Undying • 7/07/08 22:52
Risorse umane - 7574 interventi Stralcio di una intervista ad
Enzo G. Castellari, a cura di
Igor Grimaldi e
Davide Pulici, realizzata per
Nocturno Libri.
Hai rivisto di recente Il Cittadino si Ribella?
Sì... eh bé, è ancora bello...
Come mai La Polizia Incrimina la Legge Assolve è stato prodotto da Amati, mentre Il Cittadino si Ribella da Cecchi Gori?
Perché dopo
La Polizia Incrimina la Legge Assolve Amati propose a me e a Franco un altro film da fare subito, visto il grosso successo, ed ebbe delle richieste di denaro leggermente superiori a quelle di prima, com'è ovvio dopo il successo...
Quindi siamo arrivati a un accordo, soprattutto con Franco, perché la sua agente non scendeva...
Io a Edmondo lo avrei fatto anche gratis, per riconoscenza, ma Franco non scese; allora nacque
Roma Violenta che lui chiamò mio padre a dirigere e in cui fecero Maurizio Merli la copia di Franco. E lì ci fu un attimo di freddezza. Con Amati ci siamo poi rivisti soltanto per
L'Ultimo Squalo.
Il Cittadino si Ribella è stupendo, forse superiore al primo poliziesco; anche la tua regia è completamente diversa...
Sì, molte sequenze sono straordinarie: quando lui sta nella cava e scappa e ferisce con la pala il suo inseguitore... Neno Zamperla, era lui che guidava e non c'era una grandissima, non dico amicizia, ma simpatia tra Rocco e lui; erano un pò rivali; io avevo Neno come stunt-coordinator invece di Rocco, che faceva la controfigura dell'attore, di Franco Nero. Allora, ogni tanto, questo Neno faceva fare a Rocco delle cose stra-pericolose, che lui, ovviamente, eseguiva in maniera stupenda.
In questo film, come poi anche negli altri polizieschi, si sente molto l'importanza dell'amicizia; è bellissimo il rapporto tra Giancarlo Prete e Nero; la scena finale è commovente...
Quella mi commuove sempre: "
Ammazza che garage che m'hai trovato!!!".
Il rapporto con gli attori è stato bello, con tutti, con Giancarlo, con Franco, Renzo Palmer e i tre: Romano Puppo, Massimo Vanni, e Zamperla. E poi questa Genova stupenda, dove avevo già girato l'altro, ma nel
Cittadino.... mi sono trovato ancora meglio.
L'inseguimento all'inizio del film è tosto, quando i cattivacci sequestrano lui in banca. Era il periodo in cui avevano rapito Sossi, un giudice, uno tra i primissimi rapimenti politici avvenuti in Italia, e quindi c'era movimento di polizia ovunque, malgrado noi girassimo con la collaborazione loro. Durante questo inseguimento una pattuglia s'è messa dietro alle nostre macchine, con le armi puntate: tutti hanno tirato fuori chi il copione, chi un ciak: "
E' un film, è un film....", perché si stava mettendo veramente male.
Fonte:
Nocturno Libri - Enzo G. Castellari.
Furetto60, Vito
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