Il regista Robbie Bryan ci parla del suo "Imurders"

8 Marzo 2008

Cosa ti ha portato a passare dalla sceneggiatura alla regia?

Beh, io il film l’ho anche scritto, ma la ragione più importante per la quale ho deciso di dirigerlo è che il primo copione che scrissi, “The Stand-In”, non aveva il mio stesso punto di vista quando è stato portato su schermo dal regista. Così ho pensato che se iMurders fosse stato  realizzato come film a low-budget avrei anche potuto dirigerlo. Mi considero un narratore, prima di tutto, e volevo avere l’opportunità di raccontarla io, la mia storia.

Com’è nato il progetto di iMurders?
 Dunque, mi venne l’idea circa 8 anni fa, mentre stavo promuovendo The Stand-In. Non avevamo ancora una distribuzione, al tempo, e vendevamo le copie del dvd sul sito della mia compagnia www.goodtobeseenfilms.com. Siccome c’erano molti attori di soap opera lì, come Kelly Ripa, andai in vari forum relativi al mondo delle soap e dissi di guardare il film. Ho imparato così a conoscere questo mondo underground di persone che si parlano frequentemente e si definiscono grandi amici anche senza essersi mai incontrati e che DAVVERO non sanno con chi stanno parlando. Ho trovato la cosa affascinante ed essendo un fan dei “whodunit” alla Agatha Christie (quel genere di gialli in cui al lettore/spettatore vengono forniti una serie di indizi che gli permettono di dedurre la soluzione prima che venga svelata ndr) ho subito trovato quel mondo un'ambientazione ideale per un film del genere. Ho scritto la sceneggiatura inedita, intitolata CHAT ROOM e ho provato per anni di trovare i soldi per contattare attori “di nome” per il film senza farcela. Poi l’attrice Krista Allen ne rimase colpita e suggerì di dare al film uno spazio su MySpace per aggiornarlo un poco. Non sapevo molto di questo network, così mi iscrissi e passai un po’ di mesi lì sopra, riscrivendo la sceneggiatura in modo da avere una prospettiva alla MySpace. Ma ANCORA non avevo i soldi che ritenevo necessari per l’operazione. Così incontrai il produttore Ken Del Vecchio, che lesse la sceneggiatura e mi suggerì che avremmo potuto farlo con molto meno. Ed eccoci qui.

In iMurders c’è un cast di grandi attori. Come sei riuscito a coinvolgere Tony Todd, Linda Hamilton, Gabrielle Anwar e William Forsythe?

A volte mi faccio la stessa domanda. Ma lascia che ti corregga; Linda non fa più parte del cast... Lei ne faceva parte, ma ci abbandonò un mese prima di girare. Però abbiamo Billy Dee Williams, Charles Durning e Margaret Colin, da Independence Day… Per rispondere alla domanda, abbiamo cominciato facendo un’offerta ai loro agenti e a loro DAVVERO piacque lo script. Tony Todd faceva parte del cast di Man From Earth, che ho recentemente co-prodotto e che sta facendo MOLTO bene internazionalmente, come potete vedere anche su Imdb, così ho potuto parlarci personalmente.

Il film è basato su qualche titolo particolare? Dal momento che parla di un serial killer on-line ci sono delle analogie con Il Cartaio (2004, Dario Argento) o Paura.Com (2002)?
Direi di no, è solo un’idea nata come ti dissi prima ma ha in effetti quel senso di “non sai con chi stai parlando” presente nei film che hai menzionato.

Gli effetti speciali sono curati? Ci sono scene splatter?
Abbiamo un grande mago degli effetti speciali, Josh Turi, che ha lavorato con film di alto budget. C’è del buon gore, ma io spero che sia la storia a piacere. È più una violenza alla Seven che uno slasher.

L’assassino viene scoperto solo alla fine? E il classico “chi è stato?”
LOL. Non posso dirti chi è l’assassino :-). O come viene scoperto. Non andresti più a vedere il film. Ma ci sono molte svolte e colpi di scena e spero che i vostri lettori vadano a vederlo.

Com’è andata la lavorazione? Ci sono state difficoltà tecniche?
Il problema principale è che il film non era stato scritto per essere realizzato con un budget così basso. Avevamo 30 location e 30 attori e non potevamo permetterci certi “lussi” che alcuni “grandi attori” sono soliti avere. Ma siamo stati fortunati perché, girando a settembre sulla costa est dell’America, saremmo potuti incorrere in problemi con la neve, che avrebbe potuto essere un incubo tecnicamente e anche narrativamente parlando, dato che la storia del film si svolge a ottobre... ma non ha nevicato una sola volta!
 
Dove hai girato e quanto son durate le riprese?

Il film è stato girato in 21 giorni e ora siamo in post-produzione, fase che durerà circa 3-4 mesi. Abbiamo girato interamente nel New Jersey con un giorno di esterni a Los Angeles.

Per quando è annunciata l’uscita del film negli Stati Uniti?
La prima dovrebbe essere all’Hoboken Film Festival, in giugno, poi speriamo di avere una grande distribuzione per farlo arrivare fino anche al vostro bellissimo paese.

Quali sono i tuoi film preferiti?
Personalmente amo molto Le Ali della Libertà e L’uomo dei sogni. Penso che Forrest Gump sia un lavoro meraviglioso. Poi citerei un piccolo film, Frequency e penso che il primo Saw sia molto intelligente. Ma ce ne sarebbero troppi da citare.

Grazie per la disponibilità: aspettiamo iMurders in Italia!
Grazie a te!


INTERVISTA RACCOLTA DAL BENEMERITO UNDYING

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