"Walking dead": stagioni ed episodi

20 Marzo 2012

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

LA PAGINA DEGLI ESPERTI

In questa pagina sono raccolti i commenti pervenuti sulle singole stagioni di The walking dead. Chi volesse contribuire commentando un'unica e precisa stagione non ha che da CLICCARE QUI e farlo, scrivendo nel forum il proprio commento e facendolo anticipare dal numero della stagione (es. STAGIONE 2) e dal relativo pallinaggio. Il commento verrà prelevato “automaticamente” (per via umana, cioè da me) dal forum e trasferito in questa pagina nel punto esatto.


STAGIONE 1 (2010)

**! Ecco gli zombie. Se si riesce a non pensare a 28 giorni dopo si procede con la visione e non si sbaglia del tutto. È piacevole pur con qualche ovvietà di troppo. Temo ne venga fuori l'ennesima riproposizione alla Lost, anche perché terminati i primi 6 episodi non si ha niente in mano. L'escamotage per camminare tra i morti ricorda l delizioso L'alba dei morti dementi, ma non dispiace. Trovo buona l'idea di non piazzare l'ennesima bellona, ma donne quasi normali. Buone le musiche, regia pure. Vedremo in futuro! (Redeyes)

**! Ed ecco la serie TV sugli zombi, col primo episodio diretto da Darabont. L’inizio è un po’ troppo alla 28 giorni dopo, ma le premesse restano comunque buone e interessanti, riuscendo a percepire quel sentore di morte, di pericolo incombente. Poi però, da quando si forma il gruppo di sopravvissuti, ecco che il fattore umano prende il sopravvento, relegando quello disumano (gli zombi) ai margini e facendo evaporare l’angoscia e la tensione dei primi due episodi. Il tutto è girato con idubbio mestiere, ma la sceneggiatura è tirata, con pochi guizzi.  (Puppigallo)

***! Serie molto godibile e ricca di spunti visivi interessanti, Walking Dead appassiona lo spettatore per il giusto mix fra scene truculente ricchissime di violenza e psicologie finemente descritte dei personaggi principali e secondari. Gli episodi, nonostante registi e sceneggiatori quasi sempre diversi, risultano abbastanza omogenei fra di loro. Ottima ed intensa la prova di tutto il cast, nel quale nessuno emerge maggiormente rispetto agli altri. La sceneggiatura elegante compone dialoghi godibili che non scadono mai nel banale. Notevole! (Didda23)

*** Darabont produce e dirige il primo episodio, e infatti lo stile è simile a quello del suo The Mist, con sconosciuti che riescono a fare gruppo in una situazione di pericolo comune. Qui non ci sono mostri ma zombi, e la storia infatti affronta tutti i clichè del caso, compresa la ricerca di un antidoto al virus; comunque la breve serialità (solo 6 episodi) riesce a tenere desta l'attenzione e il finale al centro medico è davvero ottimo. Il personaggio di Ric è troppo perfettino per risultare simpatico, meglio i comprimari (in particolare Merle). (Rambo90)

**! Questa stagione parte dallo spunto offerto dal primo numero dell'omonimo fumetto (la storia "giorni perduti") ma la trama poi procede per i fatti suoi. Niente di innovativo dal punto di vista del tema (l'inizio stagione fa ricordare 28 giorni dopo), sebbene siano godibili le sequenze girate nelle città contaminate (le riprese dall'alto, specie nella scena dell'assalto dei morti viventi al carroarmato); la lotta alla sopravvivenza è sviluppata in modo tutto sommato piacevole, ma la squadra dei personaggi non mi è parsa sufficientemente convincente, né vi sono guizzi di particolare inventiva o originalità. abbastanza zombie-standard. (Fabbiu)

01.I GIORNI ANDATI (Days gone bye)
***!
Già il primo episodio suggerisce allo spettatore quale sarà il leitmotiv dell'intera serie: la sopravvivenza a tutti i costi. L'incontro con la famiglia Jones permetterà al vice-sceriffo Grimes di scoprire tutti i segreti sui metodi di uccisione degli Zombie, poichè il nostro protagonista era allo scuro di tutto a causa di un coma profondissimo. Deciderà di raggiungere Atlanta per avere maggiori possibilità di farecela. Darabont scrive e dirige alla grande, ammaliando lo spettatore con un mondo post-apocalittico molto scuro e realistico. Decisamente riuscito il make sui morti viventi. (Didda23)

02. UNA VIA D'USCITA (Guts)
*** Grimes, giunto Atlanta armato fino ai denti, trova non esattamente quello che sperava. La città è piena di zombi e per sfuggire trova riparo all'interno di un carroarmato. Fortunatamente con l'aiuto di Glenn (un altro sopravvissuto) riuscirà a mettersi in salvo sul tetto di un edificio. L'incontro con gli altri umani non è del tutto amichevole... Dosate bene sia le scene puramente splatter sia quelle più riflessive. La regia di Michelle MacLaren è ispirata e regala delle sequenze molto godibili. Memorabile il personaggio di Merle. (Didda23)

03. BENTORNATO PAPA' (Tell it to the frogs)
*** Rick si reca all'accampamento con gli altri e scopre che che all'interno del gruppo ci sono pure sua moglie e suo figlio. Mai gioia fu più immensa. C'è anche Shane amico e collega di Rick che inizia a provare un profondo senso di colpa per aver iniziato una relazione con la moglie dell'amico. Viene comunicato il motivo per il quale Merle è stato abbandonato sopra l'edificio e Rick preso dallo sconforto decide di organizzare una spedizione per recuperare il suddetto e le armi, di importanza vitale. Puntata che vira molto sul sentimentale con delle spruzzate di erotismo molto patinato (il rapporto sessuale fra la moglie e Shane). Le scene truculente non mancano, soprattutto quando ci sono gli zombie di mezzo.Regia di Gwyneth Horder-Payton. (Didda23)

04. VATOS (Vatos)
****
Mentre il gruppo capeggiato da Rick scopre che Merle è riuscito a fuggire, Glenn viene rapito da una banda di gangster che vuole a tutti i costi le armi. Poi si scoprirà che invece sono delle brave persone che cercano di proteggere un gruppo di anziani malati.Nel frattempo nel campo Jim inizia, senza alcun motivo, a scavare delle buche che sembrano delle tombe. Nella notte ci sarà un attacco violento degli zombie e a farne le spese sarà la povera Amy. Forse l'episodio più emozionante della prima serie, con punte struggenti che dilaniano il cuore.L'attacco zombesco è girato con professione e con uso sapiente del mezzo cinematografico. Sangue e morte non mancano. Ottima la sceneggiatura che miscela sapientemente elementi di matrice diversa. Regia di Johan Renck. (Didda23)

05. ESPERIMENTI (Wildfire)
**! 
Il gruppo decide di spostarsi dall'accampamento, poichè dopo l'attacco degli zombie non è più sicuro. Rick convince gli altri che l'unica soluzione è cercare di raggiungere il CDC all'interno del quale un gruppo di scienziati sta cercando una cura all'epidemia. Jim (infettato) decide di abbandonare gli altri e si lascia morire sotto un albero. Puntata abbastanza anonima di contorno che prepara le basi per il finale di stagione. La sceneggiatura lascia spazio ai dubbi e alle perplessità dei protagonisti, cercando di delineare delle strutture psicologiche più complesse. In quest'episodio la componente violenta viene tralasciata del tutto. La regia è di Ernest Dickerson, direttore della fotografia di molti film di Spike Lee. (Didda23)

TS-19 (TS-19)
***!
Il gruppo giunge al CDC e farà delle sorprese poco rassicuranti. Molto riuscita e ricca di pathos la ricostruzione al computer fatta dal dottor Jenner (Noah Emmerich) sull'effetto del virus zombesco sul cervello dell'essere umano. La stagione finisce con il gruppo che abbandona il CDC e con pochissime certezze su cosa fare in futuro. Perfetto il finale che riesce a tirare le file dell'intera stagione, lasciando allo spettatore un profondo senso di smarrimento ed angoscia. La regia è rigorosa e gli effetti speciale sono sopra la media, considerando il fatto che è un prodotto destinato alla televisione. Sceneggiatura molto onesta che non riserva sorprese sconsclusionate. (Didda23)



STAGIONE 2 (2011)

**! La seconda serie non si discosta dalla prima come spessore. Di nuovo c'è che aumentano i dissidi interni e il gruppo trova protezione in una fattoria abitata dall'anziano proprietario, dalle figlie e da alcuni conoscenti. Bella l'idea della mandria: gli zombi che si muovono in gruppo, pattugliando la super strada. Per il resto, il protagonista e il suo amico di vecchia data saranno sempre più in conflitto; e non solo loro. Di morti viventi ce ne sono (specialmente nell'ultima puntata), ma la vera minaccia, come Romero insegna, viene dai vivi. La scena più toccante si svolge davanti al fienile, quando vengono liberati gli zombi (ci sarà una triste sorpresa). P.S. Il discorso finale del protagonista al gruppo ha la mia totale approvazione, anche se andava fatto molto prima. Nota di merito per la frase del proprietario della fattoria: "Gesù Cristo ha promesso la resurrezione dei morti... pensavo avesse in mente qualcosa di leggermente diverso". (Puppigallo)

*! Continua letteralmente a trascinarsi questa serie che, ancora una volta, dimostra una totale mancanza di idee ergo di sceneggiatura. La morte di qualche personaggio principale è l'unico sviluppo che riescono a dare ben 13 puntate. Episodi centrali quasi inesistenti visto che si basano quasi esclusivamente su dialoghi inutili e noiosi. Ma oltre alla sceneggiatura, in alcuni episodi si sente anche la mancanza di una regia valida. Gli zombie poi continuano ad essere i grandi assenti e ad apparire con il contagocce in quasi tutte le puntate. (Piero68)

*** Sotto bellissime inquadrature e autentiche fotografie post apocalittiche, seguite da una soundtrack efficace, riparte la diaspora dei vivi. I Walker in questa stagione passan quasi in secondo piano, giocando quasi un ruolo simil Godot, e nella loro grande attesa, qua premiata, si sviluppano le vicissitudini maggiori. In un nuovo contesto, non più di fuga si rintanano i nostri, dapprima quale quartier generale per le ricerche, poi quale ipotetico eden-fortino sulla terra. Inutile dire che il grosso della trama si sviluppa nel finale. Si lancia proprio nelle scene finali una sorta di Ninja-vendicatore con tanto di Zombie al guinzaglio. Nel contagio totale termina la stagione. Sicuramente se ne apprezzano le immagini ed una trama che va migliorando. Godibile. (Redeyes)

** Non regge purtroppo il confronto con la prima, la seconda stagione della serie sui morti viventi. La sceneggiatura mostra un'evidente mancanza di idee e le prime 5-6 puntate sono assai ripetitive. La situazione migliora nella seconda parte della serie, dove le psicologie dei protagonisti sono maggiormente sfaccettate (con una bella prova di alcuni degli attori) e la tensione aumenta anche se i morti viventi passano paradossalmente in secondo piano.
voto. (Galbo)

*** 
Sotto bellissime inquadrature ed autentiche fotografie post apocalittiche, seguite da una soundtrack efficace, riparte la diaspora dei vivi. I Walker in questa stagione passan quasi in secondo piano, giocando quasi un ruolo simil Godot, e nella loro grande attesa, qui premiata, si sviluppano le vicissitudini maggiori. In un nuovo contesto, non più di fuga, si rintanano i nostri, dapprima quale quartier generale per le ricerche, poi quale ipotetico eden-fortino sulla terra. Inutile dire che il grosso della trama si sviluppa nel finale. Si lancia proprio nelle scene finali una sorta di ninja-vendicatore con tanto di zombi al guinzaglio. Nel contagio totale termina la stagione. Sicuramente se ne apprezzano le immagini e una trama che va migliorando. Godibile. (Redeyes)

**! La trama si assesta e giunge ad una situazione di stallo in cui le emozioni e i colpi di scena son davvero pochi (uno molto forte). Il gruppo sembra non aver coscienza dell'infezione di natura a loro ignota e prende spesso decisioni insensate e irresponsabili. La psicologia dei personaggi si evolve troppo spesso in cambi radicali di linea di pensiero e carattere, senza dare un impressione di crescita ma solo di rimpiazzo emotivo casuale. Le comparse degli zombi variano da nessuna a troppe. Finale molto made in Japan. (Ryo)

**! Fortunatamente la serie ha dalla sua effetti speciali e fotografia da grande schermo. Perchè anche in questa seconda stagione la sceneggiatura e la regia continuano a mostrare tutti i loro limiti e la quasi completa mancanza di idee costringendo la storia più volte ad attorcigliarsi su stessa proponendo dialoghi e situazioni insostenibili, oltre che reiteratamente abusati. (Piero68)

*** Molti miglioramenti di trama rispetto alla prima stagione: l'idea di ampliare il parco personaggi è ottima, soprattutto ho apprezzato fra le new entry il personaggio di Hershel. Un po' repentino invece il cambio comportamentale di altri (soprattutto di Shane, completamente schizzato), ma in effetti necessario a rendere la storia ricca di imprevisti. Forse 13 episodi iniziano a essere troppi, vista la staticità della situazione. (Rambo90)


STAGIONE 3 (2012)

**! Se la terza stagione ci guadagna dal punto di vista dell'azione, grazie al governatore con figlia "speciale" (lui è peggio degli zombi) e a Michonne con la sua spada affilata, perde però punti in quello che dovrebbe essere il fulcro, ovvero i morti viventi che appestano il pianeta. Ormai, purtroppo, sono ridotti a comparse che vengono affettate, decapitate e, in generale, tolte di mezzo senza troppi problemi, salvo rari casi (l'invasione nel carcere e poco altro). Una regola sembra comunque vigere: chi si allontana volontariamente dal gruppo dei buoni, prima o poi fa una brutta fine. P.S. Uno dei migliori episodi è quello in cui il protagonista ritrova l'amico di colore, che vive rintanato e ha disseminato il posto di barriere appuntite e trabocchetti. Nota di merito per gli "acquari" del governatore con "simpatici" ricordi. Nel complesso, non male. (Puppigallo)

*** Scivoliamo sempre più verso un abbrutimento del genere umano, un amalgama che unisce walker e uomini. I nostri approdano in un carcere che diverrà un fortino. In questa stagione vediamo qualche dipartita più o meno cruenta e molto sangue. Si antepone all'umanizzazione dello zoccolo duro della prima stagione la perfidia del Governatore. Riappare il razzista Merle e diviene protagonista Michonne, la fantomatica ninja con zombi a seguito, apparsa sul finire della scorsa stagione. Effettivamente il male non viene più dagli zombi ma dall'uomo. Ottimo Morrissey-Governatore, perde un po' di fascino lo sceriffo Rick per buona parte in preda ad allucinazioni. Nessun finale col botto. (Redeyes)

*** La terza serie tratta dal sublime fumetto di Kirkman, prende una piega inaspettata: chi è il vero pericolo? I personaggi devono difendersi dagli zombie o dagli esseri umani? C'è il ritorno di vecchi personaggi, la dipartita di alcune conoscenze importanti e l'aggiunta di preziosi elementi al gruppo.  (Ryo)

**! Migliore della seconda stagione, la terza serie di The Walking dead mette il tema degli zombie ancora di più in secondo piano per interrogarsi sulla natura umana e sulla cattiveria del cosiddetti "normali". L'ingresso di nuovi personaggi, come il governatore, dà nuova linfa alla serie anche se nella parte centrale della stagione qualche puntata funziona un po' da riempitivo. Non male comunque. (Galbo)

** La peggior stagione fino ad ora: la storia del Governatore è monotona, priva di guizzi e anche l'attore che lo interpreta non mi è piaciuto molto; il nuovo gruppo di superstiti è anonimo, così come i vagheggiamenti e le visioni di Ric, che alla lunga annoiano senza più sorprendere. Gradito invece il ritorno di Merle, più centrale nella vicenda, buoni come sempre il make up e gli effetti speciali. (Rambo90)


STAGIONE 4 (2013)

**! Ormai dovrebbero cambiare il titolo in "The walking live", perchè gli zombi sono sempre più ai margini; e sembrano fare capolino giusto perchè si tratta pur sempre di una serie su di loro. Lo sparpagliamento dei protagonisti è stata una buona idea, permettendo così di seguire più storie. Ma è risultato anche subito evidente, che ormai si sarebbe puntato sulle vicissitudini dei vivi, dando poche possibilità agli zombi di fare veri disastri. Nel complesso, non è male; e qualche momento resta impresso (la ragazzina psicopatica, amica dei morti, che ha una sua soluzione; il tunnel pieno di morti viventi, un po' liberi e un po' semisepolti). Si resta però con la sensazione che le cartucce siano state sparate quasi tutte. (Puppigallo)

**! Nella quarta stagione l'idea (buona) degli sceneggiatori è quella di dividere i personaggi consentendo la realizzazione di puntate abbastanza varie dal punto di vista narrativo. Le creature sono ormai marginali, e quello che conta sono le vicende dei sopravvissuti e le loro sopraffazioni reciproche. Qualche momento mostra un alto tasso di violenza che ne fa una serie di tipo "adulto". Buono l'innesto di nuovi personaggi. Non male. (Galbo)

**! Ormai alla deriva, accerchiati da walker intorpiditi, i nostri finiscono per dividersi. Con l'escamotage, pluri abusato, della divisione per micro gruppi e storie annesse, si arranca fin verso le ultime puntate. La storia langue, anche i più cool come Daryl finiscono per sedersi in poltrona e la fanno da padrona le grigliate di coniglio per i boschi. Sul finire di stagione si lancia qualche spunto per ripartire. Si sussulta, quasi, per il risveglio di Rick "il nuovo cannibale" e si approda a Terminus. Nuovi governatori? Boh. Speriamo nei desaparecidos walker. La serie è stanca. (Redeyes)

** Mio malgrado devo ammettere che questa serie mi sta stancando. E lo dico con rammarico, perché adoro il fumetto da cui è tratta. Difatti gli episodi migliori, guarda caso, sono tratti da vicende già viste nel fumetto. Allora perché non continuare su questa linea? Perché devo sorbirmi un'intera puntata con due personaggi che non fanno nulla se non parlare, parlare e parlare? E' una serie sugli zombi! Spero Negan arrivi presto... (Ryo)


STAGIONE 5 (2014)

** La quinta stagione è in assoluto la più superflua. Era arduo infatti trovare il modo di rendere ancora interessante una vicenda che già in precedenza iniziava a trascinarsi (finchè lo fanno gli zombi va bene, ma se arranca la pellicola...). Il colpo di grazia viene dato all'arrivo nella comunità, dove i residenti sembrano essere solo lievemente sfiorati dal mondo dei morti affamati di carne umana e dei predoni senza scrupoli. Il ritmo crolla definitivamente e l'interesse per le vicissitudini dei protagonisti si affievolisce. Unico risvolto piuttosto interessante (troppo poco comunque) è la più che precaria situazione psicologica di alcuni membri del gruppo. (Puppigallo)

**! Abbandonata Terminus e in cammino non verso Santiago ma Washington, i nostri perdono appeal trincerati verso sogni di un Eden e con i walkers solo comprimari. La nota positiva è l'arrivo ad Alexandria, che porta con sé nuove lotte, dubbi e pulsioni (da notare la biondina parrucchiera). I marchiati con la W sulla fronte paiono esser la nuova minaccia, con le loro brutali razzie e le loro trappole. Ultima scena con l'arrivo di un già visto, che potrebbe ridare energia. Serie in calando, ma ancora godibile! (Redeyes)


STAGIONE 6 (2015)

***! Dallo scemare della passata stagione parte una lenta risalita che episodio dopo episodio ci farà arrivare ad un finale tanto serialmente scafato quanto elettrizzante. Alexandria fortezza espugnabile come i residui di umanità dei nostri, ormai carnefici, vuoi per sopravvivenza, vuoi per paura. Rick, lontano anni luce dal suo esordio post risveglio nell'ospedale, troverà un degno quanto atteso nemico: Negan con la sua fedele Lucille. Col fiato sospeso attendiamo il colpo... (Redeyes)


STAGIONE 7 (2016)

** Parte col super botto, enfatizzato da signore mazzate che nulla lasciano, fortunatamente, all'immaginazione. Poi però, il tutto si spegne a inquietante velocità, ammorbato da discorsi, analisi psicologiche dei personaggi e accantonamento pressoché totale di quelli che dovrebbero essere i protagonisti veri, i "walking dead". Anche il cattivo di turno viene fornito in dosi sempre minori favorendo gli scagnozzi, che vanno a chiedere tributi ai vari gruppi sottoposti. Simpatica l'idea della tigre. Mentre la leader robotica del gruppo di semistraccioni è troppo finta. Qualche guizzo rianimante c'è, ma non basta. Persino il finale non colpisce più di tanto, con confusione e poca soddisfazione per lo spettatore. (Puppigallo)

** Si è ormai arrivati alla quasi presa in giro, nonostante la ormai consolidata bravura di attori e tecnici. Il fatto è che pur di allungare il numero di episodi li si "bomba" con dialoghi, monologhi, remember e situazioni chiaramente buttati lì a farti perdere tempo perché il minutaggio deve aumentare. Mi sono attivato a montare gli episodi in modo da tirarci fuori un film da 2 ore e mezza, che forse sono anche troppe... (Lythops)

** Negan, Lucille, boom! Ed ecco il buio, la morte fisica e cerebrale, walkers fra i walkers. Tutta la stagione ci annichilisce con una ninnananna di lagne e niente assoluto. Stancamente i nostri ci trascinano verso il baratro dell'assenza di idee. Sussulti solo nell'ultimissima puntata, come ormai ci hanno abituato. Note positive il buon Negan e la nostra cara Angel di Hap & Leonard che ancora una volta dimostra il suo fascino oscuro. (Redeyes)


STAGIONE 8 (2017)

** Dopo una stagione già deludente, parte l'ottava che continua a vedere contrapposti Rick e Negan con i loro rispettivi gruppi. 16 puntate per raccontare solo lo scontro tra loro è francamente troppo. E così alcune scene si protraggono inutilmente all'infinito fino ad arrivare allo stato di noia pura. Senza contare alcune scelte narrative troppo sciocche per essere credibili e senza contare quanto sia troppo caricaturale il personaggio di Negan. I vaganti sono ormai solo un oggetto di scena e nulla più. Difficile resistere al fast forward, in molte puntate. (Piero68)

** Negan-doci l’ennesima chiusura del cerchio i nostri dilatano ancora una volta le disavventure del gruppo di Rick che impiegherà tutti e 16 gli episodi per riportarci a dove già eravamo. Questa estenuante odissea finisce coll’annacquare persino il ben riuscito Negan amalgamandolo col gruppo storico in quella che sempre più assume i contorni di una never-endig story. Zombi a cornice di questo post apocalittico che ogni tanto ha qualche sussulto e nulla più, ma soprattutto sembra giocare le proprie carte colla mera entrata di nuovi personaggi in questo turn-over seriale. Lontana anni luce la verve iniziale! (Redeyes)

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commenti (1)

RISULTATI: DI 1
    Ryo

    15 Giugno 2018 23:55

    STAGIONE 8: Una stagione molto efficace sulla carta, la resa dei conti che tutti volevano vedere. Alcuni episodi funzionano, alcune scelte sdi sceneggiatura si discostano dal fumetto dando un tocco di originalità in più. Ma la diluizione della trama, la fanno lenta, così lenta, che guardala a velocità 1,5x la rende più godibile. Non è una battuta.
    **