"Delirio caldo" in 2 versioni: Usa vs Italia

18 Settembre 2008

Herbert Lyutak
(Mickey Hargitay) è uno psichiatra che collabora con le forze dell’ordine, anche se alterna l’attività col suo passatempo preferito: uccidere giovani ragazze. Quando la bella moglie Marzia (Rita Calderoni) viene a conoscenza delle azioni criminali del marito, decide di creargli un alibi compiendo un delitto. Ma la catena di omicidi è costretta a proseguire, allorché la domestica di casa viene a conoscenza di dettagli compromettenti per la coppia assassina.
Con un plot delirante, inframezzato da trovate folli (una vittima viene legata sul bordo della finestra, sperando che le correnti d’aria la spingano a terra onde simulare un suicidio) il film di Polselli procede incespicando più volte nell’impossibile e nell’illogicità cagionata dalle esigenze di una produzione modesta, ma che mira al mercato estero facendo ricorso ad una buona confezione.

Gli ingredienti sex & violence, dunque, sono il vero motivo d’interesse che spingono Polselli a girare un film in due versioni: quella italiana, della durata complessiva pari a 102 minuti, e quella americana, della durata di 85 minuti.
Pur se più breve la versione destinata all’estero è però montata in maniera diversa, con un ritmo più frenetico, un lieve potenziamento degli effetti splatter e di nudo, un incipit di guerra (lo psichiatra è reduce dal Vietnam, e sul campo di battaglia ha conosciuto la moglie) ed un personaggio che manca nella versione nostrana (Bonita, interpretata da Carmen Young) e che determina una dinamica conclusiva completamente alterata.
Il risultato di tutto questo fa sì che sia l’edizione italiana, sia quella americana siano incongruenti e poco chiare, specialmente nella fase pre- finale con una serie di eventi che non sono chiariti né in una, né nell’altra versione.

Va però riconosciuto a Polselli il merito di avere girato un film formalmente accattivante grazie ad un attento utilizzo della tavolozza cromatica, ad una scenografia curata e tutt’altro che povera e all‘uso indovinato di una colonna sonora (purtroppo valorizzata solo in chiusura) a cura del grande Reverberi. Anche il tentativo di staccarsi dal cliché (all’epoca usuale e di comodo) tipico del filone giallo, di andare in coda al filone codificato da Dario Argento rende Delirio Caldo titolo meritevole d’essere riscoperto a discapito di una distribuzione, nel nostro paese, mediocre e cieca (non  è mai passato in televisione e le versioni in Home Video italiane sono assenti).

Merita d’esser segnalata l’edizione (import) targata Blue Underground, che ha proposto il film in un DVD meritevole di collezione, nel quale vengono proposte, rigorosamente UNCUT, le due versioni (quella italiana con traccia audio nostrana e - opzionabili - sottotitoli in inglese) e quella americana (solo con audio in inglese) integrata di scene mancanti grazie ad una VHS danese. Tra gli extra pure uno speciale di 14 minuti, nel quale Polselli disquisisce del film e della sua esperienza sul set.

Ed ecco qui alcuni fotogrammi chiave per far capire alcune delle differenze tra le due versioni:

 

• Incipit dell'edizione americana nel Vietnam 

• Rita Calderoni (infermiera in Vietnam)

• Sequenze girate per la versione americana

• Omicidio nel parco, con sequenze aggiunte per l’edizione estera

• Il personaggio di Bonita, assente nell’edizione italiana

• La studentessa si salva nella versione italiana, viene uccisa in quella americana

• Dinamica diversa della mattanza finale

ARTICOLO INSERITO DAL BENEMERITO UNDYING

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commenti (2)

RISULTATI: DI 2
    Matalo!

    2 Ottobre 2015 13:57

    Grazie Undying, ottimo lavoro
    Mrblonde

    1 Giugno 2016 11:17

    Lavoro eccezionale! Grazie mille Undying.
    Per quanto riguarda invece la versione francese e la versione tedesca? Si rifanno ad una delle due edizioni già recensite?