Monicelli e Risi sulla genesi di "Amici miei"

17 Luglio 2007

Sgarbi:Amici miei è il film che prediligo.”
Monicelli: “La cosa che aveva funzionato in quel film era la presenza di un dottore, un giornalista, un professionista, gente adulta, che faceva delle “zingarate”. Ma le vicende raccontate nel film erano tutte leggende metropolitane.”
Risi: “Sì, la storia degli schiaffi al treno l'avevo sentita anche io e l'avevo messa in Poveri Ma belli, ma lui l'ha realizzata meglio.”
Monicelli: “Queste erano leggende che si raccontavano a Firenze e in Toscana.
Germi aveva avuto l'idea di raccoglierle tutte e voleva ambientare il film a Bologna, una città molto godereccia. Ma stava male e mi passò il film; iniziai le riprese il giorno in cui morì. L'idea era sua ma non fece in tempo a partecipare alla stesura della sceneggiatura. All'epoca gli sceneggiatori erano prima di tutto grandi lettori; il cinema italiano ha rubato tutto alla Letteratura, non ha inventato niente.”

 

INTERVISTA RACCOLTA DAL BENEMERITO XAMINI

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