"Superman" episodio per episodio

23 Luglio 2015

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

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INTRODUZIONE
(a cura di 124c)
Il primo serial animato di Superman, datato 1942/43, si presenta con i suoi consueti slogan già sentiti alla radio (tipo "Guarda in cielo! E' un uccello? Un aereo? No, è Superman!") e si fa apprezzare per la cura dei disegni e le belle animazioni. Prodotti prima dai fratelli Dave e Max Fleischer (per i primi 9 cartoni) e poi dai "Famous Studios" della Paramount (i restanti 8), questi cartoni costavano 50.000 dollari l'uno (una cifra astronomica per gli anni '40!) e narravano le peripezie del nostro alieno del pianeta Krypton, che combatteva il male e le calamità nella doppia veste di giornalista e supereroe. Clark Kent, l'alter-ego umano di Superman, lasciava quasi sempre spazio alla sua collega/rivale di redazione, la bella giornalista Lois Lane, che per arrivare prima di lui a uno scoop si metteva sempre nei guai. Svariati sono i momenti in cui si crede che Lois Lane possa morire; meno male che c'è lui, Superman, che vola in suo soccorso per sgominare la minaccia. I cartoni sono tutt'altro che comici; i toni cupi abbondano e anche il costume di Superman è più scuro di quel che ricordiamo, nonostante il mantello rosso e il ciuffo di capelli. Persino la esse rossa del petto non è circondata dal rassicirante pentagono giallo ma da un tetro pentagono nero. Superman è visto come il tipico eroe americano anni '40 che risolve qualsiasi problema; sono lontane le metafore bibliche del film con Christopher Reeve. Per lui scienziati pazzi, robot volanti, mummie giganti, scimmioni da circo e nemici dell'America in guerra non fanno differenza; Superman è sempre pronto ad entrare in azione, basta che Clark Kent trovi una cabina telefonica o uno sgabuzzino per cambiarsi. Oltre a Superman/Clark Kent e a Lois Lane, sovente compare l'editore del giornale "Daily Planet", Perry White, anche se, però, è raro lo si veda in faccia. Dal fumetto di Jerry Siegel e Joe Shuster, 17 indimenticabili cartoni arrivati in Italia "solo" nel 1969 (anche se è negli anni '80 che questi hanno riscosso un certo successo tv). Diverse le edizioni italiane, ma il doppiaggio non è così importante, visti i dialoghi scarni. Ottima ed eroica la colonna sonora di Sammy Timberg. (124c)

01. SUPERMAN
(Superman a.k.a. The Mad Scientist)
***** Dopo un breve prologo sulle origini di Superman si passa subito alla storia vera e propria, che vede uno scienziato pazzo ansioso di distruggere con un raggio laser Metropolis. I presupposti del cult ci sono tutti: ci sono l'eroe (Superman), il cattivo e la ragazza da salvare (la giornalista Lois Lane, che qui s'improvvisa anche aviatrice). Superman è forte ma non così invincibile: pare che i raggi laser in certi momenti lo mettano in difficoltà, però erano i tempi, la kryptonite verde era ancora da inventare, e la cosa ci poteva stare. Forse avrei evitato il corvo che affianca lo scienziato, perché non è certo la strega Bacheca di Braccio di Ferro. (124c)

02. I MOSTRI MECCANICI (The Mechanical Monsters)
***** Dei robot volanti radiocomandati rapinano diverse gioiellerie. La giornalista Lois Lane s'infila dentro il corpo di uno degli automi per fare il suo scoop prima del rivale Clark Kent. Bello quando l'eroe viene bloccato fra i cavi dell'alta tensione; indimenticabile la scena dove Lois viene calata dal cattivo in una vasca di piombo fuso. Unico cartoon classico dove Superman usa i suoi raggi X ottici (una sequenza ben dettagliata e tutta da godere). Divertente e futuristico, quest'episodio ha ispirato anche il regista giapponese Hayao Miyazaki, che nel 1980 e 1986 usò robot simili per l'ultima puntata de Le nuove avventure di Lupin III e per l'anime movie Il castello del cielo. (124c)

03. LA GRANDE RAPINA AL TRENO (Billion Dollar Limited)
***** Nell'introduzione viene detto che Superman è più veloce di una locomotiva... ed è proprio una locomotiva che il supereroe va qui a sostituire, quando dei rapinatori, a bordo di un'automobile corazzata, prendono di mira un treno pieno di lingotti d'oro in corsa verso la Zecca. Immancabile la giornalista Lois Lane che, stavolta, fa la sua parte sparando col mitra sui criminali. La ragazza non viene catturata, è vero, ma rischia di morire sul serio, perché gli incidenti si susseguono a ritmo forsennato. Cartoon classico, divertente, realistico. (124c)

04. IL GIGANTE POLARE (The Arctic Giant)
***** Superman contro un tirannosauro preistorico, perfettamente conservato nei ghiacci e improvvisamente risvegliato dal suo sonno millenario. I disegnatori, senza un perché, hanno limitato le zanne del lucertolone a quattro, due sopra e due sotto, dandogli un che di "simpatico". Riuscita la sequenza in cui Lois Lane viene quasi mangiata viva dal T-Rex, mentre il mostro semina il panico in città. Questo breve Godzilla animato ante-litteram mi è piaciuto molto: qui Superman non vola, ma compie super-salti fra i palazzi, come nei suoi primi fumetti. (124c)

05. L'AUTO-PROIETTILE (The Bulleteers)
***** Fra gli episodi di Superman più riusciti dei fratelli Fleischer grazie al fantastico design dell'auto-proiettile dei terroristi, che può anche trasformarsi in aeroplano! Il bello è che questo veicolo avvenieristico degli anni '40 riesce davvero ad abbattere Superman e, guardando l'eroe caduto e sommerso dalle macerie, si respira davvero un'aria funerea, accompagnata dalla musica di Sammy Timberg che passa celermente dall'eroico al drammatico. Fa tenerezza l'intrepida Lois Lane che s'intrufola nell'auto dei tre cattivi per distruggere il quadro comandi brandendo una chiave inglese. (124c)

06. IL TELESCOPIO MAGNETICO (The Magnetic Telescope)
***** Uno scienziato crede di controllare, con una calamita gigante (sigh!) collocata sul tetto del suo laboratorio, le comete celesti, che però precipitano sulla Terra provocando il panico in città. Stupisce che lo scienziato si ravveda in tempo e scappi (di solito, folli di questa risma restano finché non vengono agguantati e sbattuti in prigione dall'uomo d'acciaio), lasciando proprio a Superman e a Lois Lane il compito di salvare la Terra. E' istruttivo vedere qui Superman scongiurare un pericolo dallo spazio, perché lo fa usando il cervello e non i muscoli. Simpatico il finale romantico con Lois. (124c)

07. IL TERREMOTO ELETTRICO (Electric Earthquake)
***** Uno scienziato, dalla sua base sottomorina, provoca terremoti in città. Colpisce l'etnia del cattivo, un indiano d'America che vorrebbe rivendicare per la sua gente, prima con le buone e poi con le cattive, la città di Manhattan (ma non era Metropolis?). Molto avveniristico l'ascensore che porta gli occupanti dalla base sottomarina alla superficie e viceversa. L'indiano viene sconfitto da Superman e Lois Lane, come da cliché dei western dell'epoca. (124c)

08. IL VULCANO (Volcano)
**** Superman protegge l'umanità dalle forze della natura più violente; peccato che a me un vulcano in eruzione, per quanto pericoloso, non esalti quanto un criminale che minaccia la città con i raggi laser, o i robot. Restano i deliziosi siparietti di Lois Lane che, arrivata assieme a Clark Kent nel luogo del disastro, sottrae la tessera stampa al collega per rubargli, nuovamente, lo scoop. Aah, se non ci fosse lei... (124c)

09. TERRORE AL CIRCO (Terror on the Midway)
***** Superman contro Gigantic (sic!), un gorilla inarrestabile imparentato con King Kong scappato dalla gabbia di un circo. Ultimo super-cartone curato dai fratelli Fleischer (i successivi 8 sono stati prodotti dai "Famous Studios"), che creano un ottimo horror dai colori scuri e dove mostrano che anche Lois Lane ha un cuore (stavolta la giornalista potrebbe salvarsi, ma preferisce aiutare una bambina concentrando la furia del gorilla su di sé). Qui si rischia di tifare per le belve feroci visto che Superman, pur facendo il suo dovere, non si dimostra certo migliore dei domatori che hanno imprigionato lo scimmione. (124c)

10. IL SABOTATORE GIAPPONESE (Japoteurs)
**** Un bombardiere americano viene rubato da tre spie giapponesi, ma Superman e Lois Lane vigilano e compiono giustizia. Classico cartone animato di propaganda che andava di moda in America durante la Seconda Guerra Mondiale, prodotto dai nuovi "proprietari" cinematografici di Superman, i "Famous Studios", dove gli eroi sono belli, patriottici e gagliardi (come le loro fidanzate) e i cattivi sono brutti, sporchi, cattivi e soprattutto nazisti o, come in questo caso, giapponesi. Curiosità: il capo sabotatore sembra un incrocio fra l'attore Peter Lorre (noto all'epoca per i ruoli da orientale) e il detective Charlie Chan. Si ricorda per la scena dello sgancio delle bombe - fortunatamente non atomiche - in città, che sembra anticipare Hiroshima e Nagasaki. Quando la fiction anticipa la realtà... (124c)

11. L'IMPOSTORE (Showdown)
***** Un ladro vestito da Superman compie diverse rapine e il vero uomo d'acciaio viene incolpato dei suoi crimini. Solo Lois Lane non è convinta della colpevolezza dell'eroe e i fatti le daranno ragione. Per la prima e ultima volta in questi cartoons viene inserito dell'umorismo nei criminali, perché il falso Superman e il suo capo (un sosia del "duro" attore Edward G. Robinson) sprizzano simpatia. Ottima la scena a teatro, con l'impostore che scippa gioielli e portafogli mentre il pubblico sta assistendo a un'opera lirica. Capolavoro. (124c)

12. L'UNDICESIMA ORA (Eleventh Hour)
* Lois e Clark si trovano a Yokohama mentre Superman, sempre alle 11 della sera, compie diversi atti di sabotaggio ai danni dell'esercito giapponese. Propaganda animata che mostra un Superman ben poco eroico. Infatti sembra quasi agire autonomamente dall'esercito americano da cui si suppone abbia preso gli ordini (scena che però non c'è nel cartoon); sembra quasi in cerca di vendetta e ciò è anche peggio, vista la sua reputazione. Certo non giustifico nemmeno i soldati giapponesi: solo per fermare gli attacchi di Superman arrivano ad imprigionare e quasi a fucilare Lois Lane! Cartone invecchiato male, sembra un vino che sa di aceto. (124c)

13. LA FABBRICA DEGLI ESPLOSIVI (Destruction, Inc.)
***** Lois Lane e Clark Kent, sotto le mentite spoglie di un'operaia e di un vecchio guardiano, indagano su di una fabbrica di esplosivi sospetta. Anche quest'avventura di Superman è vista con gli occhi di Lois che, pur cacciandosi nei guai, si rivela agile e scaltra (qui compie certe acrobazie - e con i tacchi a spillo, per giunta! - da far invidia a Batman e a Catwoman). Bella la sequenza di Lois legata e messa a forza dentro un missile, da brividi l'inizio con la mano di un morto che affonda nel fiume, da sbelliccarsi l'incontro fra Clark e il piccolo Louis, che il primo scambia per Lois. (124c)

14. LA MUMMIA (The Mummy Strikes)
***** Per provare l'innocenza della segretaria di un egittologo trovato morto davanti alla tomba di un faraone, il giornalista Clark Kent va a parlare con un esperto, seguito di nascosto da Lois Lane... Come Superman, Clark se la dovrà vedere con delle mummie giganti che in vita erano le guardie del corpo del faraone Tush. Quando il thriller si fonde al fantasy si ottengono risultati strabilianti come questo. Peccato che le mummie si sbarazzino subito delle loro bende, un tocco horror in più non avrebbe guastato. Un altro capolavoro. (124c)

15. TAMBURI NELLA GIUNGLA (Jungle Drums)
***** Superman e Lois Lane contro i nazisti, che hanno installato una delle loro loro basi (un gigantesco totem di pietra con cannoni che escono fuori dalla "bocca" del'idolo) nel cuore dell'Africa nera. Cartone di propaganda americana con Lois che, pur di non consegnare dei preziosi documenti ai nemici, per poco non fa la fine di Giovanna d'Arco. Furbi i nazisti, che celano volti e divise sotto maschere e palandrane bianche stile membri del Ku Klux Klan. Davvero sexy il piedino di Lois, con tanto di scarpa con il tacco a spillo, che sbuca fuori da una palandrana bianca. Da applausi il cameo finale di Adolf Hitler. (124c)

16. IL MONDO SOTTERRANEO (The Underground World)
**** Superman, assieme a un vecchio archeologo e all'inseparabile giornalista Lois Lane, parte alla ricerca di una civiltà perduta che si nasconde sotto le montagne rocciose. Altro cartone animato che fonde bene l'avventura con il fantasy, anche se alla fine i "terribili" uomini aquila che governano il sottosuolo non sembrano avere ambizioni di conquista ma vogliono essere solo lasciati in pace. Peccato non venga spiegato se questi esseri siano mutanti o alieni; di sicuro la loro origine trae ispirazione dalle tribù indiane e africane che, ai tempi, si vedevano nei film western e di Tarzan. (124c)

17. L'AGENTE SEGRETO (Secret Agent)
***** Lois Lane deve riuscire a portare a Washington una borsa il cui contenuto misterioso fa gola a una banda di criminali. La novità è che qui Superman deve salvare anche se stesso perché Clark Kent viene preso in ostaggio dai cattivi, anche se chi rischia veramente la vita è ancora una volta Lois (vedi la drammatica scena sul ponte di Metropolis). Ultimo splendido cartone animato dei "Famous Studios" di Superman, che termina con la bandiera americana che sventola sul Campidoglio mentre il supereroe vola via salutato da Lois. Curiosità: Lois Lane qui si tinge i capelli di biondo per passare, inultimente, inosservata. (124c)

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