Dove è stato girato Una vacanza bestiale - Film (1981)

L'avventura comincia, come chiaramente scritto in didascalia, all'Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma). E' location elementare e chiara, ma è talmente importante (visto che vi si svolgono i primi 20 minuti di film) che vale la pena metterla.




Qui il Gruppo dell'Agenzia turistica Galeazzi viene sbarcato dal camion di Ennio Antonelli (anche qui si legge aeroporto di Fiumicino):

Il mercato dove Ennio Antonelli torna col suo camion e dove dentro si ritrova Oppini dormiente che subito parte di corsa verso l'aeroporto per non perdere l'aereo del gruppo è il mercato di Piazza Alessandria a Roma.

Grazie all'indicazione avuta dal nostro Andygx, posso dire che la vista di Taraqabad, il paese "arabo" dove giungono i nostri, non è altro che la vista di Granada (Spagna) presa dall'Alhambra (dove i nostri ambienteranno altre scene)! Notate la perfetta corrispondenza tra palazzi e fotogramma!

Il palazzo dello sceicco dove Ninì Salerno va a far foto sbattendo contro il guardiano Nello Pazzafini assieme agli altri Gatti e finendo poi nell'harem è, come ha scoperto il valoroso Andygx, l'Alhambra a Granada (Spagna)! Eccone alcune prove:




Questa l'entrata, da cui qui escono Teocoli in bici inseguito da Calà sulle spalle di Oppini:

La balconata dove Guido (Calà) riesce a mettere le mani sul vucumprà (Teocoli) che non gli aveva pagato il viaggio in taxi nella finzione si trova in un’imprecisata località dello stato mediorientale del Taraq. In realtà siamo in Italia e, per la precisione, in Via San Rocco a Sperlonga (Latina), tra i cui vicoli sono state girate le scene ambientate nel "suq": quella che si vede sullo sfondo è la Torre Truglia:



Qui si vede (a sinistra) la parte superiore di Torre Truglia:




Questo è il punto nel quale si trovavano Calà e Teocoli: la lettera A è posta nel punto dove confluisce in Via San Rocco la stradina che scende dal centro di Sperlonga, percorsa dai due per raggiungere la balconata.

Il palazzo sede dell’ambasciata italiana nello stato mediorientale del Taraq, alla quale i turisti truffati da Galeazzo (Abatantuono) si rivolgono per poter far rientro in Italia, in realtà è già in Italia: è il noto Palazzo Coppedè di Piazza Mincio 2 a Roma, quello del famoso pianerottolo (non inquadrato in questo film).

L' "Hotel Zurich" dove i quattro protagonisti ritrovano gli altri componenti del gruppo truffati da Abatantuono è in realtà l'Hotel Le Dune in Strada Lungomare 9700 a Sabaudia (Latina):

Il palazzo sede dell’ambasciata russa nello stato mediorientale del Taraq, nel quale il gruppo di turisti italiani aiuterà i marines a recuperare la valigia ambita da russi, contenente la formula segreta del “pop corn del Kentucky”, ha doppia natura.

ESTERNO
L’esterno è quello del Villino della Fate, situato in Piazza Mincio 3 a Roma, praticamente di fronte all’ambasciata italiana. Nel fotogramma viene mostrato il cancello di Via Brenta 7:




INTERNI
Gli interni sono quelli della villa dai due tetti tondi all’Olgiata (Roma) (il fotogramma di confronto è tratto da Lo scopone scientifico (1972)):




Gli stessi interni, in questo stesso film, sono utilizzati anche per rappresentare l’ufficio a Mosca dell’uomo politico al quale verrà recapitata per errore la valigia di Eros Castiglioni (Smaila), scambiata all’aeroporto con quella giusta. Confrontiamo l'ambiente con la sala della partita a biliardo di Fantozzi (1975):

La spiaggia sull’isola deserta dove si gode la vita un cliente dell'agenzia (Nicheli) e alla quale il gruppo di turisti approda con il tappeto volante tarocco è la Playa de Monsul, situata a Níjar (Spagna). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione.




Ecco un totale sulla spiaggia spagnola:

L' "Hotel Mahomet" dove il gruppo alloggia a Taraqabad era in realtà l'Alcazaba Gran Hotel, sito in Avenida Cabo de Gata ad Almeria (Spagna), all'altezza dell'attuale civico 295. Come spiegato in questo documento, l'albergo fu costruito alla fine degli anni '60 su progetto dell'architetto Fernando Cassinello; nel tempo fu riconvertito in residenza per anziani, prima di essere demolito nel 2007. (mentre le scene all'interno dell'albergo sono state girate in Italia, visto che su un interruttore dell'aria condizionata si legge il nome di una ditta di Roma e in un vetro accanto al portiere si legge chiaramente la scritta 'Cassa'). Qui un confronto con una cartolina del 1970:




Questa inquadratura di Street View del 2008 mostra poi come i caratteristici muri di recinzione abbiano resistito praticamente immutati per qualche tempo ancora dopo la demolizione dell'edificio:




Ecco quel che si vede oggi:

IL SUQ A SPERLONGA
Il suq (caratteristico mercato arabo) che si vede nel film è stato ricreato nella città vecchia di Sperlonga (LT). Molte scene sono ambientati tra i suoi vicoli. Vediamo le più importanti. Grazie a Mauro per tutte le descrizioni.

Il vicolo del suq dove l’agente segreto Benny (Miller) consegna a Eros Castiglioni (Smaila) la valigia contenente la formula segreta del “pop corn del Kentucky” è in realtà Via Porta Piccola della Chiesa a Sperlonga (LT):




Sempre nella stessa via (precisamente nella sua parte terminale) si trova il vicolo del suq dove Guido (Calà) ritrova per la seconda volta il vucumprà (Teocoli) e si rigetta al suo inseguimento (stavolta con successo):




Il vicolo del suq dove Guido (Calà) ritrova il vucumprà (Teocoli) che in Italia non gli aveva pagato la corsa sul taxi e si getta al suo inseguimento è inglobato in Via IV Orticello:




La piazzetta del suq dove Galeazzo (Abatantuono) lascia il gruppo di turisti prima di svignarsela con i soldi e i passaporti è una piazzetta inglobata in Via I Orticello:

Grazie Lucius, aggiunta.