Le location esatte de "La poliziotta"

23 Giugno 2009

La situazione al via delle ricerche:
c'era stata una bella puntata della Valigia dei Sogni in cui si svelava come Ravedrate fosse in realtà Bergamo, ma molte location (tutte quelle sull'Adda, ad esempio, alcune a Bergamo, una a Roma) non erano ancora state rivelate. Ecco quindi qui la guida definitiva a tutte (o quasi) le location del film.

Ravedrate, la capitale del biscotto. Il cartello posto di fianco a una strada nella prima immagine comunica un immediato accostamento al prodotto. Ma dov’è questa fantomatica capitale del biscotto, città del nord operoso che vediamo inquadrata in più punti durante i titoli di testa? Ormai l’han capito tutti che non esiste, e anche una puntata della Valigia dei Sogni ha svelato in modo stuzzicante quanto Ravedrate, la città fantasma, fosse in realtà Bergamo. E’ davvero così? Non del tutto, come vedremo. Certo, la gran parte dei luoghi in cui è girato il film è distruibuito tra Bergamo alta e Bergamo bassa, ma Steno e la troupe in più occasioni si sono anche spostati lungo l’Adda per alcune scene molto suggestive. Proviamo a “rivedere” il film, allora. E ricordate: Biscotti Brembani, i biscotti dei bimbi sani!


PROLOGO: RAVEDRATE E LE PUBBLICITA' DEI BISCOTTI
(Allan)
Il film si apre sul cartello di Ravedrate, comune che si suppone appartenere al Nord Italia. Difatti, nel corso del film, vedremo che il centro di Ravedrate è come noto localizzato a Bergamo alta (perlopiù).
Attenzione però, perché quando ci vengono mostrate le immagini di Ravedrate con l'invadente cartellonistica pubblicitaria dei biscotti Brembani ("i biscotti dei bimbi sani") siamo invece, come ha scoperto Allan, a Terni, in Umbria. Il leggendario cartello Ravedrate è posto sul traccordo Terni-Orte, e sempre da lì è ripresa la panoramica che mostra il tir avvicinarsi alla città. Poi c'è uno stacco, ci vengono mostrati il biscottificio (che scopriremo essere in Lombardia) e quindi di nuovo altri scorci di Terni, nei quali si vedono Piazza Cornelio Tacito e altre zone, tutte rigorosamente tappezzate dalle pubblicità Brembani. Quindi possiamo dire che la Ravedrate vista di lontano (cioè quella vista nel prologo) non è affatto una città del Nord...

01. IL BISCOTTIFICIO BREMBANI
(Markus)
E’ la location simbolo del film, la fabbrica che inquina il fiume, un grosso casermone in riva che mostra la sua imponenza di perfetto esempio di archeologia industriale. E’ qui che vengono prodotte le scorie che alterano l’ecosistema del fiume. Ed è qui che vedremo aggirarsi il figlio del sindaco (Umberto Smaila) più avanti nel film. A scoprire dove fosse il mitico biscottificio ci è arrivato Markus, da solo. Il biscottificio Brembani in realtà altro non è che la centrale idroelettrica Esterle, della società Edison (come si legge nella targa apposta in facciata e scrupolosamente occultata nel film). Siamo dalle parti di Porto d’Adda. Per arrivarci c’è da percorrere fino in fondo via 25 aprile, che scende da Porto d’Adda. Lo facemmo una prima volta in gruppo senza esito (era notte), ci siamo tornati di giorno io, Markus e Wupa Wump, trascorrendo uno splendido pomeriggio a mangiare panini e porchetta proprio lì, a un passo dalla centrale. Quei panini non saran stati i biscotti dei bimbi sani ma erano ugualmente molto buoni!

02. IN PIAZZA
(La Valigia dei Sogni)
Dopo scorci che inquadrano Bergamo un po’ in ogni dove e che ci mostrano come le pubblicità dei biscotti Brembani saltino fuori un po’ dappertutto, la scena si sposta subito in quella che è la piazza più nota e bella di Bergamo. Siamo nella parte alta della città, in Piazza Vecchia, e su uno dei palazzi che vi affacciano è stato apposto un cartello che dice “Teatro Adelaide Brembani”. Qui la Filodrammatica Aziendale Brembani sta portando in scena “Santa Giovanna D’Arco pulzella d’Orleans”, opera prima del concittadino (assessore comunale) Tarcisio Monti (Alberto Lionello). Data: 10 marzo 1974. A teatro, seduti ad assistere, Gianna Abbastanzi (Mariangela Melato) e Claudio, il suo fidanzato (Renato Pozzetto). Lei ha le lacrime agli occhi, lui pare infastidito (“ma niente, la storia di un incendio”, dirà più tardi a chi gli chiede di raccontargli l’opera). All’uscita i due sostano in centro piazza permettendoci di gustare la caratteristica località bergamasca. Più avanti la reincontreremo, Piazza Vecchia. Ad esempio è la piazza in cui il pretore Patanè (Orazio Orlando) parcheggia in divieto di sosta e Gianna (al suo primo giorno di lavoro come vigilessa) gli consegna brevi manu la dovuta multa.

03. IL GRANDE VEGLIONE DI CARNEVALE
 (Zender)
La festa a cui partecipa la coppia, una volta lasciati gli amici (“solo due balli e poi andiamo via”, dice Claudio), è un veglione carnevalesco che si svolge al “dancing” Balzer, un noto locale che sta nella parte centrale (ovvero il Sentierone) della Bergamo bassa, questa volta. Curioso che l’ingresso del locale che viene inquadrato e nel quale i due entrano non sia quello che dà sui portici del Sentierone ma quello che dà invece sulla Piazzetta Piave (è visibile a fianco la Farmacia Terni, tuttora esistente). Ritrovarlo è stato proporzionale al tempo impiegato a capire cosa dicesse l’insegna luminosa che si vede nel film. Una volta capito che era Balzer e considerato che il posto esiste ancora, non è stato certo una dura impresa ritrovare il punto esatto e andarci per scattare le foto.

04. AMPLESSI NOTTURNI IN RIVA AL FIUME
(Markus)
Terminata la festa Claudio e Gianna se ne vanno in auto sul fiume. Sono le 5 di mattina e lei gli comunica di essere forse incinta. Lui per tutta risposta s’imbestialisce (“ti ho anche regalato la pillola tedesca, son sempre stato attento!”)  e lei se ne va sbattendo la porta (meglio, la portiera). Lui esce e appena fuori finisce dritto dentro una pozzanghera, dove sprofonda fino al collo. Dove siamo? Non è stato facile arrivarci ma alla fine l’ha spuntata Markus, riconoscendo nelle chiuse il tratto di fiume poco sopra a Trezzo sull’Adda (poi vedrete meglio nel location radar il punto esatto). Recatici lì in gruppo abbiamo potuto constatare che, come previsto, il posto era esattamente quello. Poco è cambiato da allora, anche se la vegetazione al solito si è fatta più fitta impedendo di vedere alcuni caseggiati chiaramente visibili nel film.

05. CASA DI GIANNA
(Markus)
La casa in cui abita Gianna è una location piuttosto centrale, nel film. Viene inquadrata più volte, sia dall’esterno che nella sua corte interna. Sempre lì fuori avverrà anche l’incontro con Tarcisio Monti, con quest’ultimo che avvicinerà la bella vigilessa portandosela sull’auto e blaterando di isole deserte e sogni ad occhi aperti. Il posto andava sicuramente trovato. La Valigia dei Sogni l’aveva già individuato ma, chissà perché, aveva preferito non rendere noto l’indirizzo. Come trovarlo allora? Non c’erano punti di riferimento, nulla. Ci è voluto un colpo di fortuna: Markus, alla ricerca di un parcheggio a Bergamo, ha girato a vuoto per un bel po’ imboccando senza volerlo una stradina che da Bergamo alta portava a Bergamo bassa e dalla quale non sembrava si potesse uscire (nessuna deviazione). Proprio percorrendo questo lungo serpentone, Markus è finito in via Longuelo, dove ha immediatamente riconosciuto la casa di Gianna! Grazie insomma a quest’inatteso colpo di fortuna possiamo finalmente dire dove stia la casa di Gianna (come sempre si rimanda al location radar per la localizzazione esatta al metro). Chi vive lì e che gentilmente si è intrattenuto a parlare con noi ci ha confermato che anche gli interni dell’appartamento vennero davvero girati lì (oggi sono completamente diversi).

06. L’INSEGUIMENTO NOTTURNO ALLA CITTADELLA
(La Valigia dei Sogni)
Gianna, una sera, vede Claudio chiudere il negozio e uscire. Memore dello scontro avuto poco prima, decide di seguirlo. Lui fa di tutto per sfuggirle e si infila alla cittadella, su a Bergamo alta. Erano scene già ricostruite molto bene nella Valigia dei Sogni, e non ci è voluto molto per scoprire dove fossero. Curioso che, proprio nella piazza della Cittadella, Claudio si trovi bloccato da un cancello che pone fine alla sua fuga. Proverà a scavalcarlo, nella disperazione, e nella disperazione anche noi abbiamo cercato di fare altrettanto, come vedrete nella tavola. Qualcuno doveva tentare di scavalcare, nonostante sapessimo che certo la gente che passava non avrebbe gradito la cosa. Di funambolo in gruppo ne avevamo uno solo, che non chiedeva di meglio che potersi esibire. L’ha fatto e il risultato lo vedrete (anche se ci ha chiesto di mantenere il riserbo sul suo nome). La scena si chiude con Gianna che mostra le prove (“cos’è, il vetriolo?”) contenute in una bottiglietta: “No, è la prova che non sono incinta”.

07. IN STAZIONE A LEGGERE IL MANIFESTO DEL CONCORSO PER VIGILI URBANI
 (B. Legnani)
Alla stazione di Ravedrate, dov’è Gianna, qualcuno parla del concorso del comune per il posto di vigile urbano, “aperto anche alle donne”. Lei, che ha ancora in mente l’immagine di Giovanna D’Arco, sogna di raddrizzare i torti così e di emanciparsi. Si avvicina al manifesto e comincia a leggere. Il manifesto, appiccicato su un muro della stazione ferroviaria di Ravedrate, non c’è più, ma la stazione sì. Ed è proprio quella di Bergamo. Ne ebbe a suo tempo conferma il caro B. Legnani, che la confrontò con quella (che nel film si diceva essere di Bergamo) di Homo eroticus, un film con Buzzanca. Era chiaramente la stessa della Poliziotta, quindi niente di più logico che fosse proprio la stazione ferroviaria di Bergamo. Una breve tappa lì ci ha confermato la bontà dello studio legnanico e ci ha permesso di fotografare non solo il punto dove stava affisso il manifesto ma anche il gabbiotto entro cui vediamo Gianna scrivere la sua lettera di dimissioni in un altro punto del film, raggiunta lì dal pretore Patanè.

08. L'UFFICIO DEI VIGILI E IL POLIGONO
(Zender)
Come sempre non c’è film in cui qualche scena non sia girata a Roma. La Poliziotta non fa eccezione, naturalmente, e quando vediamo Gianna tra i poliziotti (Carotenuto e Vitali) al poligono di tiro, La Valigia di Sogni dice che siamo a Roma, senza però dire mai dove. Più in generale pare che tutte le scene con Vitali e Carotenuto siano state girate a Roma.
Oggi, 10/2/12, possiamo però noi dire con esattezza dove essi siano. Partiamo dagli esterni: l'esterno del comando è con tutta evidenza in Piazza Vecchia a Bergamo, ma l'interno mostra un corridoio di nostra conoscenza, e che da tempo abbiamo individuato essere quello dell'Istituto San Michele in Piazzale Tosti a Roma. Scoperto che il film è stato girato lì per gli interni, niente di strano che anche il famoso poligono appartenga allo stesso complesso. E in effetti, esplorando un po' a destra e un po' a sinistra, basandosi sul poco che si vede, possiamo stabilire con esattezza il punto in cui è stata girata la scena, come vedrete nelle tavole.

09. MULTA AL FIGLIO DEL SINDACO DAVANTI ALL’OSPEDALE
(Zender)
Qualcuno ha parcheggiato di fronte all’ospedale rendendo difficoltosa l’entrata dell’ambulanza. Ci vuole un bel coraggio! O la faccia tosta di chi crede di godere dell’impunità. Si tratta infatti nientepopodimeno che del figlio del sindaco (Umberto Smaila), che ancora non conosce bene Gianna Abbastanzi e si permette di trattarla con fare sprezzante (“ma quelle mani non potrebbe utilizzarle per qualche lavoro più femminile? Ha presente ago e filo?”). Per trovare il posto è bastato leggere un po’ delle insegne presenti nel film. Tra queste quella di un Gino’s Bar che era dato come ancora presente in via dello Statuto, a Bergamo bassa. Ed è proprio vero: è lì il Gino’s Bar e persino il bar Juba (altra insegna visibile nel film). E proprio lì di fronte, sempre in via dello Statuto, c’è effettivamente l’ospedale con l’entrata che si vede nel film.

10. TENTATIVO D’AMPLESSO SOTTO LE MURA
(La Valigia dei Sogni)
Pare esser tornato il sereno, tra Gianna e Claudio, e i due li vediamo amoreggiare sotto le mura di Bergamo alta. Più che altro è lui che ci prova; ma lei si nega, infastidita, e arriva a mettergli le manette legandolo al volante. Siamo per la precisione in via delle Tre Armi, come dice anche La Valigia dei Sogni; una via che sale da Bergamo bassa in direzione della alta. A vedere il film parrebbe una zona quasi periferica, mentre invece siamo proprio in centro città!

11. IL NEGOZIO DI SCARPE DI CLAUDIO 
(La Valigia dei Sogni)
Steno ci mostra finalmente Claudio al lavoro, nel suo negozio di scarpe. E questa volta siamo a Bergamo bassa, in Largo Rezzara 10. Il negozio di Claudio oggi è una filiale di Athletes World, e di fronte ad esso si vedono molto bene i porticati che in una scena successiva riconosceremo molto meglio. Anche qui era stata La Valigia dei Sogni a fornire l’indirizzo più o meno esatto, e a noi non rimaneva che verificare se tutto davvero coincideva (non che non ci fidassimo, per carità). Ebbene, la corrispondenza c’è: siamo effettivamente in Largo Rezzara.

12. IL RISTORANTINO SUL FIUME
 (Markus)
Gianna e il pretore Patané se ne vanno a mangiare sul fiume, in un bel ristorantino che abbiamo visitato personalmente grazie anche al fatto che Markus tempo addietro l’aveva facilmente identificato. Il ristorante domina dall’alto: da una parte si scorge la sagoma inconfondibile del gigantesco ponte in ferro di Paderno, dall’altra una diga, molto più a valle. Fatti i dovuti calcoli non c’era poi troppo da cercare. Lì in mezzo l’unico ristorante plausibile era il Ristorante Toscano, che infatti visitammo la storica sera della reunion davinottica dopo infiniti giri a vuoto per trovarlo. Finimmo al Ristorante Toscano Lido (tragica omonimia), ci perdemmo tra vie che il navigatore satellitare si rifiutava di riconoscere e infine vi arrivammo a sera inoltrata. Mangiammo molto bene in un’atmosfera di grande cordialità. Dove Gianna e Patané ballavano oggi è chiuso e la zona è stata annessa al ristorante, mentre dove i due mangiavano oggi è rimasto uno spiazzo inutilizzato (almeno quando lo vedemmo noi).
Ad ogni modo la vista è di quelle notevoli e riporta immediatamente indietro ai tempi del film: il ponte su, la diga giù... Siamo per la precisione a Robbiate, in via Cappelleria 1 (ma se dovete andarci fatevi spiegare bene la strada perché è il triangolo delle Bermude dei Tomtom...). Il sito è questo: http://www.ristorantetoscano.it/index.html. Poco prima avevamo invece visto Gianna accompagnare dei bimbi incontenibili ad attraversare senza rischi una strada. Sempre Markus ci fa notare che la strada è Largo colle aperto, sempre a Bergamo. Patanè e Gargiulo assistono alla scena dall'interno della loro auto, commentando il carattere della poliziotta.

13. TARCISIO MONTI A ROMA
(Zender, Ellerre)
Gianna sta cominciando a diventare un personaggio che interessa ai media, e in Comune pare proprio che la cosa non piaccia affatto. Telefonano anche da Roma per informarsi, e per l’incontro con le alte sfere è Tarcisio Monti, l’assessore comunale (Lionello) a doversi muovere. Una volta a Roma lo vedremo passare davanti al Colosseo e ritrovarsi dentro il classico palazzone “statale”, con marmi un po’ ovunque, scaloni e sale riccamente ornate da quadri enormi. Per capire dove fossimo, visto che esistono solo scene d’interni, ci siamo affidati a quello che si vede dalle finestre, e dopo un po’ di sbirciatine, sono arrivato alla conclusione che si trattava dell’Eur, più precisamente piazza Guglielmo Marconi (ovvero dove parte l’autobus dell’episodio di Manfredi nei Complessi, per capirsi). Poi, per la precisione assoluta, è entrato in campo Ellerre che ha stabilito che il palazzo doveva essere esattamente quello del Museo dell’Arte e delle Tradizioni popolari, vale a dire la biblioteca di Profondo Rosso (dove Marc trova il libro della Righetti). Una volta lì abbiamo potuto verificare l’esattezza delle nostre conclusioni: il palazzo era proprio quello, e la scala è quella che da piano terra porta al primo piano (presente anche in altri film, come avremo modo di scoprire). Ancora presenti tutti gli affreschi che si vedono nel film, ovviamente accostati nel medesimo modo.

14. GIANNA ALLA CASA DEGLI IMMIGRATI
 (Markus)
Una scena dal sapore quasi neorealista è stata girata ancora a Bergamo. Fantuzzi (Alvaro Vitali) ha dei problemi nel rintracciare gli “immigrati” che risiedono in zona (“questi terroni sono nascosti nella campagna come topi; si nascondono, fuggono...”) e Gianna decide di andare di persona a constatare come stanno le cose confidando magari di stanare qualche immigrato clandestino. Scenderà sotto al viadotto di Boccaleone (sempre a Bergamo), più o meno all’incrocio con via Gabriele Rosa. Là sotto, all’ombra del viadotto, Markus è riuscito a beccare la casa degli immigrati (la famiglia Scognamiglio). Una gran bella location (si fa per dire, sotto il cavalcavia) che scoprimmo con esattezza durante il tour davinottico di cui sopra.

15. IN BARCA SUL FIUME CON PATANE’
(Zender)
Ancora un incontro romantico tra Gianna e il pretore Patanè: questa volta vediamo i due in barca sull’Adda. Non è stato facile capire dove fossero anche per la mancanza di punti di riferimento. Solo un campanile in lontananza, identificato dopo un bel po’ di ricerche e soprattutto in virtù del fatto che la location era ricca di fascino, per chi la cercava (cioè io). Volevo a tutti i costi trovare quel posto e alla fine è saltato fuori. Siamo non distanti dalle chiuse dove Markus aveva individuato la scena di Claudio che finiva nella pozzanghera, e il campanile che si vede sullo sfondo è quello di Capriate. Recatici in gruppo sul posto abbiamo constatato l’effettiva bellezza del luogo, davvero incantevole. Siamo sempre sopra a Trezzo d’Adda, dove il fiume fa un’ansa prima di risalire. Ci troviamo all’incrocio tra via Alzaia (che costeggia il fiume) e via B. Visconti. Lì Gianna riempirà una bottiglia con un po’ d’acqua di fiume per dimostrare quanto sia inquinata!

16. LA PIAZZA DOVE AFFACCIA LA CASA DI PATANE' 
(Wupa Wump)
La piazza inquadrata di notte in cui vediamo arrivare l'auto con a bordo il pretore Patanè e Gianna (poi vedremo lui entrare in casa accompagnato da Gianna) è una piazza che parrebbe a prima vista bergamasca. Perché allora vediamo Mario Carotenuto affacciarsi dal furgoncino dei fratelli Rota (noti pasticceri bergamaschi del tempo)? Si sapeva che Carotenuto avesse sempre girato a Roma... Potevano essere a Roma, quella chiesa e quella piazza? Gli esperti han subito detto di no, e infatti grazie a un'amica di Wupa Wump abbiamo scoperto che la misteriosissima piazza, che ha a lungo resistito alle nostre ricerche, era infatti a Bergamo. Si tratta per la precisione di Piazzetta San Marco a Bergamo Bassa, e la chiesa che vediamo inquadrata è appunto la chiesa di San Marco.


Da qui in avanti le location si ripetono e il fiume si chiuderà in stazione (sempre a Bergamo, quindi).

Foto, testi e tavole: Zender - Compagni di viaggio: B. Legnani, Blutarski, Gugly, Markus, Xamini, Wupa Wump

ARTICOLO INSERITO DAI BENEMERITI ZENDER E MARKUS

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commenti (10)

RISULTATI: DI 10
    Gugly

    23 Giugno 2009 05:37

    Finalmente!
    Caesars

    23 Giugno 2009 05:47

    Ancora una volta complimenti vivissimi per tutte le locations che gli "Sherlock Holmes" davinottiani hanno saputo trovare. Pare proprio che ai nostri eroi non sia preclusa la scoperta di alcuna località, per ardua che essa possa apparire in partenza.
    B. Legnani

    23 Giugno 2009 06:50

    Che dire? Bellissimo...
    Blutarsky

    23 Giugno 2009 10:32

    non ho parole, anzi una...spettacolare!
    Undying

    24 Giugno 2009 09:58

    Solito eccezionale e fondamentale report di pregiosa efficacia.
    Grazie ai responsabili per questa ulteriore chicca.
    Markus

    24 Giugno 2009 13:53

    Il ricordo di due bellissime giornate in compagnia di persone care. Ricordo con particolare piacere la "magnata" di panini con porchetta al
    "Biscottificio" con Zender e Wupa.
    Geppo

    25 Giugno 2009 10:29

    Ragazzi.... non ho parole.
    Ottimo lavoro! Grazie!
    Don Masino

    28 Giugno 2009 12:33

    Appena finito di leggerlo e guardare le tavole. Strepitoso, come sempre. E gran lavoro di ricerca, bravi!
    PagniMauri

    2 Luglio 2009 09:49

    Non sono un amante del genere... ma sono un amante di location in genere... e poi un lavoro fatto con passione deve sempre ottenere il giusto riconoscimento!
    Grazie ai creatori di questo bellissimo speciale.
    M.casati

    11 Ottobre 2009 12:23

    Complimenti! Ottimo film e splendide location