Discussioni su La Venere d'Ille - Film (1979)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Caesars • 6/05/09 11:39
    Scrivano - 16810 interventi
    Non so in quale altro posto scrivere questa notizia. Nel caso fosse fuori luogo prego Zender di spostare oppure cancellare. Nella notte tra lunedì 11 Maggio e Martedì 12 Maggio 2009, su RAI3 alle 01.40, dovrebbero andare in onda i filmati pubblicitari firmati da Mario Bava per la ESSO.
  • Zender • 6/05/09 12:54
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Hai fatto bene Caesars. Notizia interessantissima.
  • Rebis • 15/05/09 19:54
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    In realtà poi è stato trasmesso un solo carosello (fantascientifico!) un'intervista alla produttrice della Venere d'Ille e una sequenza dell'Ulisse televisivo, quella del Ciclope, in cui Bava ha curato gli FX. Secondo l'irriducibile Ghezzi con quella scena si chiude una sorta di cerchio artistico con Kubrick per via dell'analogia con l'occhio unico di Hall 9000... Capito?
    Ultima modifica: 16/05/09 03:55 da Rebis
  • Zender • 16/05/09 12:11
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Sì, ho visto anch'io: solo la pubblicità (peraltro apprezzabile) dei Futuribili (Mobil). Il nesso con 2001 mi pare tirato molto più che per i capelli. Ne approfitto per raccontare a Rebis una curiosità notissima su HAL 9000 (visto che l'hai scritto con due L e forse non la sai). HAL sono le tre lettere precedenti a IBM, e non è ovviamente un caso.
  • Rebis • 16/05/09 15:06
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Eh, non mi era nuova in effetti questa dell'IBM... probabile rimozione! Grazie per il rispolvero Zender!

    Ps: Anche per me forzatissima la storia dell'occhio. Ma con Ghezzi, si sa...
  • Zender • 6/10/13 09:48
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Panza ebbe a dire:
    IL FILM FA PARTE DEL CICLO "STORIE E ORRORI DELL'OTTOCENTO - I GIOCHI DEL DIAVOLO" (1981)

    La serie era composta da sei episodi: tre realizzati con mezzi cinematografici e tre con telecamere.

    Gli episodi sono:

    * L'uomo della sabbia, regia di Giulio Questi [da Hoffmann]
    * La mano incantata, regia di Marcello Aliprandi [da De Nerval]
    * La Venere d'Ille, regia di Lamberto e Mario Bava [da Mérimée]
    * La presenza perfetta, regia di Piero Nelli [da James]
    * Il diavolo nella bottiglia, regia di Tommaso Sherman [da Stevenson]
    * Il sogno dell'altro, regia di Giovanna Gagliardo [da Wells]

    Per selezionare i sei racconti da cui ricavare le puntate si è scelto come consulente letterario Italo Calvino. Sulla serie raccontò: "Sono rappresentativi di una evoluzione storica nel corso di un secolo: dalle prime esplorazioni romantiche del "continente notturno" ai primi segni di una crisi della soggettività, una crisi che è già del Novecento. [...] Siamo di fronte ad esempi di racconto fantastico, in passato relegato tra i generi della narrativa "minore", oggi considerato dalla coscienza critica come una delle produzioni più significative della letteratura ottocentesca [...] [Sono stati scelti per dimostrare] la modernità del fantastico. Alla nostra sensibilità l'elemento soprannaturale al centro di queste storie appare sempre come carico di senso, con l'insorgere dell'inconscio, del represso, del dimenticato, dell'allontanato dalla nostra attenzione razionale. Se siamo meno disposti a lasciarci sorprendere dalla meraviglia per la spettacolarità d'apparizioni e fantasmagorie — che possiamo gustare come elementi del colore dell'epoca — siamo pronti invece a cogliere nel fantastico un discorso che ci riguarda direttamente».

    La curatrice del ciclo fu Roberta Carlotto. Parlando della serie televisiva disse: «Da molti anni in qua, soprattutto grazie all'affacciarsi delle nuove generazioni, vi è stata la scoperta di tutto ciò che era lontano dalla cronaca e dal realismo. Noi abbiamo voluto misurarci con l'ironia, la paura, l'inconscio e non fare del sensazionalismo o ricorrere ad effettacci»

    E alla domanda "Come non notare l'assenza di un autore come Edgar Allan Poe?" questa fu la sua risposta:

    "Ci è sembrato che avendo la televisione e il cinema, in varie occasioni, tratto serie di programmi e film dai suoi racconti, fosse possibile e forse anche giustificato andare a cercare altri mondi fantastici, altre culture, quindi altri autori. Titoli e intenzioni del ciclo I giochi del diavolo sono, in definitiva, orientati a proporre un sondaggio verso direzioni abbastanza insolite per il piccolo schermo, regno dei fatti e dei telefilm intessuti di realtà romanzata."

    (fonte: La Stampa, 9 maggio 1981)


    Davvero interessante e utile questo, grazie Panza!
  • Zender • 24/11/17 08:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ho aggiunto la notazione sul racconto al primo post di Luicus, che già lo diceva, Daniela.