Il proprietario di un officina e il suo giovane aiutante allestiscono una macchina che verrà adoperata nelle corse clandestine che si svolgono a Roma. Prima opera di Daniele Vicari, è un discreto film di genere, realizzato con le atmosfere del noir, filtrate attraverso la sensibilità italiana. Il film si avvale dall'ottima interpretazione di Valerio Mastandrea che realizza il bel ritratto di un perdente in cerca di riscatto. Buona sceneggiatura e regia efficace.
Corse clandestine, alta velocità Ergo belle pupe da spupazzare: eccovi il film! Tutt'altro che piacevole questo film che sì tratta di una triste realtà capitolina e non, ma lo fa con tutti i clichè del caso, con una sceneggiatura stiracchiata e infelice e con un Mastrandrea che recita alla meno peggio. Salvo ben poco: forse certe locations credibili, forse alcune ricostruzioni plausibili, ma con questi elementi non si fa un film!
Giovane meccanico coinvolto nelle corse clandestine d’auto a Roma. A parte il buon debutto attorale di Mastandrea, l’opera prima di Vicari convince a metà. Sicuramente mostra un regista che sa quello che vuole, sia tematicamente che tecnicamente. Ma d’altra parte si risolve in una storia piuttosto ‘solita’ che alla fine non lascia nulla. E poi il film è talmente ‘romanesco’ nell’anima da sembrare uno stornello trasteverino, roba che interessa solo i romani o i turisti. Si può vedere o perdere, è piuttosto indifferente.
Uno dei migliori film italiani degli ultimi anni. In mezzo a vivaci dialoghi romaneschi si riscontrano tracce del western classico come l’amicizia virile perturbata dall’arrivo di una donna e l’automobile al posto della pistola. Il trio protagonista – cui si affiancano un paio di contributi del veterano del cinema di genere Enio Girolami – stupisce per spontaneità e impegno: il concreto Mastandrea, il più giovane e irruente Moroni, la falsa e puttana Barela (bellissima). Le musiche dell’ex Cccp/Csi Zamboni sostengono un montaggio competente.
Il film non mi è piaciuto; sarà perché tutto gira intorno alle corse clandestine, l'alta velocità e le solite e sempre annesse "ragazze immagine". La pellicola non dice niente, è destinata solo agli interessati dei motori e di quanto vi ruota attorno.
Un fenomeno comune nelle realtà cittadine viene narrato con enfasi da Vicari. La realtà romana pullula di questi deviati ambienti ed il regista l'analizza con gusto e realtà. Mastandrea si pone bene ed interpreta la parte dell'arrivista pronto a vincere, scavalcando financo le forti amicizie creatisi.
MEMORABILE: Bella la Ford Sierra Cosworth di colore rosso, tendenzialmente coatta.
A essere sinceri questo film proprio non mi ha convinto. Di fatto c'è poco o nulla di originale e gli interpreti sembrano inanimati e quasi intorpiditi, in balia degli eventi. La sensazione è quella di un film stanco, in cui si attende sempre qualche bella trovata che invece non arriva mai. Le situazioni sono ripetitive e monotone. Solo per appassionati di motori.
Ottimo film sulle corse clandestine e veramente ben riuscito, con un cast in cui primeggia nel suo ruolo Mastandrea, bravo nel riuscire ad impersonare un introverso meccanico di borgata romana che con astuzia e capacità mette su un auto per gareggiare. Tra soldi e macchine potenti si intrecciano le storia di una vita di periferia difficile. Molto buona la regia di Vicari, non nuovo a film del genere, con tanta azione, dialoghi veloci e di impatto.
Notevole prova di Vicari che ci porta nel realistico sottobosco romano delle corse d'auto clandestine. Un ambiente consono a Mastandrea che domina il film; buone prove anche dei comprimari, che si impadroniscono della sceneggiatura, cruda quanto basta. Di alto livello anche alcuni secchi tagli di montaggio e la scena finale. Il film è una sorta di must per gli appassionati d'auto sportive, che fanno la parte del leone, mentre la storia d'amore non convince fino in fondo. Bella OST di Zamboni.
MEMORABILE: Enio Girolami che entra nel film dicendo ironicamente "Lavoratori! " rifà un po' il verso a Sordi; La scena finale.
Ambientato nel mondo delle corse clandestine romane, il film punta sul rapporto tra due meccanici accomunati dalla stessa passione ma divisi sia dall’età che da una diversa concezione dell’esistenza. Il personaggio di Mastandrea è come un drogato, scorretto e bugiardo, un perdente per il quale, però, è difficile non provare simpatia: la sua nemesi è un fighetto figlio di papà, spocchioso e antipatico. Le scene action, ben girate e coinvolgenti, riescono a non debordare rimanendo come ricco contorno alle vicende umane.
Corse clandestine sì, ma l'obiettivo principale di Vicari non era ricreare un Fast & furious di serie B infarcito di "bella Stè" e "famme capì", bensì fare un confronto classico tra alcuni caratteri ben delineati; gestendo discretamente gli attori, sfruttando alcune semplici location, creando empatia verso i protagonisti ma anche rinunciando a cercare il salto di qualità dell'intero lavoro. Il suo perché insomma il film ce l'ha e si conclude con una scena notevole.
Donne e motori circoscritto a un rione romano. L’efficacia del film è nel dare l’impronta della strada intesa come vita: gare notturne e scommesse, protagonisti di borgata che campano sperando di fare il botto economico e ragazze coatte con dei sogni di arrivare almeno fuori provincia. L’ambiente regge anche se la cattiveria è sporadica e il finale può starci ma sembra all’acqua di rose. Morroni è più credibile di Mastandrea.
MEMORABILE: Miss Universo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Tarabas ebbe a dire: A me in realtà era piaciuto molto, così come il film nel complesso. L'avevo trovato molto originale e ben fatto, pur con qualche limite nel cast.
Infatti il film mi è sempre molto piaciuto ma non altrettanto il finale.
Pensa che, invece, io trovo il finale una delle cose migliori del film.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
L'auto smontata fino alle viti, un'idea notevolissima in un film apparentemente poco ambizioso, è visivamente e anche simbolicamente una trovata che ho apprezzato tantissimo.
Tarabas ebbe a dire: Pensa che, invece, io trovo il finale una delle cose migliori del film.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
Si ma l'intuizione era buona ma Morroni che se ne va sul motorino senza alcun dialogo finale mi garba molto meno.
L'auto smontata fino alle viti, un'idea notevolissima in un film apparentemente poco ambizioso, è visivamente e anche simbolicamente una trovata che ho apprezzato tantissimo.
Tarabas ebbe a dire: Pensa che, invece, io trovo il finale una delle cose migliori del film.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER
L'auto smontata fino alle viti, un'idea notevolissima in un film apparentemente poco ambizioso, è visivamente e anche simbolicamente una trovata che ho apprezzato tantissimo.
Vero una bella immagine che risalta dal resto del girato. E dove non si ode romanesco.
Davvero un gran bel film, lo rivedo sempre con piacere, non è facile fare un film sulle corse d’auto clandestine con annessa storia che gira sui sentimenti che voti tra il drammatico è un briciolo di commedia.
film che adoro visto tantissime volte in alcune sequenze aleggia quell’aria dei ragazzi di strada alla Pasolini attori stupendi in pochi sanno che purtroppo questo e’ l’ultimo film del grandissimo fratello di Castellari