Discussioni su Blow-up - Film (1966)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Gugly • 25/01/10 19:48
    Portaborse - 4710 interventi
    Stasera in proiezione al Circolo fotografico di cui faccio parte.

    Come si suol dire, seguirà dibattito.
  • Pigro • 25/01/10 21:58
    Consigliere - 1659 interventi
    No, il dibattito no!!!
    ;-)
  • Gugly • 25/01/10 23:55
    Portaborse - 4710 interventi
    Anche io come il Davinotti ho trovato paralleli con Profondo Rosso, e non solo perchè il protagonista è lo stesso attore in entrambi i film: anche Argento giocherà con la visione oggettiva, ma forse no, un particolare da cercare, l'artista che invece deve reificare per trovare un senso nell'ambiente attorno a lui, ovvero vivere in modo contrario a come crea e lavora.
  • Markus • 26/01/10 09:07
    Scrivano - 4775 interventi
    In relazione al profumo Blowup postato da Stefania nelle curiosità:
    Flacone stillagocce o spray?
    Ultima modifica: 26/01/10 18:03 da Zender
  • Zender • 26/01/10 09:11
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Secondo me è alla base di Argento, Blow Up. Proprio nel senso dell'uomo comune che si trova a dover cercare qualcosa di relativo a ciò che ha visto (o fotografato, o sentito).
  • Stefania • 26/01/10 15:10
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Flacone stillagocce o spray?

    Purtroppo, spray! Un solo spruzzo e l'intera stanza profumerà di plastica fusa per svariati giorni! Non dirigere il getto verso di te!
  • Markus • 26/01/10 15:44
    Scrivano - 4775 interventi
    Stefania ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    Flacone stillagocce o spray?

    Purtroppo, spray! Un solo spruzzo e l'intera stanza profumerà di plastica fusa per svariati giorni! Non dirigere il getto verso di te!


    Allora è un edt abbastanza recente, rispetto all'Edvige Fenech.
  • Stefania • 26/01/10 15:58
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Secondo me è alla base di Argento, Blow Up. Proprio nel senso dell'uomo comune che si trova a dover cercare qualcosa di relativo a ciò che ha visto (o fotografato, o sentito).

    Sì, ma in Profondo Rosso il "vedere" serve per scoprire la verità sul reale, quindi per dominarlo... In Blow Up, il "vedere" non necessariamente corrisponde a cogliere il senso della realtà, anzi finisce per allontanare l'artista da essa (per quanto mi ricordo: questo film non lo commento, perché il mio ricordo non è fresco). Casomai, Blow Up mi ha sempre ricordato una tematica simile a quella dei Giardini di Compton House, mi azzarderei a dire.
  • Stefania • 26/01/10 15:59
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    No, secondo Sergio risale alla fine dei settanta. Il Fenech è del 1991.
  • Gugly • 27/01/10 22:27
    Portaborse - 4710 interventi
    Hemmings è doppiato da Giancarlo Giannini?
  • Cotola • 27/01/10 23:22
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Si. E' lui.
  • Fauno • 1/10/10 11:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Un film che mi ha toccato tantissimo,mi ha accompagnato nella mia evoluzione,anche perchè per un lungo periodo ho cercato pure io di fare lo schiacciasassi.Ma prima o poi se entra troppa acqua dalle falle,la nave va a fondo...
    Gli Yardbirds sono stati oltre ad un gruppo beat inglese,una vera e propria officina di fuoriclasse.Già ci aveva suonato Eric Clapton,ma qui ci vediamo Jeff Beck spaccare la chitarra(e avrebbe suonato con Rod Stewart e Ron Wood,futuro e attuale Rolling Stone),e soprattutto Jimmi Page,in seguito talento universale coi Led Zeppelin.
    Ma il minuto di silenzio lo faccio per il cantante biondo,Keith Relf,voce di brani memorabili con loro,quali FOR YOUR LOVE,SHAPES OF THINGS,HAPPENING TEN YEARS AGO,EVIL HEARTED YOU,MISTY YOU'RE A BETTER MAN THAN I...Il grande Keith,eccellente anche come armonicista,sarebbe morto nel '76 per una scossa elettrica in casa sua.
    Onore a te Keith...pochi altri mi hanno fatto tanto sognare con brani così fantastici...FAUNO
  • Il Dandi • 9/03/11 13:58
    Segretario - 1488 interventi
    Condivido l'omaggio di Fauno agli Yardbirds e aggiungo che secondo le testimonianze di Lou Reed e John Cale inizialmente Antonioni avrebbe voluto proprio i Velvet underground per quella scena, ma che poi non potendo permettersi di far venire i newyorkesi in trasferta a Londra decise di "ripiegare" su un gruppo locale (e c'era l'imbarazzo della scelta!)

    Così si dice nel volume I Velvet underground e la New York di Andy Wharol (A.V., Giunti, 2001).
  • Kanon • 9/03/11 15:36
    Fotocopista - 832 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Un film che mi ha toccato tantissimo,mi ha accompagnato nella mia evoluzione,anche perchè per un lungo periodo ho cercato pure io di fare lo schiacciasassi.Ma prima o poi se entra troppa acqua dalle falle,la nave va a fondo...
    Gli Yardbirds sono stati oltre ad un gruppo beat inglese,una vera e propria officina di fuoriclasse.Già ci aveva suonato Eric Clapton,ma qui ci vediamo Jeff Beck spaccare la chitarra(e avrebbe suonato con Rod Stewart e Ron Wood,futuro e attuale Rolling Stone),e soprattutto Jimmi Page,in seguito talento universale coi Led Zeppelin.
    Ma il minuto di silenzio lo faccio per il cantante biondo,Keith Relf,voce di brani memorabili con loro,quali FOR YOUR LOVE,SHAPES OF THINGS,HAPPENING TEN YEARS AGO,EVIL HEARTED YOU,MISTY YOU'RE A BETTER MAN THAN I...Il grande Keith,eccellente anche come armonicista,sarebbe morto nel '76 per una scossa elettrica in casa sua.
    Onore a te Keith...pochi altri mi hanno fatto tanto sognare con brani così fantastici...FAUNO


    Oltre a tutto ciò che hai detto e condivido, lo ricordo volentieri nel breve super-gruppo Armageddon del '75, autori di un album molto tosto e interessante.
  • Fauno • 10/03/11 12:51
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Grazie a tutti e due per l'intervento.Il grande Keith meritava questo ricordo.FAUNO.
    Ultima modifica: 18/07/12 11:39 da Fauno
  • Tarabas • 3/10/17 14:16
    Segretario - 2069 interventi
    Visto ieri sera al cinema dopo molti anni (sempre sia lodata la Cineteca di Bologna e i suoi restauri), mi è parso molto invecchiato per alcuni versi, mentre il substrato concettuale è vivo e vegeto e colpisce come la prima volta, con la riflessione sul senso dell'immagine e del suo rapporto con la realtà effettuale e tangibile, l'impossibilità o forse inutilità di distinguere tra realtà e finzione (la partita a tennis senza racchette e palline, che fa lo stesso "rumore" di una partita vera e può essere guardata da fuori, vi si può persino prendere parte come "raccattapalle" improvvisati).

    Era il 1966, veramente un film avanti ai suoi tempi.

    Girellando in rete, ho trovato un bell'articolo sul film.

    https://quinlan.it/2017/05/25/blow-up/