Discussioni su Judy - Film (2014)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/04/18 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 21/04/18 09:47
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dalla Necrostorm un home invasion incubotico, allucinato e straniante

    Dopo le derive folli, incontenibili, ultrasplatter del "Ken il guerriero italico" Adam Chaplin (che è un cult in inghilterra e in giappone, mentre da noi se lo sono filato in pochissimi), De Santi mette giù qualcosa di più intimista e autoriale, facendo ancora quasi tutto da solo (regia, script, montaggio, musiche, gli impressionanti SFX), una sorta di kammerspiel infernale, quasi tutto girato in un appartamento, con quattro attori, facendo dello zero budget e della non sceneggiatura (perchè un vera scrittura non ce l'ha) virtù.

    Mary è sola in casa con la sua cagnetta Judy (dopo un prologo che vede degli inquietanti artisti da strada in odor di satanico), perseguitata da disagio, irrequietezza, smarrimento, straniamento dalla realtà, dove i gesti quotidiani (De Santi si prende i suoi tempi) della donna assumono i tratti dell'angoscia e della disperazione, fino all'invasione del gruppo di "clown" e alle estreme conseguenze.

    Come l'Amelia di Karen Black che discute con la madre al telefono, perseguitata da trilli anonimi telefonici (come in Quando chiama uno sconosciuto), il gracchiare fastidioso di una radiolina che disturba il segnale, Judy improvvisamente sparisce, e per Mary comincia l'incubo

    De Santi fa salire la tensione tra ombre oscure e rumori, per poi sfociare in un finale splatter/gore che và a lambire il body horror più estremo (mani, gomiti, volti devastati da una rudimentale, quanto efficace, tubazione sparachiodi) e chiusa infernale dai sapori quasi barkeriani (la martellata sfonda testa, la sorpresa poco piacevole che si nasconde nella misteriosa cassa chiodata houdiniesca)

    Il sangue sgorga, le ossa e i tendini esposti, il viso diventa ghigno di morte in un grumo di carne martoriata e villipesa

    La gang dei "mimi" (capitanati da Ursula) è un coacervo di esseri demoniaci che sembrano usciti da un The strangers in stato di alterazione progressiva, via di mezzo ibrida e mostruosa tra John "Wayne" Gacy e il Lynch di Strade Perdute (da antologia orrorifica quello che appare dietro la porta della camera di Mary, terrifico Arlecchino urlante con pupazzetto e la maschera ghignante con occhi fluorescenti che fa "ciao" con la manina), mostri dell'inconscio della povera ragazza, che ha la sola colpa di essersi rifiutata di vedere un loro spettacolo minacciando la leader Ursula con una pistola a inizio film.

    Judy è tutto qua, senza una vera sceneggiatura, un budget a livelli amatoriali, ma pervaso da un asprigno e penetrante puzzo di carne marcia, dove l'attesa viene ripagata dagli scarti finali con agonie e necrofore pene della carne.

    Peccato solo per la scelta di non doppiare il film (audio in inglese con sottotitoli in italiano), che smorza un pò l'atmosfera (e l'italianità oscura dell'opera, tra mari mortiferi e malinconici e case desolate sulla spiaggia che pare il lido di Ostia) e per la fotografia (di Michele Grassi) un pò troppo esteticamente artificiosa (quasi "clipposa")

    Ottima Orietta Babusci (che si sdoppia anche nel ruolo della sfortunata Pierrot nell'incipit), scream queen in ingombranti tacconi, predestinata all'assedio della follia e vittima sacrificale.

    Girato in 16mm in spazi angusti , dove De Santi sfrutta bene gli angoli chiusi e claustrofobici del piccolo appartamento di Mary, rendendo il tutto stralunato e sconfortante, pregno di solitudine e angoscia, dando poi il colpo di grazia sollazzandosi con la macelleria.

    Non per tutti i gusti (anche narrativamente) ma , per me, è già un piccolo cult.

    Signorina, aspetti, la aiuto io...
    Ultima modifica: 21/04/18 14:01 da Buiomega71