Dove è stato girato Meo Patacca - Film (1972)

Come dice Legnani, il borgo di Squarciarelli che Marco Pepe (Cerusico) fa credere a Meo Patacca (Proietti) essere stato occupato dai turchi è Castello di Rota, di cui QUI TROVATE LO SPECIALE. Grazie a Mauro per la descrizione.

MEO PATACCA ALLA BENEDIZIONE DEL CARDINALE
Dopo aver ricevuto la cardinalizia benedizione prima di partire per Vienna, Meo Patacca esce dai palazzi papali con la sua "armata". Sono però ben lontani da Roma, infatti la location è Piazza Umberto I a Bassano Romano (VT), la stessa utilizzata 9 anni dopo da Verdone in Bianco rosso e Verdone.

La basilica davanti alla quale viene condotto Marco Pepe (Cerusico) per essere esposto alla gogna è quella dei Santi Giovanni e Paolo a Roma nell'omonima piazza, già teatro di numerosi film:



Qui sotto l'inconfondibile colonnato della basilica:

Il rudere dal quale Padre Berlando tiene un sermone con il quale invita i romani a difendersi da un probabile attacco dei turchi che avevano assediato Vienna, dopo il quale la sora Nuccia (Tolo) annuncia che il suo fidanzato Meo Patacca (Proietti) partirà per difendere quella città, è quello del Tempio di Venere e Roma, situato in Piazza Venere e Roma a Roma:

La stradina dove Meo Patacca (Proietti) si vede venire incontro i romani festosi che lo porteranno in trionfo dopo che la sora Nuccia (Tolo) aveva annunciato loro che sarebbe partito per Vienna per difendere la città assediata dai turchi si trova all’interno dell’area archeologica del Circo di Massenzio, situata in Via Appia Antica 153 a Roma:




Il controcampo con i romani che accorrono da Meo:




Alla fine del film i resti del circo, al quale era stata addossata una finta porta, rappresentano le mura di Roma che a Meo Patacca vengono fatte credere essere le mura di Vienna:



Il muraglione sulla sinistra:

La spianata di Campo Vaccino dove Meo Patacca (Proietti) raduna la sua banda per i preparativi della spedizione a Vienna è in realtà il salone centrale della Basilica di Massenzio, oggi a cielo aperto, situata in Clivo di Venere Felice a Roma:

La cancellata del Ghetto di Roma che i romani prendondo d’assalto dopo che si era diffusa la notizia che i turchi avevano assaltato Vienna su invito degli ebrei era una cancellata posticcia collocata in fondo a Via San Biagio a Sacrofano (RM), esattamente all'imbocco della scalinata dove Franca Valeri aveva fatto affiggere i suoi manifesti elettorali ne Gli onorevoli:




Nel controcampo su Meo Patacca (Proietti) si riconosce sullo sfondo la chiesa di San Biagio, che confrontiamo con un fotogramma de La nonna Sabella (1957):




Ecco la stessa chiesa oggi:

La bottega di un paniettere dove la sora Nuccia (Tolo) viene a sapere che Meo Patacca (Proietti) si vede con un’altra è in via di Mezzo a Sacrofano (RM). Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione.

L’abitazione della sora Nuccia (Tolo), la donna ambita da Meo Patacca (Proietti) e da Marco Pepe (Cerusico), si trova in Via Vecchio Castello 31 a Sacrofano (Roma). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione. A è la finestra dell’abitazione, dalla quale si affaccia la Tolo:




Questo è il punto dove si trovava Cerusico nei due fotogrammi:

L'abitazione di Meo Patacca (Proietti) si trovava in Piazza Diaz a Sacrofano (Roma). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione e a Rufus68 per le foto di oggi. Questo è l’ingresso all’abitazione. Il muro sulla destra indicato con la lettera B era posticcio (in basso si nota l’intercapedine che lo separa dal terreno, nel punto dove oggi è stata costruita una scala) ed era stato innalzato per potervi realizzare in cima il balcone dal quale si doveva affacciare Proietti:



Ecco dov’era il balcone:




A conferma, questo è lo scorcio sulla piazza visto dal balcone. La foto di oggi è ripresa dalla scala costruita nel punto dove era stato innalzato il finto muro:

Eccellentissimo lavoro Rufus, possiamo finalmente radarizzare anche queste, e grazie a Mauro per la sistemazione del post.