Discussioni su Autopsy - Film (2016)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
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  • Daniela • 30/03/17 21:21
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    x Mco

    Aggiungi anche questo alla lista delle prossime visioni spaventevoli ;o)
  • Mco • 30/03/17 22:20
    Risorse umane - 9970 interventi
    Ottimo, questo è già da tempo in programma, da quando ancora lo si conosceva solo con il suo titolo originale (completo)...
  • Buiomega71 • 11/11/17 10:04
    Consigliere - 25998 interventi
    ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

    Incipit straordinario (la famiglia massacrata, il ritrovamento del cadavere della ragazza misteriosa mezzo sepolto nella cantina di casa), poi si viaggia a mille allora tra atmosfere plumbee fulciane (la casa con l'obitorio) e l'ansiosa claustrofobia del luogo necroforo dove lavorano padre e figlio, dissezionando corpi al ritmo di musica rock, sparata dalla radio a tutto volume (non può non venire alla mente il Don Calfa di Il ritorno dei morti viventi)

    Quando il cadavere (squisito) della ragazza morta (che viene demonitato Jane Doe, perchè sconosciuto) viene portato dallo sceriffo ai due anatomopatologici per avere delle risposte entro la mattina dopo, comincia una febbrile suspense e un' inquietudine di rara angoscia

    Il corpo della ragazza viene minuziosamante dissezionato, e diviene una specie di ricettacolo di strane scoperte, come se fosse una macabra matrioska

    Caviglie e polsi fratturati, mosche che le escono dal naso sanguinante, all'esterno perfetta, mentre al suo interno devastata da indicibili e mostruose torture (gli organi interni lacerati, i polmoni bruciati, un fiore incastonato tra i polmoni, una pergamena che contiene un dente-il suo, che le e stato strappato-nascosto all'interno del suo corpo), l'inquietudine fà posto all'orrore e al timore di avere di fronte qualcosa di ultraterreno

    Stop, fino a quì il film è un mezzo capolavoro. Ma, purtroppo (e con mio sommo rammarico) la sceneggiatura prende una svolta narrativa inaccettabile, che fà sprofondare tutta la tensione e il mistero che era già entrato sottopelle, in una baracconata da solito horroretto da bancarella

    Improvvisamente sembra di assistere ad una sottospecie di Re-Animator, la macabra bambola di carne che tanto dava irrequietezza, diventa una sorta di "space girl" come la Mathilda May di Space Vampires (da sculto quando viene incendiata sul tavolo autoptico, con fiamme in CG, che sembra davvero l'aliena hooperiana), banalità da contrapasso (la vendetta del dolore che si accanisce su Cox, la prevedibile fine dei due), fumi, porte sbarrate, fracasso (quando il film avrebbe dovuto vivere di sussurri, sospetti, impercettibili paure ataviche) e gli zombi! No, gli zombi no, basta, non se nè può più! Tanto da farmi esclamare a voce alta "Ma cos'è stà roba?"

    In un opera del genere (che fino alla prima parte faceva leva su una angoscia che non mollava la presa) ci si infilano gli zombi (bruttarelli per di più), che sembrano usciti dagli scarti di Re-Animator, mandando tutto in vacca e sputtanando un film che aveva un potenziale della malora (bellissisma anche l'intuizione delle streghe di Salem , che poteva regalare chiaroscuri tenebrosi notevoli, invece delle pagliacciate con gli zombi)

    Gli elementi disturbanti (il gatto Stanley, i neon lynchiani, l'autopsia a "scatole cinesi", che regalava anche notevoli picchi gore, le articolazioni rotte, la lingua strappata, la mosca, la pergamena incisa all'interno della pelle, gli occhi vitrei, il sangue da naso, il corpo di Jean Doe oscenamente aperto in due sul tavolo autoptico, gli strani liquami, il sangue che cola, il trauma vaginale, lo scraniamento col seghetto, il fiore, la pergamena nascosta, come se fosse una macabra e orripilante mappa del tesoro, la canzoncina funesta, i campanellini come nel Guardiano di notte-molto simile per ambientazione necrofora e gelida-) vengono buttati al vento per una scelta narrativa bambocciona e fracassona, che fà precipitare il tutto nella banalità e nel ridicolo involontario (colpo di grazia lo stupidissimo frame finale prima dei titoli di coda)

    Nulla da dire sulla chirurgica (in tutti i sensi) regia di André Øvredal (anche se nella seconda parte salta fuori il regista di Troll Hunters, che ringrazia pure i troll sui titoli di coda, vabbè), sulle atmosfere , sulla fotografia, sulle location claustrofobiche, sullo straordinario comparto attoriale (magnifica-e bravissima-cadaverella la Kelly), ma la sceneggiatura è quasi improponibile e "criminale" (dalla seconda parte in poi)

    Forse e anche un pò colpa mia, che mi aspettavo qualcosa di morboso, sottile e insinuante (come la prima parte faceva ben sperare, prima di crollare sotto il peso della baracconata)

    Morti e sepolti, in questo caso meglio sepolti per sempre

    Visto le ottime accoglienze lette in giro le mie attese erano piuttosto alte, vanificate in una sonora delusione.
    Ultima modifica: 11/11/17 14:29 da Buiomega71
  • Schramm • 12/08/19 16:36
    Scrivano - 7694 interventi
    recuperato anch'esso, che mi venne consigliato come contraltare a opere troppo spaccate in due come una mela (l'asse babadook witch hereditary). effettivamente qua il rischio aporia è scongiurato perché Øvredal si mostra assai abile nel passare organicamente da una sfera thriller anatomopatologico a quella oltretombale (non che mancassero gli indizi, a partire da quel gatto che unisce i puntini tra il rufus di re-animator e il church di pet semetary) senza che le due si rompano irreparabilmente cozzando tra loro lasciando i cocci allo spettatore.

    DA QUI ATTENZIONE SPOILER

    forse curare maggiormente lo script e dare più credibilità ai protagonisti (che d'accordo son cresciuti a pane e cadaveri, ma non paiono mai minimamente stupiti né impauriti da quanto accade, come se quella fosse l'eccezione che conferma ogni norma sulla quale hanno fondato tutta una vita lavorativa) avrebbe arricchito di un'ampissima spanna la sostanza filmica come l'arcata tensiva, che a volte ruzzola clamorosamente in buchi (di script appunto) madornali ed evitabili (la di lui ragazza che riesce a entrare ad accessi sbarrati - porte bloccate, botole sbarrate da alberi - nel mezzo di un uragano: e di nuovo il protagonista che la piagnucola 1 minuto e via che si riparte sicuri impavidi come se trovarsi a che spartire con zombi, streghe ed esp poltergeisteriani avesse fatto parte degli esami di medicina).

    ciò detto, quanto jane doe ci fa vedere coi nostri occhi è un grande spettacolo tanatofilmico, che non si tira indietro quando c'è da sferrar colpi bassi dei più potenti coi cazzotti di un fulci (o più lateralmente, di un kiyotaka tsurisaki) e auguro lunga vita lavorativa a questo regista.
    Ultima modifica: 12/08/19 17:09 da Schramm
  • Kanon • 4/02/20 18:31
    Fotocopista - 835 interventi
    Certi autori andrebbero presi a schiaffi per come riescano a gettare completamente alle ortiche delle idee così stupende. Stante un plot che si disvela nel giro di 5 minuti (la conoscenza di certe storie di Dylan Dog mi ha acceso subito una lampadina in mente), la salivazione iniziale viene presto asciugata da una vicenda che procede col regista che man mano insiste ad asciugarci la bocca come si fa ai poppanti, conscio del fatto che ci sta servendo una minestra stra-riscaldata ma servita simil-gourmet e che invece di osare qualcosa si rifugia in ridicole situazioni puerili da horror anni '00 addomesticato (i gatti, le radio ricetrasmittenti di vattelappésca te, lo zombismo) che tocca punte di ridicolo nella scena dello spiegone totale assolutamente non richiesto (perlomeno non così spiattellato) fatto dal padre (Cox) a cui si aggiungono attori privi del physique du rôle (Hirsch) quando inutili (Lovibond). Quanto all'autopsia, Cerdà aveva già posto l'epitaffio da mandare a futura memoria (scarsina, direi, o bellamente ignorata....anche da alcuni utenti....strano): ho visto più gore in Robocop 1 e 2 messi assieme.

    Uno di quei film in cui ci sarebbe da invocare un sabba per chiederne di farne un remake veramente in grado di sfruttare tale stupenda idea. Voto finale: *!
    Provocazione: in mano ad un regista europeo o asiatico forse ne avremmo viste delle belle.
    Ultima modifica: 4/02/20 18:38 da Kanon
  • Daniela • 5/02/20 11:00
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Kanon ebbe a dire:

    Quanto all'autopsia, Cerdà aveva già posto l'epitaffio da mandare a futura memoria (scarsina, direi, o bellamente ignorata....anche da alcuni utenti....strano)


    Perché non prendere in considerazione l'eventualità che qualcuno possa non aver considerato pertinente il rinvio a Aftermath?
    E' vero che sempre di una autopsia minuziosamente descritta si tratta, ma a mio parere ci sono differenze rilevanti nel disturbante corto di Cerdà rispetto a questo Autopsy: l'assenza dell'aspetto sovrannaturale dell'orrore e l'impossibilità per lo spettatore di provare una qualche forma di empatia nei confronti del mostro abominevole che oltraggia il cadavere della ragazza, a differenza di quel che accade con la coppia padre-impegnati a fare il loro lavoro.
  • Buiomega71 • 5/02/20 11:10
    Consigliere - 25998 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Certi autori andrebbero presi a schiaffi per come riescano a gettare completamente alle ortiche delle idee così stupende. Stante un plot che si disvela nel giro di 5 minuti (la conoscenza di certe storie di Dylan Dog mi ha acceso subito una lampadina in mente), la salivazione iniziale viene presto asciugata da una vicenda che procede col regista che man mano insiste ad asciugarci la bocca come si fa ai poppanti, conscio del fatto che ci sta servendo una minestra stra-riscaldata ma servita simil-gourmet e che invece di osare qualcosa si rifugia in ridicole situazioni puerili da horror anni '00 addomesticato (i gatti, le radio ricetrasmittenti di vattelappésca te, lo zombismo) che tocca punte di ridicolo nella scena dello spiegone totale assolutamente non richiesto (perlomeno non così spiattellato) fatto dal padre (Cox) a cui si aggiungono attori privi del physique du rôle (Hirsch) quando inutili (Lovibond). Quanto all'autopsia, Cerdà aveva già posto l'epitaffio da mandare a futura memoria (scarsina, direi, o bellamente ignorata....anche da alcuni utenti....strano): ho visto più gore in Robocop 1 e 2 messi assieme.

    Uno di quei film in cui ci sarebbe da invocare un sabba per chiederne di farne un remake veramente in grado di sfruttare tale stupenda idea. Voto finale: *!
    Provocazione: in mano ad un regista europeo o asiatico forse ne avremmo viste delle belle.


    Finalmente qualcuno che viene dalla mia parte ( credevo di essere il solo e cominciavo a preoccuparmi)

    Totalmente d' accordo, e più passa il tempo e più lo reputo un filmaccio che definire sopravvalutato è un eufemismo, comprendendo ben poco tutti questi apprezzamenti e gli alti pallinaggi.
    Ultima modifica: 5/02/20 11:12 da Buiomega71
  • Kanon • 7/02/20 18:57
    Fotocopista - 835 interventi
    @Daniela :

    Si, in realtà faceziavo un pochetto perché ho letto in più d'un commento il riferimento al "gore" sebbene io (poi ognuno ha i suoi riferimenti) non ne abbia ravvisato così tanto pur rendendomi conto che la mera autopsia non sia la base del film (dove lo era nel corto di Cerdà) quanto il pretesto.

    @Buiomega :

    Anche io in verità sono rimasto abbastanza stupito dall'alto gradimento ricevuto dal film. Ribadisco che è un'idea molto bella ma sfruttata malissimo (per me).
  • Capannelle • 7/02/20 23:34
    Scrivano - 3509 interventi
    Beh una discreta fetta di commenti parla di una prima parte da manuale e di una seconda che scontenta o che almeno non è all'altezza.
    Per me come dialoghi, ambientazione e simbiosi tra i due protagonisti il primo tempo è notevolissimo. Al secondo amputerei certe scene e risvolti horror ma non rappresenta un dietrofront completo.
    Ultima modifica: 7/02/20 23:35 da Capannelle
  • Buiomega71 • 8/02/20 00:30
    Consigliere - 25998 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Beh una discreta fetta di commenti parla di una prima parte da manuale e di una seconda che scontenta o che almeno non è all'altezza.
    Per me come dialoghi, ambientazione e simbiosi tra i due protagonisti il primo tempo è notevolissimo. Al secondo amputerei certe scene e risvolti horror ma non rappresenta un dietrofront completo.


    Ahimè i film non sono fatti solo di prime parti, c'è malauguratamente anche la seconda, come in questo caso.