Dove è stato girato Roma città aperta - Film (1945)

La chiesa di don Pietro (Fabrizi) è la chiesa di S.Elena in via Casilina 205 a Roma. Bravo Saldipuma che è andato a fotografarla. Grazie a Roger per i fotogrammi.




Gli interni della chiesa però, come dice Wikipedia e segnala Roger, sono quelli della chiesa di Santa Maria Dell'Orto in via Anicia 10 a Roma:

La sequenza dell'agguato dei partigiani nei confronti dei tedeschi e liberazione dei prigionieri è girata a Roma, bivio tra Via Cesare Frugoni e via Ostiense nei pressi dell'EUR. Grazie a Roger per i fotogrammi. I partigiani appostati sul ponte di Via delle Tre Fontane (sullo sfondo il palazzo della Civiltà e del Lavoro):




I veicoli dei tedeschi transitano su Via Ostiense (sulla sinistra ora si erge il viadotto della Magliana; il piccolo edificio ospita ora il ristorante "L'Antica Posta"):




Ha inizio l'agguato con il lancio della granata verso il sidecar:



Il ponte di Via delle Tre Fontane sulla Via Ostiense:

 

Via Cesare Frugoni vista da Via Ostiense:




Mappa riepilogativa:

La via dove viene uccisa Pina (Anna Magnani) nel finale del film è, come universalmente risaputo, via Montecuccoli a Roma. Ecco la fuga della donna:




Ecco il momento in cui viene inutilmente assistita a terra:




La scena è girata qui perché, come specifica Roger, il palazzo dove Pina e Francesco (Grandjacquet) abitano è in Via Montecuccoli 17:




All'angolo del palazzo al civico 17, fa ancora notare Roger, c'è anche l'angolo dove tre brigatisti neri in pattuglia fermano Francesco (Grandjacquet) e gli intimano di andare subito a casa in quanto c'è il coprifuoco:



Notare lo stile dell'inferriata B e le varie altezze della finestre rispetto al marciapiede:




Ancora Via Montecuccoli (41.89246233858114, 12.52716064453125) è, fa notare Roger, la strada dove Don Pietro (Fabrizi) rimprovera il piccolo Marcello (Annichiarico) di ferquentare poco l'oratorio. Si può notare che anche il palazzo sullo sfondo è danneggiato dai bombardamenti aerei:

La trattoria dove Manfredi (Pagliero), ricercato dalle SS, si ferma a pranzare e a fare il punto della situazione mentre due soldati sul posto accoppano delle pecore per far della carne, è in Via degli Avignonesi 34 a Roma. Qui la camionetta passa e prosegue:




Mentre qui, segnata con la A (B è un punto di contatto facilmente identificabile grazie ai tre piccoli fori), si ferma davanti alla trattoria vera e propria:




Eccola vista di fronte (un nome a dir poco bizzarro, attualmente)...



...mentre questa è la targa posta al civico 31, dieci metri prima della location della trattoria:

La pensione dalla quale Giorgio Manfredi (Pagliero) riesce a sfuggire a una retata dei tedeschi scappando dal tetto è a piazza di Spagna 51 a Roma:

Il palazzo devastato da un bombardamento degli alleati che Pina (Magnani), davanti all'ingresso dove abita in via Montecuccoli, indica con tono sarcastico come prova dell'esistenza degli americani, è realmente il palazzo di fronte, in via Montecuccoli 36 a Roma (anche se ripreso da una angolazione impossibile dal punto in cui lei si trova):




ma questo palazzo, nel film, rappresenta anche

LA SOFFITTA DI ROMOLETTO
La soffitta dove abita Romoletto, un ragazzo mutilato al quale Don Pietro (Fabrizi) impedisce di compiere uno sconsiderato attentato ai tedeschi. Nonostante infatti Don Pietro salga nell'atrio del civico 17 (quello di fronte), sale poi le scale di questo palazzo e sfonda una porta da cui si accede alla soffitta di Romoletto. Si, nota, oltre un insolito muretto molto basso e senza protezioni, l'ultimo piano del palazzo al n° 17, ovvero dove dovrebbe svolgersi l'azione:




La soffitta, così testualmente chiamata nel film, era in realtà un appartamento distrutto dai bombardamenti e sta esattamente nel punto inquadrato dal primo fotogramma di questo post, che ingrandito la mostra bene:



Si riconoscono dei riferimenti ancora oggi in questa diversa prospettiva dall'interno della soffitta, quando Don Pietro, dopo aver disarmato Romoletto, alza la testa e vede su un balcone una donna portata via di forza dai tedeschi. Da questa inquadratura si può capire dove fosse:

Il luogo dove Don Pietro (Fabrizi) consegna il denaro ad una staffetta partigiana è, come aveva scoperto al tempo Ellerre in L'onorevole Angelina, la via Tiburtina che passa sopra alla vecchia stazione Tiburtina (A) a Roma. Grazie a Roger per fotogramma e descrizione. Ecco cosa si vede oggi (l'edificio A è stato abbattuto molto tempo fa) o diciamo ieri, visto che ora è tutto coperto dalla nuova stazione:




Ecco come ci si arrivò al tempo utilizzando anche fotogrammi da altri film:

La strada dove Pina (Magnani) si confida con Don Pietro (Fabrizi) riguardo il suo passato è la Circonvallazione Casilina a Roma:




Il controcampo conferma:

Lo spiazzo dove don Pietro (Fabrizi) viene fucilato è il Forte Trionfale - Ex Caserma "Arnaldo Ulivelli" in Via Trionfale 7349 a Roma. Grazie a Roger per fotogramma e descrizione. Qui riconosciamo i due edifici alle spalle:




Anche se quelli qui sotto non sono gli stessi caseggiati del fotogramma, dall'esterno si distingue il medesimo stile di costruzione:



La certezza ce la dà anche l'hangar (ancora esistente) sulla destra del fotogramma. L'hangar era stato costruito molto tempo prima per il ricovero dei dirigibili:




Qui il luogo visto dall'alto:

Il negozio di antiquariato nel cui sotterraneo si trova la tipografia clandestina dove Don Pietro (Fabrizi) riceve il denaro destinato ai partigiani si trova in via Margutta 41 a Roma. Grazie a Roger per fotogramma e descrizione.



Lo si capisce quando si vede Don Pietro entrare:

Bravo Ellerre, radarizzata.