Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il ruolo del professore da sempre si adatta ai volti più ironici del nostro cinema, da Villaggio (IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO) a Pozzetto (PAOLO BARCA o E’ ARRIVATO MIO FRATELLO), da Benigni (CHIEDO ASILO) a Verdone (ACQUA E SAPONE), e certo non poteva mancare all'appello Lando Buzzanca, che tra gli attori comici è uno dei più predisposti a interpretare...Leggi tutto ruoli teoricamente “impegnativi”. Non potevano tuttavia mancare gli inserti sentimental-pecorecci (la sceneggiatura è opera di Vianello) che puntualmente fanno scadere il film e sembrano aggiunti giusto per non tradire gli spettatori del bravo attore siciliano. In realtà il film, più che rifarsi a un modello di scuola italiana, prende spunto da lavori come FRAGOLE E SANGUE, basati in buona parte sulla contestazione giovanile di marca hippie. Così Andrea Palomaro (Buzzanca) arriva da un paesino del centro Sicilia per insegnare a Roma ma si scontra con l'anarchia comunistoide della 3^ C, che cercherà in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruote. La figura della collega Benetti (Rossana Podestà) è forzata, il personaggio del parente che gli presta la casa (Gianrico Tedeschi) anche. In definitiva un film che parte con le migliori intenzioni (pure di maldestra critica sociale) ma che si perde in situazioni già viste, deludendo le attese. Buzzanca è bravo, sa spostare bene gli accenti della sua recitazione, ma non basta. Steno non riesce ad approfondire i temi che sviluppa e l'insieme ne risente, tanto che nemmeno le scene in classe divertono come dovrebbero. Primo tempo nettamente superiore al secondo.

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B. Legnani 10/02/07 15:57 - 5532 commenti

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Rivisto dopo quasi 40 anni, ha perso un po’ di forza. La coppia Buzzanca-Podestà funziona sempre, ma è il ritratto studentesco, già zoppo all’epoca, che ora pare pure ridicolo. Buzzanca azzecca due o tre espressioni, la sceneggiatura ha qualche colpo d’ala e Steno dirige con consueta professionalità, portando alla fine un film così così (distanza abissale da L'arbitro e da Homo eroticus). Uno dei giornalisti è il giovane Augusto Zucchi.

Il Gobbo 14/04/07 12:14 - 3015 commenti

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I film italiani di ambientazione scolastica hanno sempre avuto diversi problemi, a cominciare dai casting poco credibili; qui le idee ci sarebbero anche, e Buzzanca si conferma un grande (e incompreso) attore, ma il contesto funziona così così. Però bel ritmo, qualche guizzo, e la Podestà meravigliosa come sempre... Atroce la canzoncina della colonna sonora.

Undying 16/01/08 22:19 - 3807 commenti

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Il manifesto originale può apparire come copertina ante-litteram dei celebri fumetti - circolati in seguito - basati sulla parodia (non autorizzata) del "latin lover" italiano per eccellenza. Cercate la brochure (rigorosamente disegnata) con la Podestà mezza nuda e Buzzanca, con cappello da pirata, che si arrampica dall'esterno della finestra. Resta una commedia divertente, ben diretta dal grande Steno, ottimamente scritta (co-sceneggiata da Raimondo Vianello) che annovare nel cast una delle più sensuali attrici (la Podestà) del nostro cinema...

Markus 23/05/08 11:34 - 3687 commenti

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Delizioso Buzzanca-movie, in cui si tratta l'allora scottante fenomeno della contestazione comunista giovanile nei confronti dei potenti e di chi comanda in genere. Ovviamente si aggiunge un aspetto sexy, grazie alla presenza della bella Rossana Podestà. La pellicola ha delle venature pochadistiche (nei momenti casalinghi di Buzzanca) davvero divertenti. Un buon film, avvalorato da un ritmo sostenuto per tutta la sua durata.

Lovejoy 3/04/09 13:38 - 1823 commenti

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È uno dei titoli storici della carriera di Buzzanca, anche se forse non il migliore in assoluto. Ha un buon ritmo, una buona regia del veterano Steno e un cast in palla. Buzzanca più controllato del solito fornisce un ottima prova. Ottimi anche gli altri.

Homesick 5/04/09 19:07 - 5737 commenti

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La verve di Buzzanca e lo splendore della Podestà - che esibisce un fisico da pin-up valorizzato da maglioni attillati e strettissime cinture - trainano una poco convincente commedia giocata su abusati stereotipi: il professore all'antica trapiantato nella modernità, gli studenti contestatori e bolscevichi (tra cui la ragazza bella e maliarda lanciata all'attacco), l'onorevole dedito a incontri sessuali in garçonnière. Traballante.
MEMORABILE: Buzzanca che insegna ai carcerati.

Ianrufus 26/07/09 10:26 - 139 commenti

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Uno dei migliori Buzzanca, brillante e spaesato non solo come professore a Roma ma anche come attore in una satira sulla contestazione; la sua "guerra" con gli studenti ed il suo essere "cane sciolto" rendono il film quasi romantico. Venditti, ancora giovane e cantautore, canta la colonna sonora mentre si spreca, tanto per cambiare, un attore come Tedeschi, addirittura doppiandolo! La Podestà è una bellezza così autentica che oggi sarebbe improponibile come sex symbol! Da vedere, giusto per capire il fenomeno Buzzanca, campione d'incassi.
MEMORABILE: Le gesta del professore intorno all'edificio scolastico. La trappola della foto.

Galbo 19/12/13 09:18 - 12392 commenti

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Commedia di Steno che ha per protagonista un insegnante siciliano in trasferta nel "continente". Buzzanca si conferma adatto al ruolo, affiancato ad una sensuale e brava Rossana Podestà, ma la sceneggiatura si perde a volte dietro scenette inutili poco funzionali al film e che finiscono per diluirne l'interesse. Encomiabile comunque che si affronti in qualche modo il tema della scuola sempre piuttosto negletto per la cinematografia nostrana

Saintgifts 28/12/13 17:33 - 4098 commenti

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L'uccello migratore dal tempio di Marcello di Montecelio in Sicilia vola a Roma a due passi dal Colosseo. Dalle lezioni tranquille all'aria aperta passa a quelle burrascose del liceo Flaminio, dove è in atto una protesta studentesca con personaggi che più tristi non si poteva. Penso sia il lato debole del film, la classe terza C. Buzzanca fa del suo meglio e anche il personaggio della professoressa double-face (Rossana Podestà) è indovinato. La sceneggiatura è debolissima proprio dove doveva avere il suo punto di forza: negli studenti.

Maxx g 23/09/17 00:05 - 635 commenti

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Il film affronta il tema della scuola andando diritto al punto ed è una vera rarità, per l'epoca. Per molti aspetti Buzzanca rinuncia alla maggior parte della sua essenza per ricoprire il ruolo del docente trapiantato a Roma. Si ride, anche se non come ci si potrebbe aspettare. Si cerca un certo spessore, anche se ovviamente non si può pretendere. Guardabile, anche se ci sono pellicole più divertenti.
MEMORABILE: La scena della spiaggia e il tentativo di "amore biblico".

Steno (Stefano Vanzina) HA DIRETTO ANCHE...

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Rufus68 3/10/19 21:28 - 3842 commenti

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Farsesco nella ricognizione della contestazione studentesca (anche se, forse, è più aderente alla realtà di quanto non sembri oggi, in pieno riflusso), rimane un prodotto irrisolto che può vantare, per fortuna, alcuni momenti blandamente divertenti (gli equivoci con lo zio fedifrago). Buzzanca si conferma attore di vaglia: la sua maschera sudista vanta autoironia ed esilaranti accensioni grottesche (notevole il protagonista quale pitecantropo) nonché bei tempi comici. Peccato che il contorno (Podestà compresa) sia poco più che un riempitivo.

Gmriccard 6/04/20 09:02 - 121 commenti

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Ulteriore capitolo del viaggio nell’universo maschile intrapreso da Buzzanca, sempre a fianco di una Podestà (qui anche più bella del solito) con la quale forma una delle più belle coppie della commedia erotica. Lui professore di storia complessato per colpa dell’astinenza, lei professoressa di scienze dal delizioso accento pugliese illibata. Nonostante l’ottima regia il film sconta l’oggi inconcepibile e desueto contesto studentesco sessantottino, oltre allo studio del personaggio principale, limitante per le caratteristiche attoriali di Lando.
MEMORABILE: Buzzanca gonfio d’orgoglio domanda retoricamente a cosa è dovuta la sua promozione; Il bidello: "Perché tuo zio è onorevole!".

Gugly 14/02/23 00:11 - 1187 commenti

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Pellicola semplicistica sul versante contestazione studentesca (i ragazzi non si distinguono), efficace come solita commedia di costume (e senza) con al centro Buzzanca alle prese con l'universo femminile e la conseguente commedia degli equivoci con porte che si aprono e chiudono in un appartamento "di piacere" decisamente settantiano (simpatico lo zio di Tedeschi anche se doppiato). Peccato per la sceneggiatura, che non sa come concludere e quindi resta poco credibile la conversione alla lotta del prof e la chiusura fumettistica col pirata che finisce male. Carina la Podestà.
MEMORABILE: L'appuntamento trappola in spiaggia, una sorta di antesignano delle polemiche dei giorni nostri sulla questione "me too" e compagnia.
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  • Discussione Galbo • 5/07/12 06:48
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Nella segnalazione in tv di questo film mi è attribuito un commento che non ho fatto
  • Discussione Zender • 5/07/12 08:07
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Grazie Galbo, cancellata.
  • Musiche Sciupparod • 20/07/23 17:41
    Disoccupato - 2 interventi
    All'interno del film , durante l'occupazione della scuola dopo gli scontri , si sente in sottofondo una canzone "hai voluto la guerra e tu l'avrai ... chissà se cambierai, si chissà se cambierai"... Cantata da un giovanissimo Antonello Venditti. Questa canzone non risulta nei titoli di coda, e non si trova online o su qualche CD dell'epoca con raccolte le musiche del film che sono a cura del maestro Trovajoli. Un grande in bocca al lupo a chi riuscirà a scoprire e scovare questa canzone. Io non ci sono riuscito da oltre 10 anni che la cerco...
  • Musiche Zender • 20/07/23 18:56
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Dunque, la canzone in verità dice (per quel che si può sentire nel film):
    Amico mio che credi a un mondo inutile per costruirci quello che tu vuoi... la tua montagna è vuota e crollerà... Hai voluto la lotta e tu l'avrai domani pagherai... Sì amico... pagherai... La nostra strada è dritta e non si piegherà... la nostra forza è giusta e crescerai... 

    Il titolo dovrebbe essere "Come un respiro", da quel che si legge online, ma è semplicemente la versione cantata in italiano di un brano che ricorre più volte nel film, direi, scritto da Trovajoli, Venditti e M.B. Fraser, noto come "The Sun Is Shining On My Head", che esiste eccome nella colonna sonora (in quattro diverse versioni) ma cantata in inglese (non so da chi, a questo punto). Stando a quanto dice Enrico Vanzina in un'intervista del '99 Trovajoli si presentò con questo giovane ragazzo, che era appunto Venditti, e gliela fece cantare. In poche parole la versione in italiano si sente solo nel film, ma il pezzo è forse il più importante e noto della colonna sonora ed è conosciuto nella sua versione inglese.

    Non ho idea se quello che si vede cantare il brano nel film ripreso dall'alto, con la chitarra, sia Venditti, che aveva al tempo 22 o 23 anni. Dai capelli non si direbbe..

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/vends.jpg[/img]
    Ultima modifica: 20/07/23 19:08 da Zender
  • Musiche Sciupparod • 5/08/23 11:57
    Disoccupato - 2 interventi
    Grazie Zender , per la risposta completa ed esaustiva. Ho già la versione inglese di  "the sun Is Shining on my head " ma cercavo una versione italiana cantata da Venditti , che mi sembra una bella canzone , una bella versione con delle belle parole e mi sembrava strano che nel corso degli anni non sia mai stata incisa , o rielaborata o ricantata da qualche parte. Premetto che ho provato anche a contattare Venditti su facebook senza esito. È un vero peccato secondo me che non esista alcuna versione pulita e cantata di questa canzone. La versione "come un respiro" purtroppo è introvabile...