Discussioni su Yongary il più grande mostro - Film (1967)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/05/16 DAL DAVINOTTI
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  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Anthonyvm
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Marcel M.J. Davinotti jr.
  • Gravemente insufficiente!:
    Daniela

DISCUSSIONE GENERALE

9 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Caesars • 24/05/16 13:50
    Scrivano - 16811 interventi
    Ha, ha, ha...
    Marcel MJ sta recensendo una serie di chicche incredibile.

    Una domanda: il nome del regista non andrebbe scritto nello stesso identico modo in cui è scritto quello di Ferro 3? Infatti per Imdb entrambi sono: Ki-duk Kim e quindi, se non riicordo male le regole davinottiche per i nomi coreani, andrebbero entrambi messi come Kim Ki-Duk. Capisco che com'è ora si evitino "conflitti"...
    Ultima modifica: 24/05/16 14:17 da Zender
  • Zender • 24/05/16 14:20
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì, notavo anch'io che sta vedendo delle robe che... mah, contento lui...

    Dunque, questione regista: è vero, è scritto uguale, avevo utilizzato quel sistema proprio per non confondere i due, visto che non sono la stessa persona, come appunto precisa anche MJ nel papiro. In questo modo cliccando uno non compaiono i film dell'altro. Diciamo che è un trucco che sfrutta il gran caos dei nomi cinesi... Tanto chi mai è interessato a QUESTO Kim Ki-Duk?
  • Daniela • 19/05/17 12:12
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Tanto chi mai è interessato a QUESTO Kim Ki-Duk?

    Povero omonimo.
    Eppure ha una filmografia di tutto rispetto, quantitativamente parlando: dal 1961 al 1977 la bellezza di 66 regie di lungometraggi, con punte di stakanovismo che ricordano Roger Corman, tipo gli otto film girati nel 1966.
    L'unico che sembra aver avuto distribuzione oltre i confini paesani sembra essere stato proprio questo Yongary.
    Inorridisco al pensiero degli altri, se questo è il migliore.

    Il film è imperdibile per i monster-trash appassionati, non tanto per il mostro protagonista, che rientra nella norma di quelli brutti e fatti male, quando per alcune perle di sceneggiatura che lasciano a bocca aperta, anche pensando ad un target di ragazzini.
    A proposito di ragazzini, anche qui ce n'è uno, impiccione come pochi. Normalmente i ragazzini grilloparlanti mi provocano cinematograficamente l'orticaria, ma questo qui è talmente "oltre" da risultare quasi simpatico nella sua improntitudine.

    E poi nel prologo c'è la più bella interruzione di luna di miele di cui io abbia memoria.
    Freschi sposini alla loro prima notte di nozze. Lui dormicchia per "recuperare il tempo perduto". Lei si lamenta e lo stuzzica: "Ti sei già stancato di me?"
    Lui fa il galante, per quanto sembri un poco svogliato: "E' faticoso sposare la più bella ragazza del mondo".
    Sul divano, mentre in sottofondo scorre una musichetta amorevole, i due iniziano un timido pomiciamento, quando squilla il telefono (squilla per modo di dire, il segnale è quello di occupato molesto).
    "Lascia perdere, è il babbo. Sarà uno scherzo" fa lei languida.
    Ma lui, che è un tipo senza grilli per la testa anche se dal pigiama non si direbbe, va a rispondere.
    E' proprio il suocero, guarda caso capo della stazione spaziale, che lo manda in missione di ricognizione. Cosa è successo di tanto imprevisto? Nulla, è solo un test nucleare, ma c'è bisogno di andare a dare un'occhiata...
    E quando deve avvenire la partenza col razzo: a razzo, ossia immediatamente.

    Non so voi, ma io trovo questo coitus interruptus assai poetico ;oP
    Ultima modifica: 19/05/17 12:27 da Daniela
  • Cotola • 19/05/17 23:24
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Ah ah ah ah...grande Daniela!
  • Zender • 20/05/17 07:52
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Eh sì notevole. La quantità di follie assortite lascia abbastanza stupefatti.
  • Daniela • 20/05/17 10:13
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    SPOILER SPOILER SPOILER

    Assurdità che, dopo aver rasentato il sublime in più occasioni, culmina infine in una sequenza che lascia ammirati e suscita empatia: la morte del mostro.
    Questo Yongary ha ricevuto varie missilate nel corpaccione e non gli hanno fatto un baffo.
    Ma la famiglia del ragazzino terribile ha in serbo l'arma letale: la polverina pizzichina.
    Così montano su un elicottero (il ragazzino, lo zio scienziato, il neo sposo e due donne disutili) e lo sorvolano, cospargendolo di polverina. Il povero mostro inizia a grattarsi a morte, fino a stramazzare a terra agonizzante. Il ragazzino, che finora si è divertito come un matto, ora ha degli scrupoli, ricorda quando hanno ballato il twist assieme. Ma lo zio con voce saggia:
    "Ora sei piccolo, ma quando crescerai ti renderai conto che è bene che Yongary si addormenti per sempre". Ed il bastardello riprende a ridere spensierato, insieme agli altri.
    Inquadratura degli ultimi spasmi della coda del mostro mentre l'acqua si tinge del suo sangue, totale sulla povera bestia esamine accanto alle ultime costruzioni che aveva fatto in tempo a distruggere.
    Morto di prurito.
    Quando ho parlato di empatia, non stavo scherzando. Avendo sofferto in più occasioni di rush cutanei provocati da medicinali, mi sono immedesimata a tal punto che ho iniziato a grattarmi.

    FINE SPOILER
  • Caesars • 20/05/17 18:31
    Scrivano - 16811 interventi
    Ah ah ah, una delle morti più originali mai viste su grande schermo
  • Daniela • 20/05/17 21:07
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Ah ah ah, una delle morti più originali mai viste su grande schermo

    Tu quoque, Caesari?
    Io racconto una scena commovente e tu ridi...
  • Caesars • 20/05/17 22:33
    Scrivano - 16811 interventi
    Hai ragione Daniela, ho un cuore insensibile ... Ma tra il prologo in luna di miele e questo finale straziante , mi sembra proprio che siamo di fronte ad un capolavoro (incompreso)