Discussioni su Occhi senza volto - Film (1960)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Rebis • 7/06/08 13:11
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Strano come nessuno abbia mai segnalato questo film tra le fondi di ispirazione di Dario Argento per Phenomena. Le analogie tematiche e visive sono moltissime.
    Ultima modifica: 7/06/08 21:11 da Rebis
  • Zender • 7/06/08 13:53
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sai che neanche io a dire il vero, che pure entrambi i film li ho visti, son riuscito a notarle? Perché non fai un approf...
    Ah ah, dai che si scherza. Volevo dire: perché non scrivi qua in breve a cosa ti riferisci? Mi incuriosce molto la cosa.
  • Rebis • 7/06/08 15:00
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    A partire da come viene connotata la protagonista, pura, virginale nel suo abito bianco (ma è in realtà un mostro, come Jenifer) empatica verso il mondo animale; attraversa l'orrore e alla fine ne esce fuori libera e intatta immergendosi nella natura (anche in Opera). Poi la villa sperduta tra gli alberi con gli specchi coperti e una cantina piena di misteri; le ragazze in difficoltà adescate per la strada (una è svizzera); l'assistente psicotica (Alida Valli, poi presente in Suspiria con un carattere non dissimile) nel suo ruolo materno e protettivo (saffico?) ricorda in parte la Nicolodi, in parte la Di Lazzaro; la sequenza con l'EEG (elettroencefalografia)... Durante la visione del film ho più volte pensato che Argento possa avere elaborato - in modo assolutamente personale - il materiale di questo film per trarne un'altra storia che però porta ancora le tracce dell'opera di Franju. O forse ho solo stravisto...
    Ultima modifica: 7/06/08 23:08 da Rebis
  • Cotola • 10/07/09 12:43
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Oltre ad essere un film bello ed interessante si
    rivela anche molto importante per il contributo innovativo che ha dato nella rappresentazione della violenza.

    Quando, infatti, il regista Georges Franju decise di portare sullo schermo il romanzo di Jean Redon, il produttore Jules Borko gli pose una serie di divieti: non ci dovevano essere riferimenti sacrileghi per via del mercato spagnolo; non ci dovevano essere nudi poiché il film doveva essere venduto in Italia; non ci doveva essere sangue per evitare un divieto nella stessa Francia; non ci dovevano essere torture e sevizie sugli animali per non turbare i censori inglesi. A questo punto pare che Franju abbia detto ironicamente: e pensare che stavo preparando un film dell'orrore. L'aneddoto è utile per capire come all'epoca in Europa, i film si facessero badando molto alle prospettive di vendita anche sugli altri mercati e non solo su quello nazionale. Con questo film le cose cominciarono a cambiare.
    Franju riuscì, infatti, a inserire quasi tutto
    ciò che voleva nel suo film e quando la pellicola venne proiettata in prima mondiale al Festival di Edimburgo il2 settembre del 1959, fu un vero e proprio pandemonio : svenimenti, proteste, reazioni disgusta per la scena in cui il dottor Genessier pratica il trapianto del viso.
    Quando poi il film uscì in Inghilterra le reazioni della critica furono un misto tra l'isterico e lo sdegnato: scrivere di questo film è impossibile e non intendo nemmeno provarci. E' un film malato, morboso...E' vergognoso che un talento venga utilizzato esclusivamente per suscitare nausea...Non sono un fautore della censura, ma per una volta mi dispiace di cuore che un film straniero, questo film, abbia ottenuto il visto per essere proiettato nel nostro paese. Questo è ciò che scrisse il critico Ivory Jay del Birmingham Evening Dispatch

    Da quel momento, grazie anche a questo film, le cose cambieranno (sebbene con gradazioni e tempi diversi) profondamente un pò in tutta in Europa (fatta eccezione per la Spagna) compresa la tanto puritana terra d'Albione.
  • Zender • 10/07/09 13:45
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Esilaranti i divieti precisati nazione per nazione! Ottimo articolo, grazie mille Cotola! Certo che i tempi son veramente cambiati da allora... D'altra parte eravamo nel 1960, in cinquant'anni il mondo cambia per forza.
  • Rebis • 10/07/09 13:54
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Davvero interessante. Sarebbe curioso stilare una lista dei film che hanno cambiato i parametri nella rappresentazione della violenza al cinema. Immagino che nella lista, oltre a Franju, andrebbero annoverati Psycho di Hitchcock e I Killer della Luna di Miele - che ho visto di recente e mi ha particolarmente sorpreso per la modernità con cui viene trattato il tema dell'omicidio seriale.
  • Cotola • 10/07/09 19:43
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Allora: in primis è giusto dire che le notizie
    da me citate sono contenute nel bellissimo libro
    Sex and violence. Percorsi nel cinema estremodi Roberto Curti e Tommaso La Selva edito da Lindau. Trattasi della nuova edizione riveduta ed ampliata che rispetto alla precedente si è arricchita di ben 100 pagine. Costo 32 euro ma è voluminoso e credo ne valga davvero la pena.

    Circa la lista potrebbe anche essere fatta se la ritenete opportuna visto che libro affronta il problema sia in generale sia nello specifico
    per ogni nazionalità dei rapporti con la censura e delle pellicole che hanno cambiato le cose.
    Se volete si potrebbe scrivere qualche speciale o comunque delle curiosità assortite.

    P.S.

    Intanto finisco il libro che è ricchissimo e molto interessante e mi permetterà di scrivere tante altre chicche che spero troverete interessanti.
    Ultima modifica: 10/07/09 19:48 da Cotola
  • Rebis • 10/07/09 19:54
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Beh, sono in trepidante attesa dei tuoi prossimi post allora!
  • Undying • 10/07/09 20:41
    Risorse umane - 7574 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    (...)

    Intanto finisco il libro che è ricchissimo e molto interessante e mi permetterà di scrivere tante altre chicche che spero troverete interessanti.


    Ottimo acquisto, caro Cotola.
    Testo completo e di gradevole lettura, ricolmo di preziosissime informazioni su un cinema spesso scomodo.

    Mi son permesso di inserire il tuo bell'intervento tra le curiosità del film.
    Ultima modifica: 10/07/09 20:45 da Undying
  • Zender • 11/07/09 12:08
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Hai fatto bene Undying, l'avrei fatto io, grazie. Il libro ce l'ho, anche se solo nella sua prima versione. Attendiamo pazientemente che tu finisca la lettura allora, caro Cotola.