Dove è stato girato Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto - Film (1970)

La Via del Tempio ed il palazzo dove abita Augusta Terzi (Bolkan) esistono veramente: il palazzo si trova proprio di fronte alla Sinagoga di Roma (zona centro- Trastevere), da qui il nome della via. Ecco qui i due edifici: a sinistra casa Terzi, a destra la sinagoga che le sta di fronte:



Nd Zender: E ora guardiamo Casa Terzi con i confronti esatti forniti da ANDYGX (che ha anche fornito gentilmente i fotogrammi): l'appartamento della Bolkan è quello circondato dal riquadro rosso (al primo piano).



Con le lettere sono segnati i punti chiave delle inquadrature:





Infine ecco il cancello d'entrata (sullo sfondo del fotogramma si intravede la sinagoga):

LA QUESTURA
Gian Maria Volontè è il capo della Sezione Omicidi. Gli edifici (a vetri e scale a vista) che nella finzione cinematografica rappresentano la questura, fanno parte in realtà del Centro Direzionale del Caravaggio a Roma in Via del Giorgione (ovvero l'ospedale di GIORNATA NERA PER L'ARIETE, girato l'anno successivo).




Qui la scala interna presente anche nel film di Bazzoni:




L'entrata alla sezione omicidi:




Molto sfruttati dal regista sono anche i garage sotterranei in cui Petri ambienta gli incalzanti interrogatori e le interminabili camminate del superbo commissario con codazzo di collaboratori al seguito.




Sempre nello stesso edificio è ancora visibile il pozzo di ventilazione in cui i brigatisti fanno esplodere, per rappresaglia, una bomba.




All'epoca del film questi edifici erano di proprietà dell'Istituto Romano dei Beni Stabili; oggi sono sede di numerosi uffici. Sempre il pozzo di ventilazione, dall'alto in basso:

L'ufficio postale da cui l'insospettabile commissario spedisce prove della sua colpevolezza è quello di Via Marmorata, 4. Già multi-location nei film "I ragazzi del muretto" e "Brutti, sporchi e cattivi".

L'APPARTAMENTO DEL COMMISSARIO
Gian Maria Volonté abita, nella finzione cinematografica, in un moderno condominio. E' in quell'appartamento che si svolgono molte scene clou del film: le confessioni dell'omicida al registratore a bobine, alcuni dei finti omicidi messi in scena con la Bolkan a scopo erotico nonché l'emblematico finale.
Tramite giochi d'inquadrature ed azzeccati movimenti di macchina, Elio Petri mette in risalto particolari caratteristiche architettoniche dell'edificio: la facciata con cemento a vista e terrazzi a sbalzo, l'imponente canna fumaria ed i lucernai circolari del garage peraltro molto simili ai pozzi di ventilazione già visti nelle location in questura...





L'abitazione è all'interno di in un ampio e signorile comprensorio che all'epoca del film era ancora in costruzione. Si tratta del "Consorzio Colli della Farnesina" (o "Comprensorio Titanus") a Roma e vi si accede sia da Via dei Colli della Farnesina, 144 che da Via della Farnesina. Non mi è stato possibile entrare dentro a scattare foto della facciata dell'edificio poiché i varchi sono presidiati H24 da portieri...

L'ammirazione che Il Dandi ed io nutriamo per questa pellicola di Petri ci spinge a postare una location forse di poca rilevanza, forse di scontata ubicazione e facilità ma che per completezza non può essere sottaciuta.
Si tratta dell'edificio sulla cui facciata ignoti contestatori hanno scritto a caratteri cubitali "W MAO". L'ufficio diretto da Volonté infatti tiene sotto controllo anche il proliferare degli slogan propagandistici sui muri!
Siamo a Trastevere (Roma), appena a fianco del carcere di Regina Coeli (41°53'40.00"N 12°27'49.62"E).

Il negozio d'abbigliamento da uomo in cui Volontè convincerà un passante (Randone) ad acquistare tutte cravatte azzurre identiche a quella le cui fibre di seta sono state trovate sotto le unghie della defunta Terzi (Bolkan) è l'ancora esistente Angelo Cenci in Piazza della Rotonda, 77 a Roma. Ecco i due confabulare sotto il porticato del Pantheon. L'ingresso del negozio d'abbigliamento è alle loro spalle.

La puntata della Valigia dei sogni del 9/8/2012 sul film ha mostrato esattamente TUTTE le location del film qui ritrovate, non una in più non una in meno, compreso il muro di Mao, il pozzo di ventilazione... L'unica che mancava è quella qui sopra, inserita da pochissimo da Andgx. Chiaramente la puntata era già stata preparata e non han fatto in tempo ad aggiungerla, peccato... Nessun ringraziamento di sorta a noi, come di consueto...

Il semaforo dove Augusta Terzi (Bolkan) sprona il commissario (Volontè) a passare col rosso per poter fare valere su un vigile urbano che gli contesta l'infrazione le sue autorità e impunità è quello tra via dei Serpenti e via Cavour a Roma:

Grazie Roger, radarizzata.