Le location esatte di "Ti piace Hitchcock?"

7 Marzo 2011

La situazione al via delle ricerche:
Come sempre, quando si parla di Argento, buona parte delle location sono già di dominio pubblico. In questo caso ne mancava ancora qualcuna all’appello e si è completato il lavoro aggiungendovi molte foto di scena, articoli e curiosità di cui è autore il benemerito Tattoo.

Ti piace Hitchcock? è stato girato in città a Torino (tranne il prologo in collina) e le riprese sono cominciate il 26 luglio 2004 e si sono concluse circa un mese dopo, esattamente il 30 agosto, proprio dov’erano cominciate, in Via Vela (già nota per aver ospitato la casa di Arnò e l’Istituto Terzi nel Gatto a nove code). Non è certo la prima volta che Argento si rivolge al capoluogo piemontese per girare un suo thriller, ed è la conferma di quanto la città si presti al genere, come potete leggere anche in uno degli articoli qui allegati
("Questa città è uno stupendo teatro di posa, quando penso a un film lo immagino qui"). Insieme a questo troverete altri ritagli d'epoca molto interessanti (tutti provenienti dagli archivi di Tattoo). Ad esempio una bella intervista a Elisabetta Rocchetti in cui l'attrice (proprio rispondendo all'ultima domanda) cita proprio Tattoo indirettamente! Poi ancora un articolo in cui si citano gli studi utilizzati durante i preparativi (vedi paragrafo qui sotto) e un altro in cui Dario Argento analizza brevemente, tra le altre cose, il fenomeno fiction, senza nascondere i propri gusti. Le fotografie che trovate nello speciale sono state scattate da Guru per quanto riguarda le foto recenti delle location e da Tattoo per quanto riguarda le foto di scena e alte foto di location che vanno a integrare quelle di Guru.

PREPARATIVI

Come in Non Ho Sonno vennero assegnati alla produzione del film i locali di Piazza San Carlo 161 per casting e logistica (come si può leggere n uno degli articoli allegati). Per la Terza madre invece si optò per la nuova "olimpica" struttura di Via Giordano Bruno. Intanto si comincia a parlare del film e ci viene spiegato, in alcuni dei preziosi articoli che trovate qui a corollario, che sarà il primo di una serie di telefilm diretti poi da altri registi (ad Argento spetta solo il primo). Il progetto evidentemente naufragherà, visto che degli episodi successivi non si hanno più avute notizie…


01. LA CASETTA NELL’ASTIGIANO
Il film comincia con il protagonista che, da bambino, corre in bici per le foreste dell’astigiano (così almeno ci viene detto con una didascalia). Si ferma davanti a un casolare dove, all’interno, vede due donne che stanno sgozzando un gallo. Spierà la scena dalla finestra per fuggire alla disperata poco dopo inseguito dalle due misteriose donne. E’ una scena che funge da spiegazione alle manie voyeuristiche del protagonista. Non è dato sapere dove fosse esattamente la casa visibile nel film, e certo senza alcuna imbeccata degli autori e un viaggio sul posto per verificare sarà difficile capire dove sia. E’ l’unica location che abbiamo volutamente tralasciato.


02. IL PALAZZO DOVE ABITA SASHA
(Tattoo)
Sasha (Elisabetta Rocchetti) è la ragazza (dal fisico notevole) che Giulio (Elio Germano) spia dalla finestra mentre si spoglia. La finestra fa parte di un edificio molto particolare che vedremo ovviamente inquadrato un’infinità di volte, durante il film. In particolar modo viene inquadrato il balcone con finestra della casa di Sasha, ovvero la finestra in cui Giulio vede Sasha interrogata dalla polizia subito dopo l’omicidio della di lei madre. Del palazzo comunque non vediamo solo l’appartamento di Sasha ma anche la singolare e affascinante struttura in vetro che avvolge la scala esterna o, più in basso, la casupola dove vive il portiere.
Sempre davanti alla casa di Sasha avrà poi l’incidente il proprietario della videoteca, fuggito dalla casa di Giulio dopo aver tentato di uccidere il giovane: verrà investito da un auto di passaggio. Il palazzo (oggi purtroppo privato dall’affascinante struttura in vetro che gli stava a fianco) è in Via Vincenzo Vela 24, a Torino.
 
Ricordi dal set (a cura di Tattoo): 26 luglio 2004. Torino, Via Vela angolo Via Bricherasio. Primo ciak di Ti piace Hitchcock?. Sono le 7 di mattina e in un inverosimile silenzio mi gusto indisturbato la prima giornata di set. I cartelli posizionati per il suolo pubblico "bloccano" la location per 10 giorni partendo da sabato 24 luglio. Già da sabato, infatti, gli addetti al set avevano occupato la strada e il Museo di Numismatica (Casa Elisabetta Rocchetti) per preparare il primo giorno di riprese. In una delle foto che troverete nelle
tavole si vede anche il veicolo "gru" adoperato per issare la macchina da presa per le scene in movimento relative alla terrazza dell'abitazione della Elisabetta Rocchetti. Atmosfera magica quindi, interrotta precipitosamente dall'arrivo della troupe, che in men che non si dica si mette al lavoro guidata dal direttore della fotografia Frederic Fasano e dall'aiuto regista Leopoldo Pescatore. In disparte un Dario Argento rilassato seduto a sorseggiare il suo "immancabile" tè...
Dal 26 al 30 agosto: Si tornerà quasi un mese dopo, in via Vela, quando le riprese giungeranno al termine. Le foto che troverete nelle tavole raccontano quei giorni che ricordo con molta nostalgia: il più bel set a cui abbia assistito. Ricordo che durante la scena conclusiva l'enorme montacarichi raggiunse la terrazza e stette issato per tutta la durata della sequenza finale. Al suo interno vi erano l'operatore Giovanni Gebbia e il fotografo di scena Franco Vitale. Dario si raccomandò molto con Gebbia sui movimenti di macchina da fare e concluse con un "giocatela tu", dando spazio e fiducia al tecnico (ovviamente avendo già concordato in precedenza il finale). Ebbi modo di fantasticare molto durante tutto l'anno successivo pensando a quella sequenza. Solo Dario e Frederic Fasano poterono assistere, attraverso i monitor collegati alla camera, a ciò che accadeva all'interno dell'abitazione.
Dario
diede l'azione e durante la sequenza il silenzio assoluto della notte rendeva l'atmosfera magica e irreale. La scena fu ripetuta un paio di volte ma in una di queste il cellulare di un elettricista squillò facendo infuriare non poco Argento (anche perchè questo rispose e si mise a parlare con la propria moglie a Roma, tutto questo durante l'azione nel silenzio più assoluto). La situazione venne ristabilita e da lì a poco si sarebbe brindato allegramente per la conclusione del film.
Scattai al tempo anche molte foto alla scalinata a vetri, vero simbolo del film, in seguito “disastrosamente” abbattuta. Ora al suo posto c'è un parcheggio sotterraneo... no comment. Ebbi l' intuizione di riprendere  la location in tutto il suo splendore alcuni mesi prima del suo abbattimento e successivamente montarla in A come Argento... una bella fortuna!


03. IL PALAZZO DOVE ABITA GIULIO
(Tattoo)
Giulio abita nel palazzo di fronte a quello di Sasha, come ben immaginabile, ed è da qui che spia la ragazza. E’ la stanza in cui il ragazzo vive e scrive la sua tesi sul cinema espressionista tedesco, ma il palazzo non viene inquadrato tanto quello di Sasha (come è logico, visto che l’azione voyeuristica coinvolge non questo palazzo ma quello di fronte).
Ad ogni modo anche del palazzo di Giulio vediamo  inquadrata più volte la porta d’ingresso, sopra alla quale sta la finestra da cui occhieggia il protagonista. Sempre di fronte al palazzo di Giulio avviene l’incontro per strada col ragazzo proprietario della videoteca. Siamo ancora in via Vincenzo Vela, questa volta al civico 27.

Ricordi dal set (a cura di Tattoo): I primi di agosto il set si sposta, facendo un calibrato ping pong, nella seconda location chiave del film: la casa di Elio Germano. Gli interni sono in Via Baretti e non vengono mai inquadrati dall'esterno, visto che come ricordiamo gli esterni sono quelli del palazzo in mattoni di Via Vela.
Il trucco consisteva nell'applicazione di un pannello in scala del palazzo di Elisabetta Rocchetti, applicato davanti alla finestra di casa Germano in Via Vela. Poche sono le scene quindi di Germano inquadrato dalla strada o dalla terrazza della Rocchetti, effettivamente affacciato alla finestra di Via Vela.
Come dicevo, si torna in Via Vela il 26 agosto per le scene in notturna che chiuderanno il film. La sera precedente si girò la sequenza relativa all'inseguimento sul tetto (nella realtà il tetto è quello del Politecnico di Torino di Corso Duca degli Abruzzi). Nelle foto che troverete nelle tavole si racconta lo stato di relax che regnava sul set quel 26 agosto.


04. L’UNIVERSITA’
(Tattoo)
Il palazzo dell’università dove studiano Giulio e la sua ragazza è inquadrato una sola volta, durante il film, precisamente quando lei sta aspettando Giulio che è in ritardo ed arriverà in motorino. Da qui l’azione staccherà quasi subito sul palazzo di lui, dove i due amoreggeranno per un po’… Il palazzo dell’università è in realtà Palazzo Cavour sull’omonima via torinese, al civico 8.

Ricordi dal set (a cura di Tattoo)
: Parte da qui il giro che Elio Germano compie per il centro cittadino a bordo della sua vespa. Argento fece compiere più volte il percorso dal protagonista perchè la sceneggiatura prevedeva ampio traffico, ma ahimè quel sabato 14 agosto Torino appariva veramente deserta. Più volte Argento discusse con i suoi collaboratori del piccolo inconveniente creatosi: “Siamo a Torino... mica a Roma!” (ci si riferiva al fatto che Roma in agosto è comunque affollata!). Nelle foto di scena presenti sulle tavole troverete il Maestro sorridente che giunge sul set. Primo giorno di riprese per la spagnola Cristina Brondo, già in città nei giorni precedenti. Qualche problemuccio per lei sulle scene in motorino: lei e Germano dovevano giungere insieme all'Univeristà ma qualcosa non funzionò nelle.... dinamiche!


05. LA VIDEOTECA
(Tattoo)
La videoteca è il luogo d’incontro di tutti i protagonisti. E’ qui che per la prima volta Giulio incontra Sasha (lei sta noleggiando il dvd di Delitto per delitto di Hitchcock) e sempre qui che Sasha incontra Federica (entrambe stanno appunto cercando il dvd di cui sopra). Sempre ripresa in interni, la vediamo esternamente solo in un paio di occasioni e pure di sfuggita. Riconoscendo i palazzi di fronte è comunque certa l’identificazione. La location è, nell’economia della vicenda, assai significativa.
Anche perché lo stesso giovane commesso avrà buona parte nella storia. Siamo in Via Cesare Balbo 26, a Torino.

Ricordi dal set (a cura di Tattoo): La location in questione è stata teatro di una due giorni di fuoco: l'11 agosto infatti il set si sposta in Via Cesare Balbo dove è sita la videoteca “La Porta dei sogni” e in tale occasione vegono convocate diverse testate giornalistiche per promuovere il film.
Siamo in centro città e, anche se si è in agosto, molti curiosi accortisi delle riprese intasano la modesta Via Balbo. Nonostante l'incessante via-vai di gente le riprese vengono puntualmente portate a termine. Gustosi siparietti tragicomici di Dario Argento che si lamenta del traffico impazzito! La scena di gruppo è un'impresa: sembra di assistere a un comizio elettorale! Presenti sul set tutti e cinque i giovani protagonisti del film. Le foto che troverete in tavola sono istantanee in relax dal set di Via Balbo. Argento prepara l'immancabile tè sulla adiacente via Vanchiglia, riservata ai numerosi camion della troupe.


06. LA FONTANA DELL’INCONTRO TRA LE DUE RAGAZZE
(Tattoo)
Giulio segue Sasha perché vuole capire che intenzioni ha. Ha visto che parlava concitamente con Federica (Chiara Conti), in videoteca, nonostante le due prima nemeno si conoscessero. Seguendole in bici le ritrova sedute sul bordo di una grande fontana monumentale che stanno di nuovo parlando di qualcosa che Giulio non riesce ad ascoltare da distante ma che sa ritiene essere estremamente importante.
E’ sicuro che le due stiano decidendo di “scambiarsi” due delitti, proprio come nel Delitto per delitto di Hitchcock. La fontana che si vede nel film è quella, celeberrima, chiamata “dei 12 mesi” al parco del Valentino di Torino. Susseguentemente a questa scena, e prima dell’omicidio della madre di Sasha, Argento ci precipita in un clima notturno di tensione andando a inquadrare particolari inquietanti di edifici e statue. In particolare ci vengono mostrati una scultura d’un pipistrello sotto un balcone (in Via Madama Cristina angolo Via Silvio Pellico) e i draghi che troneggiano sul portone del Palazzo di Corso Francia 23, sempre a Torino.


07. IL BAR DOVE GIULIO LEGGE IL GIORNALE CON LA SUA RAGAZZA
(Tattoo)
Datosi appuntamente in un bar del centro, Giulio e la sua ragazza si incontrano e li troviamo seduti a un tavolino. Giulio sta leggendo sul giornale del delitto appena avvenuto di fronte a casa sua e coinvolge la fidanzata che invece pare non considerarlo troppo (e soprattutto non pare affatto credere a supposizioni che giudica chiaramente fantasiose). Il bar (di cui nel film vengono inquadrati solo i tavolini all’esterno) è quello di Via delle Rosine 1 bis, sempre a Torino.


08. LA CASA DI FEDERICA
(Guru)
Capire se veramente quello che ha ipotizzato (ovvero uno scambio di delitti tra le due ragazze) possa avere un senso, Giulio decide di seguire Federica. Dopo aver letto sul database della videoteca l’indirizzo, si apposta davanti alla casa della bella giovane in attesa che esca, cosa che avviene sotto i nostri occhi. Il palazzo in cui vive ha la facciata bugnata e Argento ne inquadra la particolarità. E’ stata la location più difficile da rintracciare, di cui si poteva riconoscere solo la parete bugnata della facciata (senza che si vedesse nemmeno una finestra, da quanto è stretta l’inquadratura sulla porta d’ingresso). E’ stata quindi molto brava Guru a trovarla con quest’unico indizio e stabilire che siamo in Via Eusebio Bava 11 a Torino.


09. L’AGENZIA IMMOBILIARE DOVE LAVORA FEDERICA
(Tattoo)
Dopo aver seguito Federica per le strade di Torino (lei in Volkswagen, lui col motorino), Giulio vede finalmente la ragazza parcheggiare di fronte a un palazzo. E’ qui che lavora, visto che la vediamo entrare nella porta dello stesso palazzo. Una successiva inquadratura ce la mostra dietro la finestra davanti alla quale sta in appostamento Giulio. Leggendo l’insegna della finestra (sovrastata dal nome ONIUSAXO & Co.) capiamo che Federica lavora in un’agenzia immobiliare e anche che il suo capo (Beppe Lo Console) le sta un po’ troppo appiccicato. Lei pare disgustata ma non reagisce. Giulio sta appostato fino alla sera, quando Federica esce. La sede dell'azienda è sita in Corso Galileo Ferraris, al 67.

Ricordi dal set (a cura di Tattoo): Siamo in Corso Galileo Ferraris, al 67, allo studio immobiliare ONIUSAXO & Co. Nellà realtà (come si vede nelle foto scattate quest’anno) lo studio si chiama CHIUSANO & Co, e le lettere vengono invertite formando un divertente "quasi" anagramma. In questa location interviene l'immancabile critico cinematografico, nonchè amico di Dario Argento, Alan Jones, il quale scatta un'infinità di foto da inserire nel suo reportage per il sito ufficiale argentiano Dark Dreams. In quest’occasione, per delicatezza e solidarietà, mi limito ad osservare le riprese...


10. LA CASA DEL CAPO DI FEDERICA
(Tattoo)
Fuori dall’agenzia, Federica accetta un passaggio dal suo capo, che la condurrà fino a casa propria. E’ un’altra location importante, visto che coincide con un nuovo appostamento di Giulio. Dopo aver seguito (sempre in motorino) i due, infatti, Giulio li spia dalla finestra e capisce che Federica è costretta a sottostare alle attenzioni del suo capo, il quale evidentemente può ricattarla con qualcosa di cui non siamo a conoscenza. Guardando fuori dalla finestra, però, il capo si accorge d’essere spiato e scende per inseguire Giulio, che cascando dal balcone si frattura un piede. La fuga è un crescendo di tensione sotto la pioggia. La casa del capo di Federica è un suggestivo edificio di via principi d'Acaja, al civico 9. Molto particolare la bow window attraverso la quale Giulio segue la prima scena che gli si presenta davanti. Successivamente si sposterà nel cortile azzardando un’arrampicata per riuscire a vedere cosa sta accadendo nella camera da letto.

Ricordi dal set (a cura di Tattoo)
: A mio avviso questa è la location più strabiliante dell'intero film! Durante le notti del 23 e del 24 agosto si girano tutte le sequenze del pedinamento che Elio Germano fa ai danni di Chiara Conti e Beppe Lo Console fino a casa di quest'ultimo. Sul set interviene una vistosa autobotte usata per simulare la pioggia nella scena più action dell'intero film. La strada viene chiusa e Argento deve cambiare il senso di marcia della fuga di Elio Germano per evitare di inquadrare i vistosi cantieri di Corso Francia (angolo via Principi d'Acaja). La location a tutto campo fa sì che il mio punto di vista viene meno rispetto al centro dell'azione impedendomi così una visuale nitida di ciò che accade durante i ciak. Per cui le diverse dinamiche mi sono rimaste quasi del tutto ignote fino all'uscità del film. Location molto argentiana, questa di Via Principi d'Acaja; peccato che Dario non abbia inquadrato l'edificio che precede quello poi utilizzato per il film. Come potrete vedere nelle tavole si nota una costruzione molto familiare a tutti i fan del Maestro: è Casa Fenoglio-La Fleur (1902), che ha molti tratti identici a Villa Scott. Un vero peccato... e pensare che Argento quella costruzione la studiò non poco, durante quei giorni. Ci sperai molto. Sarebbe stato un gran bel tuffo al passato! Anche solo una panoramica...


11. DOVE IL COMMISSARIO FA INVERSIONE
(Tattoo)
La vicenda sembra conclusa, ma non è così. La ragazza di Giulio si è appena precipitata nel palazzo di fronte a quello di Giulio perché i due han visto che l’assassino è tornato sul luogo del delitto. Giulio cerca di dissuaderla dall’andare, ma lei non vuol sentire ragioni. Disperato, Giulio chiama via telefono il commissario implorandolo di tornare lì da loro, e il commissario non se lo fa ripetere: fa inversione e torna. Curiosa invece la direzione che prende per tornare, visto che se invece che procedere in linea retta avesse svoltato a sinistra si sarebbe trovato esattamente in via Vela! L’inversione infatti avviene proprio di fronte a quello che fu il glorioso Istituto Terzi del Gatto a nove code. Autocitazione?

La casa delle streghe ne bosco astigiano è invece una casa nel viterbese che abbiamo trovato grazie alle indicazioni del proprietario (Sentenza), che ci ha scritto, e che abbiamo rintracciato esattamente grazie alle foto di Travis, che TROVATE QUI.

Testi: Tattoo/Zender - Foto: Guru (foto di oggi), Tattoo (foto di scena e altre foto di location), Lucius (Palazzo dei draghi) - Tavole: Zender - Materiale d'archivio: Tattoo
 
APPROFONDIMENTO INSERITO DAI BENEMERITI TATTOO E ZENDER (con l'aiuto di GURU)

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commenti (9)

RISULTATI: DI 9
    Lucius

    7 Marzo 2011 18:55

    Un lavoro strabilante.Complimenti ragazzi.
    Didda23

    7 Marzo 2011 22:05

    Davvero un bellissimo lavoro!Bravissimi.
    PagniMauri

    8 Marzo 2011 10:10

    Era ora! GRANDE il mio amico XD! Non poteva che essere uno speciale dettagliato e contenente eneddoti che solo chi ha vissuto i vari set poteva raccontarci...
    Ellerre

    8 Marzo 2011 14:27

    Complimenti Tattoo per l'appassionato special e complimenti anche a Guru per le ottime fotografie. Ah, dimenticavo. Un minuscolo grazie anche a Zender per il suo indefesso lavoro dietro le quinte...
    Manfrin

    8 Marzo 2011 18:23

    Complimenti a tutti ragazzi!Certo che Torino sembra l'abbiano costruita per farci i film di Dario Argento!
    Andygx

    9 Marzo 2011 08:18

    Lavoro strepitoso! Grazie Tattoo, Guru e Zender.
    Allan

    9 Marzo 2011 19:00

    Niente male.
    Ivanuccio

    10 Marzo 2011 10:55

    La prima volta che vidi "ti piace Hitchcock?" mi resi subito conto che il viso di Sasha non mi era nuovo!!..infatti era già stata una comparsa in "Non ho sonno" e precisamente come amica di una delle tante vittime (La Coniglietta)..

    In ogni caso riecco uno stupendo lavoro, sfornato da chi ha vissuto in prima linea la produzione del film..

    complimenti!
    Guru

    7 Aprile 2011 19:32

    Un doveroso ringraziamento a tutti, spero di poter collaborare ancora ad altri progetti sulla mia città..Grazie di cuore Guru