Curiosità su Via col vento - Film (1939)

CURIOSITÀ

6 post
  • Se vuoi aggiungere una curiosità a questo film, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (se necessario) e se gli eventuali titoli in essa citati hanno il link alla relativa scheda sul Davinotti, verrà spostata in Curiosità.
  • Fabbiu • 1/02/08 17:10
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Prima parolaccia autorizzata in un film usa: "Non me ne frega un accidente".
  • Ciavazzaro • 10/07/09 15:31
    Scrivano - 5591 interventi
    Per il ruolo di Scarlett vennero considerate:
    Jean Arthur
    Lucille Ball
    Joan Crawford
    Barbara Stanwyck
    Olivia De Havilland
    Margaret Sullavan
    Carole Lombard
    Katherine Hepburn
    Paulette Goddard.
  • Fosco • 30/08/09 20:30
    Galoppino - 5 interventi
    Per aumentare la propaganda del film, la produzione inventò un flirt fra Vivien Leigh e Clark Gable. Cosa che non avvenne affatto, dato che fin dal primo giorno di riprese Gable e la Leigh non si sopportavano. Quando giravano le scene dove si baciavano, Vivien diceva che Gable aveva l'alito pesante, doveuto al whisky e ai denti falsi.
  • Daniela • 9/02/17 15:18
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Al momento dell'addio sull'uscio di casa, Rossella così si rivolge a Rhett:
    «Se te ne vai, che sarà di me? Che farò?»
    Al che lui risponde con una frase destinata ad entrare nella storia del cinema:
    «Francamente cara, me ne infischio.»

    Ecco, proprio quella frase rischiò di non essere mai pronunciata, in quanto conteneva una parola espressamente vietata dal cosiddetto Codice Hays:

    Ecco quanto si legge in una breve disamina sulla censura di quegli anni:

    "Nel 1939, Via col vento ebbe una realizzazione travagliata, soprattutto nella fase finale: un’ultima “dannata” battaglia da vincere.
    David O. Selznick, il produttore, dovette lottare per poter usare una parola nel film che allora era tabù, ovvero “damn”. Il codice di produzione vietava specificatamente l’uso di questa parola e Joseph Breen non volle autorizzare la battuta finale di Gable “Frankly, my dear, i don’t give a damn” (Francamente, mia cara, non me ne frega un dannato niente).
    Ma Selznick riteneva di vitale importanza il mantenimento di questa battuta perciò scavalcò Breen e si rivolse direttamente a Will Hays in persona. Gli fece notare che nell’Oxford English Dictionary “damn” non veniva definita una bestemmia ma soltanto un volgarismo.
    Hays cedette e la battuta venne inserita nel film, anche se Selznick per aver tecnicamente violato un articolo del codice di produzione, dovette pagare una sanzione di 5.000 dollari"

    Citazione tratta dal seguente articolo: http://www.offnews.it/?p=2790
  • Schramm • 5/07/18 18:38
    Scrivano - 7694 interventi
    L'Oscar andato a Selznick è nel 1999 stato acquistato da Michael Jackson alla modica cifra di 954.104 sterline (circa 1.074.159.€, n.d.S.).

    (Fonte: Rihannon Guy, Portala al cinema, pag. 108)
  • Siska80 • 11/02/20 11:40
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    Il bestseller di Margaret Mitchell fu accusato al tempo di razzismo linguistico. La così detta "N-word" ovvero la parola Nigger compare più e più volte nel libro. Quando il produttore David O. Selznick iniziò ad adattare la pellicola non fece togliere la parola nella prima stesura della sceneggiatura; dove, va specificato, la parola non era mai pronunciata da attori bianchi per rivolgersi ad attori di colore, ma veniva usata esclusivamente da questi ultimi per "chiamarsi" tra di loro. Solo dopo che il giornalista Earl Morris mandò una lettera a Selznick, accusando il tutto di essere filo-coloniale, Selznick si trovò costretto a rimuoverla. Un pro forma visto che per gli attori di colore la vita sul e fuori dal set non fu facile; ad esempio vennero costruiti dei bagni ad hoc per loro e non poterono partecipare alla premiere del film in Georgia.

    Fonte: elle.com
    https://www.elle.com/it/showbiz/cinema/g26059614/via-col-vento-film-curiosita/