Discussioni su La casa 3 - Ghosthouse - Film (1988)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Undying • 20/02/08 16:20
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ma quale Humphrey Humbert? Il suo Nome è Umberto Lenzi!

    Umberto Lenzi è uno di quegli autori che abbiamo menzionato più volte nel Davinotti.
    E, d'altra parte, pur essendo stato il suo campo "d'azione" molto ampio (polizieschi, drammi, thriller/horror e persino commedie) il regista ha saputo ritagliarsi -di diritto- uno spazio tutto suo nella storia del cinema horror italiano, confezionando prodotti spesso di buona riuscita (a volte addirittura dei classici, specie in ambito "giallo")....

    Tra le pellicole meno significative del regista (ma comunque interessanti rispetto a quello che è il periodo di realizzazione) spicca una produzione voluta da Joe D'Amato...
    La serie (che in maniera apocrifa andava in coda ai più celebri titoli diretti da Sam Raimi) sulle "Case" -italiane- si andrà a fermare solo al quinto capitolo (diretto da Claudio Fragasso), ma è probabile che La Casa 3, noto all'estero come Ghosthouse sia il miglior prodotto della filiera....

    Pur essendo evidenti i limiti, derivati da un budget ridotto ai minimi termini (non dimentichiamo che produce Massaccesi) e dalla scarsa resa degli interpreti (con l'eccezione del bravo Donald O'Brien), il film di Lenzi si distingue sin da subito per la ferocia e la serrata crudeltà che lo attraversa dall'inizio sino alla fine.
    Anche se spesso i troppi rimandi a classici del genere (la "morte" in chiusa del film deriva evidentemente da Inferno) rappresenta il maggior limite dell'operazione...

    La Bambina con pupazzo, chiara discendente della più celebre icona baviana (Operazione Paura) mette comunque i brividi, e le sequenze splatter, pur se sparse in abbondanza, sono abbastanza efficaci...
    In sintesi un film che ben rappresenta la fase finale del cinema horror italiano e, visto sotto questa ottica, uno dei migliori esempi....

    Curiosità:
    il film tv (ciclo Brivido Giallo) diretto l'anno precedente da Lamberto Bava, ispirato al soggetto di Quella Villa Accanto al Cimitero (e sceneggiato anch'esso da Dardano Sacchetti) noto come La Casa dell'Orco, ebbe distribuzione estera come Ghosthouse 2, avvallando quindi, per il mercato straniero, un ipotetico seguito del film di Lenzi....
    Ultima modifica: 22/07/15 18:37 da Zender
  • Undying • 23/01/09 21:42
    Risorse umane - 7574 interventi
    CASE INCASINATE

    Nel 1982 una sofferta e prolungata produzione a bassissimo budget, realizzata da un gruppo di studenti universitari ed avvallata da un loro docente, da come risultato l’insolito Evil Dead: il giovanissimo regista si chiama Sam Raimi e l’interprete principale Bruce Campbell.


    L’anno seguente viene distribuito in Italia come La Casa, ottenendo da subito un ottimo risultato di pubblico.
    Il film, assai semplice e privo di una vera e propria sceneggiatura, dà luogo a una serie di pellicole che la distribuzione italiana riconduce a questo titolo (anche iconograficamente, con la C enorme e a forma di falce), spesso produzioni estere rititolate all’occasione o, come nel caso delle realizzazioni della Filmirage di Joe D’Amato, veri e propri apocrifi.
    La Casa attinge dall’Esorcista il tema della metamorfosi (soprattutto dei volti) e delle voci alterate dei “posseduti”, ma inserendo il tutto in una cornice violentissima (tanto da risultare alla fine paradossale) e con tutta una serie di riferimenti (il Necronomicon) assai banali, ma efficaci.
    Più del sequel, La Casa 2, il tema centrale -dell’abitazione “infestata”- ritorna nel film di Lenzi (La Casa 3), di Fabrizio Laurenti (La Casa 4) e di Claudio Fragasso (La Casa 5).

    Viene, per motivi di copyright, saltato un capitolo e la serie continua con La Casa 7, un film (tit. orig. House III -Horror Show) attorniato sulle gesta di un serial killer che con la casa in generale non ha nulla da spartire.
    Per certi aspetti su questo leit motiv, infarcito però anche dal tema degli zombi, anche Killing Birds-Raptors, siglato da Claudio Lattanzi, ma pare opera di Joe D’Amato (che ne è anche il produttore).

    Mentre, parallelamente, anche la serie House inizia il suo corso con il primo capitolo (Chi è Sepolto in Quella Casa? Nell’edizione nostrana) diretto dal bravo mestierante Steve Miner, cui farà seguito l’infelice House 2 (La Casa di Helen), una sorta di Storia Infinita colorata di ironia decisamente fuoriluogo, House 3 (in realtà quello che in Italia è stato spacciato come Casa 7: Horror Show) ed un quarto capitolo ancora peggiore a qualunque più pessima aspettativa, da noi uscito direttamente in Home Video come House IV - Presenze Impalpabili.

    Mentre il vero precursore di questo filone (sia per merito, che per tempistica) è in realtà un’ottima pellicola del 1981 che, pur se ben accolta dal pubblico, è stata troppo presto dimenticata: La Casa di Mary (Superstition) è una storia a base di “streghe” vendicatrici che ritornano a distanza di secoli, per possedere (più che la casa) una piccola bambina che assume fattezze “demoniache” in fase di possessione.
    Sequenze molto forti e splatter (il ragazzo dimezzato da una finestra, la sega circolare che investe un prete, e molte altre) saranno da questo momento prese a riferimento da molteplici autori, spuntando spesso a sorpresa in diverse pellicole horror. Palese (quasi al limite del plagio) derivazione di questo film è Devonsville Terror di Ulli Lommel, dove viene riproposta la tematica con l’escamotage di moltiplicare per 3 le streghe della storia....
    Ultima modifica: 23/06/10 18:28 da Zender
  • Daidae • 23/06/10 13:56
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    Qualcuno ha capito le parole
    della filastrocca che accompagna
    alcuni momenti del film?
  • Herrkinski • 23/06/10 18:25
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Lo spiega nella parte finale, quando il protagonista "filtra" il nastro attraverso un programma del computer e ne risulta che la filastrocca dice "Burial" (sepoltura, tomba) al contrario (o comunque in modo stravolto), riferito alla tomba della bambina.
  • Daidae • 24/06/10 00:10
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Lo spiega nella parte finale, quando il protagonista "filtra" il nastro attraverso un programma del computer e ne risulta che la filastrocca dice "Burial" (sepoltura, tomba) al contrario (o comunque in modo stravolto), riferito alla tomba della bambina.
    Grazie
  • Jens1974 • 15/09/10 15:40
    Galoppino - 66 interventi
    nella scheda si cita Tonino Delli Colli ma il direttore della fotografia della Casa 3 è Franco Delli Colli, suo cugino, che ha lavorato anche con Avati.
  • Zender • 15/09/10 16:06
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Pirlata di messieur Marcel M.J. jr in effetti; per punizione gli ho annullato il papiro sostituendolo con l'impersonalissimo testo elettronico. Grazie Jens1974!
  • Herrkinski • 29/06/14 03:11
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    IMDB sostiene che la casa dove è stato girato sia la stessa del fulciano Quella villa accanto al cimitero.

    Tra l'altro mi sono soffermato a leggere un po' di commenti e post sul film e pare che goda di una certa stima tra il pubblico americano, che in molti casi si è dichiarato spaventatissimo dal film. Essendo anche uno dei miei "guilty pleasures", non posso che esser contento che il film del buon Lenzi venga tuttora ricordato così positivamente all'estero.
    Ultima modifica: 29/06/14 03:11 da Herrkinski
  • Zender • 29/06/14 07:50
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dovrei rivederlo in effetti, nache se me lo ricordo debolissimo. Ricordo che quando lo vidi al cinema ero convinto che fosse il vero seguito dei film di Raimi (beata innocenza) e rimasi delusissimo.
  • Buiomega71 • 29/06/14 10:02
    Consigliere - 25934 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    IMDB sostiene che la casa dove è stato girato sia la stessa del fulciano Quella villa accanto al cimitero.

    Tra l'altro mi sono soffermato a leggere un po' di commenti e post sul film e pare che goda di una certa stima tra il pubblico americano, che in molti casi si è dichiarato spaventatissimo dal film. Essendo anche uno dei miei "guilty pleasures", non posso che esser contento che il film del buon Lenzi venga tuttora ricordato così positivamente all'estero.


    Anch'io ne ho un ricordo vaghissimo (dovrei rispolverarlo)

    Ma all'epoca non mi dispiacque affatto, preferendolo alla Casa 5 di sicuro, anche se uno degli ultimi Lenzi "migliori" rimane Paura Nel Buio

    Per la cronaca (almeno da quello che mi passa la memoria) il miglior sequel apocrifo italico delle "case" rimane La Casa 4
  • Rebis • 29/06/14 11:42
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Che paura La Casa 4!!! Il terzo è l'unico apocrifo che mi manca, prima o poi dovrò rimediare...
  • Siska80 • 20/02/20 16:32
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    Giovanna Grassi del Corriere della Sera elogiò la fotografia di Franco Delli Colli e la colonna sonora di Piero Montanari, ma criticò l'intero film che "scorre via con grande confusione e senza rigore".

    Fonte: wikipedia
    https://it.wikipedia.org/wiki/La_casa_3_-_Ghosthouse
  • Herrkinski • 20/02/20 17:10
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Che paura La Casa 4!!!
    All'epoca mi aveva inquietato abbastanza, aveva un'atmosfera piuttosto malevola e alcuni sprazzi di sadismo inusitati. La ost di Carlo Maria Cordio aiutava molto...
  • Rebis • 20/02/20 17:34
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Che paura La Casa 4!!!
    All'epoca mi aveva inquietato abbastanza, aveva un'atmosfera piuttosto malevola e alcuni sprazzi di sadismo inusitati. La ost di Carlo Maria Cordio aiutava molto...


    Purtroppo l'ho rivisto di recente ed è stata una grossa delusione, forse il peggiore delle case apocrife. Mi ha sorpreso positivamente La Casa 5, mentre la 3 è proprio di routine.
  • Herrkinski • 20/02/20 22:12
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Che paura La Casa 4!!!
    All'epoca mi aveva inquietato abbastanza, aveva un'atmosfera piuttosto malevola e alcuni sprazzi di sadismo inusitati. La ost di Carlo Maria Cordio aiutava molto...


    Purtroppo l'ho rivisto di recente ed è stata una grossa delusione, forse il peggiore delle case apocrife. Mi ha sorpreso positivamente La Casa 5, mentre la 3 è proprio di routine.

    Io vado al contrario invece: per me La Casa 3 è il migliore, la 4 ha i suoi momenti e una bella atmosfera, la 5 è invece piuttosto mediocre, seppur girato in modo dignitoso.