Mega shark vs. Kolossus - Film (2015)

Mega shark vs. Kolossus
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mega Shark vs. Kolossus
Anno: 2015
Genere: animali assassini (colore)
Note: Aka "MegaShark vs. Kolossus", "Mega Shark versus Kolossus".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I film della Asylum sono in gran parte action da quattro soldi, è vero, ma ogni tanto riescono a dare un vago senso alle loro storie, a organizzare il materiale a disposizione e a disporre dei loro mostri in modo quasi logico. In questo quarto capitolo del loro sempre più squallido mega shark no. Nemmeno lontanamente, proprio. La trama è quanto di più caotico, mal spiegato, approssimativo, terribilmente accrocchiato si possa immaginare. Avrebbe la pretesa di mescolare residui della Guerra Fredda (il Kolossus del titolo, un robottone liberato incautamente da una missione che era lì in zona per recuperare del “mercurio rosso”, a qualsiasi cosa possa esso servire) ad azioni dell'Onu, missioni...Leggi tutto americane, fantasie nucleari e in generale talmente tanto altro materiale da far impallidire una serie in 18 puntate. Sta tutto dentro un unico film che - dopo un prologo dove una scheggia di chissà cosa va a centrare da 50 km di distanza giusto in pieno il Cristo Redentore del Corcovado distruggendolo (ma a quanto pare a nessuno frega niente) – passa ai dintorni di Chernobyl e comincia a tuffare a caso ingredienti nel minestrone. Si arriva presto a un'intera flotta di navi militari americane che si dispone a cerchio in mare in attesa che il megalodonte salti fuori dall'acqua e zompi sulle stesse facendole esplodere in un colpo solo. O che agganci al volo un jet che passa presumibilmente a non meno di 500 kmh, o che addirittura con una codata spari in aria un incrociatore di chissà quante tonnellate facendolo planare su un'altra nave! Per non dire che a un certo punto il megapesce finisce addirittura nello spazio o coperto da una bandiera americana... Dello squalo, insomma, è rimasta solo l'apparenza e mai lo si vedrà divorare un singolo individuo come tutti i suoi più umili colleghi cinematografici. Il suo nemico designato è un robottone alto 40 metri e sappiamo già che l'unico scontro vero sarà con quello. Per il resto lo bombardano in continuazione senza successo (comincia una splendida e popputa biondina in abiti aderenti che nel prologo si fa inutilmente esplodere addosso a lui col suo sommergibile) elaborando strategie ridicole di nessuna efficacia. Poi c'è gente che prende di forza il comando delle operazioni, altri che si sparano in gola dopo aver lanciato missili nucleari... un delirio senza sosta che non si capisce come possa interessare qualcuno, dal momento che è montato senza forse nemmeno leggere il copione. Non mancano la specialista in megalodon (suo unico interesse di vita, certificato), il belloccio con mire da Blofeld che guiderà il Kolossus con guanti da realtà virtuale, la guerriera orientale pronta al corpo a corpo, i generali con la faccia da duri... La cosa peggiore è che in un simile caos i mostri finiscono quasi sullo sfondo, pronti a entrare in azione quando capita in scene riciclate da altre già viste nella serie. E siccome a deludere pesantemente è pure l'annunciato scontro finale, c'è solo da farsi cascare le braccia quando, prima dei titoli di coda, dalle profondità si libera un nuovo mega shark. Al confronto la saga di Sharknado è roba per palati finissimi...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/11/15 DAL DAVINOTTI
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Undying 4/01/16 03:48 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Tentare di sintetizzare la caotica storia del film è pressoché impossibile. E già dal titolo (e dalla produzione Asylum) ci si può aspettare quel che propone, ovvero una sceneggiatura insostenibile, con protagonisti in grado di sopravvivere a due incidenti aerei e diversi naufragi, circondati da squali di 40 metri e robottoni di 50. Roba simile sicuramente rende felici i bambini di 10/12 anni, ma è una disperazione per un pubblico maturo. Intendiamoci, alcune riprese sono notevoli e pure il reparto CGI (intensissimo) è ben curato. Incredibile.
MEMORABILE: Il titanico squalo lanciato in orbita da Kolossus contro un satellite della Strategic Defense Initiative e ripiombato in mare più feroce di prima!

Pessoa 30/07/21 20:31 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Ennesimo animale assassino troppo cresciuto a causa di contaminazioni radioattive; per non sbagliare Ray ci mette dentro un robot pressoché indistruttibile, un pizzico di guerra fredda (i buoni sono naturalmente gli americani), uno scienziato pazzo, militari ottusi, una biologa lungimirante ma chiaramente inascoltata e una serie notevole di esplosioni di ogni natura. La carne al fuoco è decisamente troppa e la sceneggiatura finisce per attorcigliarsi a se stessa, togliendo chiarezza e credibilità al racconto. Come un giocattolo sfavillante e inutile di cui ci si stanca quasi subito.

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