Dove è stato girato Smetto quando voglio: Masterclass - Film (2017)

Il carcere dove, nell’incipit, Pietro (Leo) è detenuto per i reati compiuti nel precedente capitolo del film è un collage effettuato in computer grafica fra un edificio in Via Licenza a Roma ed il carcere di Rebibbia, di cui si riconoscono (alla sinistra del fotogramma) la torre, i muri di cinta e lo stile delle costruzioni. L’elaborazione grafica eseguita è spiegata in QUESTO SITO.




L’edificio dov’è rinchiuso il protagonista e da cui parte la ripresa aerea è quindi questo:

Il tribunale della Sacra Rota vaticana dove Vittorio (Lisma) cerca di difendere un’attivista di Femen è, come segnalato da Kaciaro, Palazzo Farnese di Caprarola (VT):

Il grossista di arance amare che fornisce la materia prima di una nuova smart drug è in Via Muraccio di Rischiaro 34 a Roma:

Gli uffici del commissariato di Polizia in cui lavora l’ispettrice Paola Coletti (Scarano) sono stati creati all’interno di un edificio dell’odierno Teatro La Fabbrica in Via di Tor Cervara 282 a Roma (già visto in Natale col boss), in un area originariamente parte degli Studi Voxson; centro di produzione cinematografica e televisiva. Con questi due fotogrammi che mostrano la visuale esterna si riesce a confermare la location...






...e anche individuare con precisione le finestre dell’ufficio del capo di Paola, il Commissario Galatro (Acquaroli).



Come spiegato QUI, questi studi ospitarono la storica TV privata romana “TVR Voxson”; sorta all’interno della ex fabbrica di apparecchi elettronici Voxson molto in voga negli anni 60/70.

E’ proprio all’interno di un’area dismessa della vecchia fabbrica che si trova uno dei laboratori di droga individuato dalla banda dei ricercatori universitari; più esattamente in un capanno con accesso da Via Giovanni da Udine (41.90704648946082, 12.587274312973022):

Il laboratorio dove viene prodotta la droga basata su una tossina estratta dal pesce palla è all’interno di un negozio di alimentari etnico in Via Carlo Alberto 10B a Roma:

Come nel precedente capitolo del film, il centro di recupero per tossicodipendenti in cui lavora Giulia (Solarino), compagna del protagonista è la Pontificia facoltà teologica San Bonaventura - "Seraphicum" in Via del Serafico 1 a Roma. Ecco Pietro (Leo) salutarla dal campo di calcio della struttura con alle spalle uno dei tre grattacieli gemelli (il cono rosso mostra ciò che inquadra la cinepresa):

Il locale dove Pietro (Leo) e Giulia (Solarino) pranzano è, come visibile dalle insegne, il “Baccanale” dell’EUR in Piazzale Roberto Ardigò 36 a Roma:

L’area archeologica dove la banda, durante un inseguimento, distrugge delle antiche colonne romane è inconfondibilmente quella di Villa Adriana a Tivoli (RM). Anche in questa scena si fa largo utilizzo della Computer Grafica per simulare il crollo di inesistenti colonne (vedi QUI).

La strada in cui si conclude il disastroso inseguimento di alcuni spacciatori in moto è Viale di Porta Ardeatina a Roma:

Il porto dove è presente il container contenente pillole anticoncezionali è, come detto nel film, quello di Civitavecchia (RM); la curiosità è che un finto ingresso all’area merci è stato allestito nei pressi del Forte Michelangelo (42.09058877671867, 11.791892051696777), mentre nella realtà la zona container è un paio di chilometri più a nord.

La strada dove Pietro (Leo) riceve la telefonata di Andrea (Sermonti) che lo avvisa che al porto è andata male è Via Aurelio Galleppini a Roma:

L’assalto al treno merci che trasporta il container di pillole si svolge lungo Via Enrico Fermi a Brindisi, strada dove al centro della carreggiata passano i binari:

La strada in cui Pietro (Leo) riceve la telefonata di Giulia (Solarino) che lo avverte di stare per entrare in sala parto è Via degli Astri a Roma:

Il laboratorio segreto dove viene prodotto il micidiale Sopox è in un edificio abbandonato in Via Pullè 52 nella zona dell’Olgiata a Roma.

L’ospedale in cui Giulia (Solarino) partorisce il figlio di Pietro (Leo) è in Via Federico Calabresi a Roma.

Il grande spazio all'aperto in cui la banda mostra la sua felicità per il suo ritorno in azione, è a La Sapienza, in Piazza Aldo Moro a Roma:

Grazie Buono, multizzata.