Zombi 2 - Film (1979)

Zombi 2
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1979
Genere: horror (colore)
Note: Seguito apocrifo dello "Zombi" di Romero. Aka "Gli ultimi zombi", "Zombies 2: the dead are among us", "Zombie flesh eaters" o "Island of the living dead".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo trionfo splatter di Fulci, un grande successo In Italia e all'estero girato nemmeno un anno dopo lo ZOMBI di Romero. Del regista americano Fulci non conserva quasi più nulla, preferendo tra l'altro risalire ai luoghi di origine del mito voodoo degli zombi (i Caraibi) piuttosto che ricreare un’improbabile metafora sociale alla quale il nostro Lucio non pare minimamente interessato. Punta tutto sull’effetto shock, sulle luci vive e il sangue rossissimo, reinventa gli zombi putrefacendone le sembianze fino a farli somigliare spesso a mummie. Non c'è vera tensione, vero terrore quanto piuttosto una costante...Leggi tutto ricerca dell'atmosfera, dell'inquadratura ad effetto, tanto che Fulci rasenta a volte la poesia pura (si parla sempre del secondo tempo comunque, perché il primo assomiglia più a un anonimo film d'avventura che a un horror): il risorgere dei morti da sotto la terra è filmato con classe invidiabile, sottolineato da un tema musicale (di Frizzi) ipnotico e calzante. Il cast non è proprio il massimo: Tisa Farrow (la sorella di mia), Ian McCulloch (il giornalista), Al Cliver (il proprietario della barca), la splendida Auretta Gay (che si immerge a seno scoperto nella famosa scena dello zombi che attacca lo squalo) e - sorpresa - uno spiritato Ugo Bologna nella parte del medico primo scopritore del fenomeno. Il film ne risente, e quando a farla da padrone non è lo spettacolo, inevitabilmente il livello scende. Per fortuna Fulci sa mantenere un ritmo accettabile, anche se - come detto - fino alla vera e propria comparsa degli zombi il film rischia di confondersi nella mediocrità di tanti low budget. Da consegnare alla storia l'asse di legno scheggiato che perfora in primo piano l'occhio di Olga Karlatos, la gola sgozzata a morsi della povera Gay, il pasto cannibalico ai danni del corpo mutilato della Karlatos (unico vero omaggio allo ZOMBI di Romero). La visionarietà di Fulci, comunque, a tratti entusiasma.

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Stubby 25/02/07 17:27 - 1147 commenti

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Ah se solo ci fosse stato un badget all'altezza! Come sempre il regista italiano si distingue per fantasia e talento immaginifico. Prima ancora di vederlo, questo film, avevo letto la trama e già da lì ero molto carico. Poi, dopo averlo visto, sono rimasto soddisfatto, anche se in alcuni punti avrei preferito delle scene più curate. Purtroppo la causa principale è sicuramente la bassa disponibilità finanziaria. Comunque molto godibile.

Giapo 15/03/07 11:53 - 246 commenti

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Seguendo la visione apocalittica dei film romeriani (ma senza le sue implicazioni socio-politiche) Fulci dirige un film rozzo ma di grande effetto: la sceneggiatura è banale con dialoghi infantili messi in bocca ad attori incapaci, ma la pellicola si distingue per una notevole eleganza stilistica capace di trasmettere una profonda suggestione visiva che, unitamente ad effettacci splatter molto realistici, ci regala delle sequenze horror memorabili. Raccomandato agli amanti del gore estremo.

Undying 24/03/07 00:02 - 3807 commenti

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Causa di un contenzioso (vinto da Fulci) con Argento per colpa di un titolo "apocrifo", il film sceneggiato da Sacchetti (che per questioni fiscali fece firmare alla moglie Elisa Briganti) riconduce il tema alla terra d'origine. Inizialmente la regia venne proposta a Castellari, che declinò perché non attratto dal genere: il risultato ottenuto da Fulci, Sacchetti e Frizzi (soundtrack) è, ad oltre 27 anni di distanza, ancora sorprendente. Il finale, ironia della sorte, sembra il prequel di Zombi.

Caesars 4/04/07 13:14 - 3790 commenti

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A suo tempo la critica ufficiale lo stroncò, così come succedeva quasi sempre per il cinema italiano di "genere", oggi è acclamato da quasi tutti come un capolavoro. Non mi schiero né da una parte né dall'altra ma a mio parere è un filmetto, con alcuni pregi a alcuni difetti, che cerca di sfruttare l'enorme successo dello Zombi di Romero. Non si può negare che Fulci sappia regalare al film un'impaginazione efficace, ma la recitazione e i dialoghi sono decisamente di "serie B". Tra le trovate originali una lotta zombi-squalo.

Rebis 27/08/07 18:07 - 2337 commenti

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L’horror fulciano è lento e greve e rimedia al ritmo col tripudio di frattaglie noto. Se i thriller crescono sui nervi dello spettatore e librano in alto grazie alle scene gore, l'horror s’allarga a colpi bassi fino a fare dell’atrocità la pietra angolare d’ogni autorità estetica. Va bene la concezione profonda dell'atmosfera, ma resta la sensazione che il film non basti a se stesso. Alcune scene poi non si sa esattamente come prenderle: genio o ostinazione d’innanzi all’impossibilità dei mezzi? Va da sé che un film di Fulci "sale" sempre il giorno dopo...

Homesick 22/11/07 18:40 - 5737 commenti

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Per il suo esordio nell'horror vero e proprio, Fulci ricupera le leggende caraibiche sui morti viventi già trattate da Tourneur creando un interessante mix di generi: l'avventuroso (l'ambientazione esotica), il thriller (la Karlatos spiata nella doccia), il western (l'antico cimitero, l'assedio finale) e, soprattutto, il gore, che raggiunge l'apice nella famigerata sequenza dell'occhio. Indimenticabile score di Frizzi. Film povero di mezzi, ma visivamente efficacissimo.

Il Gobbo 2/12/07 21:08 - 3015 commenti

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Trionfo dell'artigianato italico e grande rilancio del Fulcione in crisi. Rozzo quanto si vuole, ma efficace, come certi vecchi centravanti alla Boninsegna, che alla fine fra una gomitata e l'altra il gol lo infilavano. E anche questo ne infila più d'uno, malgrado il cast terrificante e la povertà visibile (ma i numerosi cloni lo supereranno in penuria). Memorabili vette trash l'apparizione di Ugo Bologna (!) e l'incontro di wrestling zombi-squalo. Il finalone poi fa sempre la sua figura.

Ciavazzaro 17/03/08 05:58 - 4770 commenti

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E il buon Fulci mette mano per la prima volta al genere zombesco, riportandolo all'origine del mito haitiano. Lo aiuta un ottimo cast, su cui spiccano Mc Culloch, Farmer e l'attore feticcio Al Cliver (ma c'è anche la partecipazione del bravissimo Ugo Bologna). Fulci è magistrale nella costruzione della tensione (in scene come quella della doccia della Karlatos, o quella nell'istituto medico che la gente sembra dimenticare). Bellissima anche la colonna sonora.

Herrkinski 18/05/08 23:32 - 8112 commenti

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Uno dei classici fulciani. Il film offre alcune sequenze indimenticabili per i fan del genere come l'occhio trafitto della Karlatos, i banchetti antropofagi e via dicendo, anche se ogni tanto perde di ritmo, specialmente nel primo tempo. Non mancano certe assurdità nella sceneggiatura e la ridicola scena dello squalo attaccato dallo zombi acquatico rischia di affondare il film nel trash (che poi, cosa ci faceva quello zombi sott'acqua?), comunque l'opera è ampiamente riscattata da molte parti eccezionali. Non il miglior Fulci, ma notevole.
MEMORABILE: Gli zombi che invadono New York nel finale... Apocalittico!

Supercruel 11/07/08 00:56 - 498 commenti

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Ottimo horror fulciano i cui punti fermi sono senza dubbio la realizzazione degli zombi (geniale manifesto di puro horror artigianale!!!) e la presenza di alcune scene gore entrate ormai nel novero del culto assoluto. Peccato per alcune lungaggini che appesantiscono la narrazione e talune scelte pessime (lo squalo in primis) che sfiorano il ridicolo involontario. Il gore di ottima qualità, però, fa chiudere un occhio sugli aspetti ingenuamente negativi dell'opera. Classico.

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Patrick78 20/01/09 16:17 - 357 commenti

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Zombi 2 si può definire come l'unico film di Fulci qualitativamente sufficiente. Sicuramente debitore ai film di sua maestà imperiale George Romero, il regista italiano riesce comunque a girare un horror dall'impatto scenografico soddisfacente e dal comparto trucchi/effetti di buona levatura. Nota leggermente negativa il cast che però ha nella Karlatos la sua ragion d'essere. Un po' mangiato via il finale d'assedio che rimanda agli spaghetti-western. Buona l'apparizione del primo zombi sulla barca. Non da tramandare ai posteri però difendibile.

Bruce 27/01/09 09:29 - 1007 commenti

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Sull’onda del successo di Romero un capitolo 2 che non ha niente a che vedere con l’originale e non è detto che ciò sia un difetto, anzi. Ne esce infatti un buon film, che ha nel ritmo la sua arma vincente. Privata di ogni velleità sociale e politica, la vicenda dei morti che assediano i vivi diventa qui un fumettone splatter e spettacolare, esotico ed avventuroso. Effetti speciali di sicura efficacia, ottima ambientazione caraibica, musica incalzante. Fulci inizia qui la sua brillante parabola horror.

Markus 2/04/09 14:53 - 3687 commenti

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Sarà che ai tempi il titolo "Zombi 2" mi fece pensare a un sequel del capolavoro imprescindibile di G. A. Romero, ma questo secondo capitolo italico, l'ho trovato estremamente deludente nonché sopravvalutato. Le scene "zombesche" sono quasi tutte concentrate sul finale, che comunque considero sanguinosamente valido ma, per arrivarci, tocca sorbirsi un'ora di quasi noia. L'ambientazione esotica non mi ha mai fatto impazzire ma appare un fatto puramente personale, poiché da molti è considerato culto.

Ghostship 24/05/09 18:43 - 394 commenti

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Il primo film decisamente horror di Fulci è un sequel apocrifo dello Zombi romeriano che riscuote buon successo a livello mondiale. Il regista riprende la visione del morto vivente propria di un cinema più classico e la attualizza con scene splatter oggetto di culto. Ambientazioni quasi western, tempi dilatati, improvvise accellerazioni. È qui che nasce il Godfather of gore.
MEMORABILE: La violenza oculare alla Karlatos.

Puppigallo 30/09/09 18:13 - 5275 commenti

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Violenza, cinismo, budella mangiate, carne umana strappata a morsi, compresi brandelli di collo, zombi pieni di vermi e al giusto gradi di decomposizione (alcuni quasi mummificati)...insomma, tutti gli ingredienti necessari per uno zombi movie riuscito; e questo lo è, nonostante qualche inevitabile ingenuità (una testa che si disintegra per un colpo di croce di legno; il respiro dello zombi...ma se sono morti). E' l'insieme che convince, personaggi compresi (disegnati in modo semplice, ma efficace). Bellissimi i fotogrammi finali, sul ponte, ma anche la scena iniziale sulla barca. Notevole.
MEMORABILE: Uno zombi, sott'acqua, attacca prima una donna e poi uno squalo tigre! Mordendolo! Un plauso al regista e al suo coraggio, che va premiato.

Cotola 6/10/09 20:04 - 9044 commenti

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Solido e riuscito horror fulciano che diverte ed emoziona lo spettatore grazie ad una storia interessante, che fila via bene sia sul piano del ritmo che su quello della “logica” (sicuramente più di altre pellicole di Fulci) e a dosi massicce di gore ben realizzato. Non molto celebrato eppure, a mio avviso, uno dei film più meritevoli del regista romano. Gli appassionati del genere non resteranno delusi.

Franz 24/12/09 15:25 - 110 commenti

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Film ben costruito, con equilibrata alternanza tra parti d'azione e ipnotiche che ci introducono nel misterioso mondo del voodoo caraibico. Gli zombi di Fulci sono davvero di grande impatto, visivamente potenti, insidiosi, "ancestrali"! La trama non devia mai troppo dalla linea principale, si parte da New York e si chiude a New York; non ci si arrovella troppo in spiegazioni psico-sociologiche sulla natura dei morti viventi. Gran bell'horror. Una durata leggermente superiore poteva starci.
MEMORABILE: Gli zombie che si incamminano verso il centro di N.Y.; il villaggio nell'isola abbandonato e percorso da venti di morte e mistero; il "lazzaretto".

Deadmarcio 21/01/10 08:14 - 27 commenti

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Falso seguito dei film romeriani, questo di Fulci, che si presenta come un ottimo zombiemovie sfuttando ottime musiche e ambientazioni molto suggestive; unica pecca del film è che serve arrivare quasi alla metà per veder i primi zombi. Per il resto si presenta comunque come un film affascinate e coinvolgente.
MEMORABILE: Le scene subacquee, la marcia degli zombies.

Capannelle 27/01/10 09:35 - 4411 commenti

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C'è la base tipica del genere, ritmo e dialoghi non faranno impazzire ma la mano di Fulci assicura una discreta consistenza e regala alcune pregevoli sequenze. Si va dal tocco sexy dell'immersione dell'Auretta Gay (una cine-meteora niente male) al trash dello zombie che addenta lo squalo per arrivare alla bellissima fine della Karlatos. Per il resto, frattaglie assortite e le solite cose. 2 pallini e mezzo.

D4vid 2/02/10 18:25 - 3 commenti

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Nonostante lo stratagemma commerciale del titolo suggerisca l'idea di un sequel non autorizzato di Zombi di Romero, in realtà si tratta di un film completamente diverso che riporta la figura dello zombi al suo contesto originale: il voodoo caraibico. Realizzato in meno di 30 giorni di riprese tra New York, Roma e Santo Domingo, questo truculento zombi movie "low budget" segna l'ingresso di Fulci nel genere gore di cui sarà presto definito il maestro. Ottimi gli effetti artigianali di Giannetto De Rossi, efficaci le musiche di Frizzi.

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Trivex 29/03/10 21:30 - 1744 commenti

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Prodotto zombies totale! Italiano d'origine, ma lustrato yankee per giustificata opportunità, è un vero cult di genere. Sinceramente, non sono un estimatore dei morti-semoventi, in particolare in questa versione pura, ove alla fine la storia indietreggia di fronte alle scene splatter and gore. Qui, però, a solleticarmi quando cala la palpebra, ci pensano alcuni passaggi pesanti, d'antologia horror. Lo scontro subacqueo è incredibile, ma anche molto trash, mentre il finale è il preludio all'apocalisse. Non ho notato implicazioni sociopolitiche e ne sono lieto.

Bergelmir 5/06/10 07:12 - 160 commenti

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Film dalla partenza incerta, ma che presto si riprende grazie ad una regia intelligente e ad un'ambientazione esotica di buon effetto. Fulci ripropone infatti il mito del morto vivente, all'epoca popolare grazie a Romero, riportandolo però allo zombi originario del Vudu haitiano. L'elemento avventuroso-straniante dei Caraibi, gli effetti speciali e alcune sequenze chiave, come le riprese subacquee e la bunuelliana violenza oculare alla Karlatos, tutto l'insieme concorre a realizzare una vera e propria aggressione visiva.

John trent 5/07/10 20:25 - 326 commenti

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L'incipit con la barca alla deriva, con tempi e montaggio assolutamente perfetti, andrebbe studiato nelle scuole di cinema. Da lì comincia l'incubo che ci porta nella terra originaria deli zombi (Haiti), in barba al titolo e in barba a qualsiasi legame con il capolavoro di Romero uscito l'anno prima. Il gore di Fulci raggiunge picchi altissimi (la scheggia di legno nell'occhio, giugulari addentate e strappate, frattaglie a gò-gò e teste esplodenti) e il finale apocalittico è uno tra i più belli mai girati dal regista romano. Fantastico.
MEMORABILE: La scena subacquea in cui uno squalo sta per aggredire Auretta Gay ma viene a sua volta aggredito e morso da uno zombi!!!

Gestarsh99 26/09/10 17:26 - 1395 commenti

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Fonte di una surreale diatriba tra Fulci ed Argento (curatore della versione italiana di Zombi), questo film rappresenta la primissima incursione nell'horror del burbero regista romano. "Zombi 2" ha avuto il merito di riportare il mito dei morti viventi alle sue origini caraibico-haitiane (abbandonate rivoluzionariamente da Romero nel 1968), mantenendo però intatti sia il clima di assedio che la voracità antropofaga presenti negli illustri predecessori. Le note gravi e catacombali delle musiche di Frizzi creano un'atmosfera infernale ed apocalittica.
MEMORABILE: L'incredibile zuffa subacquea tra lo zombi ed un bell'esemplare di pescecane cloroformizzato a dovere...

Pinhead80 17/09/10 12:06 - 4760 commenti

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Si torna nel luogo d'origine degli zombie, ovvero nell'isola di Haiti, con tanto di annessi e connessi riti vodoo. Ma questo, purtroppo, non basta a fare un buon film. L'incipit iniziale non è male, ma lo sviluppo è decisamente lento e sottotono. Da segnalare come buone un paio di scene (la lotta tra lo zombie e lo squalo è fantastica e il finale), il resto è noia.
MEMORABILE: La lotta sottomarina tra lo zombie e lo squalo.

Deepred89 18/09/10 20:09 - 3706 commenti

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Celeberrimo horror decisamente sopravvalutato. Il punto di forza risiede senza dubbio nelle scene splatter, abbondanti e ben realizzate, ma per il resto il film lascia piuttosto a desiderare. Ritmo blando, trama poco coinvolgente, effetti speciali (quando non splatter) ben poco speciali, interpretazioni di routine, musiche poco convincenti. Fulci ci mette il mestiere ed un paio di scene memorabili (vedi sotto), garantendo al film la sufficienza. Ma al di sopra di essa non si sale.
MEMORABILE: La lotta squalo-zombi e il finale: due sequenze giustamente celebri. Cult anche l'occhio di Olga Karlatos.

Mdmaster 30/09/10 18:21 - 802 commenti

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Probabilmente il miglior film di zombie uscito dall'italico suolo in quegli anni. Fulci cavalca l'onda Romeriana e porta i morti viventi nel loro habitat "naturale". Pochi mezzi, ma quelli giusti; Zombi 2 per quanto paghi (sul cast) l'essere il solito film di serie B, tutt'ora possiede sequenze che definire memorabili mi sembra poco. In qualche modo, si riuscì a elevare anche sopra prodotti meglio finanziati e prodotti. Fortunatamente Fulci mantenne il suo talento visionario ancora per qualche anno, ma qui è a uno dei suoi massimi picchi.
MEMORABILE: La colonna sonora di Frizzi che accompagna l'uscita di polverosi zombie da arcaiche tombe... è qualcosa di divino.

Enzus79 6/11/10 22:05 - 2896 commenti

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Fare meglio di George A. Romero era impossibile, dato che l'americano è lontano anni luce. Però la storia mi è parsa abbastanza coivolgente e originale. Insieme a Non si sevizia un paperino, per me questo è il miglior film di Lucio Fulci. Credevo peggio...

Von Leppe 8/11/10 16:36 - 1262 commenti

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Horror molto riuscito, sulla scia di Romero. Questo si ispira al culto classico degli zombi dei Caraibi e chiaramente dal 1968, data di uscita di Night of the living dead, non c'è zombi che si rispetti che non sia antropofago. Ma Fulci ha uno stile molto personale e violento e in più i suoi morti viventi sono: sfigurati, decomposti, insanguinati e persino mummie come quelle del cimitero dei conquistadores spagnoli (una delle scene migliori del film insieme a quella della scheggia nell'occhio). Il film è potente e si impone allo spettatore.
MEMORABILE: The boat can leave now.

Greymouser 27/03/11 13:42 - 1458 commenti

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Lucio Fulci si inserisce, con questo film diventato un classico, nel filone della prima generazione di pellicole sugli zombi, negli anni d'oro di questo sottogenere aperto da Romero. Dal punto di vista visivo, il lavoro è fascinosamente macabro, e il soggetto cerca di riportare la tematica alle sue origini "storiche" di ascendenza voo-doo. Onestamente, la trama in complesso è abbastanza elementare e scontata, ma Fulci sostiene l'esile script con efferate visioni da incubo.

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Giùan 19/06/11 12:29 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Titolo derivativo a parte, si tratta di un'opera assolutamente originale del Maestro Lucio, che riprende i Living dead Romeriani nella loro epifania apocalittica facendoli partire però da dove tutto ebbe inizio: il voodoo caraibico (Tourneur e White zombie insegnano). Fatta la tara alle quasi necessarie scemerie della trama e alla recitazione un po' cosi (eccezion dovuta per Ugo Bologna), sono da apprezzare i virtuosismi registici, le scene gore e l'atmosfera thriller della prima parte, che lascia poi spazio all'azione e alfine all'orrore puro.
MEMORABILE: L'incipit con la barca alla deriva; i mostruosi Zombie insanguinati; la favolosa Auretta Gay versione sub e la lotta squalo-zombi.

Ronax 23/06/11 02:28 - 1253 commenti

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Fulci inaugura lo zombi all'italiana sulla scia del successo del capostipite romeriano. Povero e rozzo, il film deve forse proprio a questo la sua suggestione. Il crescendo apocalittico di distruzione e di morte che accompagna l'odissea dei protagonisti è reso con efficacia dal mestieraccio di Fulci e anche la musica di Frizzi, orrenda ma proprio per questo funzionale, contribuisce a tenere alta la tensione. Recitazione canina, ma le grazie di Auretta Gay con perizoma a filo interdentale alleviano per qualche attimo l'occhio dello spettatore.
MEMORABILE: La barca alla deriva nell'Hudson con le Twin Towers in vista sullo sfondo e il gruppo di zombi che pasteggia con i resti della povera Olga Karlatos.

Nmatta 14/03/12 13:47 - 18 commenti

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Primo horror del factotum Fulci. Nonostante il titolo ingannevole che farebbe pensare a un sequel di Zombi, un abisso lo separa dal film di George A. Romero. Effettacci (di Giovanni Corridori e Giannetto De Rossi) a gogo, tra cui la macabra scena dell'occhio rifatta da Tarantino in Kill Bill - Volume 2.

Luchi78 30/03/12 14:48 - 1521 commenti

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Prima parte più vicina alle classiche commedie erotico-avventurose dell'epoca, lascia appena intravvedere quello che succederà nel seguito. Notevole la scena in cui Auretta Gay esibisce un fisico mozzafiato durante un bagno in mare (più un fantasioso scontro squalo-zombie), ma per avere altre scosse è necessario ricorrere alle apparizioni degli zombi e a tutti gli effetti speciali che, ormai entrati nel mito, hanno reso famoso questo film. Fulci è maestro nel camuffare con la sua regia una scrittura non molto interessante...

Mickes2 9/07/12 15:16 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Viziato da un'iniziale prolissità e di certo non aiutato da interpretazioni di spessore e da svariate banalità nel dipanarsi della vicenda, il film di Fulci rimane un buon esempio di horror artigianale e di mestiere. Attenzione smisurata al commento sonoro, tappeto musicale evocativo e subliminale piegato sulle atmosfere claustrofobiche, a tratti zoppicanti, di un assedio dalle dimensioni e pathos modesti ma tuttavia efficacemente vorace nelle scene più cruente (la scheggia! lo squalo!) e apocalittico quanto basta. Finale da brividi. **!

Max renn 8/09/12 19:04 - 80 commenti

I gusti di Max renn

Fulci abbandona le metafore sociopolitiche romeriane riportando il mito dei morti viventi alle sue antiche tradizioni, ovvero al regno del vudù caraibico. Il risultato è memorabile nonostante un budget modesto: il regista è in gran forma e calca la mano sugli effettacci (ottimi trucchi di De Rossi) in una sublime amalgama di crani fracassati, occhi trafitti, arterie zampillanti e smembramenti vari. Attori funzionali (bravo Johnson), colonna sonora suggestiva (solito Frizzi), location adeguate. Gli effetti sonori però rimangono un punto debole.
MEMORABILE: L'occhio trafitto della Karlatos; Lo scontro zombi-squalo; I crani tranciati a colpi di badile.

Jurgen77 8/01/13 16:54 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Bell'horror girato da Fulci con pochi mezzi. Tuttavia sceneggiatura, ambientazioni ed effetti rendono gradevole questo sequel apocrifo. Buona dose di suspance e splatter. Geniali alcune trovate quali la lotta con lo squalo, l'occhio trafitto o la camminata finale deglie zombi su New-York. Da vedere!

Maik271 12/02/13 14:18 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Sfruttando il successo di Romero, Fulci ci regala una perla della sua cinematografia, basata su un'ottima trama. Olga Karlatos sempre molto brava e bella è protagonista della scena migliore del film, che entra con merito nella storia del cinema horror. Gli effetti speciali sono molto curati, il colpo d'occhio nelle sequenze notturne con gli zombi nella foresta le ho trovate ottime e tutto il cast, esclusa Tisa Farrow poco espressiva, offre una prova dignitosa. Capolavoro del regista, sicuramente da non perdere.
MEMORABILE: La scena della Karlatos nella casa con lo zombi.

Albstef90 28/02/13 20:17 - 78 commenti

I gusti di Albstef90

Primo vero horror per Lucio Fulci. Sfruttando l'onda del successo che Zombi di Romero sta avendo nel mondo, il regista romano realizza un'opera tutt'altro che disprezzabile dosando magistralmente il ritmo del film dando spazio all'azione, alle scene splatter e a quelle più suggestive (in certi punti documentaristiche). L'unica pecca del film forse sta proprio nel cast, non proprio all'altezza, ma pellicola che comunque ha fatto scuola a Quentin Tarantino e a molti altri cineasti d'oltreoceano. Da visionare almeno una volta.
MEMORABILE: La ressurrezione degli zombi in soggettiva; La scheggia nell'occhio; La sfida subacquea tra squalo e zombi; Il finale apocalittico.

Viccrowley 29/06/13 13:12 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Viscerale opus fulciano dedicato ai morti viventi, ha un approccio totalmente differente dalle opere romeriane. E la critica alla società  consumistica del regista americano, qui si trasfigura nella poetica del decadimento della carne e dei corpi (tematica poi sviscerata totalmente nel capolavoro L'aldilà). Ritmo lentissimo ed errori a volte grossolani (la sequenza dello zombi subacqueo), ma montaggio magistrale (l'occhio trafitto daslla scheggia) e atmosfera marcescente a pacchi. Grandissimi SFX di Giannetto De Rossi.
MEMORABILE: L'occhio di Olga Karlatos; L'assedio"western" nella casa/fortino sull'isola di Matul.

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È difficile esprimere un giudizio su questa pellicola. All'inizio è forte un senso di cialtronaggine (basti guardare i due poliziotti o lo stesso giornalista), abbinato a dialoghi improbabili. Dall'approdo all'isola del voodoo, invece, si cambia registro e nascono le prime inquadrature notevoli, alcuni momenti molto ben riusciti (gli zombi che escono dalla sabbia) e tutto questo cancella un make up spesso simil festa di carnevale scolastica. La storia s'impregna di tensione e si apre la via a un futuro di nuovi walkers. Da vedere.
MEMORABILE: La lotta sottomarina con lo squalo. Le mani che escono dalla sabbia.

Schramm 15/02/15 17:46 - 3495 commenti

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Prima di elevare a monolite il grand-guignol più temerario, il nostro poete du macabre di fiducia (per risonanze più vicino a De Ossorio e Rollin che a Romero) se la prende concentrica, con 30' d'incipit più cadaverici de li mortacci haitiani, quindi ecco la famigerata alzata d’ingegno cardoniana a far perdere ogni credibilità a un prodotto punzonato da una trasandatezza interpretativa imbattibile (avallata da un doppiaggio scoraggiante). Indi la sacra triade Fulci-Trani-De Rossi sbanca. Ma la pasta è scotta, e se spaghetti-zombi ha da essere, tanto vale buttarsi sullo sbrigliato zio Bruno.

Jena 28/04/15 18:52 - 1555 commenti

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Meno interessante degli altri cult fulciani, risente un po' troppo del confronto con i paralleli film zombeschi di Romero, che effettivamente sono di un altro livello. Certo Fulci trova una sua originalità proponendo un'ambientazione caraibica che ricorda più i primi film del genere tipo Ho camminato con uno zombi o L'isola degli zombies ed è questo il valore maggiore del film. Gore tutto sommato contenuto e alcune scene efficaci (tipo la marcia finale dei morti viventi sul ponte verso Mahnattan). Mi aspettavo di più però!

Fulcioso70 31/05/15 17:24 - 8 commenti

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Zombi 2, ovvero: come ti (re)invento gli zombi di Romero... all'italiana. Il maestro Fulci (qui nelle vesti di sciamano...), ripropone i mostri in forma d'uomo risorto, collegandoli alle leggende sui veri morti viventi (i terribili "Tonton Macoute" del dittatore tahitiano Duvalier vi dicono nulla?). Pellicola madida di marcescenza e senso d'oppressione... Cinema dell'assedio allo stato puro. Memorabile Richard Johnson nei panni del Dr. Menard, "il medico degli zombi"...
MEMORABILE: "Ora il battello può partire..."

Ultimo 9/07/15 17:54 - 1655 commenti

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Ottimo esempio di cinema splatter firmato Lucio Fulci. Nonostante sia indubbiamente ispirato allo Zombi di Romero il film non sa assolutamente di già visto, grazie a una vicenda coinvolgente ambientata quasi interamente su un'isola caraibica. Memorabili le scene dell'occhio della povera Olga Karlatos e il morso dello zombi fuoriuscito dal terreno. Buona la prova del cast e finale da brividi. Unica nota stonata: una prima parte a tratti poco coinvolgente. Nel complesso, notevole!

Didda23 22/10/15 16:14 - 2426 commenti

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Pur non esaltandomi con il Fulci "horror", devo ammettere che questo lavoro mi ha conquistato, nonostante una prima parte dal ritmo un po' troppo dilatato. L'artigianato italiano ai suoi massimi livelli, con un Giannetto De Rossi in stato di grazia (effetti speciali che non hanno nulla da invidiare agli americani) e un Fulci che dosa inventiva e coraggio (lo scontro zombi-squalo) con tocchi poetici non preventivabili (il finale è meraviglioso). Sorprendenti i dialoghi, molto meno idioti di quanto uno potesse immaginare nella pre-visione. Buono, con punte di eccellenza assoluta.
MEMORABILE: Il cameo di Fulci; Il finale poetico.

Wangyu 23/07/16 02:21 - 93 commenti

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Ha un'atmosfera particolarmente accattivante. La scena al vecchio cimitero spagnolo con quella musica fa accapponare la pelle. La misteriosa barca alla deriva, i vermi che escono dai teschi, lo zombi sott'acqua... E potrei continuare, citando le tante sorprese macabre. Mi ritengo fortunato di averlo visto al cinema nel 1979 (che è tutt'altra cosa, rispetto alla visione televisiva). Il miglior film di zombi in assoluto.

Impi3gato 14/07/16 22:53 - 26 commenti

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I riferimenti al capolavoro di Romero si fermano al titolo. Fulci dimostra di saper gestire la tensione e l’atmosfera che un buon horror richiede in diverse scene memorabili, prima fra tutte quella dell’occhio. Dopo un incipit travolgente il film scorre piacevolmente senza pretendere troppi sforzi intellettivi allo spettatore, immergendolo nei selvaggi ambienti delle antille che evocano arcani riti voodoo. Molto solido sotto tutti gli aspetti. Bellissime le musiche.
MEMORABILE: La lotta zombi-squalo; Il finale folgorante.

Daidae 5/09/16 04:13 - 3179 commenti

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Sicuramente uno dei migliori prodotti degli anni 70-80 in fatto di film dell'orrore: pur sfruttando nel titolo il famoso film di Romero, se ne distanzia di parecchio. Il trucco dei morti viventi ad esempio l'ho trovato migliore: fanno decisamente più impressione. Gli attori non sono malaccio e il film è avvincente, salvo che nella scena di lotta con lo squalo, veramente ridicola. Splendida la colonna sonora, uno dei migliori film di Fulci.
MEMORABILE: La scheggia di legno; Il cimitero dei conquistadores.

Myvincent 22/09/16 08:48 - 3741 commenti

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Fulci affronta il tema dei morti viventi (così commercialmente favorevole allora) riportando la scena ai primordi, fra leggende caraibiche e rituali voodoo. Lo fa con un lavoro pulito e impeccabile anche sul piano scenografico, con invenzioni a basso costo ma efficacissime ed eleganti. Cast tanto anonimo quanto appropriato e un Giannetto De Rossi che sgrana effetti e teste da morto come non se ne erano mai viste prima. Cultissimo senza tempo.
MEMORABILE: Olga Karlatos alle prese con la leggendaria scheggia di legno; Il cimitero degli antichi conquistatori spagnoli.

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Taxius 27/09/16 20:18 - 1656 commenti

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Zombi 2 rappresenta l'esordio nel mondo horror per il buon Fulci ed è un esordio coi fiocchi. La storia è ambientata principalmente in un'isola caraibica pressoché deserta tra riti voodoo, zombi pieni di vermi e scene di efferata violenza (mitica quella dell'occhio). Gli effetti speciali e la colonna sonora sono di alto livello e se non fosse per qualche trovata un po' trash, come lo zombi nuotatore mangia squali, il film sarebbe un piccolo capolavoro. Da riscoprire e vedere soprattutto per gli amanti del genere.

Rufus68 5/10/16 22:30 - 3842 commenti

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Bellissimo l'incipit, fetido di morte e putrefazione, colla barca a vela che reca il contagio come nel capolavoro di Stoker. Poi la storia (pur godibile) smarrisce quell'atmosfera; Fulci inizia a frullare di tutto, da Lo squalo a L'isola del dottor Moreau (riadattato a Menard), dai nudi femminili al gore, da Carpenter (l'assedio finale) sino allo zombie movie vero e proprio che, almeno qui, non è che la rivisitazione degli storici cannibal italiani dei Settanta. Non male.

Fedeerra 26/10/17 05:25 - 770 commenti

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La prima regia horror di Fulci pone subito l'acceleratore su una messinscena avventurosa quanto macabra, restando, tutt'ora, tra le più riuscite e anarchiche sperimentazioni del maestro. Tante, anzi tantissime, le sequenze divenute cult: la lotta tra lo zombi e lo squalo, l'occhio deturpato di Olga Karlatos e l'assedio sul ponte di Brooklyn. Il film è cinico e appassionato, le scene di violenza estreme ed efficaci e la chiusa finale è tra le più belle e suggestive di tutto il cinema fulciano. Brava ed eterea Tisa Farrow.

Magi94 1/01/18 22:43 - 952 commenti

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Non sono un amante di Fulci ma questo suo primo horror lo trovo nettamente superiore ai successivi, grazie soprattutto a una sceneggiatura che si lascia seguire senza basarsi solo sullo sfruttamento degli effettacci gore. Certamente lo sviluppo della storia e la recitazione sono da B movie, ma si respira un'atmosfera malsana caraibica che rende al massimo l'orrore dell'epidemia zombi e le scene di violenza risultano sempre funzionali. Qualche calo di tono durante l'assedio, ma magnifica la sequenza finale. Musiche semplici ma efficacissime.

Anthonyvm 6/03/18 00:17 - 5689 commenti

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Fulci dà la sua interpretazione dello zombie-movie e fa un lavoro egregio. Lontanissimo dal cult romeriano, sia per approccio sia per profondità, Fulci ritorna al vudù, all'antica tradizione dei morti viventi, aggiornando però la formula grazie agli indimenticabili effetti splatter, che hanno portato al successo il film e hanno consacrato il regista come maestro del gore (ma quello sarebbe stato solo l'inizio). Un emblema del cinema bis italico, cheap ma dal forte carattere, quando ancora facevamo bei film di genere. Grande score di Frizzi.
MEMORABILE: La lotta subacquea squalo-zombi; Lo zombi con i vermi nell'orbita vuota; Il finale apocalittico.

Minitina80 25/05/19 07:42 - 2984 commenti

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Difficile pretendere di meglio da un film sugli zombi, se in esso è possibile trovare quei semplici elementi in grado di soddisfare l’appassionato di genere. Partendo da un soggetto scevro da ogni metafora o significato socio-politico e guardando soltanto alle radici del mito, ossia il voodoo, quello che si apre agli occhi è uno spettacolo a tratti terrificante. Tanto basta per dare sfogo a una violenza visiva il cui impatto perdura intatto nel tempo. Non sono da meno le atmosfere torride e sudaticce che fanno da sfondo al massacro.
MEMORABILE: Il vecchio cimitero spagnolo; L’assedio finale; Gli zombie sul ponte.

Bubobubo 29/02/20 17:25 - 1847 commenti

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L'irruzione in pompa magna di Lucio nel genere zombesco, pur regalando un classico degli anni a venire, non è tra le migliori prove della sua filmografia né fra i titoli più rinomati di quegli anni frenetici. Rimane un buon horror, a tratti molto buono (memorabili l'assalto alla villa dei Menard e gli ultimi venti, tesissimi minuti), i cui difetti principali, tuttavia, sono una gestione della tensione a corrente alternata e una distribuzione alquanto disomogenea dell'azione. Pregevole, come sempre, la colonna sonora di Fabio Frizzi.
MEMORABILE: Gli ultimi 20'.

Siska80 1/11/20 20:17 - 3794 commenti

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Lucio Fulci dirige il suo primo horror mostrando da subito il suo stile inconfondibile fatto di atmosfere lugubri, personaggi sinistri e utilizzo dello splatter. Tuttavia la trama non mostra segni di originalità (i morti risorgono per ragioni legate al vodoo, cosa già vista in altre pellicole), il ritmo è incostante, anche se ci sono varie scene rimaste giustamente celebri come ad esempio la lotta subacquea tra zombi e squalo, oppure l'invasione del ponte di Brooklyn (inquietante ma troppo breve).
MEMORABILE: Lo scontro tra vivi e morti nella struttura ospedaliera, che ricorda quello presente nel successivo L'aldilà dello stesso regista.

Vito 16/02/21 06:19 - 695 commenti

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Ottimo esempio di horror italiano. Fulci pesca da Romero ma riporta gli zombi alle loro origini haitiane, contaminando l'orrore col filone avventuroso e anche col western. Sagra dello splatter e del gore più estremo con punte visionarie nella lotta zombi vs squalo o nell'occhio trafitto della Karlatos. Funzionali la Farrow, McCulloch e Al Cliver. Finale memorabile. Cult da isola deserta... infestata dai morti viventi!

Nicola81 20/03/22 11:32 - 2857 commenti

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"Quando i morti usciranno dalle tombe, i vivi saranno il loro sangue". Una battuta che sintetizza efficacemente questo film, una delle vette dell'horror italico, in cui Fulci non solo ha la felice intuizione di ricondurre alle sue origini il mito dei morti viventi, ma anticipa la sua precisa concezione del cinema horror, che verrà definitivamente codificata nella cosiddetta Trilogia della morte: violenza esasperata, splatter estremo, forte pessimismo. Johnson è il migliore del cast, la Karlatos (bellissima) e la Gay mostrano le loro grazie prima di uscire brutalmente di scena.
MEMORABILE: L'incipit; Le morti della Karlatos e della Gay; Gli zombi che escono dalla sabbia; Il lazzaretto; L'assedio degli zombi; Il finale.

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Nick franc 26/03/22 20:16 - 515 commenti

I gusti di Nick franc

Il primo horror di Fulci è una riuscita e personale rilettura del tema dei morti viventi immersa nell'ambientazione originaria della leggenda: il regista gira con la consueta maestria creando un'atmosfera suggestiva e angosciante. Dopo l'incipit a New York il film rallenta un po' ma dalla scena dell'occhio in poi è un maestoso crescendo tra scene passate alla storia del genere valorizzate dagli effetti gore di De Rossi e le musiche di Frizzi. Il finale apocalittico è la classica ciliegina sulla torta nel contesto di un ottimo film di intrattenimento.
MEMORABILE: L'occhio della Karlatos; L'incessante sottofondo di vento e tamburi; L'assalto degli zombi all'ospedale; Il cimitero spagnolo; Il finale.

Zender 24/06/22 17:03 - 315 commenti

I gusti di Zender

Fulci manda in putrefazione gli zombi di Romero, li ricaccia nella loro terra d'origine e svestendoli d'ogni valenza metaforica li trasforma in mostri horror d'altri tempi. Sostituisce ogni possibile tensione con lo splatter accompagnato dalle musiche catacombali di Frizzi e Cascio e coglie il successo semplificando la formula, assemblando un collage di resurrezioni da sottoterra, avanzamenti di gruppo e attacchi sanguinari che nella seconda parte nobilitano un film per altri versi goffo e zoppicante, molto meno ricercato del Fulci fin lì raffinato cesellatore di thriller personalissimi.
MEMORABILE: La perforzazione oculare, aggiornamento (anche nella prospettiva) dell'antico cane andaluso; Le lente emersioni dal sottosuolo.

Teddy 9/10/22 19:34 - 825 commenti

I gusti di Teddy

Privo di flussi di coscienza Fulci partorisce un film sinceramente ispirato e professionalmente confezionato, materico e viscerale, eccessivo e particolarmente dolente. Un cortocircuito potentissimo, che azzera il tempo e lo spazio, che dilata interrogativi spirituali e antropologici senza sfuggire al carattere estetizzante del genere horror. Da annali della storia le bizzarrie gore di Giannetto De Rossi.

Cerveza 23/05/23 10:02 - 368 commenti

I gusti di Cerveza

La confezione ben curata di questo spaghetti-horror potrà anche indorare la pillola, ma non ovviare a ingenuità e incongruenze che fanno spesso sorridere. Fulci butta nel pentolone un po’ di tutto: squali, zombi, voodoo, epidemie, guardoni, mostri della laguna nera. Una pesca a strascico che vaga senza meta nell'oceano delle paure umane. Una specie di ‘ndo cojo cojo che poi si focalizza in una stordente mitragliata di effetti splatter fini a sé stessi che sembrano tanto i semi di finocchio buttati nelle pietanze dagli osti per stordire il palato e camuffare la qualità del vino.
MEMORABILE: Gli occhi di Olga Karlatos… e pure il resto (brava e sprecata); L'esilarante lotta tra lo squalo e lo zombi palombaro, crossover da non credere.
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MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Deepred89 • 15/08/17 02:49
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:

    E, io crederò che sia quella finchè qualcuno non mi dimostra/faccia vedere che sia la stessa proiettata nei cinema ai maggiori di diciott’anni nell'anno in cui uscì!


    Come scrivevo la copia vista al Trevi, ovvero la copia censura, corrispondeva al master Cinekult (ammetto di non aver fatto caso ai titoli di coda).

    Ipotizzando però che mi siano sfuggite delle scene o che mi stia inventando tutto (cosa teoricamente possibile), spingerei a osservare i metraggi di Italia taglia. Premessa: come è già stato rilevato da tempo, Italia taglia inverte i metraggi dichiarati coi metraggi accertati (come prova si controllino le schede con il visto originale scansionato). Seconda premessa: 1 minuto di film a 24fps corrisponde a 27,36 metri.

    L'edizione VM14 di Zombi 2, del 1989, ha un metraggio accertato di 2352 metri, che corrispondono a 86 minuti a 24fps e a circa 82 minuti e mezzo a 25fps. Dato che il Cinekult dura 87' a 25fps, esso risulta di ben 5' minuti più lungo in più rispetto alla riedizione cut a cui la fascetta fa riferimento e quindi non può coincidere con essa.
  • Homevideo Noncha17 • 15/08/17 02:55
    Magazziniere - 1068 interventi
    Se la metti così, allora ok.. ;)

    Ma, mi sai dire anche se i 140 metri di cui si parla su Wikipedia (nota presa dal libro di Paolo Albiero & Giacomo Cacciatore - Scheda su Zombi 2 presente in Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di Lucio Fulci, Roma, Un mondo a parte, 2004, p. 382, ISBN 88-900629-6-7.) corrispondono a quei circa cinque minuti..? Curiosità! :)


    Edit: secondo i tuoi dati corrispondono.

    Allora, forse possiamo stare tranquilli! :)
    Ultima modifica: 15/08/17 02:57 da Noncha17
  • Homevideo Zender • 15/08/17 08:17
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Noncha come da comunicaz di servizio non si posson metter fotogrammi fino al mio ritorno.
  • Homevideo Noncha17 • 15/08/17 15:54
    Magazziniere - 1068 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Noncha come da comunicaz di servizio non si posson metter fotogrammi fino al mio ritorno.

    Ok, mi fermo qui..l'ho letta ora!

    Buone vacanze! :)
  • Homevideo Zender • 15/08/17 17:57
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Grazie.
  • Homevideo Buiomega71 • 16/01/19 11:23
    Consigliere - 25999 interventi
    Tra i miei contatti di FB leggo che la messa in onda notturna Mediaset di Zombi 2 è stata massacrata dai tagli (come si supponeva, del resto). Probabilmente stesso master ultracensurato della defunta Duel Tv
    Ultima modifica: 16/01/19 11:25 da Buiomega71
  • Homevideo Caesars • 17/06/19 16:41
    Scrivano - 16811 interventi
    Partita la start-up di CG per la realizzazione del bluray di questo film.
    Copio e incollo dal sito:


    L'EDIZIONE CONTERRA':

    1. BLU-RAY del film Master HD da restauro 4K

    2. Artwork esclusivo ed inedito nella slipcase di cartone

    3. Artwork alternativo per l'Amaray interno

    4. 1 Card da collezione

    5. Booklet inedito ed esclusivo in collaborazione con Nocturno Cinema

    6. Extra:

    La leggenda di Zombi 2: interviste a Dardano Sacchetti, Elisa Briganti, Fabio Frizzi, Giannetto De Rossi, Sergio Salvati
    Quando i morti camminarono sulla Terra: interviste ad Al Cliver, Ian McCulloch, Richard Johnson, Ottaviano Dell'Acqua
    La notte americana del dr. Fulci: intervista a Lucio Fulci
    Zombie at Cinema Wasteland
    30 anni di Zombi 2
    Trailer
    Trailer originale
    7. Il nome di tutti i partecipanti alla Start Up all'interno della confezione

    8. Copia numerata e limitata (500 copie)

    9. Packaging: Slipcase, Standard Box Clear 1 Tray
  • Homevideo Zender • 17/06/19 18:25
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Credo sia uno dei primi horror usciti in bluray con traccia italiana, credo il primo che io abbia mai comprato (Blue Underground, area free sottotitoli escludibili). Ce l'ho da una vita e nel frattempo sempre con l'italiano ne sono uscite parecchie versioni. Secondo me potevano scegliere un titolo che avesse più senso...
  • Curiosità Siska80 • 2/03/20 11:46
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    Richard Johnson, scelto per il ruolo del dottor David Menard, riceve una sceneggiatura tradotta – e qui la definizione è perfetta – “a cazzo di cane”. Molto probabilmente è stata adattata da un italiano che non conosce l’inglese. A quel punto decide di riscriversi da solo tutte le battute (true story).
    Va leggermente peggio a Ian McCulloch, scelto per il ruolo di Peter West, che sta passando un periodo ricco di soddisfazioni personali ma non economiche.
    Il suo agente lo contatta per dirgli che lo vogliono in un film italiano, gli viene offerto un compenso altissimo rispetto ai suoi standard, con la garanzia di copertura per ogni spesa extra. Non c’è neanche bisogno di fare un provino per la parte, la produzione vuole lui, l’unica cosa che deve fare è dire sì.
    Scontata la riposta.
    Ian McCulloch è convinto di aver fatto il grande salto, è pronto per tuffarsi in questa nuova avventura e pregusta già il successo. Gli hanno detto che le riprese si svolgeranno in diverse location, che comprendono New York, Roma e i Caraibi. La prima tappa è proprio la Grande Mela.
    Per andare in America, però, Ian McCulloch ha bisogno del visto. Nessun problema, prepara tutti i documenti e nel momento in cui li consegna gli viene chiesto il motivo della sua trasferta. Lui, con un bel po’ di orgoglio, risponde “Vado a New York per girare un film”. Scattano i controlli di rito, gli viene chiesto il nome della produzione, Variety Film.
    Indovinate un po’? Non risulta nessun film a New York per conto della Variety Film.
    Ci sarà sicuramente un errore. Ian McCulloch torna a casa, chiama la produzione, spiega quello che è successo.
    La riposta che riceve lo lascia alquanto perplesso.
    Gli viene detto di non parlare assolutamente del film, di mentire, dicendo di volare a New York per piacere, per una semplice vacanza. A quel punto Ian McCulloch capisce che il suo sogno di successo è lontano dall’essersi realizzato e vola a New York per la sua “vacanza” (true story).
    Quindi, sì, le riprese di Zombi 2 a New York si sono svolte nella più totale illegalità, senza il minimo permesso. E questo riguarda OGNI SCENA, anche il bellissimo finale ambientato sul ponte di Brooklyn. È stato girato al volo, all’alba, approfittando della luce naturale. Un po’ di make-up sul volto delle comparse e via, prima che la polizia se ne accorga! Buona la prima, ora torniamo a casa che qui stiamo rischiando grosso!

    Fonte: https://blog.screenweek.it/2018/01/la-storia-dietro-un-frame-zombi-2-corteo-illegale-dei-morti-viventi-593584.php/
  • Discussione B. Legnani • 2/03/20 11:54
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Siska80 ebbe a dire:
    Richard Johnson, scelto per il ruolo del dottor David Menard, riceve una sceneggiatura tradotta – e qui la definizione è perfetta – “a cazzo di cane”. Molto probabilmente è stata adattata da un italiano che non conosce l’inglese. A quel punto decide di riscriversi da solo tutte le battute (true story).
    Va leggermente peggio a Ian McCulloch, scelto per il ruolo di Peter West, che sta passando un periodo ricco di soddisfazioni personali ma non economiche.
    Il suo agente lo contatta per dirgli che lo vogliono in un film italiano, gli viene offerto un compenso altissimo rispetto ai suoi standard, con la garanzia di copertura per ogni spesa extra. Non c’è neanche bisogno di fare un provino per la parte, la produzione vuole lui, l’unica cosa che deve fare è dire sì.
    Scontata la riposta.
    Ian McCulloch è convinto di aver fatto il grande salto, è pronto per tuffarsi in questa nuova avventura e pregusta già il successo. Gli hanno detto che le riprese si svolgeranno in diverse location, che comprendono New York, Roma e i Caraibi. La prima tappa è proprio la Grande Mela.
    Per andare in America, però, Ian McCulloch ha bisogno del visto. Nessun problema, prepara tutti i documenti e nel momento in cui li consegna gli viene chiesto il motivo della sua trasferta. Lui, con un bel po’ di orgoglio, risponde “Vado a New York per girare un film”. Scattano i controlli di rito, gli viene chiesto il nome della produzione, Variety Film.
    Indovinate un po’? Non risulta nessun film a New York per conto della Variety Film.
    Ci sarà sicuramente un errore. Ian McCulloch torna a casa, chiama la produzione, spiega quello che è successo.
    La riposta che riceve lo lascia alquanto perplesso.
    Gli viene detto di non parlare assolutamente del film, di mentire, dicendo di volare a New York per piacere, per una semplice vacanza. A quel punto Ian McCulloch capisce che il suo sogno di successo è lontano dall’essersi realizzato e vola a New York per la sua “vacanza” (true story).
    Quindi, sì, le riprese di Zombi 2 a New York si sono svolte nella più totale illegalità, senza il minimo permesso. E questo riguarda OGNI SCENA, anche il bellissimo finale ambientato sul ponte di Brooklyn. È stato girato al volo, all’alba, approfittando della luce naturale. Un po’ di make-up sul volto delle comparse e via, prima che la polizia se ne accorga! Buona la prima, ora torniamo a casa che qui stiamo rischiando grosso!

    Fonte: https://blog.screenweek.it/2018/01/la-storia-dietro-un-frame-zombi-2-corteo-illegale-dei-morti-viventi-593584.php/


    Il girare film in USA senza permessi credo proprio che fosse la regola, per i film italiani di quel periodo. Mancia al poliziotto e via...