La vita turbolenta di Edgar Allan Poe

2 Dicembre 2007

Edgar Poe, più tardi noto con il secondo cognome (non secondo nome, in seguito vedremo perché) Allan, nasce a Boston il 19 Gennaio 1809. E’ figlio di due attori girovaghi: David Poe jr. (rampollo di una famiglia medio borghese di commercianti che abbandona tutto per darsi alla sfortunata carriera di interprete teatrale) ed Elizabeth Arnold (anch’essa attrice, europea, di scarsa fortuna).
I continui stenti e le privazioni dovute alla miseria a cui erano ridotti i genitori, costrinsero il giovane Poe a sopravvivere alla fame e al freddo assieme al fratello William Henry Leonard e alla sorella Rosalie. Rimasto presto senza genitori, Edgar viene accolto nella famiglia del ricco commerciante John Allan di Richmond (ecco il perché del doppio cognome) che nel 1815 si trasferirà in Inghilterra, dove il giovane Edgar sarà istruito nelle migliori scuole, con ottimi risultati.

 

Nel 1821 è di nuovo in America, studia all’accademia di Richmond dalla quale sarà espulso per condotta licenziosa nel 1825 (anno in cui apparirà in lui il primo sintomo di quella deviata passione gotica per la morte, l’orrore, le chiese abbandonate e i cimiteri). In quell’anno s’invaghisce della madre di un compagno di corsi, trasformando presto una banale cotta in un amore morboso, destinato a scatenarsi ancor più quand’ella, malata, morirà: Edgar per mesi attenderà notti piovose e o nebbiose per andare a dormire e disperarsi sulla tomba di lei. Di questo periodo sono le prime liriche: To Helen, Lenore, Irene, Paeau. Ebbe una focosa relazione con la futura poetessa Elmira Royster Shelton, presto interrotta dal padre di lei per vecchi rancori nei confronti del padre adottivo di Poe. La disperazione lo porterà a comporre il poemetto Temerlane.


Nel 1826 abbandona definitivamente la casa del padre adottivo, il quale si rifiuta di pagare i debiti di gioco da lui contratti all’università della Virginia costringendo Edgar a trasferirsi a Boston per evitare il carcere. Qui, nel ’27, pubblica a sue spese il volume Temerlane and other poems, opera d’impronta Byroniana che gli consentirà la prima modesta fama nell’ambiente letterario bostoniano.
Dopo una sfortunata parentesi all’Accademia di West Point, nel ‘35 scrive per giornali di Boston, Philadelphia, New York e Baltimora, fra cui il Courier ed il Southern Litterary Messenger di Richmond in Virginia. In questo periodo prende in moglie la cugina tredicenne Virginia Clemm.Tra il ‘37 ed il ‘38 scrive e pubblica The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nanthucket, forse il suo libro più famoso ed importante in quanto maggior testimonianza del suo modo di scrivere che mescola logica, terrore e angoscia.


Nel ‘40 pubblica la prima raccolta di racconti intitolata The Tales of Grotesque and Arabesque, in cui sono contenuti alcuni famosissimi racconti: The fall of house of Usher, Morella, William Wilson, The Comet, Erios and Charmion...
Nel ’41 collabora con il giornale The Gift per il quale scrive saggi letterari e approfondimenti critici. Nello stesso anno scrive Il Ritratto Ovale, La Maschera della Morte Rossa dando i natali anche a uno fra i suoi  racconti più significativi: Gli Omicidi della Rue Morgue, considerato a tutt’oggi il capostipite letterario del genere poliziesco. Nel racconto figura per la prima volta l’alter-ego di Poe, Auguste Dupin, antesignano di quegli investigatori "deduttivi" che avranno in Sherlock Holmes il più celebre rappresentante.


Negli anni a seguire potrà godere del suo unico barlume di notorietà pubblicando con immenso successo Lo scarabeo d’Oro, Il Pozzo e il Pendolo nonché Il Corvo ed altre poesie, tutte opere che l’autore impernia sul concetto panteista-metafisico che ha sempre appoggiato ed in cui ha sempre creduto. Nel ‘46 l’onnipresente ombra della disperazione si riaffaccia nella sua vita facendogli perdere la moglie a causa di una tubercolosi devastante. Da questo non si riprenderà mai più: sprofonda immediatamente in una totale eclissi emotiva, beve sempre di più e distrugge la sua fama ancora acerba facendo irruzione a conferenze e nei salotti “bene“ completamente “strafatto” di laudano e di ogni tipo di alcolici, bestemmiando e canzonando personalità importanti per quel mondo e per la sua carriera.

 

Il 3 febbraio del 1848 Poe tiene a New York una conferenza sulla "Cosmogonia dell'Universo"; nei mesi successivi rielaborerà il testo di quella conferenza pubblicandolo con il titolo Eureka. In questo "poema in prosa" Poe descrive un universo in evoluzione che anticipa alcuni importanti temi della cosmologia moderna.
Sembra essersi ripreso dal suo stato di prostrazione dopo la morte della moglie ed ha diversi progetti per il futuro, ma il 7 Ottobre del 1849 viene trovato in stato di delirium tremens sulla banchina del porto di Baltimora. Ricoverato in ospedale, muore dopo qualche giorno probabilmente di emorragia cerebrale. Le circostanze esatte della sua morte non sono mai state chiarite: nessuno infatti ha mai scoperto perché lo scrittore si trovasse a Baltimora. L’ipotesi più comune dice fosse alla ricerca disperata della poetessa Shelton, che non riuscì a trovare finendo invece nelle mani di alcuni sostenitori del partito Whig. Questi, dopo averlo sequestrato, picchiato e fatto ubriacare, lo avrebbero costretto a girare tutti i seggi elettorali della città per farlo ripetutamente votare a sostegno del partito (ogni volta con documenti falsi diversi) per poi lasciarlo dove venne ritrovato in stato deplorevole. Alcuni sostengono invece che Poe si trovasse a Baltimora per partecipare alle sedute di una setta esoterica di cui faceva parte, finendo poi vittima dei suoi stessi eccessi. La verità non la sapremo mai.

 

Edgar Allan Poe è diventato nel tempo massimo ispiratore per una moltitudine di artisti operanti in campi anche molto diversi: è presente nelle opere di molti musicisti (citiamo ad esempio i Type 0 Negative o gli Alan Parsons Project, che debuttarono con “Tales Of Mystery And Imagination” abbinando ogni pezzo del disco a un racconto di Poe), fumettisti (pensiamo a Dylan Dog) e ovviamente cineasti. Il contenitore Poe divenne palestra illuminante per tantissimi attori di culto quali Christopher Lee e Peter Cushing. Una casa di produzione, l’inglese Hammer, si specializzò nel genere gotico. In America attori indicati per i ruoli gotici come Bela Lugosi si produssero in eccitanti revisioni dei racconti di Poe (ricordiamo I delitti della Rue Morgue).

L'influenza di Poe sul cinema, in definitva, è stata ed è ancora immensa, e per capire quanto il grande (e piccolo) schermo abbia attinto da questa straordinaria fonte di orrori, vi rimandiamo all' approfondimento relativo (clicca qui).

 

ARTICOLO SCRITTO DAL BENEMERITO LELE EMO

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