Discussioni su Il segreto dei suoi occhi - Film (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Galbo • 5/06/10 19:49
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Va inserito tra i film al cinema
  • Zender • 7/06/10 20:10
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Fatto, grazie.
  • Rebis • 3/02/13 19:32
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Mi rendo conto che di fronte ad una tale unanimità di consensi, a voler aver ragione delle proprie riserve, si passa per alienati e forse varrebbe la pena tacere… Eppure, dico io, in questo film ci sono delle grossolanità tali che non riesco proprio a capire come nessun altro le abbia notate…

    SPOILER VARI

    Come fa Esposito a capire chi è l’assassino di Lilliana Morales? Elementare Watson! Sfogliando un album di fotografie della defunta nota che in un paio di scatti c'è un tizio che anziché guardare l'obbiettivo… guarda proprio la defunta! Fine delle indagini. E come fa ad acciuffare il malfattore? Semplicissimo - dice l'amico alcolizzato di Esposito - visto che l'assassino è uno sportivo basta andare a cercarlo… allo stadio! Così i due si recano proprio allo stadio e, tra centinaia e centinaia di tifosi urlanti… lo trovano!

    E questi sono solo i due passaggi più inverosimili e macroscopici, perché le finezze di sceneggiatura fioccano come neve. Il superiore di Esposito, che si è rifiutato di concedergli un mandato di perquisizione, gli fa una lavata di capo perché Esposito è andato comunque a rovistare nella casa della madre dell'assassino. Come ha fatto a scoprirlo? Qualcuno ha visto la macchina di esposito parcheggiata nella stessa via dove abita la donna. Per non dire della sequenza dell'interrogatorio in cui la cancelliera Irene Menendez umilia ed estorce la verità all'assassino chiamandone in causa... i genitali (!) fino a costringerlo a tirarli fuori (!!) per dimostrarle che non sono affatto piccoli come lei dice (!!!)

    Ora, capito io che il cuore del film sono i sentimenti, ma siccome non è un thriller argentiano ma un film che ha la pretesa di ricostruire il clima politico argentino degli anni ’70 e che ha vinto pure l’oscar come film straniero… Ditemi un po’ voi se si può proprio far finta di niente…
  • Jandileida • 5/02/13 14:01
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Non me lo ricordo con così tanta vividezza da poterti rispondere su tutti i punti che tiri in ballo.

    Quello che mi ricordo era che aveva una gran bella fotografia calda, molto in sintonia con la storia. Forse si all'epoca

    ACHTUNG /ATTENZIONE (visto il tipo di film mi pare il caso :)

    SPOILER

    qualche domanda del genere me la feci, sopratutto riguardo il finale effettivamente un po' troppo "irrealistico" con la prigionia protrattasi per anni e anni

    FINE SPOILER

    Tuttavia, la presi come una ballata sudamericana, come uno di quei romanzi dove non tutto deve coincidere e/o collimare per forza Il racconto degli anni '70 anni argentini mi parse invece molto centrato, sopratutto in alcune figure di oscuri burocrati: certo non è un Larrain, quello no. Però ripeto per essere più preciso dovrei rivederlo.
    Ultima modifica: 5/02/13 14:05 da Jandileida
  • Rebis • 5/02/13 15:54
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Infatti Jan, mi ha spiazzato questa incoerenza tra ricostruzione storica pertinente e indagine investigativa inverosimile... Poi sono d'accordo sul fatto che tecnicamente il film sia fatto molto bene, ma la sceneggiatura è proprio un colabrodo :) Grazie per il tuo intervento!!!
  • Nicola81 • 14/06/15 20:31
    Compilatore d’emergenza - 672 interventi
    Al netto di alcune leggerezze nell'intreccio giallo, un film che mi è piaciuto. Però non ho capito che ruolo ricopre esattamente il protagonista. Lavora in tribunale, e siccome indaga come se fosse un poliziotto, pensavo appartenesse alla polizia giudiziaria, salvo poi rendermi conto che il suo diretto superiore è un cancelliere. Onestamente non conosco così bene il funzionamento della giustizia in Argentina, ma ho forti dubbi sul fatto che il personale di cancelleria partecipi così attivamente ad una indagine su un caso di omicidio, con tanto di sopralluoghi sulla scena del crimine e interrogatori. L'ho notata solo io questa stravaganza?
  • Tarabas • 15/06/15 13:54
    Segretario - 2069 interventi
    In realtà, dovrebbe essere un assistente del procuratore, quindi un qualche tipo di lavoro investigativo dovrebbe essere di sua pertinenza.

    Comunque, secondo me alcune delle incongruenze si capiscono se si tiene conto del fatto che, per esempio, nel caso dello stadio non è detto che i due vadano a colpo sicuro la prima volta.

    Inoltre, l'accusato è tifoso del Racing di Avellaneda. Quindi, è ipotizzabile che andrà a vedere il Racing in uno dei tanti derby della capitale (a Baires hanno sede molti club di serie A) e proprio nella curva della "aficion". In questo modo, le probabilità si riducono molto. Va anche detto che i due non vanno da soli, ma con agenti di polizia al seguito, quindi non mi pare che si tratti di un caso fortuitissimo.

    D'altra parte, concordo con chi vede nella storia alcuni elementi, se non di realismo magico, quantomeno della visione della vita ricca di elementi non strettamente razionali, propria della narrativa sudamericana in generale.
    Ultima modifica: 15/06/15 13:57 da Tarabas
  • Nicola81 • 15/06/15 22:00
    Compilatore d’emergenza - 672 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    In realtà, dovrebbe essere un assistente del procuratore, quindi un qualche tipo di lavoro investigativo dovrebbe essere di sua pertinenza.

    Comunque, secondo me alcune delle incongruenze si capiscono se si tiene conto del fatto che, per esempio, nel caso dello stadio non è detto che i due vadano a colpo sicuro la prima volta.

    Inoltre, l'accusato è tifoso del Racing di Avellaneda. Quindi, è ipotizzabile che andrà a vedere il Racing in uno dei tanti derby della capitale (a Baires hanno sede molti club di serie A) e proprio nella curva della "aficion". In questo modo, le probabilità si riducono molto. Va anche detto che i due non vanno da soli, ma con agenti di polizia al seguito, quindi non mi pare che si tratti di un caso fortuitissimo.

    D'altra parte, concordo con chi vede nella storia alcuni elementi, se non di realismo magico, quantomeno della visione della vita ricca di elementi non strettamente razionali, propria della narrativa sudamericana in generale.


    A dire il vero, tra le leggerezze nell'intreccio giallo non includevo tanto la sequenza allo stadio, sulla quale condivido il tuo punto di vista, ma soprattutto il modo in cui il protagonista identifica l'assassino. Mi sarebbe piaciuto assistere ad un processo basato su una prova così schiacciante...
    Comunque, ammetto che questo è il primo film sudamericano che ho visto, per cui se tu mi dici che il ricorso a simili elementi per loro è normale, non posso che crederti sulla parola!