Discussioni su The city without jews - Film (1924)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/06/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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  • Grande esempio di cinema:
    Daniela

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Daniela • 23/06/18 00:14
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    x Zender

    In IMDB il film è indicato in bianco e nero. Ho indicato "colore" perché tutte le sequenze sono virate in varie totalità, con prevalenza di ciano, selenio e seppia, e solo brevi spezzoni appaiono "neutri".

    Non so come ci si comporta in questi casi.
    Ultima modifica: 23/06/18 01:03 da Daniela
  • Zender • 23/06/18 07:53
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sì, io penso che siano viraggi successivi. Se lo sono andrebbe messo bianco e nero, anche perché un film a colori stupisce un po', nel 1924, però capisco che in effetti la cosa non sia chiara.
  • Daniela • 23/06/18 16:29
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Una premessa: ho parlato di viraggio perché è il termine più comunemente utilizzato per designare questo effetto, ma potrebbe anche trattarsi di "colorazione della pellicola" (film tinting), un processo di natura additiva, anch'esso piuttosto diffuso all'epoca del muto, mediante al quale si potevano dare ad intere sequenze determinate dominanti monocromatiche.
    Meno laborioso ma più costoso era invece all'epoca il viraggio vero e proprio (film toning) che consiste in un processo chimico mediante il quale i sali d'argento dell'emulsione sono sostituiti con altri componenti che conferiscono ciascuno una caratteristica tonalità.

    Per tornare al punto, non sono riuscita a reperire notizie precise in merito ma ritengo che il viraggio (o la colorazione della pellicola) fosse presente in originale, non solo perché piuttosto comune all'epoca ma anche per circostanze di natura storica.
    Il film ebbe un grande successo di pubblico ma vita commerciale breve e venne ben presto ritirato dalle sale a causa della propaganda nazista sempre più violenta. Appena un anno dopo, nel marzo 1925, l'autore del romanzo da cui era stato tratto il soggetto venne assassinato da un simpatizzate nazifascista (che se la cavò con 18 mesi in ospedale psichiatrico).
    Il film scomparve dalla circolazione dopo il 1933, tanto da essere ritenuto perduto almeno nella sua versione integrale, e solo pochi anni fa una copia malridotta ma completa è stata reperita da un collezionista in un mercatino delle pulci e quindi restaurata in digitale per riportarla alle condizioni originali. Mi sembrerebbe strano che, nel corso di questo recupero, sia stato apportata una scelta così particolare come la colorizzazione o il viraggio della pellicola.


    Sull'interessantissima figura di Hugo Bettauer, autore del romanzo, si può leggere qui:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Hugo_Bettauer
    http://www.mosaico-cem.it/cultura-e-societa/personaggi-e-storie/larte-hugo-bettauer-genio-profetico-visto

    Il romanzo è disponibile in italiano:
    https://www.ibs.it/citta-senza-ebrei-romanzo-di-libro-hugo-bettauer/e/9788879895590
  • Zender • 23/06/18 17:34
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sì, non ho mai capito quando e come venissero fatti certi viraggi in effetti, se comprendevan solo certe copie o tutte...
  • B. Legnani • 23/06/18 18:07
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Credo che vada messo b/n. Solitamente mettiamo a colori non per i film virati, ma solo per quelli colorati a mano, fotogramma per fotogramma, come quelli di Machin.
  • Zender • 23/06/18 18:26
    Capo scrivano - 47802 interventi
    In effetti se il virato non lo consideriamo colore meglio mettere in bianco e nero come facciam di solito.
    Ultima modifica: 24/06/18 06:59 da Zender