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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Di fronte a un film che affonda così profondamente i denti in ogni luogo comune possibile partendo da quelli sui gay era prevedibile che la critica si scatenasse evidenziando la superficialità della proposta. Sulla quale purtroppo si può solo convenire, naturalmente; aggiungendo però che non è il difetto più grave. Non è certo il primo caso di commedia politicamente scorretta in tema e anche guardando in casa nostra se ne potrebbero citare centinaia di più grevi. Qui si ironizza e si gioca sulle difficoltà, per il bravo studente in architettura marocchino Yassine (Boudali), di vedersi rinnovato il permesso di soggiorno in Francia dopo esser...Leggi tutto disgraziatamente arrivato in ritardo a un importante esame. I sistemi per ottenerlo sembrano ahilui pochissimi, e dopo averne vagliati o scartati alcuni assieme all'inseparabile amico Fred (Lacheau), compreso il salvataggio di un falso suicida dal ponte conclusosi fantozzianamente con tuffo e schianto sul barcone che passava sotto, Yassine si convince che l'unica speranza è fingere di sposare Fred (il quale accetta, pur di evitare le pressanti richieste di matrimonio della fidanzata). Bisogna però eludere i controlli del poliziotto (Duquesne) preposto alla verifica dell'unione (convinto che si tratti di una truffa per ottenere il visto) e nel contempo evitare che la madre di Yassine, giunta a sorpresa dal Marocco, capisca che la fidanzata del figlio non è la maestrina (Gabris) che questi le presenta come tale, visto che la giovane è invece la fidanzata di Fred! Il soggetto le armi per divertire le aveva, visto che la trama è intrecciata al punto giusto da creare un gran numero di potenziali gaffe ed equivoci. A funzionare male è la sceneggiatura, che organizza goffamente il tutto faticando terribilmente a trovare i necessari spunti comici persino quando basterebbe limitarsi a sfruttare le aperture più elementari. Colpa di una scarsa organicità che si concretizza in un film arruffone, che perde pezzi per strada tirando via le scene senza un minimo di cura, fallendo proprio laddove la commedia francese di oggi dimostra spesso ottima solidità. Nemmeno la regia (di Tarek Boudali, il protagonista, a cui si deve anche parte del copione) è particolarmente incisiva, ma si capisce che a mancare è proprio quella ricercatezza umoristica che avrebbe potuto volgere a proprio vantaggio il dichiarato attacco ai tanti stereotipi presenti. Tutto si risolve sbrigativamente e confusamente, talvolta senza un perché, e nulla possono interpretazioni comunque non certo magistrali: se il protagonista non brilla particolarmente, non lo fa nemmeno  l'Owen Wilson d'Oltralpe Philippe Lacheau, condannato al ruolo del gay con ripensamenti. Tristi le intrusioni dei familiari marocchini (madre in primis), nella norma quella della bella Andy (incredibile la trasformazione da "ippopotamo" a bomba sexy). Purtroppo quest'accozzaglia di scenette mal assemblate di rado trova il modo di divertire (nonostante i chiari tentativi in tal senso) lasciando la sensazione di una commedia grossolana, caotica e nemmeno scatenata come avrebbe potuto facilmente essere. Non si contano i buchi logici, i personaggi sgraziati (lo strozzino e il non vedente, entrambi con cane al seguito, il poliziotto ridotto a travestirsi rozzamente), le gag discrete sciupate dalla povertà della messa in scena e dall'imbarazzo nella gestione dei tempi comici e del ritmo. Si dimentica in fretta.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/06/18 DAL DAVINOTTI
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Markus 23/06/18 16:49 - 3680 commenti

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Per ottenere il permesso legale di restare in Francia un marocchino sposa un amico francese. Sono però entrambi etero... Commedia demenziale diretta e interpretata da Tarek Boudali, che accanto a Philippe Lacheau (Babysitting, Alibi.com) forma una collaudata coppia comica d'Oltralpe. Regia fiacca e incapace di rendere divertente un film costruito di fatto sul niente, dove l'improbabilità delle situazioni è quasi fastidiosa. La voglia un po' becera ma legittima della risata greve nei confronti degli stereotipi sui gay sarà di fatto disillusa.

Rambo90 4/01/20 01:35 - 7659 commenti

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Commediaccia francese di scarsa inventiva che da un debole spunto d'attualità si butta in una specie di rifacimento di Io vi dichiaro marito e... marito. Tutte le gag possibili sugli omosessuali vengono snocciolate e il film si risolve in una serie di sketch senza filo logico. La coppia protagonista è poco divertente e la fotografia giallognola rende alcune scene quasi inguardabili. I primi dieci minuti sono i migliori.

Galbo 16/07/20 15:40 - 12372 commenti

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Tra le tante commedie degne di menzione che il cinema francese ha proposto negli ultimi anni di certo non si annovera questa scialba pellicola diretta e interpretata da Tarek Boudali. Non solo una raccolta dei peggiori stereotipi sugli omosessuali e sui matrimoni gay (con il termine checca ripetuto all’inverosimile) ma anche un film privo di regia degna di nota e che avrebbe avuto necessità di interpreti più simpatici per tentare di “agganciare” lo spettatore.

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