Progetto 3001: duplicazione corporea - Film (1973)

Progetto 3001: duplicazione corporea

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Un abbozzo di trama fantascientifica solo per dare il via alla lunga fuga del "clonato", ovvero del dottore (Greene) il cui duplicato ha preso il posto senza che lui abbia potuto impedirlo; anzi, da principio non riesce proprio a capire perché, dopo aver perso i sensi, chi incontra per via gli dice di averlo appena salutato quando invece lui non ricorda. Chi hanno visto, si domanda, se non ero io e se loro dicono di esser certi di aver visto me? La soluzione è per l'appunto semplicissima: c'è in giro il clone e l'originale (a quanto pare così ha deciso la CIA) dev'essere eliminato. E' così che comincia la fuga del dottor Appleby dai suoi persecutori, due agenti dei servizi segreti che sparano a...Leggi tutto vista (Sierra e Young). Allampanato, goffo nei movimenti (il che rende particolarmente ridicole le sue corse riprese al ralenti), Appleby scappa sui tetti, nel deserto, un po' ovunque... Il film in fondo è tutto qui, perché delle implicazioni scientifiche dell'esperimento relativo ai cloni poco o niente veniamo a sapere. Un film d'azione, in poche parole, che dalla fantascienza preleva giusto il pretesto. La riuscita è quindi totalmente nelle mani dei registi Lamar Card e Paul Hunt, che partendo da una sceneggiatura minimale hanno il compito di rendere interessante la fuga del povero Appleby. Operazione sostanzialmente fallita: troppo limitato il budget a disposizione (lo si capisce fin dai titoli di testa, costruiti graficamente in modo pessimo), modesto il cast nonostante un Greene accettabile, scialba la confezione... Non ci si crede un attimo che i due attrezzati agenti non riescano a braccare il fuggitivo, scappato da loro la prima volta già mostrando quanto poco credibile potesse risultare la sua fuga. Curiose invece le musiche: in piena epoca “progressive” tale Allen D. Allen assembla una soundtrack dai suoni vagamente pinkfloydiani che pare sposarsi male con le immagini ma ha qualche buon momento. Anche il finale al luna park deserto va detto che un suo fascino ce l'ha (notevole la scena del vagoncino delle montagne russe con cadavere a bordo), ma siamo sempre in un ambito low-low budget difficilmente apprezzabile da chi non si bei del clima puramente seventies in cui THE CLONES è immerso. E certo chi sperava in un oscuro fantafilm ove respirare un po' di quella fantascienza di qualche ambizione spesso presente anche nei più poveri film dell'epoca resterà deluso: in questo senso (e solo in questo) il film è molto simile alla fantascienza tutta azione di oggi.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/05/16 DAL DAVINOTTI
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Myvincent 24/03/21 08:09 - 3744 commenti

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A causa di segreti esperimenti si clonano esseri umani in tutto e per tutto uguali agli originali, allo scopo di sovvertire il mondo intero. Ma il film gira attorno alla duplicazione di uno solo di essi, creando uno scompiglio indescrivibile che dura fino al suo epilogo. Ne risulta così un' opera concepita anche con qualche fondamento ma realizzata alla meno peggio, con attori ben poco noti e atmosfere dark pari a zero. Pessimo.

Herrkinski 19/06/21 14:40 - 8119 commenti

I gusti di Herrkinski

Si parte da un presupposto sci-fi ma si passa subito a una fase action/thriller che dura per tutto il film, in una struttura tipica da "uomo in fuga" inseguito da sicari governativi e in lotta col proprio clone. Balza subito all'occhio la povertà dell'insieme, a partire da una fotografia a basso costo molto datata, però si segnalano alcuni interessanti movimenti e angolazioni della mdp a creare un senso di straniamento in alcune scene di tensione. Accettabile il cast, sperimentale la ost; l'atmosfera 70s risulta gradita agli appassionati del cinema d'epoca ma il lavoro resta modesto.

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