The silent man - Film (2017)

The silent man
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mark Felt: The Man Who Brought Down the White House
Anno: 2017
Genere: biografico (colore)
Note: La storia di Mark Felt, detto "Gola profonda".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lo scandalo Watergate (dal nome dell'hotel dove cinque uomini si introdussero di notte nel quartier generale del comitato nazionale democratico per scattare fotografie e piazzare miscrospie) è ben noto allo spettatore medio americano: travolse l'allora presidente Nixon costringendolo alle dimissioni (nonostante la fresca rielezione) e creò un precedente fondamentale nella storia dei rapporti tra istituzioni governative, CIA e federali. Per la maggior parte degli italiani tuttavia il caso è forse solo un nome che torna a più riprese al cinema o nelle ricerche di chi si occupa di vicende d'oltreoceano. Per questo motivo film così, che non si occupano di ricostruire i passaggi chiave della vicenda...Leggi tutto dando per scontato che si conoscano almeno per sommi capi, rischiano di spiazzare e di risultare a più riprese di non facile comprensione. Mark Felt (Neeson) era allora, nel 1972, il vicedirettore dell'FBI pronto a succedere a J. Edgar Hoover, il leggendario capo del Bureau appena deceduto. Proprio la Casa Bianca impose invece Pat Gray (Csokas) con l'intento di far chiudere quanto prima l'indagine sulle intercettazioni illegali al Watergate. Felt, strenuo difensore del sacrosanto diritto dell'FBI di non dipendere da nessuno, non accetta che il caso venga chiuso così facilmente e decide di avviare una sorta di inchiesta parallela e sotterranea, per ampliare l'eco della quale non si fa scrupoli a fornire informazioni riservatissime al Washington Post. Il quotidiano pubblicherà così rivelazioni e scoop a raffica attribuendoli a una misteriosa "gola profonda" che l'FBI cercherà in ogni modo di stanare. Il film racconta della difficile condizione in cui Felt si trova aggiungendoci la storia della figlia di cui l'uomo non ha più notizie da tempo (giusto per dare al personaggio una sua dimensione familiare, accresciuta dalla presenza della moglie interpretata da Diane Lane), costretto a indagare nascondendosi parzialmente dietro l'ombra di ricerche in apparenza molto blande. Una rilettura interessante e poco nota del caso ricavata da un paio di romanzi scritti su Felt, personaggio cui indubbiamente Neeson regala grande spessore grazie a una performance sentita e convincente; l'uomo silenzioso del titolo è lui: mai una parola in più del necessario, comunica prima di tutto con lo sguardo lasciando che a parlare (e molto) siano quelli intorno a lui. La regia di Peter Landesman costruisce attorno al protagonista un mondo che a quest'ultimo somigli lavorando molto sull'atmosfera, sugli interni spesso cupi aiutato da una fotografia di gran qualità (la presenza di Ridley Scott in produzione lascia il segno) e soprattutto da una colonna sonora opprimente e ovattata che si sposa perfettamente alle immagini gravandole di tensione. Dietro l'apparenza scintillante non si può però non notare come in assenza totale di azione non basti uno script di buona qualità (Landesman è prima sceneggiatore che regista) per infondere la necessaria forza a un film troppo compassato, che accantona di fatto le spiegazioni del caso per privilegiare i rapporti segreti di Felt con la stampa e la battaglia sotterranea con il suo diretto superiore, dando più volte l'impressione di non chiarire bene la direzione in cui ci si voglia muovere. Fumoso insomma, e scarsamente coinvolgente, con divagazioni familiari posticce che si chiudono in un epilogo del tutto superfluo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/18 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/04/18
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Digital 14/04/18 13:42 - 1257 commenti

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Centrato sulla cosiddetta “gola profonda”, ovvero il vice direttore dell’FBI Mark Felt, informatore segreto che ha portato allo scandalo Watergate. Ritmi pachidermici, in questo biopic facilmente dimenticabile. Landesman ha buona padronanza della macchina da presa, con una notevole cura formale (inappuntabile la fotografia) e una colonna sonora adeguata. Ciò che proprio non funziona sono la profusione di dialoghi fiume, talvolta logorroici, che a lungo andare sfiancano anche il più volenteroso dei cinefili. Bel cast, ma che barba, che noia...

Markus 24/04/18 09:23 - 3680 commenti

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Washington, 1972. Vita del vicedirettore dell'FBI Mark Felt e retroscena del celeberrimo "scandalo Watergate", che travolse l'allora presidente degli Stati Uniti Nixon. L'opera di Landesman dà per scontato (e a conti fatti fa male) che la vicenda sia chiara a tutti con il risultato che certi passaggi più che di frequente siano coperti da un velo di chiaroscuro. Non un film che spiega, ma una vicenda innanzitutto "umana" che ahimè sfocia in momenti di vero tedio che tolgono spazio alla necessaria tensione. Valido come sempre Liam Neeson.

Rambo90 15/06/18 15:58 - 7660 commenti

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Biopic quasi cronachistico, che evita di drammatizzare troppo i fatti rischiando a volte un mancato coinvolgimento dello spettatore a favore di uno stile molto asciutto. Comunque il film si fa via via più interessante, arrivando nella seconda parte a sopperire alla prima molto lenta anche grazie alla bella prova di un Neeson evidentemente calato nella parte. Il ritmo è velocizzato da un montaggio abbastanza serrato, che serve ad alleviare alcuni dialoghi eccessivamente lunghi. Non male.

Piero68 19/11/18 08:28 - 2955 commenti

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Praticamente l'altra faccia della medaglia di Tutti gli uomini del presidente. Quasi una sorta di spin-off. E come il suo predecessore e come molti film di questo genere è di una lentezza esasperante e con un numero di personaggi elevato. La confezione è buona, anche se non sempre l'ambientazione convince. Cast discreto con un Neeson abbondantemente sul viale del tramonto. Interessante!

Galbo 16/08/18 06:42 - 12372 commenti

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Idealmente collegato al lavoro di Pakula che si occupò dell'inchiesta giornalistica sul caso Watergate, il film di Landesman si concentra sulla figura dell'informatore che permise di "scoperchiare" il caso, soprannominato "gola profonda". L'interpretazione di Liam Neeson è assai credibile (come quella di tutto il cast formato da ottimi attori, anche nelle parti minori), ed è buono il lavoro sulla caratterizzazione dei personaggi e quella ambientale. Nel complesso un film che informa ed intrattiene, senza concessioni alla spettacolarità.

Capannelle 17/09/18 19:39 - 4394 commenti

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La notoria vicenda dello scandalo Watergate vista attraverso la lente di colui che passò le informazioni cruciali ai giornalisti. Un'occasione sprecata, vista l'impostazione troppo compassata data da Landesman e lo spreco di tanti bravi caratteristi in ruoli secondari che poco incidono e poco dicono. Professionale nella fattura, ma risulta difficile ricordare qualcosa di speciale e si fatica ad arrivare alla fine.

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