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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Due mondi opposti a confronto, incarnati da due personaggi che ne esasperano le caratteristiche: da una parte Ernesto (Giallini), professore d'italiano che ama sedere sul divano di casa a leggere Baudelaire e detesta ogni forma di comunicazione virtuale, dall'altra Filippo (Gassmann), professore di matematica che insegna spiegando come usare lo smartphone in classe perché se dovesse spiegare lui alla lavagna addio. S'incontrano casualmente nello stesso liceo ricordando di quando entrambi erano innamorati della stessa donna (Crescentini): si odiavano allora, continuano a farlo oggi, al punto che un loro feroce scontro in aula filmato da uno studente diventa virale su internet; la figlia...Leggi tutto di Ernesto (in realtà figlia naturale di Filippo) decide così di cogliere la palla al balzo e di girare un documentario che evidenzi le difficoltà di adattamento di ognuno dei due al mondo dell'altro: per un certo periodo di tempo Ernesto dovrà avvicinarsi ad internet e Filippo allontanarsene. Al di là della pretestuosa idea del documentario, che si sposa ad altre cento presenti nel film in cui si fa evidente l'artificiosità della sceneggiatura, il gioco delle parti poteva essere divertente; e a tratti mostra anche una sua indubbia efficacia (molto più per quanto riguarda l'approccio di Giallini al web che non per quello di Gassmann alla vita "liberata" dal web); purtroppo è il modo in cui la storia viene portata in scena a non convincere fin dall'inizio, quando i protagonisti ci parlano attraverso il video, si infilano nei flashback generando un maldestro guazzabuglio metacinematografico di concerto con una regia che vuol essere per forza creativa laddove non se ne sentirebbe affatto il bisogno. Fortunatamente col passare dei minuti certi fastidiosi espedienti vengono abbandonati e si torna a una narrazione più classica; purtroppo le carenze della sceneggiatura non vengon però risolte, con figure femminili insopportabili (madre e figlia, entrambe prigioniere di ruoli terribili), una valanga di scene slegate, mal assemblate e una patina di inverosimiglianza che avvolge tutto, come se si fosse affrontato ogni tema con disarmante superficialità. Fa eccezione qualche riflessione di Ernesto sul valore culturale dei vecchi insegnamenti, ma il merito pare più da assegnare alla profondità data da Giallini al suo personaggio, cui sono da ascrivere anche le rare fasi divertenti. Gassmann, penalizzato dall'inconsistenza del suo personaggio, non emerge quasi mai perlopiù salendo fastidiosamente sopra le righe per affondare definitivamente - assieme al partner - in un un'ultima parte davvero terribile. E dire che superata una prima mezz'ora insulsa come poche il film si era fatto spumeggiante, pur se più orientato al dramma che alla commedia (soprattutto per via della figlia delusa e incinta). Verso la metà gli scambi e le situazioni trovano sbocchi discreti, ma il tutto continua a fare acqua da ogni parte. Insolito, per un regista che fin qui aveva dimostrato uno stile nient'affatto disprezzabile e che anche qui – nonostante tutto – riesce a far sembrare accettabile col mestiere quel che in realtà non lo è. Sarà l'incontro con le tematiche legate al web, che ti costringe a fare i conti con gag ormai logore (addirittura la sexy prof...).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/17 DAL BENEMERITO MARKUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/02/17
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Markus 24/02/17 12:56 - 3682 commenti

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Figure a confronto con la più classica delle formule dell'incontro/scontro, qui svecchiata da un contesto di avvicinamento all'ostile web per Giallini e, in contrapposizione, forzato allontanamento per Gassman. Il regista riunisce la felice coppia di Se Dio vuole senza però riuscire a replicare con la stessa forza. Il divertissement di fondo appare talvolta pretestuoso e la parte un po' infelice per Gassman (in genere brillante) non aiuta. Molte figure di contorno, ma mai ben tratteggiate. Resta l'innato talento degli attori a colmare le lacune.

Rambo90 9/03/17 01:10 - 7679 commenti

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Commedia leggera, dallo spunto simpatico e che va avanti senza sorprese ma divertendo grazie a un uso sapiente dei tempi comici e alla regia veloce di Bruno, che non indugia in momenti stucchevoli (che pure ci sono) preferendo una buona dose di spassoso cinismo. La coppia Gassman/Giallini funziona a meraviglia ed è grazie alla loro intesa e bravura se anche qualche momento morto scivola quasi inosservato. Bene anche i caratteristi. Molto godibile.

Ryo 13/03/17 23:59 - 2169 commenti

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Anche se il soggetto sembra avvicinare ruffianamente un argomento accattivante e facile da parodiare come i social e il largo uso della tecnologia, il film brilla soprattutto per una regia ricercata, con tocchi originali, basati un po' su un documentario che ha anche della metacinematografia. Azzeccata la scenggiatura, bravissimi Giallini e Gassman, che sono una garanzia e insieme formano una buona coppia. Leggermente moralistico e melodrammatico il finale.
MEMORABILE: Il coinquilino spiega la matematica; L'equazione del coinquilino sulla storia dell'amicizia.

Callimaco 16/03/17 00:32 - 5 commenti

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Una delle peggiori commedie all'italiana viste al cinema. Una commistione di banalità, una visione della rete e dei videogiochi degna degli anni ‘90. Lungo, sfocia spesso e volentieri nelle citazioni al limite del ridicolo. È difficile insomma considerare il film nel suo complesso con quegli interni sempre uguali delle case dei film italiani, con una quantità inaccettabile di attori che recitano sotto il livello minimo e l'uso assassino delle musiche che raddoppiano ed enfatizzano ogni momento.
MEMORABILE: Terribile la prof. porno; I bambini che non riescono neanche a correre per finta.

Galbo 2/07/17 07:48 - 12380 commenti

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In evidente crisi di ispirazione la commedia italiana ha giocato negli ultimi anni sui contrasti tra personaggi diversi tra loro. Non sfugge alla regola il film di Bruno regista in altre occasioni più ispirato ma che qui manca il colpo a causa una sceneggiatura che non va oltre lo spunto iniziale (tecnologia e modernità contro il rifiuto delle stesse) per poi andare verso un sentimentalismo banale e perdere i connotati graffianti e ironici che il tema poteva offrire. Se si sorride è solo per la bravura e l'esperienza dei due protagonisti.

Magi94 5/07/17 14:18 - 944 commenti

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Mediocre film che si accoda all'attuale filone di commedie italiane tutte simili e tutte insipide, seppur vedibili. L'idea di partenza non è originalissima ma tutto sommato buona, decidendo di ambientare lo scontro sull'avvento delle nuove tecnologie nel luogo dove più è combattuto: la scuola. Ma purtroppo numerosi cliché ammorbano la pellicola, oltre a un noioso conflitto familiare trattato con espedienti registici da galera. Si aggiunga poi che tutti i personaggi sono insopportabili a esclusione di Ernesto, ben interpretato e divertente.

Gabrius79 19/11/17 01:50 - 1420 commenti

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Un mezzo passo falso per Massimiliano Bruno, che finora ci aveva abituati a gradevoli pellicole. Qui si assiste a un film che non lascia il segno e che si affida quasi del tutto alla coppia Giallini-Gassmann, imbrigliata in una sceneggiatura talvolta un po' smielata. Non manca comunque qualche momento dove poter sorridere. I personaggi di contorno non sono ben delineati e questo è un altro punto a sfavore.

Redeyes 29/01/18 10:13 - 2443 commenti

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Bruno, ma si direbbe che sia il suo marchio di fabbrica, ama lanciare, o meglio sfruttare i momenti storici, ma senza incidere troppo, e anche qua il risultato è il medesimo. Commedia gradevole, che col pretesto dei social gioca sullo scontro fra personalità, ovviamente finendo per accontentare tutti nella più mediata delle soluzioni. Al solito lo spaccato ha poca virulenza e il risultato finale è merito quasi unico del duo di attori, che col loro appeal salvano una storia altrimenti banale. Piacevole e poco più.
MEMORABILE: La porno prof; I tossici; L'hater nel gruppo di sostegno.

Modo 1/04/18 23:23 - 948 commenti

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Film scarsino e abbastanza improbabile in certe situazioni nonostante la caratura dei dei due attori (artificiosi e spesso inutilmente sopra le righe). Tra i due protagonisti meglio Giallini. Il regista tratta temi social in ambito scolastico, ma il livello è davvero "scolastico" ed eccessivamente banale. Commedia che nasce con delle buone intenzioni ma finisce per deludere.

Daniela 2/04/18 23:44 - 12626 commenti

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Scontro fra professori del liceo: quello di lettere tradizionalista e allergico a tutto quel che odori di modernità, quello d matematica ipertecnologico sempre connesso. Tema certo non nuovo, per giunta declinato nel modo più banale possibile, con una sceneggiatura pretestuosa (il documentario girato dalla figlia) irritante quando vuol strizzare l'occhio allo spettatore. Bravi in altre occasioni, qui l'imbarazzato Giallini e l'imbarazzante Gassman sono personaggi macchiettistici impegnati in siparietti di dubbia comicità ed attorniati da figurine senza spessore, fino all'insulso epilogo-

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Jandileida 8/12/18 09:39 - 1560 commenti

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Che, nonostane la mole, Bruno non sia Welles ormai si è capito. Eppure altre volte il romano aveva piazzato qualche buon film, leggero ma con un bel ritmo. Stavolta invece le vicende della coppia Gassman-Giallini paiono molto artificiose e con poco da dire fin dai minuti iniziali. Lo spunto è discreto ma poi non ci si discosta troppo da consunte considerazioni sull'utilizzo ipertrofico di internet. Giallini qua e là strappa qualche sorriso, Gassman invece inserisce il pilota "Rio Mare". Finale melenso e personaggi di contorno con spessore cartonato.

Lou 21/11/20 16:50 - 1119 commenti

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Commedia deludente, con una sceneggiatura confusa e pretestuosa che coinvolge due professori di liceo, interpretati da Giallini e Gassmann non propriamente a loro agio. I due si muovono in un contesto di imbarazzanti avventure tra il comico e il tragico di cui si stenta a capire il senso. Per di più il tutto è accompagnato da un'incessante e inopportuna musica di sottofondo.

Piero68 27/11/20 14:17 - 2955 commenti

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Generalmente le proposte di Bruno sono quasi sempre superiori alla media italica. Anche perché è uno dei pochi che riesce a fare ancora satira facendola passare per comicità moderna. Questa volta invece toppa su tutti i fronti. Sia perché il soggetto è ormai abusato, sia perché anche la morale di fondo (e cioè che l'uso smodato della tecnologia porta ignoranza e distaccamento dai reali rapporti umani) è un vecchio luogo comune, sebbene condivisibile a tratti. Una sceneggiatura scialba e una prova registica e attoriale sotto gli standard completano il già triste quadro. Evitabile.

Victorvega 3/04/21 10:34 - 501 commenti

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Il tema del contrasto tra dipendenza e rifiuto dei social potrebbe apparire attuale e al contempo banale, ma ciò che in questo film non funziona è l'averlo mescolato a molte cose senza aver approfondito nulla. C'è tanto di accennato qui, lasciato cadere, molte cose sono pretestuose, altre buttate lì alla rinfusa per un minestrone senza sapore. Affiora la noia e al contempo emergono cadute di stile (terribile la scena al cimitero). Giallini e Gassmann sfruttati male, costretti ad andare molto sopra le righe.

Nick franc 10/11/21 23:38 - 509 commenti

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C'è ben poco da salvare in questo film, che vorrebbe essere moderno e frizzante ma fallisce su tutta la linea. I battibecchi tra i due protagonisti (la cui rivalità è mossa da motivazioni attaccate con lo sputo) sono noiosi e la visione della tecnodipendenza risulta banale e  antiquata. Tutto suona falso e forzato (lo spunto del documentario) e tra cadute di gusto e momenti imbarazzanti (come i due svogliati protagonisti) si arranca verso un finale sciocco e tirato per i capelli. Ad oggi il peggior film di Bruno (che in Viva l'Italia e gli ultimi aveva dimostrato ben altre capacità).
MEMORABILE: In negativo: Il flashback dell'Otello; I coinquilini fumati di Gassman; Il dialogo al cimitero tra Giallini e Crescentini.
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  • Discussione Kaciaro • 21/04/18 11:40
    Galoppino - 506 interventi
    anche questo sinceramente cadra' a breve nel dimenticatoio, leggero scialbo ....