrea "anche un po' de Zeman!"

Straffuori 22/07/08 13:22 - 338 commenti

I gusti di Straffuori

Ottimo lavoro sul fenomeno del lavoro precario e sui suoi, spesso scomodi, retroscena. Sorprendente e commovente, specie nel finale, la protagonista Isabella Ragonese e la bellissima Micaela Ramazzotti. Buone prove anche di Ghini, Ferilli e Germano. Film coinvolgente, commovente e vero nel suo essere paradossale.

Manulele81 22/07/08 16:25 - 83 commenti

I gusti di Manulele81

Divertente, acuta e convincente commedia ottima nel descrivere lo spirito e le situazioni della genereazione P (recaria) che in Italia e non solo ha riscritto il modo d'intendere vita e lavoro. Perfetto nel descriverne la cultura che la sostiene e nel visualizzare un mondo concepito ormai secondo parametri da tv competitiva, ma resta un po' nel generico, specie quando con i minuti si adagia su uno schema tipicamente da commedia all'italiana. Sceneggiatura solidissima, regia veloce, gran cast.

Galbo 25/07/08 06:38 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Pochi registi riescono come Paolo Virzì a "rendere" in immagini cinematografiche la società italiana di oggi. L'impresa riesce anche in questa commedia sul precariato e sulle aspettative deluse di una giovane neolaureata alle prese con un mondo per lei inedito ricco di veri e propri "mostri" moderni ma nello stesso tempo fragile e disperato. Bella sceneggiatura, molto attenta alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, è buon cast che mescola sapientemente volti nuovi (brave Ragonese e Ramazzotti) e veterani.

G.Godardi 5/08/08 17:26 - 950 commenti

I gusti di G.Godardi

Virzì è forse l'unico erede dei vecchi leoni della commedia all'italiana e ogni suo film ci riporta quasi sempre tali sapori. Qui, nel descrivere il precariato dei call center, fa un brilalnte accostamento tra il lavoro e i reality show, su come questi ultimi abbiano influito anche sulla struttura stessa dell'ambiente di alvoro, trasformandolo in un reality perpetuo con tanto di sigla iniziale! Buon ritmo, bravi attori e momenti divertenti per quasi due ore di film. Germano è sempre più bravo e versatile. Non male la Ferrili in versione Bette Davis.

Stefania 7/08/08 15:17 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Virzì non è Petri, né Loach: nel rappresentare la realtà non ha freddezza, né vero cuore, solo un po' di furbizia. Mette in scena maschere prevedibili, codificate persino dalle fiction, fondamentalmente rassicuranti. Non c'è una trovata di regia interessante, la fotografia è orrenda, la voce fuori campo inutile e indisponente. Il manager allampadato Ghini è da cinepanettone, la follia omicida della Ferilli c'entra come il cavolo a merenda, il finale è da spot televisivo. Un'occasione persa!

Matalo! 11/08/08 09:22 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Sempre puntuale nel chiamare i fenomeni e gli epifenomeni della realtà col loro nome, Virzì riesce grosso modo a coniugare commedia italiana e il sociale contemporaneo. Abile nel tenere il ritmo e l'orchestrazione si arena qua e là ma i mostri descritti nel corso della storia, seppure ipertrofizzati, esistono; dalle tecniche motivazionali stile Anthony Robbins ai casini dietro la maschera (un po'grottesca la famiglia di Claudio ma...). L'ignavia della protagonista crea danni ma è veicolo di conoscenza. Micaela Ramazzotti in gran forma fisica....

Paolo Virzì HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina La bella vitaSpazio vuotoLocandina Ferie d'AgostoSpazio vuotoLocandina OvosodoSpazio vuotoLocandina Baci e abbracci

Deepred89 9/01/09 00:03 - 3704 commenti

I gusti di Deepred89

Vivace commedia sulla difficoltà nel trovare lavoro decente al giorno d'oggi. La sceneggiatura non è nulla di originale ma regge fino alla fine e la rappresentazione del call center è molto interessante, così come i vari riferimenti alla tv spazzatura. Discreto il cast, con una protagonista brava e spontanea. Molte le citazioni: si parte dal C'eravamo tanto amati visto in tv per arrivare addirittura a Viale del tramonto; in mezzo abbiamo anche una strada chiamata "Via Franco Lechner". Discreto film, molto piacevole.

Redeyes 25/01/09 15:05 - 2443 commenti

I gusti di Redeyes

Ormai che Virzì sfrutti nei suoi film luoghi comuni, tic e clichè non è mistero, ma se in Ovosodo il tutto era supportato da una debordante comicità, qui siamo sulla stessa lunghezza d'onda di Caterina va in città, anche se con migliori risultati. La pellicola non è malaccio, le interpretazioni neppure; al più è la sceneggiatura che tende al macchiettistimo più esasperato a dar fastidio. Vero è, tuttavia, che nonostante una discreta lunghezza (115 minuti) si arriva alla fine senza patemi ne noia. Mediocre compitino! 2 pallini!
MEMORABILE: La Ramazzotti che sorpresa mezza nuda tende a coprirsi i seni con un piccolo asciugamano anzichè l'inguine!

Kolly 25/03/09 12:30 - 34 commenti

I gusti di Kolly

A me questo film è piaciuto e non poco. Il ritmo è veloce, gli attori al massimo: troviamo un nuovo volto che si spera vada avanti, un Germano trasformato per non parlare della Ramazzotti. Uno più azzeccato dell'altro. Il montaggio è fluido. Si potrebbe definire tranquillamente una piccola gemma del nuovo cinema all'italiana.
MEMORABILE: "Piacere, Marta, precaria"; L'incontro tra Mastandrea e la Ramazzotti.

Daniela 24/03/09 14:19 - 12621 commenti

I gusti di Daniela

Una commedia interessante, nello scarno panorama dei film italiani di analogo tema, anche se non del tutto riuscita. Bel soggetto l'inferno del call-center, qui finalizzato alla vendita di un apparecchio costoso ed inutile. Peccato che nel film abbondino stereotipi e forzature, con un effetto di artificiosità accentuato dalle svolte melodrammatiche nel finale. La protagonista, sorta di Alice nel paese del lavoro precario, risulta di rara antipatia. Meglio le figure di contorno, anche se non esenti da macchiettismo.

Soga 24/03/09 00:37 - 125 commenti

I gusti di Soga

Film interessante, se non altro per l'abilità con cui fotografa una situazione sociale di estrema attualità: quella dei neolaureati frustrati da un precariato umiliante e più ampiamente il regresso dell’intera società contemporanea. Godibile, intelligente e con un forte gusto del tragicomico che gli impedisce di ridursi ad un pesante miscuglio di retoriche. Virzì, come in altri suoi film, tende troppo ad essere didascalico: in alcuni momenti è quasi documentaristico e molti personaggi sembrano tagliati con l'accetta.
MEMORABILE: Piacere, Marta, precaria; piacere, precaria... piacere, precaria...

Renato 24/03/09 12:37 - 1648 commenti

I gusti di Renato

Virzì affronta il mondo dei lavoratori precari in modo diretto ed efficace; la rappresentazione di un certo sottobosco imprenditoriale cialtronesco, tra penose sedute di motivazione e sciacallaggio di chi non segue la corrente, è realizzata con cura e buona tecnica. Meno felice la storia di Marta, con madre malata, ex ragazzo lontano ecc.ecc. Insomma forse c'è troppa carne al fuoco, ed il finale si perde in troppi rivoli non necessari. Ma l'impressione potente delle sequenze ambientate alla Multiple resta tutta, e si perdonano i difetti.

Pigro 10/04/09 11:06 - 9635 commenti

I gusti di Pigro

Laureata disoccupata finisce in un call center: un universo a parte. Una commedia fresca e garbata che prende di mira non solo il mondo del lavoro precario delle telefoniste, ma un intero orizzonte culturale di riferimento imperniato sulla competizione consumistica, sia essa interna al lavoro o rispecchiata nel Grande Fratello. Uno spaccato veritiero della nostra epoca, che Virzì tratteggia come sempre con intelligenza e acume ma anche con spiccato senso dello spettacolo e con un fondo politico sfumato che attutisce la denuncia. Un buon film.

Enzus79 20/04/09 12:52 - 2873 commenti

I gusti di Enzus79

Il tema del precariato è poco affrontato al giorno d'oggi, per cui o lo si fa bene o non li si fa proprio. Paolo Virzì a stento arriva alla via di mezzo. Ci sono troppe scene patetiche (specialmente quelle con Germano) e attori al di sotto della mediocrità (eccetto Mastandrea). Nonostante tutto il film è salvabile grazie appunto al soggetto e ad alcune scene girate bene. Purtroppo temi seri hanno bisogno di essere affrontati da gente seria.

Cangaceiro 26/04/09 10:19 - 982 commenti

I gusti di Cangaceiro

Dei film di Virzì che ho visto finora è il migliore. La vedo come la sua opera della consacrazione, della maturità. Il call-center descritto come un inferno sarà un po' irreale ma colpisce e pure parecchio. Il regista però prende di mira anche il sindacato, ormai diventato l'ombra di quel che fu. Prestigioso il cast: simpatico Ghini lampadato e phonatissimo, Mastandrea e Germano quasi perfetti per i loro ruoli, bellissima la Ramazzotti ed anche la Ragonese stupisce con due scene di sesso niente male. Pessime le parentesi della madre morente e del fidanzato.

Rickblaine 16/05/09 10:12 - 635 commenti

I gusti di Rickblaine

Opera che non si ritiene degna per il tema che si vuole affrontare. Si scopiazza dallo stile dei Farrelly con un dose ricca di attualità che però sfocia in un inutile mare di banalità e situazioni prive di soluzioni. Il cast non è gran cosa, se non per Mastrandrea che però interpreta una parte che serve poco al film. Ce ne vuole di strada per ripercorrere le vie di Petri e Rosi e quindi mi sembra una bestemmia caricare su temi altamente delicati, che qui più che drammi sembrano piccole vicissitudini negative dei giovani.

Isabella Ragonese HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Oggi sposiSpazio vuotoLocandina NuovomondoSpazio vuotoLocandina Il primo incaricoSpazio vuotoLocandina Viola di mare

Rebis 13/06/09 17:09 - 2331 commenti

I gusti di Rebis

Bisognerebbe disattivare il percettore empatico per giudicare obbiettivamente questo excursus accurato e acceso che riproduce lo stato del precariato giovanile oggi, dalla laurea in filosofia fino al vicolo cieco dei call center. Virzì chiede ad ogni attore d'interpretare il personaggio per cui è venuto al mondo, ricostruisce i caratteri con acume e freschezza, si lancia sopra le righe instaurando un clima fiabesco e appassionante, eleva ad emozione la mediocritas mortifera da reality show tutta italiana e induce a sincera riflessione. Chapeau! Gran bel ritmo. Applausi alla Ferilli-Swanson.

Brainiac 14/06/09 13:14 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Mi piace Virzì, con il suo modo realistico di descrivere un personaggio, checchè se ne dica non solo con approccio "sinistrorso" (i suoi ritratti più delicati sono quelli dei "disimpegnati", qui la Ramazzotti ma in Ferie d'agosto il compianto Natoli). Eppure questo film mi ha lasciato l'amaro in bocca; sarà per le interpretazioni forzate della Ferilli e di Germano (che con Come dio comanda quasi dissipa il suo enorme potenziale), sarà per le tematiche (il finale di sole donne... e basta!!+), dominio di quella sinistra da cui Virzì sapientemente rifuggiva. (**!).

Enricottta 1/10/09 16:11 - 506 commenti

I gusti di Enricottta

Le miserie nostre, non rivedute o corrette, nobilitano la figura di un regista come Virzì che fotografa fedelmente le storie e i caratteri degli Italiani brava gente, o generazione mille euro. I personaggi disegnati dai vari attori sono molto fluidi. Si va da una Ferilli super cafona al Ghini super arrivista, al Germano povero illuso etc. etc. Ma questa gente io la vedo ogni giorno sui pullman, per strada, in ufficio... mi si dirà grazie al c., è la realtà, ma quante volte vediamo onorevoli che non sanno il prezzo di un litro di latte....

Cif 2/02/10 22:07 - 272 commenti

I gusti di Cif

Un film veramente azzeccato, fresco, che fotografa in maniera dinamica il nuovo precariato giovanile, vitale, caciarone, tutto votato all'apparenza. Elio Germano, è giusto dirlo una volta per tutte, è fenomenale. Tutto ruota attorno ad un call center, dove si intrecciano le vite del semi-pappone Ghini, dell'esaltata (e qui bravissima) Ferilli e della bellissima shampista Ramazzotti e del sindacalista-provolone Mastandrea. E poi c'è Germano, ancora una volta. Virzì non si nasconde e cala l'asso. 3 pallini e 1/2.
MEMORABILE: Giusto la Ragonese è un po' sottotono.

Ilcassiere 24/05/10 15:22 - 284 commenti

I gusti di Ilcassiere

Una giovane laureata con 110 e lode in filosofia si trova costretta ad accettare un lavoro precarissimo e sottopagato in un call center. Entra così in un mondo senza umanità, sempre in bilico tra falsi sorrisi e vera disperazione. Anche se in alcuni momenti si ride, la critica al mondo del lavoro, sindacato compreso, è feroce. Meglio gli attori giovani (Ragonese, Ramazzotti e Germano) rispetto ai "vecchi" (Ferilli, Ghini).

Belfagor 6/07/10 11:33 - 2689 commenti

I gusti di Belfagor

Che fossimo tutti appesi ad un filo già si sapeva. Ci voleva però un bravo regista per farci affrontare l'argomento con delle risate. Virzì riesce, al costo di un lieve macchiettismo, a descrivere una situazione talmente paradossale da essere reale e a farci provare empatia per i nuovi mostri. Notevole come l'alienazione abbia permeato ogni aspetto della vita dei personaggi. C'è però spazio anche per un (piccolo) spiraglio di speranza. Buon cast, ottima la Ragonese.
MEMORABILE: Il finale e i titoli di coda con i protagonisti che ballano, quasi fossero su un Titanic in procinto di affondare.

Magnetti 6/07/10 10:02 - 1103 commenti

I gusti di Magnetti

La direzione di Virzì e la prova della brava Ragonese rendono leggero (e agrodolce) un film su un argomento non leggero. Ma si badi che leggero non significa non graffiante: i controversi call-center sono portati alla attenzione degli spettatori evidenziando bene gli assurdi meccanismi economici e lavorativi alla loro base. Bravi gli attori fra cui segnalo la Ferilli che dà credibilità a una donna arrivista e vuota (e anche socio-psicopatica). Sprecato Germano. Un film che critica alla base e in modo molto severo il nostro paese, tanto che Marta vedrà premiate le sue capacità solo all'estero.

Giacomovie 14/07/10 12:55 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Virzì deframmenta l’attualità sociale ricavandone un quadro romanzesco ma non romanzato della realtà del precariato, con una lettura assolutamente relativa di una situazione difficilmente relativizzabile in modo assoluto. La frammentazione espositiva stavolta diviene necessaria per una migliore analisi della condizione di vita precaria e grazie all’andamento ad alto scorrimento i frammenti assumono una visione unitaria. Isabella Ragonese promette molto bene. ***

Saintgifts 15/07/11 10:03 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

In questo film, ma anche in generale, a Virzì credo si possa solo rimproverare di esprimere le sue idee, magari non originali, o troppo realistiche (ma questo è un pregio), usando ancora una tecnica che prende un po' di qua e un po' di là, quindi non ancora riconoscibile in un suo esclusivo marchio di fabbrica. Certo è un suo marchio di fabbrica anche quello che sta usando e già in via di perfezionamento, ma deve ancora raggiungere una meta (che senza meno raggiungerà). Il film è sceneggiato benissimo e dagli attori si fa dare tutto. Buono.

Giùan 7/02/12 17:27 - 4537 commenti

I gusti di Giùan

Sarà la diretta conoscenza della giungla dei call center, che mi porta ad esser esigente riguardo alla loro controversa rappresentazione, saranno le attese sempre alte nei riguardi dell'unico sincero erede di Scola e Monicelli, fatto sta che il film mi è parso buono ma una grande occasione mancata. Virzì è al solito tanto puntuale nella direzione del cast quanto vitale nel rendere fluida la narrazione, ciò che qui manca però è uno spessore capace di dare rilievo e prospettiva a personaggi e situazioni, per un film a compartimento stagno.
MEMORABILE: Il cipiglio di Sabrina Ferilli; Gli occhi di Isabella Regonese.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il re dei falsariSpazio vuotoLocandina Il leone a sette testeSpazio vuotoLocandina Prima di lunedìSpazio vuotoLocandina Le svedesi continuavano a ballare... la mazurka a letto

Mutaforme 1/02/13 19:46 - 415 commenti

I gusti di Mutaforme

Ispirato da "Il mondo deve sapere" di Michela Murgia, Virzì si discosta dal libro presentando più una commedia che un film di denuncia. Si poteva fare certamente di meglio, ma tutto sommato il film risulta godibile e il messaggio è piuttosto chiaro. **!

Gabrius79 10/07/13 19:58 - 1420 commenti

I gusti di Gabrius79

Intelligente e godibile commedia diretta magistralmente da Paolo Virzì con un bel gruppo di attori italiani (Mastandrea, Ferilli, Ghini, Germano, Ramazzotti e la protagonista Ragonese). Il film mette alla berlina il lavoro del precariato con tutti i suoi difetti e ne emerge un quadro a dir poco preoccupante. Si sorride e si pensa. Brava la Ferilli in versione cattiva e ottime prove per la Ramazzotti e la Ragonese.

Nancy 27/08/13 00:49 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Piacevole commedia dai retrogusti amari in pieno stile Virzì. Come il altri film come Ovosodo e My name is Tanino racconta l'ingresso nella vita di un personaggio giovane, in questo caso una ragazza, interpretata dalla brava anche se un po' imperscrutabile Ragonese. La vera stella del cast però è la Ferilli, che si conferma grande prima donna se diretta bene e con un personaggio che le calza a pennello, questa lady di ferro sul viale del tramonto... Non brilla per originalità, in certi punti si cade nel melenso, ma in qualche modo si contraddistingue.

Homesick 13/03/15 17:53 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Il giogo del precariato dei call center cui oggi debbono sottoporsi molti giovani laureati a pieni voti è esposta da Virzì in una vivace tragicommedia che sa pungere al punto giusto, pur uscendo talvolta dalle righe con ridondanze (la voce off della Morante) ed eccessi macchiettistici (Germano). La qualità migliore del regista è senz'altro quella di saper guidare gli interpreti verso prestazioni di buon livello, soprattutto la Ragonese: volto solare e sorridente, eloquio spedito e nudo disinvolto, aderisce perfettamente al ruolo.
MEMORABILE: Il training delle centraliniste ad inizio giornata; la Ragonese che racconta alla bambina il mito della caverna platonica.

Paulaster 27/07/16 10:22 - 4389 commenti

I gusti di Paulaster

Viaggio nel mondo del precariato a descriverne le peculiarità e a svelarne col mezzo sorriso le vicende al suo interno. Momenti centrati nel parallelismo con la cultura, con la solitudine di una brava Ferilli e della sconclusionata Ramazzotti. Gli aspetti negativi sono la voce fuori campo insopportabile, alcuni ruoli degni di uno spettacolo di cabaret e una conclusione di banale retorica oltre a una efferatezza improbabile. Scorre bene e riesce a far riflettere col piglio della commedia.
MEMORABILE: La Ferilli che ospita a casa; Lucio 2 che si autoincita.

Almicione 30/09/16 01:48 - 764 commenti

I gusti di Almicione

Virzì critico, Virzì grottesco. Il precariato proiettato sullo schermo fa paura, ma fa ancora più paura l'altra faccia della stessa situazione: il mondo del lavoro improntato allo sfruttamento dell'individuo e all'adorazione del dio Successo (impersonificato da Ghini e la Ferilli). Insopportabili la Ragonese e la voce della Morante (perché questa scelta?), ma Virzì è bravo a non cadere in facili banalità approssimative e a colpire i punti deboli (ce ne sono di forti?) di questo sistema malato. A tratti comico, ma con un significato tragico.

Alex75 7/12/16 09:26 - 878 commenti

I gusti di Alex75

Ritratto carico, ma non lontano dal vero, di quello che per molti è il lavoro oggi, tra precariato, disoccupazione intellettuale, alienazione, coscienza di classe in frantumi e rampantismo fondato sul nulla. L’acutezza della visione di Virzì nelle scene aziendali fa perdonare momenti intimisti un po' noiosi e a tratti scialbi. Particolarmente azzeccate le presenze femminili: l’esaltata e disperata Ferilli e le non banali Ramazzotti e Ragonese. Ghini a suo agio nel ruolo del coatto arricchito.
MEMORABILE: I demenziali riti motivazionali; La solitudine della Ferilli; “Piacere, precaria”; Via Franco Lechner.

Josephtura 3/09/18 11:47 - 188 commenti

I gusti di Josephtura

Avrebbe potuto essere un nuovo C'eravamo tanto amati o Una vita difficile: la fotografia di un degrado del nuovo millennio. Invece gli manca qualcosa e rimane un capolavoro mancato. Purtroppo è esemplare nella descrizione di alcuni reali protagonisti di una società italiana degenerata e patologicamente in espansione. Bravi tutti ma manca qualcosa, la storia è in qualche modo ammortizzata perdendo di cattiveria.
MEMORABILE: La Ragonese a Mastandrea: "Per alcune persone un lavoro di merda è l'unico lavoro che possono avere".

Westonberg 29/03/20 23:24 - 31 commenti

I gusti di Westonberg

Un film spietato, liberamente tratto da un testo di Michela Murgia che denuncia l'alienazione vissuta dalle operatrici nei call center. Un film fatto di speranze che si sgretolano, come le maschere che indossano tutti i protagonisti, fatte di egoismo e arrivismo celando così quella parte più vera che ognuno possiede soffocandola. Cast ineccepibile: bravissima Isabella Ragonese nel ruolo della neo-laureata che si butta speranzosa nel mondo del lavoro, Ferilli eccezionale. Virzì dirige in modo appassionato, sensibile e verace. Da vedere.
MEMORABILE: La canzone prima di iniziare a lavorare con la Ferilli che dirige; L'omicidio finale; Gli intermezzi in cui tutti ballano.

Capannelle 25/05/20 00:36 - 4398 commenti

I gusti di Capannelle

Il film è interessante ed energico e riesce a far passare in secondo piano alcuni difetti come la voce narrante della Morante, un Mastandrea sotto utilizzato e alcune sequenze sopra le righe del finale. In compenso ci possiamo godere la grottesca raffigurazione della Multiple, con Ghini e Ferillona efficaci capobanda, una Ragonese convincente e una Ramazzotti tamarra e trasparente al punto giusto. Non si vogliono emulare i lavori di Loach ma il piglio è quello giusto.
MEMORABILE: La Ramazzotti al sindacalista "Ma tu sei quello che distribuisce depliant de politica"; Ghini fa sfoggio di latino "Brutus, filius mius".

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Vita cuore battitoSpazio vuotoLocandina Serenata amaraSpazio vuotoLocandina How to use guys with secret tipsSpazio vuotoLocandina Porca miseria

Zoltan 15/07/20 11:14 - 201 commenti

I gusti di Zoltan

Ritratto del precariato giovanile che non incide a dovere, anzi rimane piuttosto sterile a causa di una sceneggiatura poco grintosa, che finisce per ritrarre in modo eccessivamente grottesco troppi personaggi e rende quasi surreale (ma senza la giusta ironia) una condizione serissima. Virzì più che vittima del "vorrei ma non posso" resta vittima del "vorrei... ma non voglio davvero". Il film non sa essere né satirico né di vera denuncia, finisce per essere incompiuto. E la morale è che chi si interessa dei diritti dei lavori fa solo danni: nulla di più sbagliato. Pessimo il finale.

Dzekobsc16 30/03/22 12:47 - 46 commenti

I gusti di Dzekobsc16

Un'aura tra il magico e il grottesco aleggia intorno al call center della Multiple, dove si canta e si balla per darsi il buongiorno e si impara la haka per forgiare il carattere. Ma sotto il velo di una già allucinante apparenza, un mondo ai confini della realtà si apre davanti agli occhi di Marta, neolaureata che scoprirà l'amara realtà del lavoro precario. Ragonese è brillante nel ruolo della giovane spaesata, ma tutto il cast funziona, con nota di merito per il Lucio 2 di Germano. Buone regia e musiche, location e sceneggiatura all'altezza. Si ride amaro, riflettendo.
MEMORABILE: Il primo impatto con il mondo del call center; Il giro in auto con Massimo Ghini.

Medicinema 6/01/24 19:35 - 122 commenti

I gusti di Medicinema

Tra i microcosmi creati dal talentuoso regista toscano, quello dell'infernale call-center all'amatriciana (tutti, a parte la protagonista, trasudano una debordante romanità) è uno dei più riusciti, per la netta caratterizzazione di ciascun personaggio, ognuno perdente a suo modo. Con la sua rassegnata caparbietà, la Ragonese si distingue, insieme a un Germano sempre superiore alla media; Ghini (soprattutto) e la Ferilli sono al limite del cinepanettonesco, sebbene la seconda usufruisca di un ruolo interessante. Volutamente favolistico, talvolta grottesco, induce a riflettere.
MEMORABILE: L'inaugurazione "a due" della nuova casa; L'inutile discussione della tesi in filosofia.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Gugly • 16/04/08 18:31
    Portaborse - 4710 interventi
    La poiltica interessa meno ai più giovani perchè in soldoni ha perso l'aura di idealismo che possedeva qualche tempo fa...poi è arrivato il 68 con tutti gli annessi ed i connessi ed alla fine c'è stata come massima reazione il ripiegamento sul privato. Quanto a Virzì, è uno dei pochi che fotografa abbastanza realisticamente la realtà nell'ambito della commedia di costume e sulla scia dei vecchi maestri.
  • Discussione Zender • 16/04/08 22:17
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Però tra il 68 e oggi qualcosa di mezzo c'è stato. Io penso che anche la gente della mia età (che il 68 non l'ha certo vissuto) comunque una certa quale attenzione per la politica l'ha avuta. Concordo sul privato e su Virzì.
  • Discussione Gugly • 17/04/08 10:31
    Portaborse - 4710 interventi
    ehm...non mi sono spiegata: l'ho fatta corta per non annoiare comunque mi spiego, in soldoni : dal 68 in poi c'è stata un escalation di attivismo politico nella sinistra che però, almeno in Italia è degenerata anche in violenza... da qui il ripiegamento nel privato che è una delle concause dello scollamento.
  • Discussione Zender • 17/04/08 15:48
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, capito. Sì, nei Settanta è stao così, effettivamente. A sinistra e a destra, poi gli Ottanta e il ripiegamento sul privato e il sostanziale disinteresse per la politica. Se era sbagliato un tempo è sbagliato pure adesso, a parer mio.
  • Homevideo Zender • 10/09/08 09:29
    Capo scrivano - 47727 interventi
    In unscita l'11 settembre 2008 il dvd Medusa.
    Audio: Ita.5.1
    Video: 16:9/2.35:1
    Extra: Interviste + Commento audio + Trailer + Scene tagliate o non montate + Dietro le quinte + Speciale, IL ROMANZO DI PAOLO a cura di Mario Sesti.
    Fonte: Il tempio del video
  • Discussione Gugly • 26/03/09 19:54
    Portaborse - 4710 interventi
    A.A.A. attenzione, sembra OT ma non lo è : ho letto che per ora il film che Virzì si apprestava a girare è momentaneamente sospeso per mancanza di fondi. La crisi inizia a mordere anche il cinema.
  • Curiosità Daniela • 8/08/09 14:07
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    La locandina del film ricalca il celebre dipinto Il Quarto Stato, realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901, che era già stato utilizzato da Bernardo Bertolucci per il suo Novecento.
  • Discussione Magnetti • 6/07/10 10:12
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Il mondo dei call-center ha subito, almeno qui in Piemonte, una grande scossa con una inchiesta che ha rivelato a tutti la vera ragione di questa assurda realtà economica: alla base degli stessi c'erano imprenditori truffaldini che sfruttavano i call center per raggranellare contributi di tutti i tipi (comunitari e statali) che ovviamente alla fin fine non finivano nelle tasche dei lavoratori precari. Il tutto con la collusione dei politici locali. Fatto denunciato dalla stampa ma, a mio avviso, non sufficientemente enfatizzato.
    Ultima modifica: 6/07/10 10:13 da Magnetti
  • Discussione Alex75 • 31/03/17 17:46
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Forse non lo hanno rilevato perché Virzì non ha fatto che riportare uno scollamento ormai esistente ed evidente da tempo, tra la sinistra e il suo elettorato. E tra i giovani e la sinistra, naturalmente. Non so se questo sia dovuto al fatto che ormai la politica interessa meno i giovani e molti giudizi si limitano a votare per chi in video riesce meglio o c'ha meno la faccia da fesso... Di sicuro direi che oggi l'Italia dei giovani pende a destra.

    Va anche detto che la sinistra ha accusato un certo ritardo (colmato solo in parte) nell'adattarsi al mutamento del mondo del lavoro per cercare di rappresentare i lavoratori "atipici".
  • Discussione Alex75 • 31/03/17 17:51
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    ah, aggiungi anche l'eventualità di dover chiamare a testimoniare delle persone che devono confermare le affermazioni del lavoratore: se sono ancora in rapporti con l'azienda, cosa credi che possa succedere? Nel migliore delle ipotesi non vengono, nel peggiore mentono e sconfessano tutto quanto detto dal ricorrente (anche questo succede). Nota tecnica: tutto ciò che ho detto si riferisce ad un processo intentato in sede civile al tribunale del lavoro. A livello penale, ovviamente, è ancora più difficile, devi praticamente dimostrare che ti hanno messo le mani addosso, altrimenti nisba. Mi rendo conto che il quadro appare desolante, ma la giustizia in Italia funziona spesso così ( almeno per quanto ho potuto vedere io ).

    Questo càpita non solo per il mobbing, ma anche per l'uso disinvolto di contratti di lavoro parasubordinato che mascherano rapporti di lavoro a tutti gli effetti subordinato (risulta difficile dimostrare che il collaboratore "teoricamente" autonomo e libero di andare e venire quando meglio crede, è in realtà vincolato agli orari dei colleghi dipendenti).
    Ultima modifica: 31/03/17 17:51 da Alex75