2000: La fine dell'uomo - Film (1970)

2000: La fine dell'uomo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: No Blade of Grass
Anno: 1970
Genere: fantascienza (colore)
Note: Aka "Anno 2000: la fine dell'uomo". Tratto dal romanzo "Morte Dell'Erba" di John Christopher.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Appartiene a quella schiera di film e romanzi fantascientifici che, profetizzando un futuro in cui le risorse alimentari verranno a mancare, immaginava schiere di viaggiatori senza speranza muoversi tra lande desolate pronti a uccidere il prossimo senza troppi rimorsi. Il prologo - che segue un'introduzione con scene documentaristiche di distruzione e devastazione - è, come quasi sempre accade, piuttosto breve e mostra, confondendo passato e presente senza molta logica e forse solo per il gusto di disorientare, come la crisi – dapprima circoscritta e sottovalutata – sia dilagata fino a generare lotte e disordini. Poi si individuano i protagonisti: John Custance (Davenport), sua moglie Ann (Wallace),...Leggi tutto la loro figlia sedicenne Mary (Frederick) col suo fidanzato Roger (Hamill) e, incontrati successivamente, il farabuttesco Pirrie (May) con moglie di facili costumi a carico (Richard). Partiti insieme in macchina da Londra, si trovano a proseguire per le campagne incontrando bande di assassini e stupratori, mentre il regista si diverte ad anticipare alcune scene mostrandocene fugacemente brevissimi flash virati in giallo o rosso e continuando quel gioco di spaesamento temporale che nella seconda parte viene per fortuna quasi del tutto abbandonato. Nel frattempo cominciano a delinearsi meglio i caratteri dei personaggi: John Custance è indiscutibilmente il leader, con la capacità di dire e fare sempre ciò che è giusto e un'attitudine da factotum che lo porterà a passare da prete a ostetrico senza batter ciglio (un ciglio solo per l'appunto, perché il secondo occhio è coperto da una benda). Pirrie ci prova con la forza e il fucile a proclamare la sua indipendenza da John, ma capisce pure lui che di fronte a tanta saggezza conviene abbassare la testa. Si limita a far capire a tutti come il vero pretendente della bella Mary sia lui e non più quel pappamolle di Roger, onesto sì ma senza spina dorsale. Un'umanità retrocessa alla barbarie (la radio cita insistentemente episodi di cannibalismo) come nei postatomici ci fa capire che l'ambito in cui ci si muove è in fondo lo stesso; gli sviluppi sono infatti dati dagli sporadici incontri fatti per via, che siano essi motociclisti assassini o povera gente che si barrica in casa difendendo strenuamente il poco che ha. La regia di Cornel Wilde non riesce a dare sempre la necessaria grinta, nonostante qualche sequenza “forte” e la buona performance di Davenport, tuttavia la narrazione è piuttosto fluida e il film, per gli appassionati del genere, godibile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/01/10 DAL BENEMERITO BMOVIE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/05/16
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Bmovie 11/01/10 01:51 - 110 commenti

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La popolazione mondiale, a causa di un virus, muore di fame. Cade qualsiasi legislazione e gli unici a sopravvivere sono i più forti. Questo film riesce a disegnare perfettamente uno scenario post-apocalittico credibile, facendo forza sulla natura dell'uomo e sui suoi possibili comportamenti. L'eterna conflittualità tra primordialità e raziocinio rappresenta il tema principale di questo film di fantascienza crudo e spietato.

Wonka 31/01/10 13:39 - 31 commenti

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Molto sentito negli anni '70, il tema dell'inquinamento e della sopravvivenza della razza umana viene qui esposto in maniera asciutta e lineare. Un gruppo di persone che vaga in cerca di un posto dove poter stare al sicuro, mentre per le strade dilagano guerriglie e atti vandalici. Il ritmo è piuttosto pacato (eccetto alcune impennate) ma si lascia guardare molto volentieri. Non c'è spazio per inutili sentimentalismi o scene troppo isteriche e compiaciute ma è tutto molto essenziale, scarno ma a mio avviso con un buon effetto finale.

Herrkinski 12/05/10 15:04 - 8109 commenti

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Non male questo film "catastrofico"; considerando l'anno in cui è stato girato, è notevole come viene affrontato il tema dell'inquinamento e dell'urbanizzazione, così come è coraggiosa la scelta di mostrare alcune sequenze decisamente forti (su tutte la fucilata nella pancia, il parto del neonato morto e certe immagini di repertorio di bambini denutriti). Parte molto bene, caustico ed apocalittico, ma nel secondo tempo si fa un po' troppo lento e verboso; nel tentativo di approfondire la psicologia dei personaggi l'azione perde ritmo.

Wotansvolk 28/07/10 07:02 - 10 commenti

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Se nei primi minuti parte come un b-movie ambientalista qualsiasi, ben presto assume toni più personali. L'attore Cornel Wilde (che qui si limita a regia e voce narrante) propone un film scarno e grezzo, stilisticamente non troppo dissimile dalle prime regie di Eastwood, attraverso il quale esprime pessimismo verso i valori sociali condivisi. Il viaggio poi è una sorta di parabola (e Davenport un messiah), durante la quale i personaggi tutti saranno giudicati unicamente per le azioni compiute.

Gestarsh99 24/04/14 18:25 - 1395 commenti

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Gli inglesi e le loro inquietanti proiezioni catastrofiche. Il terrore del caos, il panico del disordine sociale e le indifferibili problematiche ecologiche che nei '70 iniziavano ad allarmare le cronache divulgative escernono questa greve post-apocalissi ambientalista, che azzanna "cerbericamente" una pretestuosa e ingolfante cagnara eziologica: inquinamento globale, epidemia virale e pericolo atomico. Il sunto diagnostico però è incontrovertibile: tratteggi psicologici improvvisati, sviluppi comportamentali generici e messinscena a galla nella palude dell'effettismo più sciapo e negletto.
MEMORABILE: Il bellissimo ed emozionante brano di apertura e chiusura, cantato da Roger Whittaker: "No blade of grass".

Modo 22/02/15 19:16 - 949 commenti

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Discreto film eco-catastrofico girato con pochi mezzi e dalla storia senz'altro ben realizzata. Il mondo è colpito da un virus che ditrugge le coltivazioni alimentari. Immagini talvolta crude, altre un po' troppo stravaganti come certi dialoghi. Sicuramente non ci si annoia, nonostante il ritmo segua cadenze sempre lineari.

Myvincent 1/04/15 19:53 - 3741 commenti

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A causa di un non meglio precisato virus, l'incolumità della Terra è seriamente messa in discussione, scatenando gli istinti più primordiali e "disumani". Trattasi di cinema-spazzatura vero e proprio, dove la visione di quell'oretta e mezza pare interminabile, tanto assurdi gli sviluppi del racconto (che paiono improvvisati lì per lì). Da evitare deliberatamente.
MEMORABILE: Le interpolazioni di scene sull'inquinamento terracqueo.

Schramm 18/04/15 15:06 - 3495 commenti

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E’ interessante, di certa lontana/vicina sci-fi foriera del planetario catastrofismo più menagramo, come la sua sindrome di Cassandra (si noti la chiusa: “questo film non è un documento di fatti realmente accaduti, ma potrebbe diventarlo”) oggi risuoni più come un ‘ve l’avevo detto’ a riprova dell’obsolescenza fantascientifica. E’ poi considerevole come il variopinto finimondo anticipi alcuni cromosomi romeriani (il lungo scontro coi bikers predoni) e di serie come Survivors (le epidemie) e Walking dead (il succedersi di fortini da conquistare, il tutti-contro-tutti). Finis hominis-Show: 1 a 1.

Rufus68 27/01/19 21:20 - 3842 commenti

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Probabilmente ispirato dalle cupe previsioni del Club di Roma (nato due anni prima), il film non si distacca da un catastrofismo sociale assai facilone. Il crollo della civiltà è reso con una serie di zuffe tediose e una sfaccettatura psicologica dei personaggi sbozzata con la motosega. Nulla lascia presagire la finis terrae a livello emotivo e di atmosfera: un cast anonimo completa in negativo la scialba rassegna apocalittica.

Daidae 2/02/19 15:22 - 3179 commenti

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Molto ben realizzato e con un messaggio ecologista da prendere in considerazione. Ottima la prova del variegato cast, solida regia e con diverse scene ad effetto. Valida la fotografia; fa una certa impressione vedere che già cinquanta anni fa l'inquinamento fosse così alto, stando almeno alle poco piacevoli immagini di repertorio che introducono il film. Da riscoprire.

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Rocchiola 26/02/19 08:55 - 966 commenti

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L’attore Cornel Wilde si conferma regista interessante e coraggioso, con questo fantasy post-apocalittico. Privo di effetti speciali e piuttosto violento nel descrivere il regresso umano allo stato brado, è un film che anticipa molte creazioni future, dalla saga di Mad Max (le bande di motociclisti assassini) a Walking dead (gli umani assediati in villaggi fortificati) e 28 giorni dopo (la fuga dalla città verso la campagna). Peccato per la regia un po' spiccia e l’inserto di strani e inutili flash-forward. Un cult imperfetto ma da recuperare.
MEMORABILE: Il parto ripreso con un incredibile e audace inquadratura frontale; La fucilata nello stomaco degna di Peckinpah; L’assalto dei bikers assassini.

Daniela 18/03/19 11:22 - 12662 commenti

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Quando un insieme di fattori causa irrimediabili danni ambientali, gravi carestie e devastante caos sociale, un piccolo gruppo cerca di sopravvivere a tutti i costi... Intenti lodevoli, considerata da data di produzione, ma risultato nel complesso modesto per l'approssimazione con cui vengono descritti caratteri e comportamenti e la presenza di troppe incongruenze. Da vedere comunque sia per l'importanza nella storia del genere post-apocalittico che per alcune scene (lo stupro, il parto) girate da Wilde con quella crudezza scioccante di cui aveva già dato prova nelle sue regie migliori.

Mandrakex 8/04/19 00:47 - 87 commenti

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Un virus letale decima le riserve alimentari mondiali. Una famiglia inglese lotta per la sopravvivenza tra il panico generale. Discreto catastrofico vecchia scuola, che presenta un disastro ecologico neppure troppo fantasioso. A pesare sul giudizio finale vi sono psicologie troppo basilari e scene francamente inopportune (il parto, la sparatoria stile western), oltre a una certa mancanza di idee nella parte centrale. Il cast regge (bravo Davenport) e il brano d'apertura è stupendo. Troppo poco per un film che dopo il buon inizio prometteva ben altro.
MEMORABILE: Le immagini di repertorio sui disastri ambientali causati dall'uomo; L'assalto all'auto e ai negozi; Lo stupro di gruppo (assai audace per l'epoca).

Nicola81 23/10/23 16:08 - 2857 commenti

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Film tutt'altro che fantascientifico nel suo ipotizzare scenari apocalittici conseguenti a un globale inquinamento del pianeta provocato da una società occidentale opulenta e priva di qualsiasi sensibilità ambientalista. La regia di Wilde è di grana grossa, ma nonostante i mezzi limitati e l'assenza di effetti speciali, rende piuttosto bene (anche mediante il ricorso a scene particolarmente crude) un clima di anarchia in cui, crollate le istituzioni, l'unica via di salvezza è rappresentata dal ricorso alla legge del più forte. Buoni il ritmo narrativo e le prove attoriali.
MEMORABILE: Il prologo; Londra in preda ai tumulti; La violenza di gruppo; Il parto; Lo scontro con la banda di motociclisti.
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  • Homevideo Buiomega71 • 12/05/13 10:47
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Mgm/Ua

    Ultima modifica: 12/05/13 12:47 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 25/08/13 17:55
    Consigliere - 25998 interventi
    In dvd per la Golem, disponibile dal 29/10/2013

    http://www.amazon.it/2000-La-Fine-DellUomo/dp/B00EOAXR7A/ref=pd_sim_sbs_dvd_2
  • Musiche Gestarsh99 • 25/04/14 16:51
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il triste brano che apre e chiude il film, scritto, musicato e cantato dal musicista e cantautore britannico Roger Whittaker:

    NO BLADE OF GRASS (1970)
  • Discussione Didda23 • 27/04/14 02:45
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Sinceramente non ho mai capito e mai capirò , il motivo per il quale quando scrivi qualcosa e nessun utente interviene tu debba sistematicamente cancellare l 'intervento e riproporlo (qualche volta con qualche variazione) ore dopo per farlo andare in testa alla lista nel forum . Posso,personalmente ,sorvolare sulle segnalazioni tv nelle quali segnali sempre gli stessi film ( con ovviamente il tuo commento) che so praticamente a memoria, ma dovendo leggere sempre e comunque il forum, trovo il tuo comportamento oltremodo antipatico. Non c'è una regola che lo vieta , ci mancherebbe, ma vorrei farti notare che non sono l'unico che è a conoscenza di questo comportamento. Se tutti dovessero adottare il tuo modus operandi, il forum sarebbe un bordello. Voglio dire, scrivi molto bene e dai informazioni importanti, non hai bisogno di certi mezzucci per farti "vedere ".
    Vorrei ricordare che l'unica regola è:
    Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
    Ultima modifica: 27/04/14 02:47 da Didda23
  • Discussione Gestarsh99 • 27/04/14 04:07
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    No, permettimi di dirti che hai preso un sonoro granchio.

    Il fatto è che personalmente sono un perfezionista, quindi quando pubblico il commento e mi accorgo di qualche refuso io lo cancello e lo ripubblico immediatamente, anche perchè non mi va di avere in calce quella scritta fastidiosa che ad esempio è apparsa in coda alla tua correzione, ossia "Ultima modifica..." [lo so, fa strano, ma a me da fastidio].

    Purtroppo degli eventuali errori presenti me ne accorgo sempre in seguito, leggendo e rileggendo quel che scrivo. E capita spessissimo anche nelle mie recensioni effettive ai film (l'ho anche scritto a Zender proprio in questa stessa scheda filmica, probabilmente non avevi fatto in tempo a leggerlo).

    Per quanto riguarda le segnalazioni ai film, io credo di variare il più possibile la cernita - basta osservare i film inseriti in questa settimana - ma come è ben noto i palinsesti della maggior parte dei canali ripropongono ciclicamente quasi sempre i medesimi film. Anche a distanza di anni.

    Se sono troppo zelante me ne scuso ma è un mio atavico difetto, chi mi conosce di persona lo sa benissimo che son fatto così.
  • Discussione Zender • 27/04/14 08:09
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Per quanto riguarda le segnalazioni tv ognuno è liberissimo di fare come crede naturalmente e scegliere di segnalare qualsiasi film voglia mettendo come è giusto che sia il proprio commento (proprio così si faceva in origine, usando i commenti di altri solo per film che non si erano commentati o quasi).

    Il non trovare in fondo la scritta "ultima modifica" invece mi pare veramente tirata per i capelli Gest. Non si capisce cosa ci sia di male a correggere un proprio intervento, lo fanno tutti in qualsiasi forum ed è assolutamente normale, come non può e non deve dar fastidio l'indicazione di correzione, non è che non sia comprensibile fare qualche errore di battitura (molto più frequenti miei post che correggo rispetto a quelli che scrivo senza correggermi qualcosa). Molto più fastidioso è invece per l'appunto cancellare e riscrivere i propri post. Esiste una genesi di ogni thread che è bene rispettare. Se ognuno scrivesse e cancellasse i post per poi riscriverli non ci si capirebbe più niente e uno penserebbe di leggere sempre le stesse cose, cosa per l'appunto da evitare. Chi si accorge di aver sbagliato corregge, com'è giusto che sia. Il tasto modifica serve a quello e sta lì apposta.
    Ultima modifica: 27/04/14 08:23 da Zender
  • Discussione Zender • 27/04/14 19:32
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Sì, è sempre stato così per le segnalazioni e anzi ne approfitto per ringraziare te e chi si occupa di farne tante come te. E anche chi ne fa meno, in ogni caso, ovvio :)

    Non è questione di non spostare quando si quota Gest, è questione di non spostare proprio l'orario dei post. Non è che uno legge una cosa e poi ore dopo se la ritrova in cima chiedendosi ma come, l'avevo già letta, che ci fa di nuovo lì? E' una pratica proprio da evitare, sballa tutta la coronologia nella testa di chi legge. Ogni post ha la sua storia ed è bene che rimanga quella. Se tutti facessero come te avremmo in cima alla colonna sempre gli stessi post a turno, e non è proprio corretto nei confronti di chi giustamente evita di farlo.
  • Discussione Gestarsh99 • 28/04/14 00:09
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Piccola grande delusioncella personale.

    Gli intenti alla base potevano anche essere onorevoli e in un certo senso coraggiosi, visto l'anno di produzione, ma la realizzazione finale è molto raffazzonata, ben lontana dal consueto rigore realistico/psicologico che ha sempre contraddistinto il cinema apocalittico d'oltremanica (basti citare l'ottima serie tv settantiana
    I sopravvissuti, realizzata appena 5 annetti dopo).

    Il disegno dei personaggi e i loro comportamenti sono interamente lasciati al caso: non c'è profondità, nè pathos e nè sentimento nelle azioni e nei pensieri del gruppo di superstiti protagonisti.
    Per spolverare dalla monotonia molte sequenze piatte si ricorre con basso opportunismo a trovatine sensazionalistiche del tutto gratuite, puerili e infruttuose (omicidi d'onore alla sicula, prepotenze insensate travestite da "regressioni animalesche naturali", voltabandiera a ciel sereno e ridicole sparatorie da poliziesco turco).

    Una delle pochissime cose che ho gradito è il brano musicale di apertura e chiusura (intitolato come il film, No blade of grass), che immalinconisce e crea un mood depressivo molto in linea col tema trattato.

    Elemento chiaramente insufficiente a salvare la pellicola dal suo collasso generale.
    Ultima modifica: 2/03/20 21:09 da Gestarsh99
  • Curiosità Daidae • 2/02/19 15:18
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Il film vede le due attrici Jean Wallace e Lynne Frederick nel ruolo di madre e figlia. Per la prima sarà l'ultimo film della carriera, mentre per la seconda rappresenta l'esordio al cinema.
  • Homevideo Rocchiola • 26/02/19 08:56
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Titolo a lungo irreperibile mai uscito prima in DVD. Ci pensa la Golem a porre rimedio ma il master utilizzato è vecchiotto e non proprio entusiasmante. Il video presentato nel corretto formato panoramico 2.35 presenta diverse imperfezioni (puntinature, macchiette, etc…) e la definizione non è mai troppo incisiva. L’audio italiano mono originale è potente e discretamente chiaro. Insomma un prodotto accettabile ma decisamente migliorabile. Probabilmente le fonti disponibili non hanno permesso di fare di più. Non ancora uscito in bluray nemmeno all’estero.
    Ultima modifica: 26/02/19 15:31 da Zender