Curiosità su Quella villa accanto al cimitero - Film (1981)

* La scena (quasi conclusiva) in cui Catriona MacColl viene "trainata" - da Freudstein - lungo la scalinata fu girata senza trucchi: l'attrice venne afferrata per i piedi e trascinata...

** Gli occhi del mostro appaiono improvvisi, nell'oscurità della cantina: già Argento (prima con Suspiria, in seguito con Inferno) aveva proposto una scena molto simile.

*** Il complesso goregrind Mortician ha dato come titolo, alla prima composizione musicale, "House by the Cemetery" (titolo americano del film).

**** Walter Rizzati ha composto una colonna sonora particolarmente efficace, che oscilla tra temi romantici e melanconici, con picchi d'inatteso nervosismo (cifr. i 3 minuti del film)

***** Anche in questa ennesima pellicola horror di Fulci spetta, a Daniela Doria, una sorte spaventosa: è la prima vittima del dottore, trafitta con un coltellaccio alla nuca...

****** Anja Pieroni (la baby-sitter) riveste un ruolo (più consistente, ma ugualmente ambiguo) simile a quello di Inferno, titolo al quale, più volte, la sceneggiatura di Sacchetti fa riferimento.

- Trailer inglese

La registrazione su nastro magnetico di Petersen
Citazione dal film

"Giorni e notti di lavoro.
Non dormo,
non mangio,
ma non riesco a fermarmi...
Io devo...
Ho perso il mio controllo critico.
I presagi,
gli ammonimenti di questa casa...
Freudstein!
Quel sìbilo ispirante...
Sheila sorride!
Cosa devo fare perché mi creda?
Forse sono pazzo: sì tutto questo non è reale...
La casa di Freudstein...
Mi attrae e mi fa paura.
Quanti saranno caduti in questa ragnatela inattesa?
Quanti vi cadranno?
L'odore delle stanze,
mi fa paura e mi attrae.
L'odore del sangue...
Quanti vi cadranno ancora?
Avanti...
Avanti in questo mistero: voglio sapere!
Voglio conoscere il peggio!
Sapere...
Sapere...
Freudstein...
La sua voce, non è la sua voce...
Sangue,
sangue...
Non solo sangue...
La sua voce,
la sento ora...
La sento,
la sento dovunque....
Sheila: mi credi adesso?
Mi credi?
No... no... noooo!
Sheila!!!
No... no: i bambini, no!"

I camei di Lucio Fulci
(Dal minuto 7,40 al minuto 8,55)

Il professor Muller (Lucio Fulci), accademico della New York Historical Society, incarica Boyle (Paolo Malco) di mettersi sulle tracce di Petersen (collega morto suicida) per proseguire le ricerche sul quale lo stesso stava lavorando.

Le influenze di Lovecraft sul film
Dichiarazioni di Lucio Fulci

"Insieme ad Artaud e Poe, ho molto studiato Lovecraft, uno scrittore viscerale e onirico, quindi dopo L'Aldilà e The black cat volevo realizzare un film che potesse contenere tutti i deliri dello scrittore di Providence, senza per forza essere tratto da uno dei suoi racconti.
Quindi si è partiti da un soggetto di Livia Briganti, per arrivare ad una sceneggiatura scritta da me, Giorgio Mariuzzo e Dardano Sacchetti.
E' nato quindi Quella villa accanto al cimitero, grazie a Dio realizzato con la consueta libertà delle produzioni targate Fabrizio De Angelis".

Fonte: L'occhio del testimone (pag. 18), a cura di Michele Romagnoli

Quella villa accanto al cimitero, nel 1983, ottenne una nomination quale miglior film del Fantasporto (Festival Internacional de Cinema do Porto).

Tra Freud e Frankenstein: il mostro di Freudstein...

"Lo stesso personaggio di Freudstein è una trasposizione letteraria dell'ideale di Frankenstein di creare la vita dai corpi morti, e allo stesso tempo, delle teorie di Freud sullo sviluppo della personalità.
Il desiderio omicida del dottore per sopravvivere contiene in sé molto del "desiderio di autoconservazione" al quale alludeva Freud.
Ciò, accanto alla dualità del mondo bambino/adulto e al finale tomba/rinascita, suggerisce più che un casuale riferimento a Freud".

Fonte: Andy Black, in Lucio Fulci, il poeta della crudeltà, a cura di Antonio Bruschini e Antonio Tentori, edizioni Profondo rosso

Teresa Rossi Passante, che interpreta Mary Freudstein, è doppiata da Anna Miserocchi.

Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film: