"Due assi per un turbo" episodio per episodio

12 Luglio 2016

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

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01.
CHI SI FERMA E' PERDUTO (regia di Stelvio Massi) 
*! La prima puntata punta al drammatico: i due assi del tir Franco e Vanni sono vittime di un duplice ricatto, in quanto devono trasportare della merce con la consapevolezza che la figlia del loro boss Orazio è nelle mani di alcuni rapitori che comunicano con loro via radio (o “baracchino” che dir si voglia). La tragicità della situazione si fa sin da subito effimera per via della breve durata (un’ora), che per forza di cose toglie spazio ai misteri per sbrogliare in maniera stucchevole la faccenda. In aggiunta a ciò il ritmo è francamente un po’ lento. Un esordio decisamente mediocre. (Markus)

02. IL BARONE VON REBER (regia di Stelvio Massi)
**! Nella seconda puntata i due camionisti Franco e Vanni ricevono per sbaglio quattro milioni di franchi svizzeri (sono in terra elvetica per il trasporto di una cabina di regia destinata a un campionato invernale di sci) per errore poiché scambiati, da chi paga, per i sequestratori della loro figlia. L'affare s'ingrossa con colpi di scena al cardiopalma (Franco rischia di cadere da una funivia!). Secondo episodio piuttosto convincente sotto il profilo del ritmo, con una vicenda smorzata nei toni solo per via della breve durata. Guest star la biondissima Jinny Steffan (nei panni di ragazza borghese viziata). (Markus)

03. PIAZZA GOGOL N.5 (regia di Giovanni Fago) 
**! Stavolta il perno centrale della vicenda è il boss dell’azienda di trasporti Orazio, che dovendo andare a Mosca come al solito per levare dai guai i suoi fidi Franco e Vanni, riaccende suo malgrado il dramma d'un remoto passato militare che trascorse nella famigerata "Campagna di Russia", dove tra una bomba e una mitragliata (risibili le ricostruzioni virate in seppia) ebbe il tempo per una storiella d’amore con una ragazza del posto; ne consegue l'incontro con i parenti e il solito campionario di nostalgie e rimpianti. Puntata anomala ma a tratti decisamente toccante, con un Philippe Leroy (Orazio) particolarmente a suo agio nel ruolo. (Markus)

04. VIAGGIO CON STELLA (regia di Giovanni Fago) 
*** Nel tir di Franco e Vanni (stavolta carico di auto nuove in viaggio verso Budapest) si introduce, loro malgrado e attraverso un diabolico ricatto, una bambina (Siria Lentini), scappata da casa perché vuole raggiungere la mamma all’estero per lavoro. Un viaggio avvincente attraverso l’Austria e poi l’est Europa (Ungheria specialmente). Il carattere della pargoletta è sul perfido andante ma, nonostante ciò, la bonarietà dei due assi appianerà le cose come sempre. Bel ritmo, ottimi paesaggi e vicenda intrigante. La puntata si assesta tra le migliori del lotto. (Markus)

05. ESMERALDA (regia di Mihályfy Sándor)
**! Puntata interamente girata in Ungheria. Franco e Vanni stanno trasportando un’elefantessa di nome Esmeralda ma, arrivati sul posto, come sempre accade, qualcosa non funzionerà; insomma... le solite magagne da risolvere! Vicenda decisamente avvincente in una cornice “zigana” d’altri tempi. Un finale coinvolgente, con le solite urla stizzite - ma sempre a fin di bene - di Orazio placate dalla dolcezza del sorriso di sua figlia Giò.  (Markus)

06. CHI PRIMO ARRIVA (regia di Tonino Valerii)
**! Per questo sesto capitolo della serie il timone passa a Tonino Valerii, un regista caro al nostro cinema cosiddetto “bis”. Il titolo (“Chi prima arriva”) è esplicativo, in quanto i due assi del tir devono arrivare in un porto in Puglia trasportando dei grossi tubi per sbaragliare la concorrenza. Ovviamente ne succederanno di tutti i colori. La vicenda è curiosa poiché raccontata a ritroso nel tempo, con Orazio sostituito - con astuzia in fase di sceneggiatura a dire il vero un po’ arzigogolata - da un suo amico (interpretato dalla guest-star Adolfo Celi). Divertente e scandita da buon ritmo, la puntata appare decisamente convincente, con Giò (l’affascinante Alba Mottura) più presente del solito. Celi è un valore aggiunto.   (Markus)

07. SITUAZIONE D'EMERGENZA (regia di Mihályfy Sándor) 
**! I due assi Renato e Vanni devono portare urgentemente un carico di merce a Brno ma, come al solito, si metteranno nei guai e finiranno per questo in carcere una notte. Per l’ennesima volta dovrà aiutarli il loro boss Orazio (nel frattempo si consuma un dramma non da poco) e soprattutto la figlia Giò. Altra puntata “zigana” che si ricorda con piacere (specialmente nella seconda parte) per l’entrata in scena della bella Alba Mottura.   (Markus)

08. PARIGI DAKAR (regia di Stelvio Massi)
** Poteva farsi mancare i nostri due assi del volante una gara nella celebre Parigi-Dakar? Certamente no! Allora, nel trionfo dell’improbabilità, eccoli sfrecciare tra dune, palmizi e attoniti dromedari con il loro tir "Iveco" nel complesso di una vicenda in cui ci si aggiunge, già che ci siamo, pure lo spionaggio. Anche la bella Giò, munita di Fiat Panda carrozzata, gareggia impavidamente. Puntata che si segue con una certa vivacità solo per la straordinarietà dei paesaggi e della situazione... a dir poco paradossale! (Markus)

09. ROBINSON CRUSOE' (regia di Stelvio Massi) 
** Dalle dune del Sahara dell’ottava puntata i nostri eroi si spostano più giù, nel cuore dell’Africa nera, dove per trasportare un carico rimarranno intrappolati tra le micidiali fauci della foresta e le sue mille insidie. Anche in questo caso, come nel precedente, l’improbabilità della situazione la fa da padrona ed è dunque facile farsi trasportare da un divertito senso di irrealtà (la facilità dei protagonisti nello sbrogliare le problematiche è fantastica!). In questa puntata si ha la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, del richiamo ai più noti “Bud e Terence” di Franco e Vanni. (Markus)

10. SAHARA (regia di Stelvio Massi) 
**! Dopo la parentesi nell’Africa nera del nono episodio i due assi ritornano nel Sahara, dove in maniera fortuita dovranno trasportare un misterioso carico attraversando il deserto e le sue insidie (tra cui il terrificante vento “ghibli” e varie vicissitudini da far perdere le staffe anche a Rambo... ma non a Franco e Vanni!). Siamo ancora nell’ordine dell’improbabile, ma l’insieme degli eventi si fa serrato e avvincente. Da segnalare una piccola parte anche per la bella Isabel Russinova. (Markus)

11. COLPO DI FULMINE (regia di Giovanni Fago) 
*! Diciamolo subito: la vicenda appare eccessivamente stucchevole e senza nerbo, tanta è la sciatteria delle situazioni concepite in fase di sceneggiatura. I due assi trasportano stavolta un carico di polli verso l’Ungheria e, su quella maledetta strada, ne capiteranno di tutti i colori; a partire da un rapinatore (Giulio Scarpati) che vuol salire sul tir di Franco e Vanni, subito seguito da una bella zingarella (Antonella Fattori) che si innamora di lui (i due si vogliono sposare... dopo due minuti)! Situazioni rocambolesche e “circensi” fino alla fine, senza che queste creino ilarità né tantomeno interesse. Decisamente mediocre. (Markus)

12. L'UOMO DAL TURBANTE ROSSO (regia di Tonino Valerii) 
*** Il famoso quadro di Jan van Eyck è il perno centrale della vicenda, che vede come protagonista assoluta un’anziana signora che di professione dipinge i cosiddetti falsi d’autore (Ingeborg Prinz). Bella puntata, particolarmente lunga (un’ora e mezza), con intrighi e suspense, un po’ di romanticismo nostalgico e un’eleganza di forma che Valerii ha saputo donare (anche in virtù dell’ambientazione a Locarno, nella Svizzera italiana). Fu l’episodio cosiddetto “pilota” della serie, quello che si mostra agli addetti ai lavori che poi lo vagliano per il prosieguo (cosa che avvenne, anche se questo venne poi trasmesso per ultimo). Da segnalare la presenza di Ugo Bologna e Camillo Milli. (Markus)

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